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Autore: bulma_89    24/06/2007    10 recensioni
Rieccomi tornata...questa storia si svolge durante i sette anni di pace dopo il Cell- Game. Bulma e Vegeta sono una coppia "quasi" normale ma...che succede se ci si mette in mezzo la gelosia?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti

Salve a tutti! Dopo “Destini incrociati” sono tornata con una fan fiction più “leggera” diciamo…spero ke vi piaccia…Non vi ho fatto aspettare molto, avete visto? Sono una ruota continua…

Ringrazio tutte le mie recensitici della mia ultima fan fiction…

1 bacio

 

Buona lettura

 

“ Bulma Brief, una donna, un mito. La giovane scienziata a capo della Capsule Corp. insieme al padre, è una donna dalle mille qualità. Una scalata prodigiosa e veloce, carriera brillante, si può dire che la signora Brief sia una delle donna più importante ed in voga non solo della città dell’Ovest, ma con le invenzioni della sua azienda è una delle più importanti……bla bla bla….Poco si sa invece della sua vita privata. Su questo aspetto è stata mantenuto un riserbo ovattato. Si sa soltanto che la giovane scienziata è madre di un bambino, ma il padre…di lui si dice soltanto che sia ricco di muscoli, carattere introverso e in quanto ad intelligenza…” –In quanto ad intelligenza cosa!!!!???- sbraitò Vegeta facendo saltare il suo latte fuori dalla tazza.

Bulma lo guardò, torva –Mio caro Vegeta, se i giornalisti scrivono queste cose, è solo colpa tua! Complimenti su complimenti per me ma…tu sei il punto interrogativo della mia vita!- -Che diavolo stai dicendo donna?-

Una comune mattina alla Capsule Corp, la quiete è però semplicemente rovinata dal quotidiano giornaliero. Bulma stava leggendo ad alta voce al suo compagno un articolo che parlava di lei…ma puntualmente si faceva accenno anche al suo misterioso “compagno”.

Ormai la ricerca di informazioni sulla sua vita privata era diventata lo scopo di molti paparazzi.

Non che a Bulma dispiacesse questa luce sulla sua persona ma…puntualmente finivano tutti per scrivere male di Vegeta. Naturalmente solo quanti avevano avuto la fortuna di arrivare a strappare qualche informazione su di lui. Molti di questi, infatti, si erano ritrovati con il setto nasale spaccato…

-Sei un bruto Vegeta! Appena i giornalisti ti si avvicinano tu li faresti fuori! Inutile dire che i miei colleghi non capiscono con chi cavolo io viva! E’ mai possibile cercare di essere più civili?-

-Tsk…spari sempre più cavolate Bulma, non me ne frega niente dei tuoi illustri colleghi!!!!-

-E’ naturale, a te interessa solo dei tuoi stupidi allenamenti!- rispose Bulma sbattendo il giornale sul tavolo –ma perché per una buona volta non te ne stai zitta e mi fai mangiare in pace!-

Bulma guardò il saiyan davanti a sé –A volte non so come faccio a sopportarti!-

-Lo dici a me…- rispose l’altro. Poi l’azzurra ci pensò un po’ su –Ma in fondo dai…sei il mio scimmiottino…- si avvicinò e gli circondò il collo con le braccia, Vegeta la guardò torva addentando una brioche –Se stai cercando di  plagiarmi, sappi che sono arrabbiato!- Bulma rise di cuore –Vado a prepararmi tesoro…oggi ho una conferenza…non ci spero neanche che tu voglia venire con me…- Lo guardò speranzosa, Vegeta ingurgitò un biscotto –Ci hai preso, io non verrò mai in una delle tua stupide conferenze!-

Bulma, contrariata, sparì dietro alla porta della cucina.

 

Vestito nero elegante, collana di perle, un filo di rossetto rosso, chanel 5, cartella di pelle, Bulma si ammirò allo specchio davanti a sé. Sorrise a sé stessa, soddisfatta “Sono la perfetta donna realizzata!” Afferrò la sua cartella e si diresse verso l’uscita della sua camera da letto.

Ma si trovò la strada sbarrata da un Vegeta con lo sguardo ammiccante che si appoggiava allo stipite della porta. Lui la guardò, ammirato…era veramente bella… -Vegeta, fammi passare, devo andare o sarò in ritardo- -Chissenefrega del ritardo…- rispose lui avvicinandosi al lei, la afferrò per la vita –No, no osare baciarmi! Mi mandi via il rossetto!- Ma naturalmente lui non le diede ascolto e la baciò come se niente fosse –Sei proprio uno scimmione prepotente!- ma in fondo apprezzava l’audacia del compagno – E se io adesso avessi voglia di…- continuò il principe –Adesso non si può mio caro…dovrai aspettare fino a stasera oppure…se tu verresti con me…magari potrei trovare un ora tutta per noi…- -Non ci pensare neanche- fece lasciandola. Bulma sbuffò e se andò senza salutarlo.

