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Autore: Pando91    26/04/2007    4 recensioni


[Fanfiction interrotta, perchè non trovo il tempo necessario, mi scuso...!]

Si sedette sul divano, piangendo tra le braccia di Hermione....
E lei che lo accolse, con le lacrime che le rigavano incessantemente il viso.
Gli accarezzò i capelli, e gli diede un bacio sulla fronte.
Lui continuò ad essere scosso da piccoli singhiozzi..stettero lì per circa un'ora...poi Harry si staccò dal suo abbraccio.
"Scusa.." disse lui, guardandola fissa negli occhi
"E di cosa? Harry, era questo che volevo. Volevo farti capire che ne valeva ancora la pena di piangere, che vale ancora la pena di vivere e di combattere...Non servirebbe a niente nascondersi dietro a una porta di legno per restarci per tutta la vita..." concluse lei, un piccolo sorriso increspò le labbra della ragazza
"Grazie..." rispose lui.

Nuova fan fiction..spero vi piaccia...vi prego...lasciate delle recensioni..mi servono per sapere come sono andata..grazie!^^
Genere: Romantico, Triste, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Note autrice: allora sperando che questo capitolo vada meglio del primo, vorrei fare due rigraziamenti:

Giorgia: grazie mille per i ringraziamenti. Sono contenta che tu abbia fiducia nella capacità nel portare avanti la storia e spero che questo capitolo ti piaccia. Grazie anche per avere praticamente recensito per "Il bivio"..sono contenta che ti sia piaciuta!! Buona lettura e grazie ancora!!

argentlam: grazie anche a te..spero che questo cap ti piaccia......diciamo che le cose si devono ancora ben formare..

Un ringraziamento va anche ai lettori che non hanno recensito..grazie di tutto!!!Ora...ecco a voi il secondo capitolo..



Secondo capitolo


Entrando nell’aula di pozioni, un’ odore acro li investì. Harry si portò una mano al naso e i due compagni lo imitarono, cercando con lo sguardo dei posti liberi. Mentre si dirigevano in prima fila, Ron andò da tutt’altra parte, prendendo posto vicino a Luna Lovegood. Harry guardò sbigottito la scena.
Non avrebbe mai immaginato che Ron avrebbe potuto fare un passo così grande. Solo l’anno scorso si era messo con Lavanda, facendo ingelosire alla pazzia Hermione. Preso da questi pensieri guardò la ragazza. Lei aveva il volto contratto in una smorfia, ma solo perché nell’aula circolava un’ odore di chiuso e di stantio.
Harry le rivolse uno sguardo interrogativo.
“Si sono messi insieme” la sua voce era un po’ dura
“Ma…ma..”
“Oh Harry smettila di balbettare, è successo e basta, non chiedermi il perché…non lo conosco” portò dei libri sul tavolo, posandoli un po’ meno delicatamente del solito..
“Tu come stai?” capì dallo sguardo omicida di Hermione che aveva fatto la domanda sbagliata
“Perché me lo chiedete tutti? Non capisco, io sono contenta per lui e basta. Con queste domande mi fate solo innervosire..”.
In quel momento il professor Lumacorno attraversò l’aula, zoppicando. Era pallido, stanco e il suo viso non era il solito. Trasmetteva una grande sofferenza, non più felicità e gioia. I capelli bianchi erano disordinati, così come i vestiti, che ricordavano vagamente quelli di Lupin. Prese posto nella cattedra e incominciò a fare l’appello. La voce era mogia ed era come se non volesse uscire dalla gola. Dopo parecchi nomi fu la volta del suo.
“Potter” Alzò lo sguardo in cerca del ragazzo..Il suo viso ad un tratto divenne più colorito e zampettò fino a dove si trovava Harry, con un sorriso compiaciuto stampato in faccia.
“Bentornato..Sono felice di rivederti in un momento così importante e sofferente nel mondo magico” la sua voce aveva ripreso la sua solita tonalità, forte e gioviale.
“Già” il ragazzo riuscì a dire solo quello.
Lumacorno ritornò, dopo un lungo sguardo, alla cattedra e finì di fare l’appello.
“Ma cos’ ha fatto?” disse sottovoce Harry per non farsi sentire, Hermione si portò più vicina. Poteva odorare i suoi capelli, poteva riconoscere uno dei suoi profumi preferiti…Chiuse gli occhi e assaporò i suoi crini castani. Quando li aprì, Hermione non si era accorta di quel stato di trance in cui era piombato per pochi secondi..
“Non lo so, penso che l’Ordine si stia portando via la sua vita” sospirò guardando con tristezza il professore
“Anche lui fa parte dell’Ordine?” Harry si ritrovò sorpreso di quella informazione: sapeva che Lumacorno non avrebbe mai voluto partecipare all’Ordine, non che non fosse coraggioso o che avesse paura, ma lui era più un tipo da..”cattedra”.
“Si..penso che l’abbia fatto per Silente..” Appena pronunciata l’ultima parola Hermione si portò una mano alla bocca, maledicendosi di non stare mai zitta..
“Scusa” posò gli occhi sul calderone, che pian piano si stava riempiendo dei vari ingredienti che servivano per la pozione che dovevano affrontare in quell’ora.
“Tranquilla…comunque, perché pensi che l’abbia fatto per Silente?” un brivido lo percosse: non avevano ancora affrontato del tutto l’argomento e in quel momento non aveva voglia di farlo..
“Perché, insomma, credo che erano molto amici e dopo la sua…morte..ha deciso lui stesso di unirsi all’Ordine..”
Il ragazzo fissò a lungo Lumacorno, poi gli venne in mente la sua camminata.
“Secondo te perché zoppica?” la stava bombardando di domande, ma non gli importava, voleva sapere il più possibile. Hermione in tutto quel discorso non aveva ancora alzato la testa dal calderone: riusciva a pensare in ogni situazione. A questa domanda però alzò gli occhi sul ragazzo e aspettò un po’ di secondi, prima di rispondere.
“Ho saputo che ha affrontato un Mangiamorte..” tirò un sospiro e continuò fissando lo sguardo curioso di Harry “..questa è la causa del male alla gamba….Una cosa è certa però: non hanno trovato il corpo del Mangiarmorte..”
Il cervello di Harry continuava a cercare un qualsiasi risposta a questo perché e gli venne in mente solo una motivazione.
“Tu vuoi dire..che potrebbe essere sotto la maledizione Imperius?”
Hermione sospirò. Questa volta lasciò perdere per un attimo la pozione, messa a bollire, dedicandosi completamente alla conversazione
“Per me è l’unica risposta ragionevole…Lumacorno è bravo con le pozioni, ma non se l’è mia cavata benissimo con gli incantesimi.”
“Ma perché allora l’Ordine non lo caccia?”
“Perché ha molti contatti, li sta aiutando e poi cosa gli dicono se lo devono cacciare? No, non possono farlo…Comunque gli stanno sempre alle calcagna per vedere se succede qualcosa e fin’ora non è accaduto niente” con un gesto fulmineo spense il fuoco sotto il calderone, accortasi che la pozione stava per fuoriuscire.
Fissando per un attimo il professore, Harry incominciò la sua prima ora scolastica di pozioni, senza l’aiuto..di “nessuno”.

