HEARTBROKEN

Dopo che la piccola assemblea nel salotto di casa Forbes fu terminata, Caroline si diresse verso scuola.

Voleva parlare con Elena per assicurarsi che non avesse fatto qualche sciocchezza con Damon. Da quando la sua migliore amica era una vampira era diventata molto più impulsiva e se quella storia dell'asservimento era vera non le avrebbe permesso di commettere qualcosa di cui poi si sarebbe pentita quando avrebbe saputo la verità.

Caroline sapeva cosa voleva dire essere sotto il controllo di Damon, la sensazione di immergersi nei suoi occhi color ghiaccio e la difficoltà nel riuscire a ritrovare se stessa dopo essere sfuggita dalle sue grinfie.

Vide Bonnie seduta al solito posto in classe e accanto a lei il banco vuoto di Elena, prima di avere il tempo di salutare l'amica strega ricevé un messaggio sul cellulare.

Era Stefan.

“Sto andando da Damon. Augurami in bocca al lupo.”

Caroline pregò che non trovasse Elena nel letto di Damon, si immaginava che i due vampiri avessero passato la notte insieme dopo aver notato il feeling che c'era tra loro il giorno prima.

Stefan non meritava tutto questo, si era sempre fatto in quattro per salvare gli altri e aveva passato dei momenti orribili al servizio di Klaus sacrificandosi per quel fratello che ora lo stava ripagando in quel modo così irrispettoso.

***

Damon era il ritratto della felicità. Non riusciva a ricordare quando era stata l'ultima volta in cui si era sentito così, a posto nel mondo.

Forse mai.

Forse nemmeno quando era ancora in vita, prima di diventare un vampiro assetato di sangue.

Si sentiva come un adolescente alle prese con il primo amore, anche se lui aveva avuto molte donne non aveva mai pensato che si potesse provare un sentimento così potente verso qualcun altro..

Non si riconosceva più.

Se solo provava a chiudere gli occhi poteva ancora sentire i baci, le carezze e i sospiri della sera precedente.

Elena se ne era appena andata, Jeremy era a scuola e lei stava approfittando di questo per poter finire di prendere le sue cose a casa sua. Prima di uscire aveva appoggiato le sue mani leggere sul suo viso e lo aveva attirato a se per baciarlo.

Sorrise ripensandoci.

Amava tutto di lei. Amava poterla baciare e abbracciare senza che lei si opponesse, senza che suo fratello si mettesse in mezzo, anche se sapeva benissimo che prima o poi il dolce e testardo Stefan sarebbe tornato all'attacco per riconquistarla.

Sentì dei passi in cucina e con la super-velocità si diresse ad accogliere Elena.

Con stupore non trovò la bella vampira ad attenderlo, bensì suo fratello e il suo sguardo non portava niente di buono.

“Elena non ti ama e non ti amerà mai” Sputò Stefan a denti stretti. Era furente.

“Ciao anche a te fratellino!” Disse sorpreso Damon.

“Non far finta che io non sappia che hai approfittato di lei stanotte..”

“Calmati Stefan! Io non ho approfittato di nessuno, casomai può essere il contrario” Rispose con un sorriso divertito e stupito allo stesso tempo. Non capiva il perché di quelle parole. Che voleva dire che Elena non lo avrebbe mai amato? Gli nascondevano qualcosa? Si erano forse messi d'accordo? Era già successo che lui si fosse fidato per poi scoprire che c'era un loro piano dietro. Ma stavolta sapeva che Elena era stata sincera. Non aveva bisogno di conferme, lo sapeva e basta.

“Ti ricordi quella vecchia leggenda sull'asservimento tra vampiri? Pensaci.. Il vestito rosso invece di quello blu. La sua preoccupazione per Jeremy ma dopo che tu le dici di non preoccuparsi lei magicamente si tranquillizza. Lei che non riesce a bere sangue animale o da una sacca dell'ospedale perché tu continui a dirle di bere da una vena. Lei che uccide Connor sotto tuo ordine!”

Questi pensieri si affollarono nella mente di Damon, non riusciva a crederci. Non poteva essere vero. Elena era asservita a lui.. Restò in silenzio cercando disperatamente di trovare una volta in cui non aveva fatto quello che lui le aveva detto.

Sentì una fitta all'altezza del cuore, un dolore mentale più che fisico, e non riuscì più a pensare.

Si era illuso ovviamente.

Ogni volta era lui quello che soffriva.

Stefan sorrise divertito guardando alle spalle di Damon.

Il più grande dei Salvatore si voltò e vide la donna che amava varcare la porta.

“Ciao Elena. Credo che Damon abbia qualcosa da dirti.” Sapeva che lei sarebbe tornata da lui in lacrime appena saputa tutta la storia.

Si sarebbe vergognata di averlo lasciato.

Di avergli spezzato il cuore a quel modo..

***

Stefan si diresse verso il bosco. Aveva bisogno di nutrirsi e dopotutto doveva concedersi un premio dopo la sua vittoria contro il fratello.

Individuò l'odore di un coniglio e corse verso di lui. Quando si avvicinò però individuò un altro odore, molto più appetitoso del primo.

Sangue umano.

Era una ragazza. Non l'aveva mai vista da quelle parti.

“Posso aiutarti?” Chiese cordialmente il vampiro.

“Grazie mille, sono inciampata su una radice mentre cercavo delle foglie di camomilla per mia nonna e mi sono tagliata” La sua voce era liscia e invitante proprio come il rivolo di sangue che scorreva sul suo ginocchio.

Stefan si lasciò andare, non riuscendo più a trattenere la sete.

Hola Vampiri!

Ho aggiornato la storia prima di quanto pensassi.

Spero davvero che vi piaccia,

ci sto mettendo tutto l'impegno possibile per renderla carina.

Voglio ringraziare tutti quelli che hanno letto/aggiunto ai preferiti/ricordato/seguito la storia.

In particolare un enorme grazie a: Likerosesneedtherain, farfallina93 e sofiaroma che hanno recensito.