Fanfic su artisti musicali > One Direction
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Autore: Emilylkjed    20/12/2012    0 recensioni
"Le valigie erano già sul pianerottolo di casa,stavo partendo,ma non sapevo sarebbe stato un viaggio senza più ritorno."
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo,mi svegliai prima di mia madre,così andai allo starbucks più vicino per comprare del caffè,quando ad un tratto sentii delle urla,erano fortissime,allora corsi a vedere cosa stava accadendo ed eccoli li,tutti e cinque davanti ad una folla di ragazze impazzite che si sarebbero strappate anche i capelli pur di toccare uno di loro. I One Direction erano davanti a me,peccato che con la mia altezza non riuscivo a vederli chiaramente,così mi infilai tra le gambe delle ragazze più alte fino ad uscire letteralmente di fronte a loro. Mi scese una lacrima,ma feci finta di niente e mi asciugai gli occhi velocemente per non essere vista da loro;non volevo essere come le altre fans,volevo essere diversa,nel migliore dei modi. Da vera fan la prima volta che li vedi decidi che non diventerai ossessionata,poi cominci ad ascoltarli,a guardare le loro foto,a comprare il loro cd,poi il loro libro ed infine eccoti qua,con le lacrime agli occhi. Questo per me è essere più che ossessionata,ed io non voglio esserlo. Me lo ripeto più volte finché scoppio in un pianto senza fine,allora corro via,lontano da loro per paura che potessero vedermi. Tornai in albergo e mia mamma non si era ancora svegliata,allora ne approfittai per andare in bagno e sistemarmi. Aspettai che i One Direction se ne fossero andati e svegliai mia mamma per un altro giorno di passeggiata per Londra. Per distrarmi dall'accaduto convinsi mia madre ad andare a vedere Harrods,un negozio enorme che nemmeno io nel corso di questi due anni avevo visto. Entrammo e con stupore mia madre si mise a correre per tutto il primo piano: “Emi è enorme,è pieno di vestiti,è stupefacente!” mi misi a ridere “Lo so mamma,e non è finita qui;Harrods non ha solo un piano.” “Oddio veramente? Dai andiamo a vedere.” “Dove vuoi andare prima?” le chiesi, “Di là,no aspetta forse è meglio a destra,però a sinistra ci sono i vestiti che mi piacciono molto,ma anche al primo piano. Decidi tu cara.” Stressata già di prima mattina optai per il reparto vestiti che mia mamma adorava. Io mi sedetti su una poltrona e lasciai che mia mamma girovagasse per i camerini piena di vestiti. Mi avvicinai ad una macchinetta e presi una bottiglia d'acqua,me la misi in fronte per calmare il mal di testa causato dal pianto,lentamente mi calmai,ma poi arrivò la domanda: “Tutto bene amore?” mi chiese mia madre; e da lì iniziò il pianto vero e proprio con i singhiozzi che non puoi trattenere. Uscimmo da Harrods e tornammo in hotel: “Vai tu mamma,tu non hai mai visto Londra, io si,me la caverò qui in albergo, ho tutto quello che mi occorre.” “Ma Emi sei sorda per caso,io non so neanche dire ciao in inglese,come faccio ad andare da sola?” “tranquilla mamma,puoi anche non parlare,ma fallo per me,visita i posti più belli e non te ne pentirai.” Così,obbligata da me mia madre se ne andò;le diedi i soldi e le indicazioni per andare a visitare Oxford che non poteva perdersi per un mio capriccio. Appena finito di piangere scesi alla reception,misi a posto la chiave della camera e uscii per sgranchirmi un po' le gambe. Optai per Piccadilly Circus;avevo bisogno di un posto affollato che mi facesse dimenticare l'accaduto. Osservai con attenzione tutt'intorno a me,non avevo mai visto quella piazza. Sembra di essere a New York,era moderna con dei maxi schermi che passavano delle pubblicità,e lì,intorno a tutta la gente non mi sentivo più finalmente osservata:mi sedetti vicino alla statua e stetti immobile ad osservare le persone che passavano,certe di fretta,altre addormentate,dei signori anziani che parlavano e mi accorsi in quel momento che la mia città non era poi così diversa da questa,la gente era la stessa,l'umore era lo stesso,il modo di vivere.
  
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