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Autore: Nori Namow    28/11/2012    50 recensioni
Mi prese il viso fra le mani e mi baciò dolcemente.
«Vieni con me, Lilith. Lascia che ti trasformi in un vampiro. Conosco una strega che potrà farti un anello come il mio, così potrai camminare alla luce del sole. Saremo solo io e te, per sempre. Potremo amarci per tutta l' eternità.»
Sapevo che quel giorno sarebbe arrivato. Lo sapevo dal momento in cui mi innamorai di Harry Styles, nonostante mi avesse confessato il suo segreto più oscuro.
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Una ragazza si era appena tagliata il dito con un vetro rotto. Il sangue scendeva appena, ma ne avvertii l' odore. Mi leccai le labbra, assetata.
«Bene, se proprio vi arrendete...» cominciai, pronta a tornare a casa con un' altra vittoria in tasca.
«Aspetta, voglio provare io.»
Facendosi spazio fra la piccola folla, un ragazzo dagli occhi color cioccolato, la pelle ambrata e i muscoli pronunciati mi sorrise, mettendosi di fronte a me. La camicia bianca metteva in risalto gli addominali.
Era di una bellezza sovrumana, era a dir poco sexy. Posò sul tavolo una banconota da cinquanta dollari, poi mi sorrise beffardo.

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One Direction/The Vampire Diaries
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Epilogue.




Spero di non avervi delusa. ♥


 



Tre settimane dopo…
 
Damon Salvatore compose il numero, che stranamente conosceva a memoria, e attese che il destinatario rispondesse.
«Pronto?» disse una voce maschile e squillante, dopo pochi secondi.
«Hey, Tomlinson. Come te la passi?» chiese lui, riempendo il suo bicchiere di Cognac. Non gli importava che fossero solo le dieci del mattino.
«Damon, ciao. Beh, diciamo che me la cavo…» tentò di mentire lui, ma lo sbuffo di Damon gli fece capire che era un pessimo attore.
«Sto da schifo, ok?» si arrese alla fine, sospirando tristemente. «Lei come sta?» chiese poi, aspettando una sua risposta con ansia.
«Si è suicidata l’ altro giorno.» esclamò Damon sarcasticamente, per poi ridere sommessamente. «Come vuoi che stia? Uno schifo, da quando te ne sei andato.» concluse poi, e poté giurare che Louis si stesse mordendo il labbro inferiore, pur di non scoppiare in un pianto isterico.
Se ne era andato da tre settimane, e nessuno sapeva dove. Semplicemente, la mattina dopo quella famosa notte di Luna Piena, Louis aveva raccolto baracche e burattini, e se ne era andato, lasciando a Lilith un biglietto in cui le diceva che era giusto che lui se ne andasse, che permettesse alla ragazza di farsi una vita senza rimpianti né brutti ricordi. Ma le aveva ricordato che l’ amava, e che sarebbe tornato, se l’ avesse ritenuto opportuno.
Quando Lilith aveva capito, era scoppiata in lacrime, accasciandosi a terra.
E in quelle tre settimane, entrambi avevano capito una cosa molto importante.
«Piuttosto, dove diamine sei finito?» chiese Damon, osservando il liquido ambrato danzare nel bicchiere di vetro.
«Oh, ho incontrato due vecchi amici, Niall Horan e Liam Payne. Sono vampiri e mi hanno offerto ospitalità da loro.» spiegò brevemente Louis, incastrando il telefono fra la spalla e l’ orecchio.
Proprio non capiva perché Niall insistesse tanto per avere un gatto, e perché a questo gatto, obeso fra l’ altro, dovesse dare da mangiare proprio lui.
«Però, sei stato fortunato. Scommetto che sei in North Carolina, non è vero?» lo beffeggiò Damon, bevendo in pochi sorsi il Cognac. Non esitò neanche un istante, prima di riempire nuovamente il bicchiere.
«Sì, adoro questo paese, dai. Almeno non c’è nulla che mi urli in faccia ‘ti ricordi una certa Lilith Palmer? torna da lei’» scherzò lui, cercando il gatto con lo sguardo.
«E scommetto che Tomlinson ha anche trovato qualche nuova ragazza da far cadere ai suoi piedi» lo beffeggiò Damon con un sorriso sghembo in volto.
«Cosa? No, non più. Non da quando ho baciato Lith.» confessò il ragazzo, rinunciando a cercare il felino, che a quanto pare era tornato a dormire fra le felpe di Liam.
«Bene. Perché lei non ti ha dimenticato. O meglio, non ha nessun giocattolo del sesso, se ti interessa saperlo. Anche se io mi sono offerto più volte.» risero entrambi, proprio come vecchi amici.
«Ora ho da fare, Tomlinson. Sai, io a differenza tua sono sexy, quindi ho la fila dietro la porta.» lo beffeggiò, per poi salutarlo.
Damon osservò lo schermo del cellulare, per assicurarsi che la chiamata fosse conclusa.
«Spero di esserti stato d’ aiuto.» disse con un sorriso alla persona di fronte a sé, offrendole un bicchiere di liquore. Lei lo prese e ne bevve il contenuto, per poi ridargli il bicchiere ormai vuoto.
«Sei stato utilissimo. Grazie, Damon.» rispose con un ghigno soddisfatto lei.
Lilith sistemò i capelli ondulati e mise gli occhiali da sole, per poi dirigersi verso la sua auto con un senso di vittoria che le vibrava nel sangue.
Destinazione? North Carolina.
 
