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Autore: Agne_Styles    30/11/2012    0 recensioni
Ciao! Sono Ariel, ho 16 anni e vivo a Brighton, nel sud dell’Inghilterra. Sono una ragazza molto semplice, ho i capelli castani e lunghi e gli occhi color nocciola. Quando avevo 12 anni i miei genitori si sono separati ed io ho continuato a vivere con mia madre e il suo nuovo “compagno” David. Dopo un po’ che uscivano insieme è venuto ad abitare da noi. Dopo qualche mese, quando mamma lavorava fino a tardi, lui si ubriacava da far schifo e ha iniziato a picchiarmi e violentarmi. Non ce la facevo più, tutte le sere mi chiudevo a chiave nella mia stanza perché avevo paura che da un momento all’altro potesse entrare e violentarmi. Dopo mesi e mesi di sofferenze lo dissi finalmente a mia madre, che avvertì la polizia e lo cacciò di casa. Da quel momento in poi andai ad abitare da mio padre. L’unico ragazzo di cui mi fido da allora è il mio vicino di casa nonché mio migliore amico Austin, che mi ha sempre protetta ed è diventato come un fratello. E poi c’è lei, l’amore della mia vita, ci conosciamo da quando siamo nate, la mia migliore amica America!
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io:‘Beh!...Come ti sembro!?’chiesi dubbiosa ad America. America:‘Sei stupenda! Appena ti vedrà resterà folgorato!!’rispose lei con un sorriso sulle labbra. Io:‘Grazie mille Amy! Non so come farei senza di te!’ Indossavo una gonna a vita alta di pizzo color rosa antico, con un elastico nero in vita e sopra una maglietta bianca sempre di pizzo. E ai piedi avevo delle ballerine abbinate alla gonna con fiocchetto nero sulla punta. Mi ero truccata pochissimo, mi ero messa solo un filo di matita e un po’ di profumo. Mi incamminai verso la spiaggia e quando arrivai vidi un ragazzo girato di spalle illuminato dalla luce di un lampione. Io:‘Ehi Nathan!’ Lui si girò, mi guardò e poi disse balbettando: Ehi! C...Ciao Ariel! Sei... meravigliosa!’ Io diventai tutta rossa e per non farglielo notare guardai verso il basso. Lui si avvicinò a me, mi mise due dita sotto il mento, mi alzò il viso e mi disse sorridendo: ‘Non vergognarti mai di ciò che è vero.’ Ci guardammo negli occhi e poi gli sorrisi. Nathan:‘Bene! Sei pronta per mangiare?’ Io:‘Certo! Dove si va?!’ Nathan:‘Beh.. Io penso al giapponese!’ Io:‘Perfetto! Amo il sushi!’ Ci incamminammo verso il ristorante con il tramonto alle spalle. Arrivammo lì in poco tempo e iniziammo a parlare delle nostre famiglie e dei nostri amici. Nathan:‘Beh che mi dici dei tuoi?’ chiese imboccando un pezzo di sushi. Io:‘Beh... I miei si sono separati quando io avevo 12 anni...’ Nathan: ‘Oh scusami! Mi dispiace tanto! Non continuare se non ne hai voglia.' disse con la faccia di chi si sentiva tremendamente in colpa. Io:‘No, non ti preoccupare! E’ successo un po’ di tempo fa. Dopo che i miei si sono separati io sono rimasta ad abitare con mia madre a Bristol e il suo nuovo fidanzato David. Dopo qualche mese che stavano insieme, ha incominciato a violentarmi e dopo mesi e mesi di soprusi ho detto a mia madre la verità, che ha avvertito la polizia e lo ha cacciato di casa. Per la paura che potesse risuccedere mi sono trasferita qui da mio padre. E oltre ad essere stata violentata da lui, sono stata vittima anche del mio ultimo ragazzo e purtroppo i segni sono rimasti..E da allora Austin è diventato ancora più protettivo nei miei confronti. Praticamente è il mio angelo custode.' Lui mi prese la mano e me l’accarezzò. Nathan:‘Stai pur tranquilla che queste cose con me non ti accadranno mai!’ Io gli sorrisi e poi gli dissi: ‘Beh.. basta parlare di me! Dimmi qualcosa di te piuttosto!’ Nathan:‘Non c’è molto da dire.... Vivo a Brighton da quando avevo 2 anni perché i miei si sono dovuti trasferire qui per lavoro, ho un fratello più piccolo che si chiama Matt, sono il capitano della squadra di basket della nostra scuola, ho un cane che si chiama Jack e davanti a me ho la ragazza più bella che io abbia mai visto!’ Io arrossii per la seconda volta, e per la seconda volta lui lo notò però non disse niente. Si erano fatte le 10.30 e decidemmo di fare un giro per la fiera del paese. Nathan insistette tanto e fece una partita a quel gioco scemo dove devi buttare giù le bottiglie di latte con la palla in colpo solo, gioco in cui nessuno vince mai. Ebbene si! Lui vinse e mi regalò il peluche che ricevette come premio, cioè un orsetto che teneva in mano un cuore. Io: ‘Grazie mille! Ma non dovevi!’ lo ringraziai dandogli un bacio sulla guancia. Nathan:‘Ma figurati! L’ho vinto solo per te!’ e intanto mi prese la mano. E a quelle parole arrossii di nuovo! Continuammo il giro della fiera finché non arrivammo a casa mia. Eravamo sul portico di casa quando presi le chiavi dalla borsa e le inserì nella serratura. Mi girai per salutarlo e me lo ritrovai a 2 centimetri di distanza dal mio viso. Lui si avvicinò e premette dolcemente le sue labbra sulle le mie. Fu il bacio più dolce che avessi mai ricevuto. Ci staccammo, ci guardammo negli occhi e ci sorridemmo a vicenda e lui mi sussurrò all’orecchio: ‘Grazie per la fantastica serata. Ci vediamo presto.’ e intanto mi stampò un altro bacio sulla bocca. Io entrai in casa, mi chiusi la porta alle spalle e sussurrai ‘Molto presto!’ Ciauuu belle ragazze! Spero che il mio capitolo vi piacciaaa! Voglio tante recensioni! :)
  
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