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Autore: alexepaolo88    29/10/2012    0 recensioni
é una storia che ho creato diverso tempo fa.... che evidenzia lo stato d'animo di Edward durante la gravidanza di Bella. Vi prego siate buone!!....spero vi piaccia!!!! baci Alex
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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Siamo vagabondi senza meta. Uscii da quella andando verso un luogo in cui trovare un po’ di pace. Lontano dall’incarnazione del mio dolore. Rimpiansi le parole dette, la sua delusione, il suo rammarico. Ma io sapevo che prima o poi sarebbe accaduto. Avevo osato troppo, avevo accarezzato quella felicità che non meritavo,ma che avevo avuto. Nonostante la mia vigliaccheria, nonostante i miei errori passati, la morte sfiorata, le lacrime di dolore versate, avevo continuato a sperare. Andai in giardino, circondato dal silenzio della notte, cercando in tal modo di placare l’ansia, la rabbia. il mio cuore continuava a battere ritmicamente i suoi colpi. Avevo sperato che il rischio potesse essere minimo, almeno sino a quando le parole di Carlisle avevano addensato le nubi della mia paura, scaraventandomi davanti a quella realtà che sapevo di non poter accettare.Ad un cero punto mi misi a correre piu veloce che potevo,volevo allontanarmi da quella casa. Mi fermai in mezzo al bosco,tremante per la disperazione che avevo assorbito e mi accasciai al suolo. Afferrai la testa tra le mani, stringendo i capelli tra le dita, Quasi a voler percepire un qualsiasi tipo di dolore in grado di distogliermi da quello che la consapevolezza di ciò che sarebbe accaduto portava con sé. Manca ancora poco… Agonizzante non potevo che attendere. Come potevo? Il trillo del cellulare invase il silenzio della notte, distogliendomi per un solo istante dai miei pensieri, ma non dal mio dolore. Afferrai il telefono con un sospiro, rispondendo con quel tono afflitto a cui ormai tutti erano abituati. Nessuno mi biasimava, ma avevo iniziato a detestare anche la pietà che leggevo nei loro occhi. « Pronto. » « Edward, dove diamine sei finito? » la voce ansante e pregna di preoccupazione mi allertò all’istante, dipingendo dinanzi a me i più torbidi scenari. « Alice cosa è successo? » .« Bella sta molto male, dobbiamo tirare fuori il bambino,o morira' » No! Un urlo si espanse nella mia testa. Presto. Troppo presto. Il respiro si mozzò. « Non sono ancora pronto a tutto questo. » incapace di elaborare la reale portata di quelle parole. I problemi non attendono che tu sia pronto,ti prendono cosi,all'improvviso..... « Devi esserlo Edward... vai da lei. » disse prima di riagganciare. Bella! Fu allora che pregai. Pregai Dio perché non mi infliggesse un tale castigo. Pregai perché prendesse la mia vita e non quella di Bella. , Pregai di potermi svegliare e vedere accanto a me il sorriso di Bella, percepire il calore del suo corpo, il suo tocco delicato, il sapore dei suoi baci. Con la morte nel cuore e la consapevolezza andai da Bella, la sentivo urlare dal dolore.Pregai ancora Dio che quella sofferenza si fermasse,che si alleviasse almeno. Poi improvvisamente le urla cessarono. Nella camera dalle pareti chiare il suo odore era mescolato a quello del suo sangue.Con lei c'erano Rosalie,Jacob,e Alice, sul loro viso si leggeva chiaramente l'orrore di cio che era appena successo. Restai lì ad osservarla, immobile, non percependo attorno a me nulla che non fosse lei. « Ti sei finalmente disturbato a farti vedere» esclamò jacob con un espressione di pura rabbia. Ignorai le sue parole. « C-Come sta? »Balbettai. Mi rispose Alice.« Ci sono state grosse complicazioni,la bambina le ha spezzato la spina dorsale,l'abbiamo tirata fuori,e abbiamo iniettato nel cuore di Bella il tuo veleno ma..... » «Ma, cosa Alice? » «Niente.non è ancora successo niente.» Poi Tutto accadde in un'istante. Bella apri gli occhi. Mi avvicinai a lei con mani tremanti,le mie sorelle e Jacob erano increduli a quello che stavano guardando non era possibile svegliarsi in cosi poco tempo.Il mio veleno doveva fare ancora il suo corso. Il peso che gravava sul mio cuore parve sciogliersi all’istante,le afferai le mani e la guardai negli occhi rosso sangue....si era gia trasformata, Bella si era gia trasformata. Le accarezzai il viso con reverenza, scostai i capelli dalla fronte, beandomi del tepore del suo corpo, bisognoso di accertarmi che fosse lei, che fosse con me. si alzo' confusa senza staccare gli occhi da me,e le lasciai il tempo di abituarsi alle sue nuove senzazioni. Ad un tratto mi corse in braccio e mi strinse forte a se.....Gia, forte. Proprio come lo era la mia Bella. Non servivano parole in quel momento tra me e lei. Bella era viva. questo era quello che contava. Solo un vagito mi ridestò dalla mia contemplazione, chissà quanto tempo dopo. Mi voltai verso la porta. Rosalie stringeva tra le braccia un piccolo fagotto che agitava le braccia freneticamente, articolando suoni incerti e deboli lamenti. Si avvicinò a me, sorridendomi radiosa, porgendomelo con cautela. « E' una femminuccia.» Annuii osservandola mentre mi veniva posta tra le braccia, così infinitamente fragile, piccolo, comprendendo per cosa lei avesse lottato con tanto ardore. « Ha i tuoi occhi. » mormorò Bella sorridendomi. Voltai la testa di scatto e la guardai,sospirando di sollievo internamente, felice di poter udire la sua voce, ancor più convinto del suo valore. Anche senza il mio appoggio aveva combattuto, per entrambi, per la bambina. « Mi dispiace. » Scosse il capo rilasciando uno sbuffo fintamente esasperato e ancora confusa da quello che le stava accadendo. Potevo percepire la sua confusione aleggiare attorno a noi, l’abbattimento dovuto anche al dolore che aveva dovuto provare. « va tutto bene » disse con la voce che le tramava. « Grazie. »Sorrisi impercettibilmente. MI concentrai sul viso di quel piccolo fagotto che si agitava tra le mie braccia, dischiudendo le labbra probabilmente affamata. Maledettamente fragile, maledettamente dolce… maledettamente simile a Bella. « Reneesme » disse lei ad un tratto. Fu allora che un’idea balenò nella mia mente ed un sorriso sincero spuntò sulle mie labbra. « Benvenuta al mondo Reneesme! » __________________ Un passo dopo l’altro ero giunto da lei, imparando ad amare, imparando a vivere. Un passo dopo l’altro avrei compreso quanto l’amore può essere grande, quanto si può amare anche oltre le proprie aspettative, osservando mio figlia crescere. Scoprendo che, malgrado le mie riserve, Bella, con la sua forza ed il suo coraggio, ci aveva regalato quello che in fondo entrambi avevamo sempre desiderato: Una famiglia finalmente completa. The end. _________________
  
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