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Autore: sakuraelisa    11/12/2012    1 recensioni
Blaine è rimasto vedovo a crescere sua figlia Melanie, convinto che per lui l'amore non esistesse più decide di vivere solo per lei, ma quando il destino si mette di mezzo, tutto è possibile.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Mike Chang, Tina Cohen-Chang | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo quattordici



Quella mattina quando Kurt aprì i suoi occhi blu - resi più luminosi dalla luce del sole che filtrava dalla finestra - si sentì un pochino più adulto, perché quel giorno avrebbe compiuto gli anni.
Era il ventisette maggio e, per la prima volta dopo tanto, lo avrebbe passato insieme a qualcuno: non una persona qualsiasi, ma il suo compagno, il suo adorabile e bellissimo Blaine.
Stiracchiò meglio le braccia e fece per alzarsi dal letto spostando il lenzuolo bianco panna, ma un rumore lo distrasse: il suo cellulare stava lampeggiando, allungò la mano fino al comodino dove era poggiato e lo prese, controllando chi fosse; quando lesse il mittente un sorriso si dipinse sul suo volto.
Accettò immediatamente la chiamata e sentire quella voce lo fece rallegrare in un istante.

“Tesoro ciao, ti disturbo?” gli disse Blaine, sempre titubante, ma non per questo meno adorabile.

“Amore non mi disturbi mai, lo sai.”

“Beh allora, se la metti così…” esitò un momento e poi continuò

“Buon compleanno, Kurt.”

Il festeggiato arrossì a quelle semplici parole, si sollevo del tutto fino a sedersi e incrociò le gambe, tenendo stretto il cellulare all’orecchio e sentendo il suo fidanzato respirare.

“Grazie amore.” sospirò felice

“Ti sei appena svegliato, vero?” gli domandò

“Sì, da poco, e sono stato felice di ricevere la tua chiamata… anche se…”

“Anche se?”

“Anche se mi sarebbe piaciuto svegliarmi con te accanto,” gli rispose infine, arrossendo del tutto.

Kurt stava iniziando a preoccuparsi. Sentendo che la risposta di Blaine non arrivava, magari lo aveva messo in imbarazzo confessandogli quella sua stupida fantasia.
Blaine, dall’altro capo del telefono, era senza parole; amava Kurt, ormai era diventato importantissimo per lui e in cuor suo sapeva benissimo che il loro rapporto stava procedendo anche troppo velocemente per lui, ma aveva deciso di stare al passo con il suo compagno e si rendeva conto che prima o poi avrebbero dovuto passare la notte insieme.
Respirò a fondo e decise che comunque sia, lui meritava una sua risposta.

“Kurt, posso essere sincero?”

“Sì, certo.”

“Da quanto stiamo insieme?”

“Da quasi tre mesi, i più belli della mia vita, Blaine. Tu e Melanie siete diventati così importanti per me.” gli rispose Kurt e dal suo tono si poteva sentire che era felice.

“Anche per me è lo stesso, ma… ”

“Ma?”

“Io non so se sono pronto per fare un passo così grande.” disse Blaine, imbarazzandosi subito.

“Di che parli?”

“Beh sai, prima hai detto che ti sarebbe piaciuto svegliarti con me accanto. Ecco Kurt, io non so se sono pronto a fare l’amore con te.” gli rispose, tutto d’un fiato.

In quell’istante Kurt scoppiò a ridere; non stava ridendo del suo Blaine, ma semplicemente della sua conclusione piuttosto stupida. Cercò di calmarsi per non correre il rischio di offenderlo e gli rispose con voce tranquilla.

“Amore mio, io non voglio fare l’amore con te.”

“Come?”

“Vorrei tanto, ma mi rendo conto che tu hai ancora paura di qualcosa, e su quello dovremo lavorarci. Vorrei solo dormire abbracciato a te.”

“Solo questo?”

“Per ora mi basterà anche solo averti tra le braccia o accoccolarmi a te.” gli rispose Kurt con voce emozionata.