 
 
 
 
 

Zayn.

Aspirò nuovamente la nicotina, lasciando che lo inebriasse completamente. Poi gettò il mozzicone a terra, schiacciandolo con il piede per impedire che continuasse ad emettere fumo.
Gli rimbombavano ancora in testa le parole di Safaa, sua sorella. Erano tre settimane che non capiva più nulla, agiva come un ubriaco.
E ancora si meravigliava del fatto che fosse davvero riuscito a farle del male.
 
 
Safaa si asciugò una lacrima sfuggita al suo controllo con la manica della maglia, e raccolse le sue ultime cose, rabbiosa.
«Basta, Zayn. Mi sono stancata di tutta questa storia. Abbiamo provato ad avere vendetta e non ce l’ abbiamo fatta.» trillò agitata, mentre cercava di smettere di tremare.
Ero da poco tornato umano, e il mio sguardo vagava nel vuoto. Mi sentivo… un mostro. Un perfetto mostro. E odiai chiunque avesse impedito la mia morte.
Perché quel senso di colpa, era peggiore di qualsiasi morte.
«Voglio vivere la mia vita, hai capito? Basta con la storia di Lilith, basta pensare a nostro padre. Basta tutto, Zayn. Io non voglio fare l’ errore di papà, che ha speso la sua vita a cercarla, a vendicarsi. Io sono giovane, e voglio lasciarmi il passato alle spalle.» continuò lei, cercando la mia attenzione.
Sembravo uno zombie; un patetico, schifoso, lurido zombie.
Mi decisi a guardare mia sorella, sperando che dai miei occhi non trapelasse alcuna emozione; non l’ avrei sopportato. Non avrei sopportato che capisse.
Lei mi scrutò con lo sguardo, e odiai il fatto che fossimo gemelli e che ci fosse una certa telepatia, fra noi.
«Ti eri affezionato a lei, dopotutto. Non è vero?» domandò con più dolcezza, e mi limitai a chiudere gli occhi, per evitare che potesse leggermi ulteriormente.
Safaa si avvicinò a me, abbracciandomi forte. Aveva ragione, il passato era passato, e dovevamo lasciarlo alle spalle.
Mio padre che definiva Jawaad Malik l’ uomo perfetto, il protettore di Mystic Falls, ma in realtà un bastardo manipolatore. E io ero suo nipote. Ciò mi faceva vergognare ancora di più.
«Quell’ Harry era davvero innocente, Zayn. La sua anima era pura.» balbettò Safaa, quasi sull’ orlo del pianto.
Ero stato uno stupido, lo eravamo entrambi. E io ero un perfetto idiota, perché avevo permesso a Lilith di farmi tentennare, di affezionarmi per davvero.
Ma era tutto finito.
Safaa uscì da quella che era casa mia, e promisi a me stesso che l’ avrei raggiunta.
 
