C5
Cambiai
persino stile di vita. Paradossalmente, con il colore non cercavo
più
la luce ma al contrario, preferivo rifugiarmi nel scuro violetto del
crepuscolo.
Avevo
imparato ad amare quella tonalità, insieme al verde chiaro
ed al
giallo acceso.
Cominciai a dipingere di notte, sforzando gli occhi e stravolgendo il
mio naturale ciclo del sonno.
Sviluppai una propensione per l'astratto. Ritraevo paesaggi ed
animali notturni donando loro però un colore completamente
diverso
da quello che avevano nella realtà.
A volte, sempre nel crepuscolo, riuscivo ad intravedere nei tronchi
d'albero delle espressioni. Divenni pittore di assurdità:
volti
negli oggetti, arcobaleni nel nero.