Magic friends... storia magica di dieci ragazze magiche...
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Magic Friends
Erano ormai
passati 1500 anni da quando i famosi sayan avevano sconfitto i draghi delle
sette sfere magiche.
La terra era
stata ricostruita e corrispondeva all’attuale: c’erano i 5 continenti, Asia,
Europa, America, Africa e Oceania, dei vasti oceani e soprattutto la mancanza di
magia o di fatti straordinari e fuori dal normale.
Nessuno sapeva
niente sulla storia dei sayan e nemmeno si sapeva che la Terra era stata
ricostruita, ma soprattutto che era stata portata in un’altra dimensione, ben
differente da quella dove si trovava prima. L’umanità era all’oscuro di tutto:
dei gesti straordinari di quei valorosi eroi, dei pericoli alieni che si
abbattevano sulla Terra incessantemente e della dimensione in cui le precedenti
generazioni vivevano.
Diciamo che
era il mondo di oggi: popolazioni ciniche e materialiste, terrorismo e
soprattutto molte guerre e conflitti politici.
Non era rimasto più niente di speciale in quella
galassia che poteva vantare solamente un pianeta abitato:
Secondo lui
gli umani erano diventati troppo indaffarati in cose di tutt’altro tipo e erano
diventati alquanto scettici riguardo a certe cose ( si riferiva ai sayan, che
sarebbero di sicuro diventati dei fenomeni da baraccone su quel pianeta ).
Tutto ciò
scorreva nella mente del grande saggio, che dalla sua immensa dimora osservava
tutto ciò che accadeva sulla Terra, ripensando a quello, che molti anni prima
aveva attirato la sua attenzione.
Delle semplici
ragazzine, sì delle semplicissime ragazzine, per un secondo avevano emanato un
potere tanto sconfinato, da far insospettire tutti i sayan, che chiesero subito
spiegazione al sommo Kaioshin, tutti tranne quello scorbutico di Vegeta, che era
rimasto della convinzione che sulla Terra stesse succedendo qualcosa di strano e
straordinario e, per un piccolissimo istante gli parve addirittura di sentire
un’aura sayan.
Sì ma non
un’aura sayan qualunque, bensì un’aura molto più potente, che conteneva tracce
di poteri magici, oserei dire.
Se quindi gli
altri sayan erano stati liquidati con poche parole dalla divinità, lui era
rimasto della sua convinzione e anche Kaioshin sapeva benissimo che quelle
ipotesi erano fondate, sulla Terra stava accadendo qualcosa ma che cosa? Si
ritrovò a pensare tre anni dopo davanti alla visuale del tanto corrotto pianeta.
Anche se
nell’aldilà il tempo non scorreva, lui sapeva benissimo quanto tempo era passato
sulla Terra e perciò ogni giorno si ritrovava davanti all’immensa finestra di
quella dimora tanto diversa e divina a cercare di
capire.