 
Entrai nel Mystic Grill senza un motivo apparente. Lo facevo spesso, durante quelle tre settimane in cui lei non si era fatta più vedere.
Per scusarmi, semmai ci fosse riuscita a perdonarmi, avevo consegnato a quel Damon Salvatore l’ anello e la foto che un tempo appartenevano ad Harry.
La mia famiglia se ne era appropriata senza alcun permesso, ed era tempo di restituirle ai legittimi proprietari.
Mi meravigliai, come sempre, di essere ancora vivo. Ogni respiro, ogni passo che muovevo, era perché Lilith mi aveva risparmiato, io lo sapevo.
Quando notai una folta chioma nera e ondulata, appartenente ad una ragazza girata di spalle, affrettai il passo, in attesa di raggiungerla.
Volevo scusarmi con lei, glielo dovevo.
«Lilith…» la chiamai titubante, aspettando che si voltasse verso di me. Lei si voltò di scatto, ma non era Lilith.
Era una delle ragazze più belle che avessi mai visto, e somigliava molto alla Palmer, la vampira della quale mi ero sfortunatamente invaghito. Al danno la beffa, non è vero?
«Vedo che questa Lilith è molto famosa.» ribatté sarcastica la ragazza, sfoggiando un sorriso bellissimo.
L’ ansia, i nervi tesi di quei giorni, si dissolsero in pochi istanti, lasciando spazio ad una strana beatitudine. Era bello stare accanto a quella ragazza.
«Scusa, ti ho scambiata per un’ altra persona.» mi giustificai, sorridendo timidamente. Io, timido? Non sembrava possibile. Lei rise, la risata così cristallina e genuina.
«Comunque sono Claire, piacere.» mi porse la mano con sicurezza, e una scintilla negli occhi che non ha mai avuto nessuna.
«Io sono Zayn. Fidati, il piacere è tutto mio.» le feci l’ occhiolino, e poi cercai qualunque argomento, anche il più stupido, pur di sentire quella voce riecheggiare nelle mie orecchie.
 




 

 
Harry.

