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Autore: fliflai    19/11/2012    6 recensioni
Ecco il continuo del marmocchio problematico!
Hibari e Tsuna stanno insieme da due mesi, ma qualcuno si opporrà! Cosa succederà?
scopritelo leggendo questa storia! Naturalmente se vi va!
Per problemi con la storia ho dovuto postare nuovamente i capitoli 12 e 13 ma adesso sono disponibili
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kyoya Hibari, Tsunayoshi Sawada
Note: OOC | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un Marmocchio Problematico.'
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Tsuna stava camminando per una via decisamente buia e deserta, in piena notte.

Perchè?

Semplicemente stava andando dal suo ragazzo, Kyoya Hibari. Solo non aveva preso in considerazione l'ora e il tipo di quartiere dove si era avventurato.

Quindi non era strano se, proprio in quel momento, un uomo decisamente ubriaco gli si stava avvicinando.

<< Ehi bello, perchè non vieni con me? Ho soldi sai? Molti soldi! >> lo invitò mettendogli una mano sulla spalla.

Tsunayoshi lo guardò perplesso.

<< Soldi? E perchè scusi? Posso seguirla anche se non mi paga sa? >> disse ingenuamente con un bel sorriso.

L'uomo sgranò gli occhi chiedendo con tono meravigliato: << Davvero? >>.

Tsuna annuì convinto. Lo sconosciuto ebbe uno scintillio negli occhi.

<< Va bene, vieni... >> mormorando prendendolo per una mano.

Il castano fece per seguirlo, fiducioso, quando una voce lo fece fermare.

<< Non credo proprio. Lui non va da nessuna parte chiaro erbivoro? >>.

Il quattordicenne si voltò e corse verso il ragazzo che aveva pronunciato quelle parole.

<< Hibari-san! >> esclamò con tono allegro andando ad abbracciarlo.

L'uomo si irrigidì. << Hi-Hibari Kyoya? Mi scusi! Me ne vado subito! >> urlò spaventato correndo via.

Tsuna lo guardò con aria dispiaciuta.

<< Che peccato se ne andato! Era una persona così gentile! >> disse.

Hibari sospirò esasperato. << Non penso. Non era per niente una brava persona >> disse all'orecchio del più piccolo.

Sawada lo guardò corrucciato.

<< Hibari-san smettila di guardare tutti come se fossero cattivi! >> lo sgridò.

Kyoya alzò un sopracciglio. Se mai era lui a essere troppo buono. Ma non lo disse, avrebbe solo irritato di più l'altro.

Tsuna si staccò dopo avergli dato un lieve bacio a stampo.

<< Come mai sei qui Hibari-san? >> gli chiese dopo averlo preso per mano.

Il diciassettenne sospirò. << Ci stavi mettendo troppo tempo e si era già fatto buio >> disse.

Tsunayoshi arrossì un po'. << Ti stavi preoccupando per me... >> mormorò.

Hibari si irrigidì e rispose borbottando: << No, per niente >>.

Però quando vide che il più piccolo stava rabbrividendo dal freddo gli cedette la sua giacca.

Stava proprio diventando un erbivoro, non c'era niente da fare.

 

*-*-*-*

 

Hibari fece entrare Tsunayoshi nella sua casa.

Stavano insieme ormai da due mesi, ma il più piccolo riusciva ancora a perdersi per arrivare da lui. Quindi era costretto ad andarlo a prenderlo tutte le volte. Cioè almeno quattro volte a settimana.

Il castano si diresse subito verso la camera da letto, come suo solito.

E Hibari lo seguì.

La storia era sempre la stessa. Tsuna arrivava ogni giorno alla sera piuttosto tardi, andava in camera da letto, si cambiava, e si metteva a dormire.

E qualche volta riuscivano anche a fare qualcos'altro...

Ma quello a Hibari non importava. Affatto.

Va bene, un po' si, ma non era certo il tipo da chiedere certe cose al suo ragazzo. La maggior parte delle volte era Tsuna che gli faceva capire di stare al gioco. Altrimenti lasciava stare.

<< Hibari-san che fai? Non vieni? >> mormorò il castano già mezzo addormentato. Evidentemente quel giorno non era uno di quelli fortunati.

Pazienza.

Si cambiò e si stese accanto al ragazzo che, come sempre, lo abbracciò.

<< Mmm Hibari-san ho freddo... >> si lamentò il più piccolo.

Kyoya sospirò. Si alzò e prese un'altra coperta. Poi si stese.

<< Hibari-san... mi prendi un bicchiere d'acqua? >> mormorò Tsuna.

Hibari si alzò ed eseguì. Tsuna non lo toccò.

<< Hibari-san... >> bisbigliò ancora il quattordicenne.

<< Si? >> chiese irritato il moro.

<< Abbracciami... >>.

Eseguì.

E così si addormentarono.

 

*-*-*-*

 

La mattina del giorno seguente Tsuna dovette andare a casa, così Kyoya lo accompagnò fino a un certo punto. Quando arrivarono in dei quartieri che il castano conosceva sufficientemente da non perdersi più di una volta il moro lo salutò e si allontanò.

