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Autore: Ninfea 02    30/06/2004    17 recensioni
Questa è solo una storia, una delle tante storie che il vecchi castello di Hogwarts ha visto scorrere dall'alto delle sue torri...
Una storia che gli alberi della foresta amano ancora sussurrarsi nelle notti d'estate, quando gli studenti sono lontani e solo le creature magiche li stanno a sentire...
E' una storia di avventura, magia, azione, gioia, tradimenti, delusione, eroismo, magia, amore... Ma soprattutto, una storia d'amicizia.
Questa è la storia di ciò che è successo prima che arrivasse Harry Potter, prima che tutto avesse inizio... Quando tutto è cominciato... NON ci sono slash.. Commentate..
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Premetto che questa è la mia prima ff, sono solo una dilettante alle prime armi… Beh, che dire, è solo la storia dei Malandrini e di Lily Evans (più alcuni personaggi minori di mia invenzione) ai tempi del loro sesto anno ad Hogwarts…

Ho cercato di concentrarmi soprattutto sul personaggio di Lily perché mi ispira molto ed è ancora avvolto dal mistero nei libri della Rowling… Voglio dire, di James e compagnia sappiamo già parecchie cose, ma della Evans, a parte che era una bella ragazza dagli occhi verdi e i capelli rossi, non conosciamo nulla… E io me la sono immaginata così…

Un grazie a quanti leggeranno questa storia!

Cap1: RITORNO A HOGWARTS.

Lily fissò la parete di fronte a sé. “Ok. Ci sono. Un bel respiro e…” la ragazza chiuse gli occhi e mosse un passo in avanti, decisa. Questa manovra avrebbe provocato il naso rotto o almeno una qualche botta ad una qualsiasi persona normale, ma Lily non era una persona normale… era una strega, e più precisamente, un’apprendista strega, molto carina per giunta, con capelli rosso scuro lunghi fin sulle spalle, un viso dai lineamenti delicati e due stupendi occhi smeraldini.

Dopo aver varcato la Barriera magica che la separava dal Binario 9 e ¾, riaprì gli occhi e non potè fare a meno di sciogliersi in un sorriso: era di nuovo nel suo mondo, e di lì a poco sarebbe salita per la 6° volta nella sua vita sul treno che l’avrebbe portata alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il treno a vapore si mostrava in tutta la sua bellezza emergendo fra i pennacchi di fumo e il binario era gremito di persone: chi si muoveva avanti e indietro, chi saliva e scendeva dal treno, chi chiamava a gran voce i propri compagni di scuola, chi salutava i genitori, chi trascinava gli enormi bauli…

Lily passando fra la folla,ben attenta a non urtare -o essere urtata da- qualcuno, si diresse verso il vagone sul quale era solita darsi appuntamento con le compagne, tirando il suo bagaglio. Stava per salire, ma una persona che scendeva in quel momento le volò letteralmente addosso. “Oh, scusa,scusa… Ma… LILY!!!” prima che la ragazza potesse aprire bocca, una tipa bassa e con una nuvola di morbidi riccioloni biondicci le era saltata al collo e continuava ad urlare, senza voler saperne di staccarsi “Lily, Lily, che bello! Avevo così voglia di rivederti!”

“Sì, anch’io, Corinne, però mi stai strozzando!”

”Oh, scusa!” la riccia distaccò subito.

Il suo visino spruzzato di lentiggini esprimeva tutta la sua gioia nel rivedere l’amica. “Andiamo, vieni, saliamo a prendere i posti!” disse quella, e Lily obbedì trascinandosi dietro -non senza fatica- il grosso baule.

Salirono sul vagone ed entrarono nel solito scompartimento, che era già occupata da un’altra studentessa, dalla carnagione ambrata e corti capelli neri con una treccina colorata sulla sinistra.

“ Ciao Tara!” disse Lily con un sorriso sedendosi di fronte a lei. Quella, che stava guardando svogliatamente fuori dal finestrino verso la barriera si voltò e rispose al sorriso, dicendo con una voce calda e profonda:” Benritrovata a te, Lily…”

Tara Rubens aveva un’aria esotica e anche molto misteriosa, forse per via dei suoi occhi scuri e profondi, o per il fatto che in mezzo alla fronte aveva una perlina cangiante a forma di goccia.

