Fanfic su artisti musicali > SHINee
Segui la storia  |       
Autore: FeIdEn91    26/09/2012    4 recensioni
Ok tranquille non sono pazza……non del tutto almeno! Le fan più attente sapranno benissimo che Jonghyun non ha alcuna nipote, tanto meno una giovane donna come me. Effettivamente tra me e lui non c’è alcuna parentela di sangue eppure io sono comunque sua nipote, anzi a dirla tutta io sono la nipote degli SHINee!
Credete che non sia possibile? Vi sbagliate, è possibile eccome…esiste una spiegazione logica…tutto ebbe inizio 19 anni fa circa.
CURIOSI?? LEGGETE!! ^^
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NOTE DELL'AUTORE: bene cari lettori, siamo giunti alla fine =) volevo ringraziare tutti coloro che hanno impiegato un po' di tempo prezioso nel leggere la ff, davvero grazie ^^ ringrazio chi l'ha messa tra i preferiti, seguite e ricordate...ringrazio chi ha lasciato un commento, positivo o negativo che sia...è sempre bello interagire con i propri lettori :) spero davvero che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto divertire. grazie mille, ancora, di tutto!




CAPITOLO 30

Come prevedevo la discussione non ebbe fine con tanta facilità. Ci rincorremmo per la suite più volte urlandoci contro le peggiori delle cose e i più brutti degli insulti. Nonostante i tentativi di Jonghyun di farmi sentire in colpa, io rimasi ferma sulle mie convinzioni. Il fatto che lo amavo non avrebbe significato una sottomissione totale da parte mia, ero pienamente cosciente delle mie colpe, ma fino a quando lui non avesse ammesso le sue, io non avrei ceduto mai.
A chiunque avessi raccontato la scena avrebbe creduto che si trattasse di una comica, io e lui che per svariate volte ci incontravamo nel salotto urlando e imprecando, inveendo l’uno contro l’altra e tornado nelle camere sbattendo le porte, in modo ripetitivo per almeno sei o sette volte…se non fossi stata incazzata nera giuro che avrei riso.
A forza di buttarmi di peso sopra il letto lo avevo sfasciato tutto, le coperte si erano arruffate e il cuscino era finito a terra al quinto rientro. Non ne potevo più, quella situazione era diventata insostenibile e lo era diventata anche per Jonghyun, dato che non lo sentivo ancora aggirarsi per il salone. Probabilmente aveva ceduto, ma la cosa non mi confortava. Non sopportavo quella tensione tra di noi, dovevo assolutamente trovare il modo di comunicare con lui senza sbranarci come lupi selvaggi. Mi alzai di nuovo dal letto e uscii lentamente dalla camera, tesi l’orecchio per sentire cosa stesse facendo, ma non avvertii alcun rumore. Mi avvicinai alla sua stanza ma ancora niente. Ero indecisa se entrare o no, quando sentii il rumore dell’acqua aperta in bagno….stava facendo la doccia. Mi rigirai, poco convinta, per tornarmene nella mia stanza, ma poi decisi che quella situazione doveva finire subito.
Mi tolsi le scarpe avviandomi sicura da Jonghyun, sfilai la maglia, sbottonai i jeans lasciando cadere tutto a terra dietro di me, tolsi il reggiseno ed entrai in bagno. Restai per un attimo immobile osservando la sagoma del suo corpo da dietro la cabina di cristallo, e poi, sfilando l’ultimo indumento che indossavo, andai diretta da lui. Entrai nella doccia e senza dargli il tempo di dire una sola parola, lo schiaccia contro la parete di piastrelle in ceramica blu e gli tappai la bocca con un bacio. La sua esitazione non durò più di due secondi, sentii le braccia che mi circondarono in una morsa prepotente e mi ricambiò con passione mentre l’acqua calda scivolava lungo i nostri corpi nudi. Le sue mani esplorarono ogni centimetro di me con tutta la voglia che solo una persona innamorata avrebbe potuto fare. Mentre assaporavo le sue labbra, mi dissi che sapevano di miele, proprio come avevo sempre immaginato. Lo guardai mentre l’acqua gli schiacciava i cappelli neri sul viso perfetto. Lo volevo come mai nella vita lo avevo voluto e nei suoi occhi leggevo lo stesso desiderio. Mi prese per mano e mi portò fuori dalla doccia, afferrando un asciugamano che ci avvolse entrambi e continuò a baciarmi togliendomi con la lingua le gocce d’acqua che mi scendevano dal collo. L’asciugamano scivolò a terra lasciandoci di nuovo nudi. Jong mi osservò e poi mi sollevò da terra portandomi in camera, mi adagiò sul letto e mi avvolse con il suo corpo solleticando la mia voglia con dei baci all’inguine. Gli passai le mani tra i capelli bagnati, stringendoli quando il piacere si fece più forte. Ero pronta per accoglierlo. Lui si portò con la bocca sulla mia e nel darmi quel bacio fuse il suo corpo con il mio facendo sì che diventassimo una sola, unica e meravigliosa cosa. La nostra passione, tenuta intrappolata per così tanto tempo, sembrava non volersi placare mai. Strinsi con forza le gambe intorno a lui per non lasciarlo andare e chiusi gli occhi quando i sensi furono portati all’apice dal suo movimento sapiente.
- Ti amo – gli sussurrai tra gli ansimi e lui mi baciò ancora.
- Ti amo anche io, ti amo da morire, ti amo da sempre – disse stringendomi forte a se, baciandomi di nuovo fino a quasi consumarmi le labbra.
Quando il desiderio si placò, le lenzuola di lino coprirono le nostre nudità offuscate dalla penombra della sera, mentre lui di fianco a me mi accarezzava i capelli ancora umidi. Gli sfiorai il collo con la bacca , poi alzai la testa e lo guardai appagata con gli occhi che trasparivano amore. Lui contraccambiò quello sguardo e, sollevandomi il capo con le mani, appoggiò le sue labbra calde sulle mie e si dilettò nel più dolce dei baci.
- Ora lo sai – mi disse sussurrando dopo avermi assaggiata.
- So cosa? – chiesi corrugando leggermente la fronte.
- Che eravamo destinati a prenderci – sorrise sincero.
Da quel giorno sono oramai passati dei mesi e il nostro rapporto va bene, ogni tanto litighiamo, ma sapeste com’è bello fare la pace! Mentre sono davanti la tomba di mio padre insieme a Jonghyun, penso che lui avrebbe voluto conoscerlo, e magari gli avrebbe fatto una di quelle ramanzine che i padri fanno ai ragazzi che girano intorno alle proprie figlie, del tipo “ bada a non far soffrire la mia SunHee o ti vengo a cercare per suonartele”. Il pensiero mi commosse e Jonghyun se ne accorse.  Mi accarezzò e mi strinse forte. Averlo vicino mi faceva sentire in pace con il mondo, chissà se anche per lui era lo stesso…
Tornando a casa di Nora ci venne incontro il piccolo Ronny, accompagnato da tutti gli SHINee. Mi abbracciò e poi prese per mano Jonghyun e me.
- Stavo pensando………….- guardò i ragazzi con lo sguardo furbetto – vi andrebbe di diventare i miei zii?
I cinque ragazzi guardarono il piccolo e poi me, prima perplessi e poi divertiti.
A quanto pare era un vizio di famiglia!



FINE


  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: FeIdEn91