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Autore: Aiko Aislinn Jane    20/12/2012    1 recensioni
Questa è la mia prima fan–fiction, l’ho cominciata verso fine settembre e in realtà era costituita solo da un capitolo, il secondo, che però ho modificato molto dato che inizialmente era composto solo da alcuni dialoghi, che ho quasi del tutto lasciato invariati perchè li sentivo necessari per rendere bene i sentimenti dei due personaggi. La parte iniziale e quella finale del secondo capitolo sono invece fresche di questi giorni, scritte insieme a tutto il resto. La storia è ambientata anni addietro, poco dopo che i Tre Ninja Leggendari si sono divisi! Beh, pubblico il primo capitolo e spero vi piaccia :)
Un’ultima cosa: non scrivo questa fan–fiction perché abbia un senso particolare, ci tengo solo ad esprimere con le mie parole momenti, emozioni e sentimenti di una storia che non è esistita ma che mi piace immaginare e tutta la fan–fiction è basata solo su questi momenti.
Genere: Fluff, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jiraya, Tsunade | Coppie: Jiraya/Tsunade
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Non voglio pensare a come potrebbe concludersi questa giornata. Non voglio parlare di ciò che entrambi sappiamo di dover affrontare. Potrebbe essere l’ultima giornata che passeremo insieme o la prima di molte altre, e non so come comportarmi, ma inconsciamente mantengo un po’ le distanze dal momento in cui mi sono svegliata. Pagata la stanza in cui abbiamo alloggiato, ci dirigiamo a un locale all’aperto per consumare una breve colazione. Resto in silenzio ma dentro di me combatto una battaglia estenuante, rimproverandomi un po’ per il star sprecando così il tempo che ho a disposizione. Nel villaggio in cui ci troviamo c’è un piccolo mercato e ci fermiamo a prendere qualcosina da mangiare, percorriamo le strade, passo dopo passo, e lui non mi forza a parlare, mi resta accanto in silenzio. Lasciamo la strada del mercato e allora mi prende la mano. Credo che un fulmine mi abbia colpita, riportandomi nel mio corpo, del tutto presente. Mi fermo e lo guardo, confusa, un po’ alienata, e il suo sorriso mi fa scogliere come il sole fa con la neve. E mi fa crollare. Faccio un passo e mi appoggio a lui, gli passo le braccia dietro la schiena, cerco di godermi ogni momento di quel contatto e decido di non sprecare più nemmeno un secondo del nostro tempo. La giornata va migliorando, un’altra spolverata di neve cade sul villaggio. La sua mano non lascia più la mia, chiacchieriamo di cose senza alcuna importanza ma anche di noi due; mi dice di amarmi e che non smetterà di farlo e io non posso far altro che replicare, leggermente imbarazzata, che per me è lo stesso, e lo è davvero.

La sera arriva troppo presto e dopo una cena in un altro locale usciamo per sederci su una panchina riparata dalla neve, dove ho dato appuntamento a Shizune. Alcune gocce di pioggia iniziano a cadere, bucherellando la neve qua e là. A breve dovrò prendere una decisione e in ogni caso la mia vita cambierà.  L’idea di un cambiamento così grande non mi attrae troppo.

Tsunade… so cosa sceglierai, o almeno penso di saperlo. In ogni caso accetterò la tua scelta senza darti problemi.–

Le sue parole mi giungono accompagnate dal suo tono di voce forte e sicuro, ma con un retrofondo di tristezza.

Non posso rispondere con qualcosa del tipo “perché dici così?”, mi aspettavo che dicesse qualcosa del genere. Lui sa cosa ho deciderò quando nemmeno io lo so ancora. Da tutta la giornata ha capito cosa mi passava per la testa e non mi ha mai fatto pressione affinchè gliene parlassi. Guardo altre gocce di pioggia cadere dal cielo scuro e bucare la neve, mancanti di delicatezza così come lo sono gli aghi che mi stanno infilzando il cuore.  Mi stringo a lui nel suo dolce abbraccio. Sa di casa e di qualcosa che non voglio lasciare.

