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Autore: game over_    12/10/2012    9 recensioni
Tratto dalla storia:
-Devi andartene.- mormorò allontanandosi da me.
-..No, Perchè?- chiesi guardandolo sfuggirmi, come aveva sempre fatto.
Fece un ghigno, un ghigno di disprezzo, poi me lo ritrovai di fronte, incatenata tra le sue braccia. -E se decidessi di ucciderti? Potrei farlo da un momento all'altro.- disse poi, avvicinando le sue labbra al mio collo. Il cuore batteva forte, le mani sudavano. E non avevo paura. Era la vicinanza con lui a farmi questo effetto.
-Non lo faresti mai Harry. Non l'hai fatto la prima volta, non lo farai nemmeno adesso.- sputai respirando a fatica.
Sembrò spiazzato, ma aveva la risposta pronta. -Allora perchè sei agitata?-
-Perchè sono incondizionatamente innamorata di un vampiro.- dissi guardandolo. Alzò lo sguardo verso di me, stupito. E fu in quel momento che capii cosa realmente provavo.
--
Bene, ci tengo a precisare che non è roba copiata da Twilight, New Moon o quello che è.. E' tutto inventato da me, se non qualche frase che mi piace della saga, lol.
Beh, hope u like iit! :D
-Kisses
Genere: Fantasy, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno. 
 


La scuola quel giono era più noiosa del solito. Uno strano vento sbatteva di tanto in tanto sulle finestre bagnate dell'aula. Ed i prof erano più scazzati a fare il loro lavoro che mai. Persino io, che avevo sempre voglia di imparare, di sapere, adesso volevo solo poter uscire dall'istituto e poter tornare a casa mia. Per mia sfortuna mancavano ancora due ore alla fine delle lezioni, e la mia compagna di laboratorio, oggi come sempre, era in un notevole ritardo.  
-Signorina Nichols!- la sgridò il prof una volta sentita la porta aprirsi e sbattersi violentemente. La ragazza aveva la giaccheta grigia di jeans un po' tirata su, i capelli disordinati e la tracolla sull'avanbraccio. Teneva il fiato sospeso, aspettando le urla del professore, ma ecco che lo anticipò: -Mi scusi prof, so di aver fatto tardi e bla bla bla.- disse cominciando a frsi spazio tra i banchi. -Andrò dalla preside alla prossima ora.- finì poi raggiungndo quello accanto al mio. 
L'espressione del prf era a dir poco indignata, scosse la testa e battè le mani due volte, per attirare l'attenzione degli alunni su di se. Io ero troppo distratta dallo scrutare i movimenti di Janette, per seguire la lezione. 
Mi guardò poi siedendosi, mi sorrise. -Ciao!- sussurrò estraendo l'occorente dallo zaino alla sua destra. -Ciao.- le risposi debolmente, accennando ad un sorrso. 
Spostai di nuovo lo sguardo sul prof, e notai che aveva eseguito un equazione alla lavagna. Poi un tuono, e tutti ci voltammo a vedere fuori dalla finestra, tutti tranne Lui
Un ragazzo strano, che indossava una magliettina bianca a maniche corte e dei jeans chiari, nonostante in classe si gelasse dal freddo in quanto stessimo a Gennaio inoltrato, e dei riccioli che gli ricadevano sulla fronte, giocherellava con la matita sul banco, non tenendo conto di quello che accadeva attorno a lui. 
-Sai, stasera ci sarà una festa di Meggie, a casa sua. Ci sarà tutto il terzo corso!- esclamò a bassa voce. 
Il ragazzo intanto si girava i pollici. Era come se fosse immerso nei suoi pensieri. Mi chiedevo come facesse, un ragazzo così bello ed attraente come lui, a starsene sempre per i fatti suoi. Era misterioso, non parlava mai con nessuno, eccetto quei quattro ragazzi del corso di algebra. Li vedevo si e no tre volte passeggiare nei corridoi al cambio dell'ora. Stavano sempre insieme
-Quindi, potresti venire anche tu.- continuò lei, guardanomi. 
-Ci sarà anche lui?- chiesi conitnuando a scrutare il ragazzo. 
Lei spostò lo sguado dai miei occhi, alla figura del ragazzo, che aveva preso a maneggiare con il suo tlefonino da sotto al banco.
-Ma chi, Styles?- la guardai di sfuggita, non sapevo come si chiamava, ma l'avevo già sentito nomniare. -Penso proprio di si. Meggie vuole assolutalemte provarci, e non ha tutti i torti. E' carino. Anche se sembra piuttosto asociale..- 
 