Blaine sorrise a quelle parole tanto belle e tanto significative sia per lui che per il suo fidanzato.

“Ti amo Kurt, lo sai, vero?”

Era la prima volta che pronunciava un ti amo a voce alta, sapeva di amarlo e sapeva che era un amore vero e reale… ma pronunciarlo lo rendeva ancora più bello.
Dal canto suo, anche il suo fidanzato - sentendo quelle parole - diventò un pochino più felice di quanto non lo fosse già.
Sul suo viso si dipinse un bel sorriso luminoso e nella sua voce nacque una nuova sfumatura, un suono tutto diverso e riservato solo a quelle vivaci lettere che componevano una piccola frase.

“Sì Blaine, anche io ti amo tanto.”

Si sorrisero a vicenda e, anche se non potevano vedersi, sapevano che in quel momento i loro volti erano il ritratto della felicità.
Blaine, con un poco di coraggio, invitò Kurt a pranzo per festeggiare il suo compleanno e prima di chiudere la chiamata si sussurrarono qualcosa che entrambi si sarebbero ricordati per sempre: sei entrato nella mia anima.   
Kurt poggiò finalmente il cellulare sul suo comodino e si alzò.
Si avvicinò al suo armadio lo aprì e scelse l’out-fit che avrebbe indossato quella mattina a lezione: un paio di jeans neri e una camicia bianca con un gilet nero abbinato; poggiò tutti gli indumenti sul letto e raggiunse il comò, aprendo uno dei cassetti in basso e prendendo della biancheria pulita.
Qualche tempo più tardi Kurt era in cucina, preparato di tutto punto mentre faceva la sua colazione con un caffè, mentre ripensava alla telefonata avuta con il suo compagno. Era assorto nei suoi pensieri quando suonò il campanello della porta, posò la tazza sul tavolo e si avviò all’ingresso. Aprì la porta e si trovò la sua amica Rachel, vestita con un’adorabile vestito blu notte abbinato ad uno scialle color panna e un fiocco nero che le legava i capelli in una coda all’insù. Si guardarono un momento e quando Kurt iniziò a sorriderle, lei ricambiò e si sporse per abbracciarlo e sussurrargli all’orecchio: buon compleanno tesoro.

“Allora, come stai oggi?” gli chiese Rachel, una volta sciolto il loro abbraccio.

Kurt si staccò da lei delicatamente e le lasciò un bacio sulla fronte. Non si rese nemmeno conto che era arrossito.

“Non devi dirmi nulla?” gli domandò lei

“Ehm no, n-non credo. Almeno… n-non lo so, ecco.” le rispose, balbettando appena.

“È successo qualcosa tra te e Blaine, ne sono sicurissima.” gli disse, insistendo

“Senti Rachel, magari te lo racconto mentre mi accompagni a scuola.”

“Sarà meglio!”

Kurt prese la sua giacca dall’appendiabiti e la sua cartella che era poggiata sul divano nel suo piccolo salotto.
Spinse l’amica fuori da casa sua e si chiuse la porta alle spalle, raggiunsero in poco tempo il portone del palazzo dal quale uscirono presi a braccetto.

“Allora? Su, racconta.” lo incitò Rachel, mentre passeggiavano sempre legata al suo braccio.

“Ecco…”

“Kurt, sputa tutto fuori che poi ti sentirai meglio.”

“Ha detto che non è pronto a fare l’amore con me,” disse finalmente, arrossendo

Rachel in un istante si staccò dal suo braccio, si portò le mani alla bocca per la sorpresa e iniziò a fare dei piccoli saltelli.

“Oh oh oh, allora glielo hai chiesto tu? Oh Kurt, certo che sei diventato molto impetuoso!” esclamò con la sua vocina da saputella che lui aveva imparato ad apprezzare

“Rach smettila, la gente ti guarda!” le disse Kurt, iniziando a notare che alcune persone si erano voltate nella loro direzione

“Ok, la smetto.”