 

La sala della conferenza era piena zeppa di gente, Bulma si sentiva esaltata ed imbarazzata al tempo stesso “ Tanta gente! Allora…sarà meglio ripassare il discorso anche se per fortuna ho il foglio riepilogativo con me…mamma mia!”

Alcuni uomini la guardarono ammirati e la salutarono, lei ricambiò, soddisfatta. Eh…la vanità…

Salì sulla posizione dominante e si sistemò il microfono, era emozionata.

-Buongiorno a tutti voi signore e signori, miei illustri colleghi…Vorrei porvi il problema della creazione di un impianto robotizzato ad idrogeno per…-

Un’ora dopo…

-Splendida conferenza signora Brief! Mi permette una domanda?- Bulma stava camminando assediata dai giornalisti –Signora Brief? Una domanda…- -Vi prego, lasciatemi passare…- rispose Bulma stordita dai flash dei fotografi –Signora Brief vuole rilasciare un’intervista? ci parli un po’ della sua vita privata….del suo uomo non si sa nulla- -Insomma! Volete lasciarmi in pace!- sbraitò l’azzurra facendosi largo tra gli scocciatori –La mia vita privata si chiama appunto privata!- -Non si arrabbi signora noi vogliamo solo sapere…- continuarono quelli

-Non avete sentito? La signora Brief non vuole essere disturbata e non rilascia interviste quindi andatevene-

Bulma guardò sorpresa l’uomo che aveva parlato, sembrava essere apparso così dal nulla. “Non male” pensò l’azzurra –Venga con me signora- fece questo e Bulma gli si affiancò trovando nel nuovo venuto un porto di salvezza contro gli attacchi dei giornalisti. Questi l’afferrò per un braccio –Ora mi segua a passo svelto…li semineremo- -Lo spero- rispose Bulma laconica.

Ben presto il loro passo svelto divenne una corsa, Bulma rise mentre i suoi tacchi riecheggiavano per tutto il corridoio e gli scocciatori continuavano il loro inseguimento –Ora volti a sinistra!- le disse il suo misterioso nuovo amico –Ok!- Voltarono in un corridoi e si chiusero al porte alle spalle –Questa è un’uscita di sicurezza! Siamo liberi!- esclamò Bulma –Grazie!- fece appaiandosi al muro per riposarsi dopo la corsa. L’altro le sorrise –Si figuri, è stato un piacere per me. Piacere, mi chiamo Alex- Bulma strinse la mano che l’uomo le tendeva, era calda e asciutta, Bulma sorrise –Immagino invece voi sappiate chi sono…- -Chi non vi conosce nel nostro ambiente? Voi non lo saprete di sicuro, ma io sono il presidente della Spatial Group, ma non credo che la conosciate- in effetti Bulma non la conosceva, ma ne aveva sentito parlare come di una società elettronica emergente. Sorrise al ragazzo…perché di quello si trattava, doveva essere più giovane di lei “Bè…non male direi che è poco… Alto, fisico atletico, folti capelli color miele e occhi azzurri, un quadretto piacevole” pensò la nostra Bulma.

Poi l’azzurra osservò l’orologio –Oh! E’ tardissimo! Devo andare…- L’altro la guardò, sconsolato –non mi permette neppure i d’offrirle un caffè? Lontano dai paparazzi, si intende…-

“Ma dai Bulma! Perché no? Dopotutto Trunks è tutto il giorno con la nonna…” –Dai va bene, ma soltanto perché mi hai salvata!- scherzò. Alex sorrise –E’ stato un onore per me-

 

-Comunque io penso che la vostra idea sia molto applicabile- disse Bulma sorseggiando un caffè nero –Dice?- Seduti in un piccolo bar isolato, i due discutevano di lavoro –Em Alex…per favore, smetti di darmi del lei…mi fai sentire vecchia…- l’altro sorrise, rivelando una fila di denti bianchissimi –Allora…diamoci del tu…Bulma- -credo sia meglio…ma ora è veramente tardi…mio em… “marito”  sbraiterà per la fame- Bulma si incupì pensando che probabilmente Vegeta stava mettendo sotto sopra tutta la casa –Oh si certo…sono stato veramente lieto di fare la vostra conoscenza…vi ho sempre stimata Bulma, siate una donna intelligente e molto bella-

L’azzurra arrossì “Um…dunque faccio ancora questo effetto sui ragazzini…”

Uscendo dal bar gli disse –Grazie! E a presto Alex!-

L’altro ammiccò, pagando il conto.

 

 

   
 
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