 
A casa, la noia prendeva il sopravvento. Avevo provato ad accendere la TV, ma non era servito a niente. Avevo preso le cuffie e l'ipod, ma mi annoiavo ancora, così decisi di andare a fare una passeggiata. Il tempo era davvero pessimo, pioveva ancora, non come la mattina precedente, ma pioveva. 
Infilai gli stivali da pioggia, il cappotto di lana ed uscii con un ombrello nero che mamma aveva portato da New York. Mi incamminai per il vialetto che seguiva, senendo la pioggia cadere sull'ombrello. La città era spenta, era fredda. Non come al solito, quel giorno lo era più del solito. 
Verso le sette decisi di tornare a casa. Un messaggio: >Allora, sei pronta per la festa? Ho saputo che Styles verà con i suoi amici. Quindi.. spero che tu venga:) Kisses-Jane.< sbuffai, e salii le scale per la mia camera.
Non avevo tutta questa voglia di uscire, sinceramente, ma da quanto avevo capito, Il ragazzo misterioso ci anadva, e volevo assolutamente sapere qualcosa in più su di lui.
 
 
Suonai al campanello, stringendomi di più nel mio cappotto grigio. Faceva davvero freddo. 
-Oh, ciao April, entra.- mi salutò la proprietaria di casa, una volta che mi ebbe riconosciuta. 
La casa era piena zeppa di ragazzi e ragazze. C'era musica ad alto volume, e con mia fortuna, c'era abbastanza calore da potrsi togliere quell'ammasso di sciarpa e guanti che indossavo. 
-Ciao April!- mi voltai verso la voce alle mie spalle: Janette. Le sorrisi debolmente. -Ciao.- ricambiai abbracciandola. 
-Dai, vieni. Ti devo far conoscere una persona..- disse mordendosi il labbro inferiore. Brutta storia. Sicuramente era il suo ennesimo scopa-amico. La sguii controvoglia, fino a raggiungere un salottino, dove dei ragazzi chiacchieravano tranquillamente. 
Mi girai un po' attorno, ma tracce di 'Styles' non ce n'erano. Sbuffai e raggiunsi Jane che si sbracciava seduta vicino ad un ragazzo. Era moro, con una folta cresta tirata in su e la pelle scura, un po' più di me, ma era pallido, come se fosse morto. Spostò lo sguardo da un amico accanto a lui, a me e, se fosse stato possibile, sarebbe sbiancato ancora di più. 
-Zayn, lei è April. Viene al corso di chimica con me.- mi presentò Jane. Mi scrutava affondo, come se volesse leggermi la mente. Gli sorrisi, cercando di essere più interessata di quano non lo fossi e alzai la mano in segno di saluto. Lui si alzò in piedi e mi venne di fronte. 
-Piacere, io sono Zayn..- sussurrò avvicinandosi pericolosamente. Cominciavo a sentirmi a disagio. Sentivo il suo sguardo puntato addosso, e la cosa non mi piaceva per niente.
-Zayn! Amico, vacci piano. La spaventerai.- lo riprese un altro ragazzo. Era moro, anche lui, con i capelli corti e un nasino davvero simpatico. Anche lui aveva la pelle pallida...
Ci si avvicinò e con un gesto non molto delicato scostò il ragazzo da me, allontanandosi con lui di qualche passo da noi. -Scusalo, tende a rischiare con le ragazze. Ad ogni modo, io sono Liam.- si presentò. Alzai lo sguardo verso di loro. Liam mi sorrideva amichevolmente, metre Zayn mi guardava in un modo inquietante, come se volesse squartarmi. 
