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Autore: Bloody_Rose3    05/11/2012    1 recensioni
 «Are you, are you

Coming to the tree?

Wear a necklace of rope, side by side with me...
Strange things did happen here

No stranger would it seem

If we met up at midnight in the hanging tree.»
Diversi episodi sconnessi raccontati da differenti punti di vista. Cos'hanno in comune? Katniss.
Sconsigliato per chi non ha letto tutti quanti i libri.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Are you, are you

Coming to the tree?

Wear a necklace of rope, side by side with me...
Strange things did happen here

No stranger would it seem

If we met up at midnight in the hanging tree.


 

 

Con Katniss è stato più arduo tirar fuori una gran conversatrice, ma la sua piroetta di fuoco è bastata per mandare in delirio l'audience. Peeta Mellark, invece, non sembra provenire dal suo stesso distretto: affabile, solare, tutto ciò che manca a Katniss, che appare fredda e distaccata, ma nonostante tutto il pubblico l'adora grazie al suo grande coraggio. E in un posto remoto, chiusa in casa, sua sorella Primrose ci starà guardando. Dopo esserci annusati l'un l'altro, gli chiedo se una ragazza lo attende, e lui nega, ma leggo nei suoi occhi un abisso profondo. Insisto.

Un ragazzo bello come lui, che non viene neanche considerato dalla donna che ama! Le signore sospirano, condividendo la frustrazione del mio ultimo intervistato.

«... Vincere... non servirebbe nel mio caso».

«E perché mai?» sconcertato, non posso credere che stia battendo la fiacca davanti a tutti. Peeta si fa immediatamente rosso in viso, e biascica alcune parole. Mi sporgo verso di lui, per udire quel debole sussurro, e alla fine riesce a rispondermi: «Perché... perché... lei è venuta qui insieme a me». Tratteniamo tutti il fiato, e poi c'è un gran clamore. Dopo aver parlato un altro po' riguardo a Katniss, siamo costretti a salutarci. Nessuno ha mai osato così tanto per procurarsi degli sponsor, e ora mi chiedo se sia tutta una finzione per la propria sopravvivenza, o se sia davvero sotto la cattiva stella. L'Arena li attende, silenziosa, ma inesorabile. So come si sentono, ed è ardua intervistare diversi tributi ogni anno, leggerli, affezionarglisi, e vederli morire senza poter far nulla. Avanzo a passo spedito nella grande sala dei ricevimenti, dove gli Strateghi, Seneca Crane ed il presidente Snow godono di un ricco buffet. Prelevo un dolcetto ed un aperitivo, mentre vengo accolto calorosamente da Plutarch Heavensbee – si dice che durante la sessione di Katniss sia caduto nel punch – e da altri Strateghi. Disposti nella propria bolla di estasi e divertimento, vi sono anche altri ospiti speciali, che potrebbero essere la salvezza dei tributi.

«Oh, poveri Peeta e Katniss!»

«Se solo potessero vivere entrambi...»

«Terribile... !»

«E lei che ne pensa, signor Flickerman?» Seneca Crane distoglie la mia attenzione dalle altre conversazioni, tirandomi per il gomito e invitandomi ad abbuffarmi come tutti fanno. In seguito, si va a vomitare, per poi ricominciare a riempirsi lo stomaco.

«D-di.. di cosa?»

«Degli Innamorati Sventurati. C'è chi sostiene che sia solamente una trovata, per dare finalmente al Distretto 12 un vincitore».

«Vorrei che fossero due» ribatto, mesto.

«Quindi lei ci crede?»

«E perché no?» Seneca scuote la testa sfoggiando un sorriso beffardo. Mi dà qualche pacca sulla schiena, ma infondo so che anche lui ci crede. Come dubitare delle parole di quel ragazzo?! Solo Snow è rimasto imperturbabile.

«Detto tra noi... non metto in dubbio tutto ciò, ma rivelarlo in questo modo, pare una mossa azzardata per assicurarsi degli sponsor».

«Ognuno fa quel che può» borbotto, «se un tributo non possiede forza e sangue freddo, perché non utilizzare la compassione, l'amabilità, l'amore?» vi è una pausa in cui ci dedichiamo solamente ai nostri piattini, mentre passeggiamo per il largo corridoio tra una fila di tavoli. «Finché non infrangono le regole, è tutto okay, no? Sappiamo entrambi che certe norme vengono trascurate, come per i Favoriti...» Seneca affonda le dita nella mia spalla, come per impedirmi di parlare troppo, ma lui non può farmi niente, poiché Panem mi ama troppo. Perché infondo non è il più forte a sopravvivere, ma il più amato. E questo Peeta Mellark l'ha capito. «Perché negare una speranza al Distretto 12?»

«Perché Katniss Everdeen ha da sempre infranto la legge così come suo padre ha fatto. Cacciare è illegale, sa?»

«Vuol dire che...»

«Pensava davvero che una strisciolina fra milioni sarebbe stata pescata?! Caesar... nemmeno il più remoto tra i Distretti può sfuggirci.»

«Anche allenarsi prima dei Giochi è illegale!» replico, e non capisco perché sto prendendo le difese del Distretto 12.

«Shh! Nessuno deve sapere, intesi? Lo sappiamo benissimo cosa succede là fuori, ma i Favoriti ci garantiscono uno spettacolo indimenticabile, mentre Katniss... be', ci ha solamente disobbedito, e a nostro svantaggio. Pensi come la prenderebbero gli altri, se scoprissero che Capitol City chiude un occhio su certe cose...»

«Scoppierebbe una rivolta».

«Esatto. Il presidente Snow mi chiama... buona serata, e felici Hunger Games!»

Mi accascio su una poltrona immacolata e rifletto su tutto ciò che ho scoperto. Domani cominceranno i Giochi, e non so se augurare la buona sorte a quei due giovani possa bastare. Loro non sanno che l'Arena va oltre i confini e i luoghi irreali: si estende in tutta Panem, coinvolgendo anche chi se ne sta all'ombra delle civiltà. Inconsapevolmente, siamo tutti sugli schermi, e solo il più amato sopravvive.

   
 
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