Salve
a tutti! Dopo “Destini incrociati” sono tornata con una fan fiction più
“leggera” diciamo…spero ke vi piaccia…Non vi ho fatto aspettare molto, avete
visto? Sono una ruota continua…
Ringrazio
tutte le mie recensitici della mia ultima fan fiction…
1
bacio
Buona
lettura
“
Bulma Brief, una donna, un mito. La giovane
scienziata a capo della Capsule Corp. insieme al
padre, è una donna dalle mille qualità. Una scalata prodigiosa e veloce,
carriera brillante, si può dire che la signora Brief
sia una delle donna più importante ed in voga non solo
della città dell’Ovest, ma con le invenzioni della sua azienda è una delle più
importanti……bla bla bla….Poco si sa invece della sua vita privata. Su questo
aspetto è stata mantenuto un riserbo ovattato. Si sa soltanto che la giovane
scienziata è madre di un bambino, ma il padre…di lui si dice soltanto che sia
ricco di muscoli, carattere introverso e in quanto ad intelligenza…” –In quanto
ad intelligenza cosa!!!!???- sbraitò Vegeta facendo
saltare il suo latte fuori dalla tazza.
Bulma
lo guardò, torva –Mio caro Vegeta, se i giornalisti
scrivono queste cose, è solo colpa tua! Complimenti su complimenti per me ma…tu
sei il punto interrogativo della mia vita!- -Che diavolo stai dicendo donna?-
Una
comune mattina alla Capsule Corp,
la quiete è però semplicemente rovinata dal quotidiano giornaliero. Bulma stava
leggendo ad alta voce al suo compagno un articolo che parlava di lei…ma puntualmente si faceva accenno anche al suo
misterioso “compagno”.
Ormai
la ricerca di informazioni sulla sua vita privata era diventata lo scopo di
molti paparazzi.
Non
che a Bulma dispiacesse questa luce sulla sua persona
ma…puntualmente finivano tutti per scrivere male di Vegeta. Naturalmente solo
quanti avevano avuto la fortuna di arrivare a strappare qualche informazione su
di lui. Molti di questi, infatti, si erano ritrovati con il setto nasale
spaccato…
-Sei
un bruto Vegeta! Appena i giornalisti ti si avvicinano tu li faresti fuori!
Inutile dire che i miei colleghi non capiscono con chi cavolo io viva! E’ mai
possibile cercare di essere più civili?-
-Tsk…spari sempre più cavolate Bulma, non me ne frega niente dei
tuoi illustri colleghi!!!!-
-E’ naturale, a te interessa solo dei tuoi stupidi
allenamenti!- rispose Bulma sbattendo il giornale sul tavolo –ma perché per una
buona volta non te ne stai zitta e mi fai mangiare in
pace!-
Bulma
guardò il saiyan davanti a sé –A volte non so come faccio a sopportarti!-
-Lo
dici a me…- rispose l’altro. Poi l’azzurra ci pensò un po’ su
–Ma in fondo dai…sei il mio scimmiottino…- si avvicinò e gli circondò il
collo con le braccia, Vegeta la guardò torva addentando una brioche –Se stai
cercando di plagiarmi, sappi che sono
arrabbiato!- Bulma rise di cuore –Vado a prepararmi tesoro…oggi ho una conferenza…non
ci spero neanche che tu voglia venire con me…- Lo guardò speranzosa, Vegeta
ingurgitò un biscotto –Ci hai preso, io non verrò mai in una delle tua stupide
conferenze!-
Bulma,
contrariata, sparì dietro alla porta della cucina.
Vestito
nero elegante, collana di perle, un filo di rossetto rosso, chanel
N° 5, cartella di pelle, Bulma si ammirò allo
specchio davanti a sé. Sorrise a sé stessa, soddisfatta “Sono la perfetta donna
realizzata!” Afferrò la sua cartella e si diresse verso l’uscita della sua
camera da letto.
Ma
si trovò la strada sbarrata da un Vegeta con lo
sguardo ammiccante che si appoggiava allo stipite della porta. Lui la guardò,
ammirato…era veramente bella… -Vegeta, fammi passare, devo andare o sarò in
ritardo- -Chissenefrega del ritardo…- rispose lui
avvicinandosi al lei, la afferrò per la vita –No, no
osare baciarmi! Mi mandi via il rossetto!- Ma
naturalmente lui non le diede ascolto e la baciò come se niente fosse –Sei
proprio uno scimmione prepotente!- ma in fondo apprezzava l’audacia del
compagno – E se io adesso avessi voglia di…- continuò il principe –Adesso non
si può mio caro…dovrai aspettare fino a stasera oppure…se tu verresti con
me…magari potrei trovare un ora tutta per noi…- -Non ci pensare neanche- fece
lasciandola. Bulma sbuffò e se andò senza salutarlo.