«Siamo arrivati?» chiese Rose per l’ ennesima volta, mentre eravamo in macchina con Lilith. Non poteva vederci, ma c’eravamo.
Chi era Rose? L’ avevo conosciuta dopo il mio incontro con Lilith, era un fantasma come me. Aveva conosciuto Damon, ed era morta a causa del morso di un lupo mannaro.
Era come se fossimo entrati in contatto, e da quella volta non mi ha più lasciato in pace. Non che la sua presenza mi disturbi. È carina e simpatica, e molto saggia.
«Cinque minuti e ci siamo, credo. Spero che Lith abbia fatto bene le sue ricerche.» dissi con una smorfia.
Volevo che ritrovasse quel ritardato di Louis, sul serio. Mentre quella mattina preparava le sue cose, per andarsene via, avevo addirittura provato a dargli un ceffone dietro la nuca, ma senza successo. Ero un fantasma, lui non poteva né vedermi, né sentirmi, pertanto le mie urla furono inutili.
Quale idiota scappa via dall’ amore, dopo tanti anni spesi per trovarlo? Louis Tomlinson, ovviamente. Ma io sapevo che Lilith era più determinata.
Lo era stata anche con me, e sapevo che quello che provava per Lou era molto forte. Era stata furba, chiedendo a Damon di riuscire ad estrapolare qualche notizia.
«Eccola, è quella la casa, è quella!» trillò Rose al mio fianco, abbracciandomi. Lilith parcheggiò l’ auto a duecento metri da quella che doveva essere la nuova casa di Louis, e la guardò pensierosa.
«Non tornerai indietro, capito? Ora alza quel bellissimo culo che hai, bussi prepotentemente a quella porta, e quando Louis uscirà lo riempirai di schiaffi per poi strappargli tutti i vestiti, chiaro?» urlai con un dito alzato verso di lei, per tentare di essere minaccioso. Ma lei, naturalmente, non poteva sentirmi.
Rose sì invece; infatti rideva e scuoteva la testa, rassegnata.
Lilith aprì il cruscotto, estraendone la sua foto e il mio anello. Damon glieli aveva dati la mattina dopo, ed ero felicissimo, perché lei non aveva pianto. Aveva sorriso, perché le erano venuti in mente i ricordi belli, non i brutti. Solo sapere che lei era presente al momento della mia uccisione, mi ammazzava per la seconda volta, se possibile.
«Cinquanta dollari che torna indietro!» esclamò Rose, dandomi una gomitata. Sbuffai, alzando gli occhi al cielo.
«Rose, a noi fantasmi non servono i soldi, né possiamo toccarli.» le ricordai a malincuore. In tutta risposta, le mi prese il viso fra le mani e mi diede un bacio a stampo, come se fosse la cosa più normale del mondo. Ma dico, era stupida?
«Ma dico, sei stupida?» trillai sbalordito dando voce ai miei pensieri, mentre lei mi alzava il dito medio con semplicità. Queste ragazze del ventunesimo secolo sono strane, davvero.
Lilith prese un respiro profondo, e rimise anello e foto nel cruscotto. Lo chiuse con uno scatto, e scese con altrettanta velocità dall’ auto, dirigendosi a passo spedito verso la casa.
«Ci siamo, ci siamo!» esclamai euforico, per poi prenderla per mano e trascinandomela dietro, seguendo Lith.
Si fermò vicino alla porta bianca, e prende un profondo respiro. Mi aspettai che la mia dolce, delicata Lilith bussasse con timidezza, sfiorando la porta…
Invece per poco non la sfondava. Bussò sei volte, dando dei sonori pugni alla porta e per poco non la ruppe. Dimenticavo che la mia Lith era cambiata, ma mi piaceva lo stesso.
«Vai così, Lilith! Distruggilo!» tifò Rose, alzando i pugni in aria. Solidarietà femminile, a volte non aveva limiti.
Scoppiai a ridere e mi mantenni a Rose per non cadere, quando un Niall Horan impaurito aprì la porta, notando Lith sulla soglia.
Lei lo guardò con sguardo di fuoco, a braccia conserte.
Subito dopo, Liam fece capolino con una sacca di sangue in una mano, e un bicchiere nell’ altro.
«Ciao bellezza, posso esserti d’ aiuto?» chiese maliziosamente Niall, squadrandola da capo a piedi. Oh amico, se Louis potesse vederti, saresti già morto.
Lith sorrise amabilmente, mettendo i mostra la fila di denti perfetti. «Dov’è Louis?» chiese a bassa voce, per non farsi sentire da Lou.
I due indicarono il piano superiore, spostandosi dalla soglia per farla entrare.
«Bene. Ora voi sparirete per qualche ora, intesi?» sibilò più acidamente ai due. Liam e Niall si guardarono un attimo negli occhi, e poi annuirono a Lith, sorridendo maliziosamente.
«Divertitevi.» soffiò Niall nell’ orecchio di Lilith, mentre entrambi uscivano da quella casa.
«Però, carini quei due.» Rose seguì con lo sguardo Payne e Horan, e mi sentii tradito, in qualche modo. La strattonai per un braccio, riconducendola al mio fianco. Seguimmo Lilith, salendo due rampe di scale. Ci fermammo, imitando Lith che cercava di capire dove potesse essere Louis, e la vidi sorridere sghemba quando sentimmo un rumore di passi proveniente dalla terza porta a sinistra. Si avvicinò alla porta in punta di piedi, e poi bussò delicatamente.
«Leeyum, hai rubato tu la mia fel…? Lilith?» urlò stridulo quando si ritrovò Lilith davanti. Lei aveva uno sguardo freddo e penetrante. Metteva paura persino a me.
Il palmo aperto di Lith colpì in pieno la guancia sinistra di Louis, che fece uno scatto all’ indietro, dolorante. Si massaggiò con una smorfia la guancia colpita, e nel frattempo guardava Lilith con gli occhi strabuzzati, non riuscendo a credere ai suoi occhi.
«Ma come hai fatto…?»
«Damon.» l’ anticipò lei, avanzando verso di lui. Impaurito, Lou strillò, chiamando l’ aiuto degli amici che erano chissà dove a ridere su cosa sarebbe successo in quella casa.
Era una scena divertente, dovevate esserci: Louis correva intorno al letto per scappare da Lilith, e lei lo rincorreva, insultandolo in francese, tedesco, giapponese e italiano.
Ah, l’ amore di Lilith per le lingue straniere.
«Pensavo che fosse tutto risolto, e tu che fai? Scappi come un coniglio la mattina dopo, lasciandomi sola!» urlò lei sbattendo il piede a terra.
«Lith, era la cosa migliore, davvero.» cercò di calmarla lui, ottenendo il risultato opposto.
«Vieni subito qui, Louis Tomlinson!» strillò nuovamente, continuando a rincorrerlo. La paura fu presto sostituita dal divertimento, e Rose si grattava confusamente la testa.
«Accidenti, sono davvero pazzi.» sussurrò mentre scoppiava a ridere per l’ ennesima volta.
Lilith finse di scattare verso destra per riuscire a prenderlo, e Lou andò nella direzione opposta; poi lei scattò verso sinistra, e riuscì finalmente ad acchiapparlo. Lo bloccò con il petto contro il muro e le mani dietro la schiena, come se lo stesse arrestando. Sbaglio, o Lith era diventata più forte grazie all’ allenamento con Damon?
«Ahia Lilith, mi fai male. Lith, mi sto mescolando con il muro.» si lamentò lui, quasi divertito.
«Bastardo.» sputò lei, facendogli sbattere la schiena contro il muro. Ora erano uno di fronte all’ altra: occhi negli occhi, verde nel blu.
«Mi sei mancata.»
«Mi sei mancato.» dissero nello stesso momento, e mi sarei sciolto, tanto ero felice. Abbracciai Rose, preso dall’ euforia, e cominciai a saltellare.
«Shh.» mi zittì lei, mollandomi uno schiaffo nulla nuca, e guardai i due, che continuavano a guardarsi silenziosamente.
Avete presente le bombe, che sembrano innocue e silenziose, ma che scoppiano all’ improvviso un istante dopo? Ecco, Lou e Lith erano così. Una bomba micidiale, insieme.
Nello stesso istante, si fiondarono l’ uno sulle labbra dell’ altro, cercandole con passione, desiderio e disperazione. Louis afferrò i due lembi della camicia di Lilith, e l’ aprì con uno scatto, facendo saltare via i bottoni. Uno mi passò attraverso, centrandomi in pieno la fronte.
Lilith allacciò le gambe intorno al bacino di lui, mentre Lou la sbatteva poco delicatamente sul letto. Cominciò a baciarla con foga d’ ovunque, sotto il mio sguardo allibito.
Non sapevo fossero così… passionali.
La maglia di Louis finì sul pavimento a pezzi, e subito dopo lei, presa da un impeto di passione, gli graffiò la schiena nuda, facendo rimanere dei segni rossi.
Allungai il collo, per vedere Louis che, spazientito dal reggiseno di Lilith che proprio non voleva staccarsi, lo strappava in due.
Le sue mani si diressero frettolosamente verso il seno…
«Ok, ora possiamo anche andare a farci un giro.» urlò Rose, prendendomi per i capelli e trascinandomi fuori da quella casa che urlava ‘sesso’ da tutte le parti.
«Ma io…» tentai di giustificarmi, ma mi bloccai sul nascere. Davvero volevo vedere loro mentre facevano sesso? Nah. O forse sì, non ne ero sicuro.
Prima che riuscissimo ad allontanarci del tutto, però, riuscii a sentire Lou e Lith sussurrarsi un ‘ti amo’, e sorrisi ancora di più.
Presi per mano Rose, come ormai d’ abitudine, e ci incamminammo verso qualche posto dove non potessimo sentire i loro gemiti.
Sorrisi: Louis e Lilith sarebbero stai perfetti, lo erano già.
E in quelle tre settimane, entrambi avevano capito una cosa molto importante. Era perdutamente innamorati, e nessun licantropo o vampiro avrebbe sfaldato quel loro amore così strambo, eppure così speciale.



