Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: EmmaHeit_    02/12/2012    27 recensioni
"Harry?"
"Si?"
Da sdraiata mi metto seduta e lo guardo negli occhi. Gli stessi occhi che mi ammaliarono la prima volta che lo vidi.
"Ora non ci vedremo per molto tempo"
Sposto il mio sguardo verso il basso.
"Ti ricorderai di me? Voglio dire anche dopo, quando io e Holmes Chapel non saremo più gli unici a conoscerti."
"Beth me lo avrai chiesto minimo una ventina di volte. Non potrei mai dimenticarmi della mia migliore amica. Poi non è detto che siano tante settimane, magari usciremo al primo turno. Non è detto neanche che diventi famoso, e anche se fosse, ritornerò il solito Harry, quello che lavoro in un panificio e adora stare con la sua migliore amica. Sarò sempre io."
Dal capitolo settimo
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                 Capitolo primo:
 


Il grande orologio a pendolo dovrebbe segnare e rintoccare le tre del pomeriggio a breve, tra tre, due, uno, non mi sbagliavo. Emette un suono molto acuto e quasi fastidioso alle orecchie, ancora mi chiedo perché la zia ci sia così tanto affezionata da volerlo tenere in casa, forse le ricorda lo zio Albert, e non potrei biasimarla visto che lo aveva costruito lui. Mentre continuo ad osservare le lancette dell'orologio che continuano il loro percorso puntando alle quindici e uno, vedo la zia Tessy che passando per il salone si ferma davanti a me a fissarmi. Sono quasi sicura, anzi sono sicurissima che mi spronerà ad uscire, ma io ne non ne ho voglia, come del resto non nè avevo voglia ieri, nè tantomeno l'altro ieri.
<< Mia cara Beth, dovresti uscire, non puoi continuare a fissare quell'
orologio mattina e sera tutti i giorni. Dovrai pur costruirti una nuova vita non credi? >>
nonostante non voglia ammetterlo, la zia ha ragione.
<< si, credo tu abbia ragione. Ma di certo questo brutto tempo non mi stimola ad uscire, ma ti prometto che dopo andrò in cento a fare un giro >>
a
ccenna un sorriso e annuisce poiché sa che lo farò. Sicuramente la mia vita sarebbe cambiata, questa era una certezza,
il tempo avrebbe detto se in meglio o in peggio. La zia torna in cucina lasciandomi sola con me stessa e il grande orologio. Frugo nella mia borsa piena di cianfrusaglie e cartacce che dovrei buttare, e trovo il mio diario segreto. A volte mi fa bene scrivere, e in questo momento ho un assoluto bisogno di coprire i spazi bianchi di quel foglio con una penna e soprattuto tanta voglia di scrivere. Accarezzo la copertina, quasi mi aspettassi che mi restituisse la carezza, e leggo la prima pagina del diario, parla di me, di chi sono o meglio di chi ero. "Caro Diario, mi presento: sono Elizabeth Smith, per amici e familiari semplicemente Beth. Sono italiana, anche se il nome può ingannare sulla mia provenienza. Il perché di questo nome e cognome dalla provenienza inglese? Mia madre è Italiana, mio padre inglese. Così ho preso il cognome da quest'ultimo mentre il mio nome è stato preso da quello di mia nonna, la madre di mio padre, che ironia della sorte, è morta lo stesso giorno che io sono nata. La mia vita è apparentemente felice: una famiglia perfetta, tanti amici, una media dei voti a scuola molto alta, ma nel profondo del mio cuore so di non avere qualcosa, so di non essere completamente felice, sono vuota. Bene, questa è la mia vita in poche righe di quaderno". Rileggo con gli occhi la prima pagina del mio diario e senza pensarci due volte, volto pagina per scrivere un nuovo capitolo della mia storia. Frugo nella borsa cercando disperatamente una penna, che senza risultato non trovo. Mi dirigo in cucina, dove la zia sta cucinando pietanze non decisamente adatte a una semplice cena di venerdì sera, in cerca di una penna.