La
sala della conferenza era piena zeppa di gente, Bulma si sentiva esaltata ed
imbarazzata al tempo stesso “ Tanta gente! Allora…sarà meglio ripassare il discorso anche se per fortuna ho il foglio riepilogativo con
me…mamma mia!”
Alcuni
uomini la guardarono ammirati e la salutarono, lei ricambiò, soddisfatta. Eh…la
vanità…
Salì
sulla posizione dominante e si sistemò il microfono, era emozionata.
-Buongiorno
a tutti voi signore e signori, miei illustri colleghi…Vorrei porvi il problema
della creazione di un impianto robotizzato ad idrogeno per…-
Un’ora
dopo…
-Splendida
conferenza signora Brief! Mi permette una domanda?-
Bulma stava camminando assediata dai giornalisti –Signora Brief?
Una domanda…- -Vi prego, lasciatemi passare…- rispose Bulma stordita dai flash
dei fotografi –Signora Brief vuole rilasciare
un’intervista? ci parli un po’ della sua vita
privata….del suo uomo non si sa nulla- -Insomma!
Volete lasciarmi in pace!- sbraitò l’azzurra facendosi largo tra gli
scocciatori –La mia vita privata si chiama appunto privata!- -Non si arrabbi
signora noi vogliamo solo sapere…- continuarono quelli
-Non
avete sentito? La signora Brief non vuole essere
disturbata e non rilascia interviste quindi andatevene-
Bulma
guardò sorpresa l’uomo che aveva parlato, sembrava essere apparso così dal
nulla. “Non male” pensò l’azzurra –Venga con me signora- fece questo e Bulma
gli si affiancò trovando nel nuovo venuto un porto di salvezza contro gli
attacchi dei giornalisti. Questi l’afferrò per un braccio –Ora mi segua a passo
svelto…li semineremo- -Lo spero- rispose Bulma laconica.
Ben
presto il loro passo svelto divenne una corsa, Bulma rise
mentre i suoi tacchi riecheggiavano per tutto il corridoio e gli
scocciatori continuavano il loro inseguimento –Ora volti a sinistra!- le disse
il suo misterioso nuovo amico –Ok!- Voltarono in un corridoi e si chiusero al
porte alle spalle –Questa è un’uscita di sicurezza! Siamo liberi!- esclamò
Bulma –Grazie!- fece appaiandosi al muro per riposarsi dopo la corsa. L’altro
le sorrise –Si figuri, è stato un piacere per me. Piacere, mi chiamo Alex-
Bulma strinse la mano che l’uomo le tendeva, era calda e asciutta, Bulma
sorrise –Immagino invece voi sappiate chi sono…- -Chi
non vi conosce nel nostro ambiente? Voi non lo saprete di sicuro, ma io sono il
presidente della Spatial Group,
ma non credo che la conosciate- in effetti Bulma non
la conosceva, ma ne aveva sentito parlare come di una società elettronica
emergente. Sorrise al ragazzo…perché di quello si trattava, doveva essere più
giovane di lei “Bè…non male direi che è poco… Alto, fisico atletico, folti
capelli color miele e occhi azzurri, un quadretto piacevole” pensò la nostra
Bulma.
Poi
l’azzurra osservò l’orologio –Oh! E’ tardissimo! Devo andare…- L’altro la
guardò, sconsolato –non mi permette neppure i d’offrirle un caffè? Lontano dai
paparazzi, si intende…-
“Ma
dai Bulma! Perché no? Dopotutto Trunks è tutto il giorno con la nonna…” –Dai va
bene, ma soltanto perché mi hai salvata!- scherzò. Alex sorrise –E’ stato un
onore per me-
-Comunque
io penso che la vostra idea sia molto applicabile-
disse Bulma sorseggiando un caffè nero –Dice?- Seduti in un piccolo bar
isolato, i due discutevano di lavoro –Em Alex…per
favore, smetti di darmi del lei…mi fai sentire vecchia…- l’altro sorrise, rivelando
una fila di denti bianchissimi –Allora…diamoci del tu…Bulma- -credo sia
meglio…ma ora è veramente tardi…mio em… “marito” sbraiterà per la fame- Bulma si incupì
pensando che probabilmente Vegeta stava mettendo sotto sopra tutta la casa –Oh
si certo…sono stato veramente lieto di fare la vostra conoscenza…vi ho sempre
stimata Bulma, siate una donna intelligente e molto bella-
L’azzurra
arrossì “Um…dunque faccio ancora questo effetto sui
ragazzini…”
Uscendo
dal bar gli disse –Grazie! E a presto Alex!-
L’altro
ammiccò, pagando il conto.