Sono forse le dieci di sera e la luna ci guarda gelida dal cielo quando arriva Shizune. Assieme a lei tornano i ricordi della vita che vivevo fino a una settimana fa. Seria e composta, si avvicina e saluta rispettosa Jiraiya mentre io mi sciolgo dal suo abbraccio. È ora. Seguita da Jiraiya, mi alzo e so cosa devo fare, per quanto doloroso possa essere.

Ripartiamo, Shizune– dico rivolta a lei, cercando di non far uscire le parole in un vago e tremante sussurro. Sento già le lacrime bruciarmi gli occhi, ma la decisione è venuta da sé e sento che è la cosa giusta da fare, anche se il motivo mi è sconosciuto e vorrei non star facendo davvero ciò che mi porterà su una strada del tutto diversa da quella che ho desiderato e abbracciato negli ultimi giorni.

Sento lo sguardo di Jiraiya su di me e mi costringo a voltarmi, ad avvicinarmi a lui. Gli poso le mani sul petto, vedo la tristezza nei suoi occhi nonostante cerchi di mascherarla. Provo lo struggente desiderio di baciarlo e di andarmene con lui, ma pur non essendo possibile realizzare la seconda idea, nemmeno la prima sarebbe corretta, provocherebbe solo inutile dolore a entrambi. Ancora una volta sembra capire quello che mi passa per la mente e mi abbraccia, tenendomi stretta a lungo. Quando mi lascia andare mi posa un bacio sulla fronte.

Ci rivedremo alla Foglia, prima o poi, lo sai.–

Ed è vero, lo so, so che tornerò presto o tardi, ma dopo questo addio so anche che le cose non torneranno ad essere come lo sono state in questi pochi giorni rubati alla mia vera vita. –Addio, Jiraiya– mormoro appena, arretrando di qualche passo senza smettere di guardarlo negli occhi. Voglio ricordare il suo sguardo, voglio ricordarmi ancora più chiaramente tutto di lui. Alcuni altri passi all’indietro e poi mi volto e mi allontano seguita da Shizune, l’unico legame che ho con Dan. Sembra che alla fine debba perdere chiunque ami nella mia vita, e stavolta per mia scelta. La pioggia cade sottile e fitta, inzuppando gli abiti con la sua gelida consistenza. Mi impongo di non girarmi e ce l’ho quasi fatta, ma prima della curva che mi separerà del tutto da lui non riesco a resistere e mi volto. Jiraiya è ancora lì, immobile sotto la pioggia, che mi guarda andarmene dalla sua vita. Mi rivolge un dolce sorriso e mi saluta con un cenno della testa. Ed è finita davvero, per sempre.


 

Nota personale di fine storia.

Il per sempre non ha sempre un dolce sapore, quello che sa di miele del “ti amerò per sempre” o “staremo insieme per sempre”. A volta è amaro e sa di lacrime. E con questo capitolo si conclude la mia prima fan–fiction, che forse non sarà l’ultima su questa coppia che tanto mi piace, ma credo fosse giusto non farla finire con loro due che se ne stanno tutti belli innamorati, primo perché non è così che va nella storia vera di Kishimoto–sensei, secondo perché in questo modo potrebbe essere una cosa successa davvero, molti anni prima che Tsunade diventasse Hokage e che il nostro Jiraiya perdesse davvero la vita ( ç____ç ). E mettiamo anche un terzo punto: non sono una persona troppo romantica (vado a momenti) e mi piacciono le storie tristi piuttosto. Ho sempre desiderato vederli insieme, ma ad un certo punto, non so perché, sono giunta a pensare che è giusto che il suo ultimo vero amore fosse Dan. Credo che un po’ si amassero comunque, magari lei ne era inconsapevole, ma credo che Jiraiya–sama provasse davvero qualcosa per nonna Tsunade, no? Oh beh, forse me lo sogno soltanto xD Va bene, chiudo qui. Presto pubblicherò una nuova storia comunque, dopo le vacanze credo, nel frattempo metterò magari qualcos'altro. Bye bye.

Aiko 

   
 
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