Il treno, con uno strattone in avanti, iniziò a muoversi…erano partiti! Corinne chiuse la porta dello scompartimento e si sedette a sua volta “Che bello! Finalmente si ritorna a scuola..” rise allegramente

“Eri così smaniosa che finissero le vacanze?” chiese Lily

“Oh, no…” rispose quella “i compiti non mi mancavano per niente… E nemmeno le lezioni del professor Rùf o della prof di volo, la Madison…”

Lily ridacchiò di fronte alla smorfia dell’amica e Tara sorrise”… però avevo voglia di rivedervi tutte!” concluse gioiosa Corinne abbracciandole con un sorrisone. “Già” annuì la rossa”Ma..A proposito, dov’è Morgana?” aveva appena finito la frase, che la porta si spalancò e ne entrò una ragazza davvero notevole.

Capelli castano chiari, lunghi fino alla vita e perfettamente lisci, due occhi color nocciola, e un fisichino da top-model, Morgana Freeman fece un ingresso teatrale all’urlo di “ Dove sono, la ragazze più belle di tutta la scuola?”, fermandosi proprio in mezzo allo scompartimento.

Mentre Corinne e Lily si alzavano per abbracciare la compagna, Tara alzò gli occhi al cielo.

Morgana dopo aver salutato le altre due, si sedette proprio accanto a lei e, sporgendosi disse -sempre a voce molto alta-:”Tara!! Non salutano più le amiche?” la mora si girò e con un sorriso tirato mormorò:“felice di rivederti, Morgana... A quanto vedo l’estate non ti ha cambiata…”

“Ma come? Non mi trovi più abbronzata?” fece quella alzandosi e girando su sé stessa.

“Sei senza speranza!” disse Lily, scoppiando a ridere.

Morgana, soddisfatta si rimise a sedere. “Allora, come sono andate le vacanze?” domandò allegramente Corinne alle amiche

“Niente di particolare, tutto ok…” rispose Lily con un’alzata di spalle, mentre Morgana esclamò:“Benissimo!”

“dove sei stata?”

“In Grecia!” proseguì quella “sapete, è bellissima… E poi ho conosciuto un ragazzo che…”

Nello stesso momento, a due scompartimenti di distanza, un ragazzo alto con capelli corvini spettinati e due vivaci occhi marroni dietro le lenti degli occhiali, stava trafficando col suo baule cercando di metterlo vicino agli altri.

“Serve una mano, James?”disse qualcuno alle sue spalle. Quello si voltò con un sorriso, riconoscendo la voce del suo migliore amico: Sirius Black stava con la schiena appoggiata allo stipite di una porta, i capelli neri e curatissimi, un po’ lunghini, i profondi occhi blu,e un sorriso smagliante e astuto dipinto sul viso:il sorriso che faceva sospirare ¾ della popolazione femminile di Hogwarts.

Dietro di lui fece subito capolino un ragazzetto basso e paffutello, dai capelli color sabbia tagliati a scodella:Peter Minus, che squittì “ Ciao James!”.

“Ecco dov’eravate finiti! Accetto volentieri la mano, Siri…” rispose James. L’amico si avvicinò e in un baleno sistemarono il baule,quindi batterono un cinque per salutarsi.

“Come và, scemo?” fu lo scherzoso saluto di Sirius, che prese la testa dell’amico sotto il suo braccio per scompigliargli i capelli. Quello si liberò e cercò di saltargli sulle spalle mentre si dirigevano, ridendo e scherzando, verso lo scompartimento.

Dentro c’era anche un altro ragazzo, pallido e smilzo coi capelli chiari e gli occhi grigi molto espressivi.

“Salve, Remus!” disse allegramente James , salutandolo con una pacca sulle spalle, mentre quello ricambiava con un sorriso ”Ciao James!”.

“I Malandrini di nuovo assieme…” commentò con un ghigno furbo Sirius prendendo posto di fronte a loro, subito seguito da Peter.

