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Autore: DarkChan    21/10/2012    1 recensioni
Una ragazza triste e sconsolata.. e.. dei pupazzi!! è così che inizia la mia storia che ho voluto pubblicare..!
ho scritto questa storia agli inizi dell'età adolescenziale (10-11'anni per intenderci), volutamente, l'ho ritirarla fuori dal mio archivio e l'ho pubblicata..! vorrei sapere cosa ne pensate e (contando sempre che avevo 10-11 anni) come secondo voi è stata scritta!!
buona lettura a tutti!!
PS
tutti i riferimenti a parole giapponesi non posso "dire" che siano corretti siccome la mia traduzione era supportata da google traduttore..! X°D
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2-Il mondo dei pupazzi

Mi avvicinai al letto. Ad ogni passo mi saliva l’ansia… non era possibile, un pupazzo non si può muovere. E se anche così fosse… chi era quel pupazzo, o meglio, chi era il commesso del negozio...? Come mai dentro al negozio c’era quello strano odore… e come mai mi era entrata quella parola nella testa……?
Arrivata ai piedi del letto guardai con occhi di spaventati il pupazzo: mi sentivo in trappola. D’un tratto avvertii la sensazione di cadere, le mie gambe avevano ceduto e così caddi in ginocchio. Allora la tensione cominciò a salire, e d’istinto mi rivolsi a lui dicendo:-“Perché mi fai questo? Cosa pensi di ottenere facendomi paura?...” Mentre parlavo mi tremavano le labbra. Forse mi avrebbe ucciso? D’un tratto il peluche si avvicinò a me e mi disse sussurrando:
-Il tuo cuore è troppo buono per sopportare un peso così grande. È per questo che ti ho scelta.- Quella frase mi sconvolse. In due parole aveva detto ciò che io non sono mai riuscita ad esprimere. Così lo implorai di dirmi perché mi avesse scelta e a cosa servivo. Lui mi rispose sussurrando come prima:-“Devi sapere che io e i miei fratelli abbiamo degli oggetti magici con una resistenza e una forza sovraumana. Però non li possiamo usare. Non abbiamo il corpo adatto e neanche le prestazioni fisiche adeguate. Quindi il nostro creatore ha voluto darci il potere di trasformare gli essere umani in bambole; voi avete prestazioni fisiche eccellenti, e siete anche molto più intelligenti e furbi di noi.”“ Cioè, io dovrei trasformarmi in una bambola e fare cosa???” “Dovrai usare la mia pergamena, il mio oggetto magico. Io e certi miei fratelli abbiamo lo stesso oggetto. In tutto esistono 5 oggetti magici: la pergamena;
il ventaglio;
la haru, che sarebbe… come dire… una molla, ecco, una molla! Una molla che tenuta in mano e usata con destrezza fa molto male, e può colpire anche a svariati metri, si allunga e si restringe. Chi la possiede deve essere molto agile e svelto.
Poi ci sono le chimu, che sono delle armi molto sottili e taglienti possono essere usate in tre modi, dipende dalla scelta del padrone: sottoforma di spada, sottoforma triangolare, o sottoforma rotonda; hanno usi diversi a seconda della situazione.
