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Autore: Nonna Minerva    11/07/2007    4 recensioni
E' una notte speciale a Malfoy Manor, e non per la festa che Lucius ha organizzato, non per lo strano intruso che si aggira per la villa, non per la noia di Draco, ma perchè Voldemort ha una strana richiesta da fare a Lucius, e non ammette un no come risposta!

Per il compleanno di Little Fanny.

Harry/Draco alla fine...
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Severus Piton, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wild Night at Malfoy Manor

Eccoci qui per il consueto appuntamento annuale con il compleanno di una delle mie beta preferite... Quest’anno però ho deciso di fare un qualcosa di un po’ diverso...

Causa studio e impegni vari, la storia sarà a capitoli. Solo tre, comunque, non vi preoccupate.

 

Auguro quindi un felicissimo ventesimo compleanno alla mia coloratissima beta Little Fanny!!

Auguri Sivy!!!

 

 

Wild Night at Malfoy Manor

 

 

 

A Little Fanny,

per i suoi 20 anni

con la supervisione accurata

ed entusiasta di Lupetta…

 

 

 

La musica martellante raggiungeva ogni angolo di Malfoy Manor.

L’ultima festa di Lucius era un vero successo. Successo incrementato peraltro dalla presenza di una vera celebrità: Lord Voldemort.

Il Signore Oscuro non amava questi festini che i suoi seguaci organizzavano di quando in quando, ma per il suo leale e fedele servitore Lucius Malfoy aveva pensato di poter bene fare un’eccezione.

E poi aveva una richiesta molto particolare da fare al padrone di casa.

 

Lo vide, dall’altra parte della stanza, occupato ad intrattenere i suoi ospiti, partecipando alla conversazione con distaccato interesse, senza lasciarsi troppo coinvolgere. Perché è così che un vero Malfoy si dovrebbe comportare.

 

Doveva parlargli. Subito.

 

Posò il suo calice sul primo tavolo che gli capitò a tiro, e con un guizzo austero del mantello si avviò con passo deciso verso Lucius.

 

***

 

Draco Malfoy si fece faticosamente strada tra gruppetti di Mangiamorte già ubriachi nonostante non fossero ancora le dieci, cercando con lo sguardo quei disgraziati dei suoi genitori.

Al diavolo suo padre e le sue maledette feste!

Gli riempiva la casa di gente senza un minimo di preavviso, dimenticando che suo figlio era solito gironzolare per casa sconvenientemente vestito ( o svestito ).

Insomma, riuscite a immaginare che smacco sarebbe stato per la sua reputazione se qualcuno l’avesse visto aggirarsi per i corridoi con  addosso solo  il suo morbido pigiamino verde?

 

Almeno avesse la decenza di invitare qualcuno di interessante!

Ma niente, negli ultimi tempi i gusti del suo sofisticato progenitore sembravano essere in decisivo calo. Non una ragazza degna di nota ( o qualcosa di più approfondito ) da settimane ormai!

“Padre!” esclamò il ragazzo, avvicinandosi al genitore.

“Sì, Draco?” rispose questo, scocciato dall’interruzione.

“Mi annoio terribilmente!”

“Ma come? Non hai ancora trovato nessuno di tuo gradimento?”

“Tu che dici?”

“Dal momento che sei qui ad infastidirmi, deduco di no.” Mormorò voltandosi di nuovo verso i suoi invitati. “Perché non ti guardi ancora un po’ in giro? Sta arrivando il Signore Oscuro, non mi va di fare brutta figura con lui.”

“D’accordo, ma non finisce qui. È ora che qualcuno prenda in mano seriamente queste liste degli invitati.” Minacciò Draco, allontanandosi contrariato.

Ma tu guarda che roba, pensò Lucius, si comporta come una checca isterica, mio figlio. Per fortuna che è etero.

 

Il ragazzo si allontanò dando a Lucius giusto il tempo di ricomporsi e sfoderare un sorriso tirato

( per un Malfoy, è la massima espressione di gioia, reale o apparente ).

“Si sta divertendo, padrone?”

“Proprio te cercavo, Lucius.”

Era solo un’impressione, o Voldemort era... nervoso?

“Bene, allora! Eccomi qui.”

“Ti devo parlare.”

“Mi dica.”

“Non qui. Possiamo appartarci un secondo?”

“Ma certo,” disse ossequiosamente Lucius, facendogli strada nel suo studio.

 

***

Certo che i ‘cattivi’ avevano proprio dei pessimi gusti in fatto di musica, pensò mentre avanzava furtivamente lungo il corridoio deserto.

Meglio così, avrebbe avuto più libertà di muoversi e cercare quello di cui aveva bisogno, il rumore avrebbe coperto i suoi spostamenti.

“Alohomora!” disse, puntando la bacchetta sulla serratura dello studio di Lucius Malfoy.

Iniziò a frugare nei cassetti della scrivania, quando sentì dei passi avvicinarsi e sembravano diretti proprio lì.

Maledizione!

Riuscì a nascondersi sotto la scrivania un istante prima che la porta si aprisse.

 

“Ecco, qui dentro.” Disse Lucius tenendo aperta la porta per il suo padrone. “Qui non ci disturberà nessuno.”

“Bene...” mormorò esitante, Voldemort.

“Di che mi voleva parlare?”

“Ecco... il fatto è che...”

“Sì?”

“Ho bisogno del tuo aiuto. So che tra voi Mangiamorte siete in molti a farlo...”

“Fare cosa?”

“Non fare finta di non saperlo, conosco bene le vostre... debolezze.”

“Non capisco...”

“Andiamo, hai capito benissimo. Andiamo, prometto di essere un allievo modello, e poi sono certo che a Narcissa non dispiacerà se coinvolgerete anche me.”

Gli stava davvero chiedendo quello che lui credeva?

“Io non so se sono la persona adatta a...” balbettò Lucius. “E’ proprio sicuro di...?”

“Oh, sono certo che sarai un insegnante fantastico. Chiedi a Narcissa se vuole unirsi a noi, ma da te non accetto un no come risposta. Ho deciso di farlo, ormai.

Voglio sapere cosa si prova.”

 

 

Continua...

 

 

  
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