“Già!” fece James ”Ci attende un anno di favolosi divertimenti!”disse incrociando le braccia dietro la testa, un sorriso sornione dipinto sulla faccia.

“Non ne sarei così sicuro, sai? Ti ricordo che sono Prefetto e poteri decidere di non chiudere più un occhio quest’anno” rispose Remus di rimando

“Ma piantala, buffone!” esclamò James tirandogli un cuscino e ridendo a sua volta

“Un occhio, dici? Alla faccia! Per me l’anno scorso li avevi serrati tutti e due con le fette di prosciutto alte così per non aver mai denunciato la malefatte dei Malandrini ai professori!” ghignò Sirius rivolto all’amico

“Beh, forse dipende dal fatto, che non sono proprio malefatte, ma solo innocenti scherzetti e piccole trasgressioni delle regole…” rispose James

“…O forse dal fatto che sono anch’io un Malandrino!” completò il biondino

“Però! Ha dell’acume il ragazzo, non trovate?”disse Sirius, facendo ridere tutti quanti.

Subito dopo Peter propose timidamente una partita a Sparaschiocco e gli altri tre accettarono con entusiasmo. Il viaggio proseguì verso nord senza particolari eventi, mentre i quattro amici giocavano e scherzavano.

Quando mancava circa un’ora all’arrivo, la rossa streghetta fece capolino nel loro scompartimento.

“Ciao ragazzi! Remus, sono venuta chiamarti, dobbiamo andare nel vagone dei Prefetti per non so bene cosa…” disse rivolta al biondino (Lily era infatti l’altro Prefetto di Grifondoro). Remus annuì e si alzò mentre James era balzato in piedi non appena aveva visto la ragazza entrare.

Sfoderando uno smagliantissimo sorriso le fu accanto e le mise un braccio attorno alle spalle esclamando:”Lily! Che piacere vederti!” con un’aria molto baldanzosa e sicura di sé.

Lei rispose:”Altrettanto James…” con una sfumatura di leggera seccatura -James Potter non le era esattamente simpatico, non che lo detestasse o che non si potessero vedere, però non sopportava quel suo fare da “guardatemi tutti che sono il più bello”… E lui d’altro canto non poteva fare a meno di pavoneggiarsi, soprattutto di fronte a una ragazza carina come Lily-

Sirius spostò lo sguardo dall’uno all’altra e sorrise sotto i baffi: “Smettila di fare il galletto, Jamie!” lo prese in giro.

“Ma se la sto solo salutando! Sono mesi che non la vedo!” ribattè l’interessato.

”Sì, va beh… insomma, Remus, vieni o no?” disse lei che iniziava a innervosirsi.

“Eccomi, eccomi..” fece l’altro scavalcando Peter e ridacchiando a sua volta.

Appena la porta dello scompartimento si fu chiusa alle spalle dei due Prefetti, Sirius sogghignò malignamente rivolto a James:”Sei sei senza speranze!”

“Ehi! Ma che dici! Si vede lontano un miglio che non può resistere al mio fascino!” disse il morettino spettinandosi ulteriormente i capelli con fare vanitoso

“Sì, come no!!!” rise l’altro, assieme a Peter.

“E’ inutile, James… Lily rimarrà una delle poche ragazze su cui non riuscirai mai a fare colpo! La scommessa dell’anno scorso l’ho vinta io!”

”Ti ricordo” lo interruppe James impettito e serio “che la scommessa era che sarei riuscito ad uscire con lei almeno una volta prima della fine della scuola! E mancano ancora due anni perché noi completiamo gli studi ad Hogwarts!”

“Ok, come vuoi tu!” rispose Sirius senza smettere di ridacchiare “Per me è uguale, tanto perdi comunque…”

Circa ¾ d’ora dopo, il treno rallentò fino a fermarsi e una fiumana di studenti nelle loro divise nere si riversò sul binario della stazione di Hogsmeade. Qui li attendevano delle carrozze trainate da invisibili destrieri che li avrebbero condotti al castello.

