EUTOPIA
PROLOGO
"Correvo,disperatamente, era la mia unica possibilità,in fondo ormai, in quel castello non mi era rimasto nulla, sapevo che mi stavano seguendo e questo mi spingeva ad andare più veloce.
Non avevo più forze,ma dovevo continuare a correre,non potevo fermarmi,mi avrebbero preso, la mia vita iniziò a passarmi davanti,non riuscivo a capire cosa l'avesse spinta a fare tutto questo, cose le avesse suscitato tutto questo odio verso la mia famiglia,l'unico rimpianto che avevo era quello di non essere riuscita a proteggere la mia famiglia, spero che non gli abbia fatto del male e che siano ancora vivi.
Caddi su qualcosa di morbido e sentii una voce dirmi - ei stai attenta - realizzai che fosse un uomo incappucciato,anche se dalla voce sembrava un ragazzo,ma non si vedeva il volto, mortificata gli chiesi scusa e mi rialzai velocemente, sentii i passi dei segugi di quell'arpia farsi sempre più vicino, strinsi forte il mio medaglione, chiusi gli occhi, quell'uomo incappucciato cominciò a lottare, li sconfisse facilmente, io invece non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi, mi sentivo troppo stanca, lui mi guardò e io scorsi due occhi azzurri, non ebbi la forze nemmeno per ringraziarlo, lui si allontanò piano.
Il medaglione si staccò dal collo alzandosi in aria, guardai stupita tutta la scena, fin quando una luce abbagliante mi impedì la vista, davanti ai miei occhi apparve una ragazza, era strana, indossava vestiti strani e mi guardava confusa, si massaggiò la testa, evidentemente aveva sbattuto, si guardò intorno e con tono scettico mi disse…
-dove diamine mi trovo?"