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Autore: ciaomils    20/11/2012    4 recensioni
Mike, il mio migliore amico. Meredith, la mia migliore amica. Luke, il mio ex. Io? Una nerd qualsiasi.
La mia vita cambiò dopo il Suo arrivo. Ma non so dire se in meglio o in peggio.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-nuova vita


Questa non è la classica storia romantica, il film strappalacrime dolce da far vomitare arcobaleno.
Questa è la mia vita.
Non aspettatevi rose e fiori.


Mi siedo al banco qualche minuto prima del suono della campanella solo per vedere Nick e il suo bel culo passarmi davanti.
E come sempre, non me ne pento.
Apro il mio libro di biologia e punto gli occhi sulle parole incomprensibili.
Già lo prevedo, sarà un anno di merda.
Mi giro un attimo indietro per vedere Chantal mettersi il solito lucidalabbra rosa. Che schifo, chissà quanti germi ci saranno ormai lì dentro.
-Bene ragazzi, oggi studieremo il comportamento degli acidi..-
Le parole si disperdono nella classe, siamo troppo impegnati a ficcanasare nei profili di facebook degli altri per perdere tempo con gli acidi e roba simile.
Infilo ne cuffie nelle orecchie e metto Maroon 5 a palla.
Bell’inizio di scuola.
 
Mi siedo sulla solita panchina nel cortile, stando attenta alla gonna del vestito che mi svolazza sulle gambe nude.
Mike arriva con il suo caratteristico passo lento, che mi fa pensare molto ad un bradipo. Questo non gliel’ho mai detto.
Gli occhiali neri e le cuffie più grandi della sua testa. Questo è Mike. Il nerd per eccellenza, nonché mio migliore amico.
-Elizabeth!- urla. La sua voce riecheggia ancora nelle mie orecchie quando si siede accanto a me.
-NON.CHIAMARMI.COSì! MAI!- rispondo, sottolineando bene ogni parola. Magari prima o poi lo capisce.
-Okay Liz. Andiamo a prendere qualcosa da mangiare? Credo morirò di fame e morire a scuola non sarebbe una valida uscita di scena.- continua lui, ignorandomi del tutto.
-Io in mensa non ci entro.- ripeto forse per la centesima volta.
-Finiscila, nessuno ti giudica se prendi un hamburger invece dell’insalata- mi prende in giro. In momenti come questi lo ucciderei ma poi mi ricordo che è lui a passarmi i test di matematica.
-Lo sai che non è per questo- incrocio le braccia al petto e metto il broncio.
-C’è Luke..E allora? Di certo non ti lascerò poltrire su una panchina, per di più scomoda, solo perché lui è seduto con tutta la sua squadra di babbuini. Quel tipo è un idiota.-
-MIKE!- lo rimprovero, ma una parte di me sa che ha ragione.
-Pensaci. Puoi rimanere qui, scappare da lui, anche se prima o poi lo incontrerai in giro per questa piccola città, oppure puoi venire con me, sculettando e mostrando a tutti quel bel culo che hai!- propone lui, senza nemmeno fare una pausa.
-Ma un respiro ogni tanto?-
-Inventerò il teletrasporto, a che mi serve respirare?-
Mi offre una mano. Lo guardo, pensierosa.
Ha ragione. Posso sbattergli in faccia la mia felicità. Luke è solo uno stupidissimo ex. Mi sono promessa un nuovo inizio. Nuove avventure. Nuovo guardaroba, gentilmente offerto dalla mamma.
Non posso rimuginare troppo su ciò che ero.
Afferro la sua mano e lui mi attrae a sé, strappandomi il primo sorriso della giornata.
 
Attraversiamo i corridoi deserti, tappezzati qua e là dai manifesti per la candidatura dei re e delle regine dell’anno scorso.
Mike mi rivolge un sorriso dolce prima di entrare in mensa.
Facciamo la fila per prendere qualche polpetta e mi accorgo, forse troppo tardi, che Luke mi sta fissando.
Mike segue il mio sguardo -Liz, ora sculetta!-
Faccio come mi dice, stando attenta a non inciampare e cadere al centro della sala. Pronto? Indosso un vestito nuovo e ho preso le polpette col sugo. E in più tutti gli sguardi sono su di me.
Mi faccio i complimenti mentre mi siedo ad un tavolo libero. Arrivata senza nemmeno un graffio, mi stupisco anche io.
Mike mi raggiunge subito dopo. I ricci neri gli ricadono morbidi sulle orecchie e mi rendo conto di non averlo mai visto più sexy di così. Be’, non l’ho mai visto sexy.
-Terra chiama Liz.- mi richiama lui -Donna, sei distratta!-
Mi rendo conto che mi sta rubando le patatine fritte. Lo fulmino con lo sguardo.
Addento una polpetta, che come sempre sa di plastica.
-Dovremmo protestare, questa roba viene direttamente dalla discarica!-
-Non so, oggi non ho ancora trovato un capello nell’insalat…ah no, eccolo-
-Blahh. Ma come fai a mangiare quella roba?- scuoto la testa.
-Di certo non vado in giro ad ammazzare maiali e a farci le polpette!-
-Sei un vegetariano convinto!- prendo un sorso di coca cola.
Fa spallucce e mette in bocca una foglia di insalata.
 