Rachel si ricompose, stirandosi il vestito e riprendendo il braccio del suo migliore amico.

“Puoi continuare.” disse tranquilla, ma con pur sempre un sorriso radioso stampato in faccia.

“Gli ho solo detto che mi sarebbe piaciuto svegliarmi con lui accanto… solo questo.” gli disse Kurt una volta che avevano ripreso a camminare

“E lui ha detto che non è pronto, giusto?”

“Sì, esatto.”

“Ma tu lo vorresti, vero?” gli chiese lei, curiosa della sua risposta

“Mi piacerebbe molto, ma so che lui non è pronto per fare evolvere così il nostro rapporto. Solo che non vorrei che si stancasse di me e della mia insistenza.”

Dopo aver pronunciato queste parole Kurt abbassò il viso e Rachel, che lo conosceva bene, si avvicinò di più a lui e cercò di consolarlo.

“Io so come ti guarda Blaine, lui ti ama e non ti abbandonerà come Adam, vedrai che andrà tutto bene.”

“Dici davvero?” le domandò lui, alzando i suoi occhi per puntarli nei suoi

Rachel annuì sorridente, prese la sua mano e la sollevò di fronte ai loro sguardi e fece per intrecciare i loro mignoli.

“Pinky promise.”

Kurt sorrise senza accorgersi che il cattivo umore lo aveva già abbandonato per fare spazio alla sua nuova serenità.
Si sporse verso la sua migliore amica e le baciò la guancia, era il suo modo per ringraziarla di esserci nei momenti più duri.

“Pinky promise,” le rispose finalmente con un bel sorriso che gli illuminava gli occhi, diventati di nuovo lucenti e brillanti.

La mattinata passò velocemente per Kurt; dopo aver salutato Rachel una volta arrivato a scuola, la sua giornata volò in un baleno. Tra le tante lezioni, i suoi studenti avevano anche trovato il tempo di cantargli un felice compleanno.
Ogni loro sorriso, ogni loro carezza era come un prezioso regalo da conservare e da preservare per sempre nella sua memoria.
Quando anche l’ultima campanella suonò, uscì dalla scuola diretto a casa del suo compagno che gli aveva chiesto di fargli visita; sicuramente gli aveva preparato una sorpresa con la sua bambina, visto che a lezione oggi mancava anche la piccola Melanie.
Percorse quelle strade che faceva ormai da mesi: conosceva perfettamente ogni piccolo antro di quel percorso e nel momento in cui giunse all’entrata del parco capì di essere vicino alla sua meta.
Raggiunse in pochi minuti la piccola stradina che lo avrebbe condotto alla casa del suo innamorato.
Arrivò alla porta e prima di bussare fece un bel respiro. Gli era mancato cosi tanto, ed erano passate appena quindici ore dall’ultima volta che si erano visti.
Prima che potesse suonare il campanello, la porta si aprì e due tra le due persone più importanti per lui lo presero per mano e lo trascinarono dentro casa.
Insieme gli levarono la borsa - che Melanie andò a poggiare sul divano - lasciando così loro il tempo per salutarsi come si deve.
Blaine lo guardò negli occhi, e Kurt ancora frastornato e confuso per le loro improvvise attenzioni non si accorse che si era sporto verso di lui e che lo aveva baciato. Solo quando sentì le sue labbra premere contro le sue accettò con gioia quel contatto e portò la sua mano dietro la sua nuca. Si baciarono per un tempo che parve indefinito.

“Buon compleanno, Kurt.” gli disse Blaine, sorridendogli ancora e trascinandolo in un caloroso abbraccio.

Kurt si lasciò andare e lo strinse forte.

“Grazie.” gli sussurrò sulla spalla

La piccola Melanie appena vide che si erano salutati a sufficienza, arrivò da loro e prese la mano di Kurt portandolo via con sé.