Lily, Corinne , Morgana e Tara presero posto sullo stesso mezzo, così come James, Sirius, Remus e Peter.

Di lì a poco i ragazzi si trovavano nella immensa Sala Grande del castello, illuminata da decine di candele volanti e con un soffitto che rifletteva il limpido cielo stellato. Gli studenti salutavano i compagni che non avevano ancora visto sul treno e, fra un brusio eccitato, tutti presero posto alle enormi tavolate.

“Ragazziiiiii! E’ magnifico rivedervi!!!” strillò Morgana alle spalle di James e Sirius stritolandoli in un abbraccio, per poi sedersi accanto a loro e vicino a Remus al quale rivolse uno scintillante sorriso. Di fronte a loro presero posto Lily, Tara e Corinne.

“Ben arrivate a voi fanciulle!” fece Sirius con un comico inchino,che fece arrossire leggermente Corinne, la quale aveva un debole per lui fin dal 1° anno, mentre Ramoso e Lunastorta si limitarono a sorridere loro con un cenno disinvolto del capo e Peter ridacchiò in modo impacciato -era un tipo molto timido con qualunque esemplare del mondo femminile.

In quel momento la McGranitt, una prof dall’aria molto severa entrò accompagnando il corteo dei primini che dovevano affrontare lo Smistamento per entrare a far parte della scuola e tenendo in mano il vecchio e consumato Cappello Parlante. Dopo ogni nome, il ragazzino/a (sempre visibilmente nervoso) si avvicinava allo sgabello del Cappello Parlante e quello, calato sugli occhi, diceva la Casa a cui questo era assegnato… Quindi, regolarmente dalla tavolata occupata da quest’ultima si sollevavano applausi e ovazioni. Sirius era di sicuro uno di quelli che faceva più baccano di tutti, battendo le mani sulla tavola e urlando a squarciagola pur non conoscendo nemmeno uno dei nuovi arrivati. Finito lo smistamento, Albus Silente, il preside di Hogwarts si alzò in piedi facendo tintinnare il cucchiaio contro il bicchiere per richiamare l’attenzione per poter pronunciare il solenne discorso di inizio anno.

“Bentornati a tutti voi innanzitutto!” esordì l’anziano mago dalla barba argentata ”Un nuovo anno sta per cominciare! Non voglio annoiarvi più di tanto, per quello ci sono già i vostri amati professori,” e qui il ben noto luccichio azzurro e ironico illuminò i suoi occhi”… Solo mi limito a ricordarvi le solite regole della scuola, mai troppo note per alcuni dei presenti.” Silente lasciò scorrere uno sguardo per tutta la sala, indugiando impercettibilmente verso l’angolo dei Malandrini, che si scambiarono sorrisi complici.

”Dunque, come tutti sapete, l’ala est del terzo piano è vietata a tutti gli studenti e la Foresta proibita, come recita il nome, deve rimanere inviolata. L’elenco di tutti gli arnesi a voi tanto cari che sono vietati per volere del nostro custode,Mastro Gazza, è affisso alla bacheca generale e in quella delle Sale Comuni delle rispettive case. E ora… buon appetito!”.

Ad uno schiocco delle dita del preside, le tavolate si imbandirono di cibi succulenti. “Yuuhu! Si mangia ragazzi!” disse Sirius prima di tuffarsi a capofitto su un invitante pezzo di arrosto. Morgana lo fissava mezza scandalizzata e mezza disgustata, mentre Lily scuoteva la testa.

“Sirius! Insomma!” disse la ragazza dai lunghi capelli castani.

Quello si fermò e, sollevando il capo, la fissò coi suoi occhi blu “Sci?” biascicò con la bocca piena;

“Potresti anche metterci un po’ di buone maniere!” ribattè lei.

Lui si guardò intorno sul tavolo, deglutì rumorosamente il boccone e rispose:”scusa,sai, ma non le vedo…. Comunque, davvero, l’arrosto è già ottimo così!”, al che tutti quanti, persino la raffinata Morgana, scoppiarono in una fragorosa risata.

Iniziò così per i nostri amici il sesto anno ad Hogwarts.

 

 

  
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