Stasera non voglio uscire. Preferisco stare a casa e godermi un bel film catastrofico, il mio genere preferito.
La mamma non c’è, come sempre.
Ma meglio così, almeno la posso far sentire in colpa e indurla a comprarmi una nuova Nikon.
Metto il mio solito pigiama con le pecorelle rosa, l’unico indumento che ho tenuto del mio armadio.
È così caldo.
Preparo due tazze di cioccolata calda e ci metto su tutte le schifezze che trovo in cucina, comprese le M&M’s, il mio cibo preferito.
Vedo un vecchio pick-up fermarsi sul mio vialetto.
Per un attimo penso ‘è arrivata Bella Swan’ ma poi mi ricordo che anche Mike ha un aggeggio simile.
Rido di me stessa e vado ad aprirgli la porta.
-Elizabeth!- mi urla abbracciandomi fino a soffocarmi.
Alzo gli occhi al cielo e sguscio fuori dalle sue braccia.
-Seriamente Mike. Sto iniziando a pensare che non te ne frega niente della vita!-
-Anche io sono felice di vederti. Mi sei mancata.- mi prende in giro.
-Che film hai portato?- gli chiedo seguendolo in soggiorno.
Lui posa la sua inseparabile borsa nera a tracolla e si butta sul divano.
-Pronto pronto?- lo guardo alzando un sopracciglio.
Lui si appoggia sul gomiti e mi osserva. Poi risponde -i soliti. Pensavo che oggi avresti voluto vedere Titanic-
-No, non sono in vena. Ora voglio vedere qualche film catastrofico, non mi va di ridere di Rose e Jack-
-Okay, 2012-
-Fa schifo come film ma fa schifo anche la mia vita. Perciò credo andrà bene.-
Mi stringo nel pigiama mentre Mike mette il dvd nel lettore. Mi accoccolo a lui e guardo lo schermo nero.
Inizia il film. Sorseggio la mia cioccolata prima di addormentarmi.
 
Al mio risveglio mi ritrovo per terra. Ho un piede sul divano, vicino alla faccia di Mike, che dorme beato.
Mi alzo in piedi. I capelli, ovvero quell’ammasso di nodi castani che mi ritrovo al posto di una lucente chioma, sono appiccicati alla fronte.
Sono le cinque e mezzo. Farò una doccia prima di andare a scuola.
Nel frattempo mi vendico e faccio cadere Mike per terra. Borbotta qualcosa prima di iniziare a russare.
Mi tappo le orecchie e salgo di sopra.
Mi butto sotto il getto d’acqua tiepida e lavo i capelli.
Per le sette ho asciugato i capelli, che ora mi ricadono sulla schiena, ho indossato un vestito blu stile marinaio e delle ballerine. Sono profumata, pettinata e struccata a dovere.
Non metto niente in faccia. Preferisco lo stile acqua e sapone. E poi non sono capace.
Mike dorme ancora, così preparo del tè e lo verso nella sua tazza.
-Grande capo, alzati! Dobbiamo andare!- appoggio il tè sul tavolino basso e lo scuoto dolcemente.
Poi inizio a smuoverlo più violentemente, ma non ne vuole sapere di svegliarsi.
Ha un sonno pesante lui.
Lo schiaffeggio un po’, prima piano poi più forte e alla fine apre gli occhi.
-Cazzo grande capo, sei caduto in letargo.-
-Dovresti iniziare a chiamarmi orso.- mi dice, afferrando la tazza  bevendo il contenuto.
-Sarebbe più adatto ghiro- ridacchio.
 
Saliamo in macchina e in qualche minuto siamo a scuola.
La campanella è già suonata.
-Mannaggia a te, Mike. La prossima volta scappo con il pick-up se non ti svegli subito.- corriamo per il parcheggio e io mi osservo i piedi.
Arrivati nell’atrio ci dividiamo, lui va a destra mente io procedo dritta.
Svolto velocemente l’angolo e quasi scivolo. Impreco fra me e me prima di andare a sbattere a qualcosa. O meglio, qualcuno. Resto con lo sguardo basso raccogliendo i libri e i fogli che svolazzano allegri sul pavimento.
“Questa dev’essere la mia anima gemella” penso. Poi mi correggo “no, solo nei film”.
Alzo lo sguardo.
Un tizio, che ho visto un paio di volte mi guarda con degli occhi color nocciola.
Sanno tutti il suo nome, le cheerleader lo sussurrano a mensa, le sfigate gli sbavano addosso. Io gli salterei al collo, ma ho una dignità.
-Scusa.- borbotto prima di ricominciare a correre. Sento il suo sguardo su di me fino a quando entro nella classe e scivolo sulla sedia.
Invio un breve messaggio a Mike.
Cazzo grande capo, ho fatto la mia prima figura di merda dell’anno. Sono andata a sbattere contro Justin Bieber!
Apro twitter scrivo un veloce tweet.
Nei film sbatti contro un ragazzo carino, nella realtà sbatti contro un coglione. #soloneifilm
Nel frattempo mi arriva la risposta di Mike.
Io ho sbagliato aula, vuoi competere con me?
Digito velocemente un messaggio e rimetto il telefono nella borsa.
Scusa grande emme, hai vinto tu!
E per la prima volta in cinque anni rivolgo cinque minuti di attenzione alla professoressa di matematica.
  
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