“Papà tu preparati, io do la mia sorpresa a Kurt.” disse la bambina facendosi sentire dal suo papà

Blaine annuì e lasciò il salotto andando verso la cucina, pronto a prendere l’occorrente che serviva loro per la giornata dedicata al compleanno di Kurt.
La bimba arrivò alla sua cameretta sempre seguita da Kurt che non capiva bene cosa stesse succedendo; quando Melanie aprì la porta e lo trascinò all’interno con lei, lo fece sedere sul letto lasciandogli la mano.
Si posizionò di fronte a lui e sorrise. Kurt, che continuava a guardarla confuso - ma anche molto curioso di sapere cosa gli stesse per dire - notò che la bimba era molto tesa e che si stava toccando le dita per l’agitazione.

“Ti ricordi che ti ho detto giorni fa?” iniziò Melanie

“Certo che me lo ricordo.” le confermò Kurt

“Ecco, è arrivato il grande giorno allora.” rispose lei, cercando di essere allegra

Kurt non disse nulla, continuava a guardarla emozionato.
Gli stava per dire qualcosa che per lui contava molto, entrare a far parte ufficialmente di quella famiglia che per lui era diventata basilare e vitale.

“Avevo promesso che da oggi ti avrei chiamato in un altro modo, non più maestro Hummel o Kurt…”  disse, sempre più gioiosa.

“Ma…” continuò avvicinandosi a lui e prendendogli le mani tra le sue.

“Solo papà.” gli sospirò infine a pochi centimetri dal suo viso e lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia.

Fu per Kurt una sensazione bellissima.
Percepì nitido e distinto il battito del suo cuore diventare sempre più veloce, le sue mani che stavano iniziando a tremare e i suoi occhi che ormai lacrimavano senza che lui se ne accorgesse, e non si rese nemmeno conto di aver lasciato le mani della piccola e di aver allargato le braccia e di averla stretta a sé.
La bambina si lasciò andare e si abbandonò al suo abbraccio stringendolo a sua volta.

“Grazie, Melanie, per avermi reso tanto felice.” le disse Kurt con ancora la voce rotta in quel pianto silenzioso.

“Di nulla, papà.” gli rispose Melanie

Qualche tempo più tardi raggiunsero Blaine in salotto, che li aspettava seduto sul divano con un cesto poggiato di fianco a lui.

“Allora, siete pronti?” disse Blaine, alzandosi, prendendo il cesto in mano e raggiungendoli.

Non servivano parole in quel momento, tutte e tre uscirono dalla casa chiudendosi la porta alle loro spalle e giungendo in poco tempo al vialetto di fronte al portone dell’edificio.
Quando raggiunsero il tratto di strada alberato, finalmente Kurt e Melanie decisero di parlare e di coinvolgere Blaine nella loro novità. Si girarono verso di lui che li seguiva da dietro e sorrisero quasi in contemporanea.

“Papà, ho una novità!” disse Melanie

“Oh, ma davvero?” le rispose lui, sorridendole

“Glielo vuoi dire tu?” disse, rivolgendosi a Kurt

Lui sorrise e stavolta era un sorriso ampio e sereno.

“Melanie mi ha chiamato papà.” sospirò felice

Blaine non disse nulla, poggiò il cesto per terra e si avvicinò velocemente a loro, prendendo la bambina tra le braccia per stringerla al suo petto.
Quando Blaine finalmente la lasciò andare, la depose teneramente per terra, passandole una mano sulla capelli e accarezzandole la fronte. 

“Sei stata una brava bimba piccola mia.”

Melanie sorrise e ricambiò il gesto lasciandosi andare alla sua carezza.
Kurt, che stava guardando la scena da telespettatore, sorrideva nel pensare che adesso anche lui faceva parte di quella famiglia.
Portò il suo braccio intorno alla sua vita e lo strinse a sé poggiando la testa sulla sua spalla. Blaine si sporse leggermente e gli bacio una guancia, facendo indugiare le labbra sulla sua pelle soffice e morbida.

“Benvenuto in famiglia, papà.” gli disse amorevolmente.

