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Autore: Regine    27/09/2012    2 recensioni
Quante volte, attratti dalla copertina avete comprato un libro che si è dimostrato una storia da quattro soldi?
Quante volte avete visto il trailer fantastico di un film che poi vi ha delusi?
E quante volte avete pensato male di una persone che poi si è rivelata la migliore del mondo?
Quante volte vi siete fatti ingannare da ciò che appare?
Questa storia parla proprio di questo, degli errori di giudizio di una ragazza fragile...
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Cap.2 Domande.
-Forse sarebbe meglio se mi dimenticassi anche tu.
Christie sapeva che era la cosa giusta, che sarebbe stato meglio che lui facesse finta di non sapere niente. Anche con questa consapevolezza, però, non riuscì a trattenere le lacrime. Un sorriso pieno di doloroso sarcasmo le si dipinse sul viso e combattendo contro le lacrime disse:
-Strano, non pensavo di essere una tale frignona! Conosco il sapore delle lacrime… ma questo è diverso! E’ come se qualcosa mi stesse scavando dentro ed ogni lacrima, ogni singhiozzo alimentasse questa cosa.
Mark le si avvicinò lentamente fissandola in viso e le diede uno schiaffo. Christie lo guardò spaesata, non capiva il senso di quel gesto.
-Riprenditi! Non puoi comportarti così! Smettila di piangere, non sei più una bambina è giunto il momento di essere forti, ti sei sfogata ora basta! Tu non sei una ragazzina frignona e spaurita, tu sei coraggiosa, lo dimostra il fatto che tu abbia deciso di affrontare Drake da sola. E io non ho nessuna intenzione di andarmene! Resterò qui con te!
Christie, ancora scombussolata, lo guardò e abbassò il capo. Mark aveva ragione si stava comportando come una stupida e non era da lei. Rialzò il capo e incatenò i suoi occhi blu a quelli castani dell’altro e disse:
-Hai ragione, mi dispiace. Il fatto è che è troppo tempo che non mi posso sfogare con qualcuno. Sono contenta che tu non mi abbia creduto al mio comportamento. Grazie di aver scoperto la verità, e di avermi fatto rinsavire la solitudine mi stava rendendo pazza!
Per lei era dura mostrarsi così debole e dipendente da qualcuno, ma glie lo doveva, infondo lui era lì a catturare le sue lacrime e a proporsi come suo cavaliere. Il pensiero che non fosse più tanto sola le tolse un peso dal cuore. Sorrise al ragazzo che in pochi minuti l’aveva salvata e sorpresa tante, troppe, volte. 
-Ti vado a preparare la camera degli ospiti, stasera pizza!
-Grazie, sicura non ti serva una mano?
Mark si sorprese della straordinaria autonomia della ragazza. Viveva da sola da poco tempo eppure sembrava abituata a gestirsi da sola.
-No, grazie non ce n’è bisogno tu và a farti una doccia che tra un po’ si cena.
Christie era abituata alla solitudine e quella compagnia le creava una strana sensazione di euforia che andava espandendosi nel suo corpo. Quando, però, si rese conto che la situazione non era migliorata molto l’euforia svanì nel nulla. Dove vanno i ricordi, gli oggetti e i pensieri che releghiamo in un angolo della nostra mente dimenticandocene. Il problema di Drake persisteva e, anche se piacevole, la presenza di Mark complicava solo le cose. Questo pensiero riportò alla mente una domanda che era passata in secondo piano e che ora faceva pressione per uscire… come faceva Mark a sapere?
 
Spazio Autrice
Ed ecco il secondo capitolo spero di mettere il terzo al più presto ma non so quando sarà possibile. Grazie a chiunque legga ma sopratutto a chi segue/preferisce/ricorda questa storia. Ogni commento è gradito anche se è una critica! XD
  
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