Ed infine il sen, che è un filo particolare attaccato ad una piccola asticella. Non sembra, ma il suo effetto dopo che è stato direzionato e lanciato verso un obbiettivo è catastrofico, è imprevedibile.” “Scusa ma perché continui a parlare sottovoce?” “Perché mi può sentire””Chi ti può sentire? Ci sono altri pupazzi qui in giro?” “ Hai detto ciò che non dovevi dire” Subito la porta si spalancò e una folata di vento entrò nella stanza. Comparve una bambola che teneva in mano un ventaglio. “Te l’avevo detto che hai parlato troppo” disse il peluche con un tono di voce più alto. “A…aiutami…! Dài! trasformami in bambola, fai presto!” “D’accordo, ma prima dovrai giurare che proteggerai, me e i miei fratelli che verranno.” “Cosa? I tuoi fratelli che verranno?? E questa da dove salta fuori?” “Sbrigati, se giuri vivrai questa avventura con il rischio di perdere ma anche il pregio di diventare la più brava domatrice di bambole… ah, un’altra cosa: se diventerai bambola, il tuo abbigliamento seguirà il tuo cuore.” “Ok… hem –Giuro o non giuro… -e… g-g-giuro!” Emanai all’istante n immenso bagliore. Subito la mia figura si rimpicciolì e pian piano il bagliore scomparve. Al mio posto comparve una bambola scura che indossava un tubino con spalline molto sottili, simili a quelle di una canottiera, ed una gonna molto ampia color nero. Questi nuovi abiti facevano un bellissimo contrasto sulla mia pelle bianca;  sembravo la luna in un cielo scuro o, meglio, una luce nel buio. Tenevo però in mano la pergamena del pupazzo. “Bene d’ora in poi ti chiamerai… ma… Kurai Shingitsu… o Kurai… o Shingitsu… a proposito, mi sono dimenticato di dirti che anche il comportamento sarà in base al carattere.” Guardai con occhi minacciosi il pupazzo,  infastidita. “Ho trovato! Ti chiamerò Kurai Shingitsu! Ti piace? Significa scura verità!” Io, Kurai Shingitsu, feci un sorrisino malizioso, quasi perfido:”Mi sta bene. Certo che di meglio non potevi trovare”   –È completamente diversa dalla personalità di prima. Io lo sapevo di aver scelto la persona giusta!-   Osservai  attentamente la pergamena: in uno sguardo capii subito come poteva servirmi.
La mia avversaria, stanca di aspettare, prese il ventaglio che teneva in mano e cominciò ad agitarlo, creando un grande vento. Subito e d’istinto aprii la pergamena. Essa si apriva solo fino a metà (perché era stata piegata in due e poi arrotolata). Così facendo mi riparai dal vento del ventaglio nemico. La bambola allora fece un ghigno:”Hihihi! Non pensavo che ti bastasse solo uno sguardo per capire come si usa quella pergamena, sei un soggetto interessante…” Disse osservandomi dall’alto in basso. Ma non si fermò di certo a guardare; subito chiuse il ventaglio e si precipitò su di me! Io, senza scompormi più di tanto, abbassai e arrotolai in men che non si dica la pergamena. La bambola mandò il suo ventaglio contro la mia testa. Ma io, da brava kung fu ki,mi piegai a semi spaccata, era un Pu Tui. La posizione era perfetta, anzi, impeccabile: io si che ero brava, nessuno mi diceva mai niente sulle posizioni. Alzai la pergamena con due mani, per parare il colpo. La nemica era spaesata, come poteva essere possibile che sapeva maneggiare la pergamena con tanta destrezza? Si allontanò con un balzo. “Ah!” disse sbuffando:”Non pensare di aver vinto così presto, vincerò io la prossima battaglia!...” Non fece in tempo ad aggiungere altro che subito  la interruppi:”Non ci pensare neanche!” La zittii! Aprii completamente la pergamena e a questo punto  il lupetto pensò bene di intervenire, ma io sapevo cosa fare; aperta la pergamena, con un dito feci un cerchio su di essa, poi appoggiai la mano sul cerchio che avevo tracciato mentalmente. Subito dall’estremità opposta fuoriuscì un raggio di energia potentissima che travolse la bambola. Essa cadde a terra rotta in mille pezzi.
Stranamente, mi  scese una lacrima, che il peluche notò subito .”Stava forse piangendo? E perché mai? Lei è una guerriera nata, non può piangere”, Eppure qualcosa, forse, mi aveva fatto riaffiorare alla memoria… non si capisce cosa, ma un frammento era tornato.
  
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