FINE.





 


Sciao bele.
Oh mio Dio, non riesco a crederci, ho davvero scritto la parola FINE.
Wow. Mi sento.... vuota, davvero.
Cazzo, che brutta sensazione.
Vi invito a passare da Claw, una che scrive meglio di me. ♥  Six degrees of separation.
E passate dalla mia nuova storia, sempre tema sovrannaturale!  It's all about the way I fel when you came around
E boh, spero davvero di non avermi deluse, per questo voglio salutarvi come si deve.
Pertanto, vi chiedo di mettere in sottofondo la canzone sotto ♥ (A thousand years)







Voglio cominciare con il ringraziare Matt Donovan, il ragazzo del Mystic Grill,
che ha pazientemente venduto tutti gli alcolici a Lith senza lamentarsi mai HAHAHA
A lui, che è apparso poco, ma che stimo ugualmente.

 


Voglio ringraziare Claire, che ha fatto capire a Louis che è inutile tenersi tutto dentro, che prima
o poi l' amore arriva per tutti. Anche per lei. A lei, che nonostante sia stata trattata male, ha
perdonato Louis e ha fatto capire a Lilith quanto inutile sia non muovere un dito.




A Niall Horan e Liam Payne che, anche se sono stati presenti solo adesso, sono degli amici
leali e divertenti. A loro, che hanno capito sin da subito chi era Lilith, e quanto importante fosse.