Kurt sorrise e si lasciò stringere ancora un poco prima che Blaine si discostasse da lui riprendendo il cesto in mano e proseguendo verso la sua auto parcheggiata poco distante da lì.
Melanie e Kurt, dopo essersi presi per mano un’altra volta lo raggiunsero e insieme arrivarono al veicolo dove salirono e partirono alla volta della loro destinazione.
Blaine, che stava guidando, rimase in silenzio tutto il tempo: stava già pregustando il momento in cui gli occhi del suo fidanzato si sarebbero illuminati nel vedere il luna park, luogo dove erano diretti.
Kurt continuava a guardare fuori dalla finestra seduto nel posto di fianco, curioso di scoprire dove il suo compagno lo stesse conducendo, ma anche felice che adesso poteva dire a voce alta di avere finalmente una famiglia.
La piccola invece, se ne stava seduta composta nei sedili di dietro, intenta a leggere un libro di favole che le era stato regalato dalla zia Quinn tempo prima; le piaceva molto leggere e le piacevano le fiabe, anche se quelle che preferiva erano di sicuro quelle che le raccontava Kurt la notte per aiutarla a dormire.
Quando arrivarono a destinazione, Melanie e Kurt scesero subito dall’auto mentre Blaine spense il motore, prese la chiave, aprì lo sportello e andò ad aprire il cofano dal quale prese il cesto e una piccola benda per gli occhi.
Raggiunse i suoi due tesori e poi prese la benda e fece per metterla sopra gli occhi del suo fidanzato che, accorgendosi delle sue intenzioni, lo fermò e gli prese i polsi.

“Che stai facendo?” gli domandò divertito

“Voglio farti una sorpresa tesoro, per cui, fatti mettere questa benda sugli occhi.” rispose Blaine, prontamente.

Kurt, sempre ridendo, acconsentì e si fece bendare sentendo come le mani del suo compagno si posassero bene sul suo viso.
Una volta che fu bendato, Blaine lo prese per mano per condurlo senza farlo cadere e chiedendo a Melanie di prendere il cesto; la bambina obbedì subito e lo seguì.
Fecero solo pochi passi e, quando Blaine vide finalmente l’ingresso del luna park, sorrise già all’idea di vedere comparire sul viso di Kurt quell’espressione estasiata che lui amava tanto.
Si fermarono di fronte all’ingresso e Blaine tolse piano piano la benda dai suoi occhi. Quando Kurt li aprì, spalancò la bocca per la sorpresa e si voltò verso di lui.

“Cosa ci facciamo qui?” gli domandò, con un tono di voce già più allegro

“Siamo qua per festeggiare il tuo compleanno” gli rispose Blaine con un sorriso

“Hai visto che bella idea che ha avuto papà!” disse Melanie, che nel mentre li aveva raggiunti.

Kurt si girò completamente verso di loro e si portò una mano davanti agli occhi, cercando di nascondere le lacrime che stavano cadendo silenziose sul suo viso.

“Scusatemi, lo so che non dovrei piangere, è che…”

“Papà, non dovresti piangere.” disse Melanie

“Melanie ha ragione, le lacrime non stanno bene sul tuo volto, tu devi sorridere, Kurt.”

“Che ho fatto per meritarvi? Io non merito tutto questo.”

Blaine si avvicinò a lui e gli portò una mano sulla guancia, accarezzandola dolcemente con le dita.

“Veramente questo dovrei dirlo io, mi hai restituito il sorriso, mi hai ridato qualcosa che pensavo di aver perso, mi sono innamorato di te e ti voglio nella mia vita. Ed è per questo che è mio compito farti sempre felice.”

“Anche io ti amo, Blaine.” Gli rispose, prendendogli la mano e baciandone delicatamente le nocche, imprimendo in quel gesto e in quel bacio tutto l’amore che provava per lui.