-April.- ripetei il mio nome anche a lui, sentendomi un po' a disagio. Non ero mai stata così in soggezione. 
-Beh ragazzi, che ne dite di ballare?- s'intromise Jane, prendendo Zayn da un braccio e allontanandolo da me e Liam. Gli sorrisi. 
-Scusalo ancora.. è solo ch..- venne interrotto da un'altro ragazzo, era biondo, troppo biondo, sicuramente tinto, con un mega sorrisone che gli shiaffeggiò amichevolmente la spalla. 
-Ciao Liam, ciao April.- mi sorrise affiancando Liam. 
-Come sai il mio nome..Non ci conosciamo.- dissi sorpresa. I due si scabiarono uno sguardo, presi entrambi alla sprovvista. 
-Hem... Beh, abbiamo parlato con Jane e ci ha detto che doveva venire una sua amica. Prima vi ho viste parlare e ho tirato ad indovinare.- sorrise guardandomi. Non vedevo bene il colore dei suoi occhi, ma erano scuri. Prova provata che era un finto biondo. 
-Ah.. comunque piacere...- 
-Niall, Niall Horan.
Ci sedemmo a parlare, erano simpatici, ma io volevo assolutamente vedere quel riccio strano, e non ero più tanto sicura che loro lo conoscessero. Almeno fino a quando un ragazzo moro si avvicinò a noi. Aveva il ciuffo sparato all'insù e una maglietta a righe blu e bianca, a differenza degli altri che erano vestiti in giacca e t-shirt.
-Hey ragazzi, avete visto Harry? Non riesco a trovarlo, penso che sia and..- stava per finire la frase, quando Niall fece un colpo di tosse, come a volergli intimare di tacere, dato che un'estranea stava ascoltando la conversazione. 
-Oh, tu devi essere April, io sono Louis, piacere.- mi sorrise sporgendosi verso di me. Ma non si usa tendere la mano per salutarsi? 
-Piacere mio.- gli sorrisi. 
-Beh, io vado a cercare Styles, se lo vedete avvisatemi.- ci fece l'occhiolino e si dileguò nella folla. Ora sapevo che il suo nome era Harry, Harry Styles.
 
 
Non dovevo assaggiare il pounch. Assolutamente. Pessima idea. 
Correvo le scale di quella casa enorme, alla ricerca di un bagno dove poter vomitare. Mi tenevo lo stomaco con le braccia, accidenti. 
Una fitta allo stomaco, quando per sbaglio urtai qualcuno. Alzai lo sguardo per scusarmi, e lo vidi. I riccioli castani gli ricadevano sulla fronte, le labbra socchiuse e la pelle..pallida. Assolutamente pallida e bianca. 
No, dev'essere la luce fioca. Non può essere così pallido per davvero. 
-Scusami..- sussurrai rendendomi conto che stava per andarsene. Mi diede un'ultima occhiata fugace, poi sparì nelle scale senza dire una parola. Era strano. 
Un'altra fitta. Mi infilai nel bagno, sperando di porre fine a quell'atroce dolore. 



CRAZY CRAZY CRAZY 'TILL WE SEE THE SUUUUUN! *canta*

bgjdshgfdj, ok, sono tornana con una nuova storia, dopo quella di Zayn, che vi consiglio di andare a leggere, con una su Hazza! :''3
Spero che vi piacciano i
misteri, le questioni inrisolte, e i vampiri, perchè in questa storia non si parterà di altro.. **

Bene, se vi è piaciuto il primo capitolo recensite dicendomi la vostra, e continuerò prestissimo! 
Un bacione. 
-Giò <3
   
 
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