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Autore: Beb270987    02/07/2007    0 recensioni
Sotto quella fitta pioggia,ho capito di amarti...
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

- Capitolo 1° -

Era una fredda sera di gennaio del 1933,quando il venticinquenne Franz Schroder arrivò davanti alla clinica di igiene mentale St.Marie.

L'autista che l'accompagnò,lo lasciò esattamente davanti al cancello dell'istituto,una costruzione rozza e fredda a tre piani,circondata su tre lati da un enorme parco.Il giovane,sorpassata la cancellata principale,si diresse lungo un vialetto sterrato che portava al portone principale del palazzo.Battuti due colpi alla porta non ebbe risposta.Altri due colpi e finalmente un ometto sulla sessantina gli aprì,borbattando chiassosamente:

"Chi è?"

"Buonasera,il mio nome è Franz Schroder,sono il nuovo dottore"asserì il giovane.

"Entri" sussurò il vecchio custode con aria scocciata.Franz si accomodò nell'atrio,una grande stanza semi buia e sterile,le mura grigie e spente."Aspetti qui,le chiamo il direttore"

Il ragazzo si sedette su una sedia magra e sgualcita di un tenue color porpora.

Iniziando ad osservare l'ambiente che lo circondava,gli tornarono alla mente molti ricordi.Giusto quell'estate si era laureato col massimo dei voti alla facoltà di medicina,con le lodi del direttore e dei sui professori ed ora era stato assegnato a questo istituto,come primo incarico.Era stato infatti un suo professore a segnalarlo alla clinica fornendo per lui ottime referenze al direttore del manicomio.Lo stesso direttore che adesso il ragazzo stava per conoscere.

"Buonasera,lei deve essere il signor Schroder!Io sono Ferdinand Goebel,il direttore della clinica"

Franz si alzò di scatto e tra i due ci fu uno scambio di formalità,come di solito avviene tra un datore di lavoro e un neo-impiegato.

"La prego di seguirmi,le vorrei mostrare l'istituto"disse l'uomo.

Il signor Goebel era un uomo di circa cinquant'anni,capelli neri,un po' radi sulla nuca.Aveva l'aria di chi sapeva fare il proprio lavoro,ma in giro si sapeva che era una persona molto arrogante e che non vedeva l'ora di mollare quell'insulso impiego che si ritrovava,per ambire a cariche più alte.

I due uomini uscirono dall'atrio e iniziarono a salire una lunga scala.

"In questa clinica vi sono tre piani:Il primo ospita la mensa e lo spazio ricreativo per i malati,il secondo è occupato dalle loro camere e il terzo ospita il mio ufficio e le stanze da letto per i dipendenti"disse il direttore.Poi continuò:

"Saliamo al terzo piano,le mostrerò la sua stanza".E così fecero.

Era una camera spoglia:giusto un letto,un armadio e una piccola scrivania.Vicino al letto vi era una grande finestra che dava sul parco,semi nascosta da una grossa e pesante tenda grigia.Nell'insieme quella camera dava una forte sensazione di oppressione e malinconia.

Dopo aver poggiato i propri bagagli,Franz fu condotto a fare un giro più dettagliato dell'edificio.Ad un certo punto della visita il signor Goebel si fermò e disse:"Signor Schroder,da ora in poi comincia il suo lavoro".

Il ragazzo lo guardò con aria sorpresa:"In che senso?"

"Il suo primo incarico sarà di occuparsi del paziente n°205,che alloggia nella stanza che adesso le mostrerò"poi riprese:"Sarà sua premura fargli visita ogni giorno e annotare ogni suo comportamento.Alla fine di ogni mese dovrò trovare sulla mia scrivania un resoconto dettagliato della salute mentale del paziente!"Franz rimase estrefatto,non erano passate neanche due ore dal suo arrivo e già gli mettevano in mano un malato...un impeto di ansia lo assalì.

I due si inoltrarono lungo uno stretto corridoio deserto e silenzioso,tutto sommato abbastanza inquietante.Improvvisamente un urlo rieccheggiò nell'aria.Non sembrava un urlo umano,bensì quello di una bestia furiosa.Il direttore freddo e impassibile si fermò davanti ad una porta,con inciso rozzamente un numero:205.

La aprì.

Davanti agli occhi di entrambi gli uomini si mostrò uno spettacolo pietoso.Un gruppo di tre infermieri cercava disperatamente di tener fermo un ragazzino di circa sedici anni con lunghi e disordinati capelli neri,gli occhi penetranti come quelli di un corvo,che si dimenava nel letto,lanciando grida cariche di rabbia.

Franz indietreggiò per lo spavento,poi riprese un po' le forze e si fece avanti nel tentativo di aiutare i tre uomini ad ammansire quella bestia furiosa.Prese un braccio del ragazzo intimandolo di calmarsi,e come tutta risposta ebbe uno spintone ed un morso alla mano.Il direttore estrasse un astuccio nero dalla tasca della propria giacca da cui prese una fialetta e una siringa.Gli infermieri che ormai erano riusciti a tener testa al ragazzino,lo aiutarono a fare l'igniezione.A quel punto il ragazzo si calmò e si lasciò andare sul letto;chiuse gli occhi e si addormentò.In un angolo il povero Franz,con una mano sanguinante era rimasto senza fiato per lo shock.

"Non si spaventi signor Schroder"iniziò il direttore"Questo è niente,la aspettano giorni molto più emozionanti alla clinica!"

Il ragazzo accennò un debole sorriso,poi si guardò la mano.Uno degli infermieri gli si avvicinò:"Va tutto bene?"gli prese la mano e la guardò:"Non si preoccupi,è una ferita superficiale!".

Dopo essere stato medicato,a Franz fu concesso di congedarsi.Chiese ad un inserviente di poter consumare la cena nella propria stanza.E così fu.Appena terminato di mangiare,si stese sul letto e cadde in un sonno profondo.I suoi sogni furono un po' turbolenti,perchè si girò nel letto tutta la notte.Poi,verso le quattro del mattino finalmente si calmò.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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