****

Harry, Ron ed Hermione stavano attraversando il corridoio che li avrebbe portati alla Sala Grande, per pranzo.
Mentre camminavano con un’inanimata lentezza, videro da lontano Malfoy, appoggiato con le spalle al muro. Il suo sguardo era freddo, impassibile come sempre. Il suo aspetto era trascurato, ma sicuramente meno dell’anno scorso. Harry non aveva alcuna intenzione di proferire parola con il ragazzo, e seguito da Ron ed Hermione gli passò velocemente davanti. Poté notare però con sua profonda sorpresa, che sorrise alla ragazza. In quel momento la sua freddezza si sciolse, come la neve al sole.
“Cosa fa adesso Malfoy?” Harry si chiese come in così poco tempo potessero cambiare tante cose..
“Anche lui, come noi, ha preso parte all’Ordine” rispose Ron con aria di indifferenza. Frugò nelle tasche e estrasse un oggetto strano e incominciò a giocarci: il discorso non lo interessava affatto..
Harry rimase ammutolito da quella notizia: tremendamente sconvolgente.
“Ma…come mai? Cos’è successo?”
“Dopo che Piton fece quella cosa terribile, Draco si accorse di aver fatto un grande errore e chiese aiuto, anche se malvolentieri, a Lupin. Così entrò nell’Ordine…una gran cosa..” questa  volta fu Hermione a rispondere
“Ma scusa non potrebbe essere stato mandato apposta da Voldemort?”
Ron si fece cadere l’oggetto dalle mani, al nome appena pronunciato
“Oh Ron dovresti incominciare a chiamarlo anche tu con il suo vero nome…non capisco i maghi che non lo fanno, è solo una stupida parola.” S’interruppe un secondo prima si proseguire. Ron aveva storto il naso, ma la ragazza non se n’era accorta.
“Prima di farlo entrare nell’Ordine, gli hanno fatto bere il Veritaserum con il suo consenso e hanno capito che non era stato mandato da Voldemort.” Harry rimase un po’ a pensare prima di fare un’altra domanda.
“E quindi voi siete dovuti andarci d’accordo? Perché insomma vi sarete visti nelle riunioni…”
“Io non ci voglio avere niente a che fare con Malfoy” Ron s’intromise nella conversazione
“Perché non capisci quanto sia cambiato” disse Hermione stizzita
“Ah è vero tu lo sai quanto è cambiato..!” un vena di irritazione si intrufolò nelle parole del ragazzo
“Si…davvero voi non sapete quanto sia diverso. Anch’io all’inizio non l’ ho presa bene, ma comunque ho incominciato a rivolgergli la parola, e non era il Malfoy di sempre.”
Era strano vedere Hermione che proteggeva il ragazzo che avevano sempre odiato, e che lo giustificava. Come faceva ad essere cambiato così tanto? E comunque prima non sembrava molto disposto a stringere amicizia. Nemmeno Harry lo era, anche se forse gli avrebbe dato una seconda possibilità. Rimasero in silenzio fino a quando non raggiunsero la Sala Grande. Presero posto tra il tavolo di Grifondoro e incominciarono a mangiare. Solo Malfoy stava nel corridoio, con le braccia incrociate sul petto, ad osservare il tavolo dei Grifoni. Il ritorno di Harry, non aveva sortito un effetto positivo.


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