A Safaa Malik, che ha capito che la vita è una sola, e non puoi passarla pensando agli altri e alla vendetta.
La ringrazio, perchè ha fatto capire tante cose a Lilith, facendole incontrare Harry.




 

A Zayn Malik, che nonostante tutto il male che ha fatto, era solo un ragazzo disperato per la morte del padre.
Lo ringrazio, perchè ha permesso al cuore di Lilith di battere nuovamente, facendole capire che la vita non è fatta 
per i rimpianti e per il dolore. Perchè in fondo, Zayn si stava innamorando di Lilith, ma l' orgoglio e la vendetta
gli hanno impedito di capirlo per davvero. Lo ringrazio perchè le ha permesso di essere salvata da Lou,
e per questo l' ho premiato, facendogli conoscere Claire. Perchè tutti meritano una seconda possibilità, una seconda scelta.




 

A Rose, che ha accolto Harry fra le sue braccia fantasma, e non l' ha lasciato più solo.
Perchè lei sa cosa significa morire e rimanere soli, osservando la persona che ami senza
poter fare nulla.
A lei, che tratterà Harry come un compagno di viaggio, e sorriderà insieme a lui, trascinandolo via nei momenti meno opportuni.





 

A Damon Salvatore, che è stato un ottimo amico per Lilith e Louis, e che ha fatto capire ad entrambi
quanto pazzamente innamorati fossero. Lo ringrazio per le sue battutine, per il suo sorriso.
Ho amato scrivere le parti in cui c' era lui.





 

A Harry, che nonostante l' abbia ucciso (poverino haha), è rimasto accanto a Louis e Lilith, senza lasciarli mai.
Perchè rimasto fedele alla sua ragazza fino alla fine, e l' ha amata sempre.
Lo ringrazio, perchè ha saputo accettare il fatto che non può tenerla con sè per sempre, e l' ha lasciata andare
nelle braccia sicure di Louis. Per questo, ho voluto che conoscesse Rose, la sua amica e , perchè no, qualcosa di più.
Lo ringrazio perché ha fatto conoscere a Lilith l' amore, quello vero, e le ha fatto capire che a volte i mostri sono i mortali, non i vampiri.





 

A Louis, che non si è mai arreso, nonostante abbia amato la stessa donna per moltissimi anni.
È stato un amico fedelissimo, e sarà un ragazzo fantastico per Lilith. Lo ringrazio perchè ha accettato
di proteggerla sotto la sua ala, ed è stato paziente e coraggioso. Perchè è terribilmente romantico (certo haha)
e spiritoso. Lo ringrazio perchè i suoi occhi non hanno mai smesso di cercarla, anche nel buio più totale.
Vorrei trovare qualcuno come lui, un giorno.





 

A Lilith, che ha sofferto per tanti anni a causa della morte di Harry, e che finalmente ha trovato qualcun altro
che l' ama e che sopporta il suo essere lunatica e a volte infantile.
A lei, che per anni è stata sorretta, afferrata prima che cadesse nel baratro, e che alla fine ha avuto coraggio e determinazione.
A lei, che ha guardato la morte in faccia e a testa alta. Vorrei davvero essere come lei: senza paura.
Mi ha fatto capire che prima o poi, il passato bisogna superarlo, che è inutile aggrapparsi ad esso e tenerlo stretto.
E scrivendo di lei, delle sue emozioni e della sua trappola, ho capito di essere un pò come lei, solo meno coraggiosa.




 

E infine a voi, che mi avete seguita pazientemente e mi avete riempita di complimenti,
nonostante sappia di non meritarli tutti. A voi, che mi avete resa davvero felice, perchè prima ero più
vuota, più insicura. Perchè grazie alle vostre recensioni, al numero di visite, ho capito che non faccio poi 
così schifo in tutto. Che almeno qualcosa mi riesce bene: inventare. E non finirò mai di ringraziarvi, una ad una 
se necessario, perchè siete tutte delle persone fantastiche, che meritano di trovare la felicità e la serenità.
Avete sopportato i miei scleri, i miei cambi d' umore nei capitoli, le mie assenze, i miei colpi di scena.
Senza di voi, io sono solo un corpo che cammina. Quindi grazie, grazie, grazie, grazie.

Siete una seconda famiglia per me, e vi abbraccerei tutte, se potessi.

 

E questo è tutto, spero mi seguirete nelle altre storie, perchè io non vi abbandono facilmente.
Ciao

   
 
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