<< Zia, per caso hai una pen...aspetta ma quello è arrosto? Lo sai che ne vado matta? >>
guardo la sua faccia che è un misto fra: "che cosa ha detto?" e "questa è proprio matta!". Continuo a parlare
<< volevo chiederti se puoi darmi una penna >>
a
ccenno un sorriso.
<< Certo. Guarda se questa scrive >>
dice porgendomi la penna sulla mano
<< sono contenta che ti piaccia l'arrosto, spero che lo apprezzino anche i nostri ospiti >>. Momento. Momento. Momento. Ospiti? Ma come? Sono arrivata da poco, ancora non sono emotivamente pronta a stressarmi di piacere alla gente.
<< Ospiti? >>
Sono ancora sbigottita
<< ma zia, io... >>
mi interrompe
<< Beth non cominciare a frignare. Non devi preoccuparti, ti piaceranno >>
fa una pausa così accolgo l'occasione per continuare a parlare
<< sono certa che mi piaceranno, ma sarà più impossib
ile che io piaccia a loro >>
vedo che la zia arriccia
il naso e guardandomi dice
<< senti Beth, sono delle persone fantastiche e devi stare certa che gli piacerai. Te lo prometto >>
non mi andava di continuare a parlare così mentre continuo a borbottare torno dal mio amato
orologio e al mio diario. Mi siedo e trascrivo
il capitolo successivo della mia vita. Ora che ci penso questo non è un secondo, terzo o quarto capitolo, questo è un primo capito perché la mia vita sta cominciando da capo, quindi scrivo in alto a sinistra sul foglio: "Primo capitolo della mia nuova vita" lascia un rigo e cominciò a scrivere "caro diario, sono sempre io, Beth. Ti ricordi la mia vecchia vita? Beh dimenticala. È quello che sto facendo io. I miei genitori mi hanno spedito come un pacco postale dalla zia Tessy, la sorella di papà, in Inghilterra. Dicono che lo fanno per farmi imparare la l'inglese, ma io penso lo abbiamo fatto solo per togliermi dai piedi. Prima di partire mi sono tagliata i capelli, ora mi arrivano poco più in basso della spalla. Devo ammettere che mi donano. Dopotutto sai come si dice: "Nuovo taglio, nuova vita!" Eppure sono così triste, e la poggia non mi aiuta. In Italia ho lasciato tutti i miei amici, ormai erano troppo importanti per essere dimenticato da un giorno all'altro. Ok, ci sono i computer, le lettere e altre diavolerie simili, ma non è la stessa cosa. Prima di partire ho dovuto dire addio a ognuno di loro, non tornerò più in Italia o almeno per un po' di anni, così dicono i miei , dirgli addio è stata una delle cose più brutte e difficili che abbia mai fatto. Ora sono qui, a scriverti in una triste giornata di pioggia ad Holmes Chapel, la città di mio padre, e per di più questa sera ci sa anche una cena nella casa che ormai dovrei definire anche "mia". Sai che non sono brava a farmi degli amici, e così ho un po' di paura. Mia zia continua a ripetermi che dovrei andare in giro per la città, per conoscerla. Ma non ne ho voglia. L'unica cosa che voglio è tornare in Italia, nella mia città, nella mia casa, con le miei abitudini e i miei amici. Se prima mi sentivo vuota solo in parte, ora sento una voragine nel mio petto, che potrò chiudere solo con il tempo e con un nuovo capitolo della mia storia. Magari questo cambiamento di vita sarà positivo e avrà effetti positivi, forse riuscirò a colmare il mio vuoto. In caso contrario credo che non saprei dove andrei a finire. Il tempo ci darà delle certezze, per ora aspettiamo ansiose. Con amore Beth".



SPAZIO AUTRICE:
spero vi piaccia il primo capitolo di questa FF. Andando avanti, la storia diverrà sempre più divertente e appassionante. Spero vi sia piaciuta, aspetto tanti commenti . Baci
 
 
  
Leggi le 27 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: EmmaHeit_