Quindi in quel momento stava camminando da solo, e mentre passava davanti alle bancarelle salutava allegramente tutti i commercianti, conoscendoli uno a uno.

Quando finalmente riuscì ad arrivare davanti a casa sua notò una cosa, o meglio una persona. Un uomo alto, dai capelli neri. Era appoggiato al muro che circondava il suo giardino.

Sembrava aspettare qualcuno.

Si avvicinò e, con la sua consueta gentilezza chiese: << Mi scusi signore, ha bisogno di qualcosa? >>.

Lo sconosciuto lo fissò. Aveva l'impressione di aver già visto quegli occhi da qualche parte...

<< Sei tu Tsunayoshi Sawada? >> chiese avvicinandosi al ragazzo.

Il quattordicenne sorrise e confermò.

L'uomo si abbassò alla sua altezza e gli prese il volto con una mano, stringendogli le guance.

Poi avvicinò il volto al suo. Tsunayoshi sgranò gli occhi sorpreso. Ma che voleva da lui?

<< Certo sei carino... uhm.. non abbastanza però... Sei così basso... e probabilmente anche troppo ingenuo... per non parlare dei tuoi voti a scuola! Non sono per niente belli. E poi sei anche un maschio! >> mormorò lo sconosciuto esaminandolo.

Il castano lo guardò meravigliato, come faceva a sapere dei suoi voti a scuola? E perchè lo stava criticando in quel modo? E poi... ingenuo? Lui? In che senso?

Decise di chiederlo. << Scusi, ma perchè sarei ingenuo? >>.

L'altro lo guardò e sospirò. << Non ci si fa avvicinare così da una persona sconosciuta, non lo sai Sawada? >> rispose.

Tsuna aggrottò la fronte. << E perchè no? Bisogna essere gentili! >> esclamò convinto.

Il moro alzò un sopracciglio e mormorò: << Appunto... >>. Poi si staccò e lo lasciò andare.

<< Comunque non sono venuto per prendere un tè. Ti devo avvertire Tsunayoshi Sawada... >> disse minaccioso avvicinandosi pericolosamente al ragazzo, che lo guardava perplesso.

<< Ti consiglio... no, ti ordino una cosa. Stai lontano da Kyoya Hibari. Chiaro? >> mormorò all'orecchio del castano, che sgranò gli occhi.

Tsuna si mise a tremare. Quell'uomo gli faceva paura. Non stava affatto scherzando.

<< S-scusi... m-ma lei c-chi è? >> domando balbettando.

<< Io? Bè io sono... >> iniziò lo sconosciuto, ma venne interrotto da un'altra voce, ben nota a tutti e due.

<< Tsunayoshi hai dimenticato la sciarpa... ah >> disse Kyoya andando verso i due. Poi quando vide che il più piccolo era in compagnia di una persona si fermò. Quando poi capì chi era quella persona si irrigidì.

<< Ah Kyoya! Stavo cercando giusto te. Ho parlato con questo caro ragazzo riguardo a... >>.

<< Cosa ci fate qui? >> ringhiò il moro prendendo un tremante Tsunayoshi tra le braccia.

L'uomo alzò un sopracciglio. << Lo sai no? Ormai hai l'età quindi è giunto il momento che tu... >> iniziò quello che non era uno sconosciuto per Hibari avvicinandosi.

<< Avevo chiaramente detto di non volerlo fare >> lo interruppe nuovamente il moro.

L'uomo sorrise e disse: << Kyoya, Kyoya tu non puoi decidere. Lo abbiamo già fatto noi per te >>. il tono era quello di un adulto che parlava con un bambino capriccioso.

Hibari sembrò arrabbiarsi, e strinse Tsunayoshi più forte. Il ragazzo gemette di dolore. Ma che stava succedendo? Che legami aveva il suo ragazzo con quell'uomo? E lui che centrava?

Troppe domande e nessuna risposta.

Il Decimo Vonglola era piuttosto confuso. Di quella conversazione non aveva capito assolutamente nulla.

Però aveva un brutto presentimento.

Lo sconosciuto non voleva mica portargli via Hibari... no?

Sentì le lacrime agli occhi al solo pensiero. Il moro lo notò. La sua incazzatura crebbe considerevolmente.

<< Ti morderò a morte >> mormorò arrabbiato.

L'adulto sospirò. << Ancora con questa espressione da bambino? Pensavo che tu l'avessi superato quel periodo ormai! >> disse scocciato guardando con rimprovero il diciassettenne.

Kyoya prese i tonfa con un'aura omicida intorno al corpo.

<< Vattene! >> urlò.

L'uomo fece una faccia contrariata e disse: << Kyoya non puoi darmi del tu! E' molto irrispettoso! >>.

<< Andatevene, padre >> ringhiò l'adolescente.

Tsunayoshi Sawada sgranò gli occhi.

<< P-Padre!? >>.

 

 

  
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