Melanie li raggiunse e disse loro di muoversi siccome la giornata al luna park doveva iniziare e loro dovevano divertirsi. Poco prima di camminare davanti a loro, si girò e chiese a Kurt di abbassarsi un momento. Lui lo fece e lei lo baciò sulle labbra, un bacio leggero e candido.

“Io bacio sempre così papà quando sono molto felice, per fargli vedere che lo amo tanto. E siccome tu adesso sei il mio secondo papà, meritavi un bacio anche tu.” disse la bambina, vedendo il suo viso sorpreso.

Blaine, osservando la scena, diventò un pochino più felice e, dopo aver sfiorato i capelli di sua figlia che gli sorrise, asciugò con il pollice le lacrime sul viso del suo fidanzato.
Poco dopo entrarono finalmente nel parco dei divertimenti e passarono la giornata più divertente della loro vita.
Melanie fece ogni singola giostra e ogni singolo gioco, mentre i due uomini che la guardavano seduti su una panchina vedevano il suo volto sereno e sempre racchiuso in un bel sorriso.
Con le mani giunte stavano guardando uno squarcio del loro futuro; Kurt quel giorno diventò un pochino più vecchio, ma comprese anche l’importanza di avere una famiglia, da quando aveva trovato Blaine e Melanie la sua vita era cambiata in meglio e ogni mattina quando apriva gli occhi sapeva che sarebbe stato un giorno più bello degli altri, perché aveva loro accanto.
Strinse maggiormente la presa.

“Blaine?”

“Dimmi.”

“Voglio passare la notte con te, e lo so che tu non sei pronto, ma voglio fare questo passo.” Gli disse, voltandosi completamente verso di lui

“Kurt, io…”

“Non voglio fare nulla, voglio solo passare le mie notti e dormire abbracciato a te, quando vorrai fare di più, io sarò pronto. Ma voglio solo questo regalo da te.”

“E se io non fossi mai pronto?” gli domandò, preoccupato.

“Non importerà Blaine, tu mi fai felice solo standomi accanto e se mi dovrò accontentare di quello che abbiamo… allora sarà così.” gli rispose, cercando di tranquillizzarlo

“Davvero? Pensi di essere pronto a privarti di fare l’amore con me?”

“A me basta averti come compagno e amore della mia vita, se necessario mi farò bastare ogni singola tua carezza e ogni tuo bacio.”

Blaine abbassò il suo viso - diventato rosso per quelle richieste tanto esplicite - e guardò per un momento le loro mani unite.

“Potrei provarci… se vuoi.” disse infine

“Sei sicuro Blaine?” gli domandò Kurt, ansioso della sua risposta

Lui sollevò il suo viso e ancora una volta si perse nei suoi occhi

“Per te sì Kurt, posso provare a fare uno sforzo, voglio fare questo passo con te, solo… ti prego, non lasciare mai la mia mano.”

“Mai.”

Kurt pronunciò un’altra volta il suo mai e, sporgendosi verso di lui, gli baciò prima la fronte, le guance e poi posò le labbra sulle sue, assaporando in quel loro nuovo bacio il nuovo sentimento appena nato tra di loro. Si erano appena fatti una promessa, in quel momento avevano deciso di affidarsi completamente l’uno all’altro e, anche se Blaine aveva paura, sapeva bene di avere Kurt sempre al suo fianco.
Rimasero a guardarsi negli occhi, a sorridersi a vicenda e a sussurrarsi tante dolci parole, seduti in quella panchina, circondati da tanti rumori diversi ma persi nella loro bolla di felicità, sperduti in quel loro piccolo mondo dove esistevano solo loro e la loro piccola Melanie.



Note:

Eccoci qua con il nuovo aggiornamento, spero che la storia continui a piacervi e che continuiate a seguirla, piano piano Kurt e Blaine stanno facendo dei passetti in avanti, tra un pochino forse forse raggiungeranno la casa base, se volete intendere cosa voglio dire. Un grazie dolcissimo e un abbraccio fortissimo alla mia favolosa beta Annie e alle 53 seguite, davvero vi ringrazio tanto.
  
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