Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: Kia Lao    26/12/2012    0 recensioni
La Stazione era gremita di cadaveri, lei era scomparsa e quell' ombra si ostinava a comparire nei miei incubi. Perchè? Non era solo una bufala quell' Apocalisse mediatico?
Genere: Angst, Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heartless, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A Rejected Keyblade [Ao Oni World]

Capitolo 3 : Unlock the final Door

ç(-_-) Launch Mosaic

Entrambi tirarono un sospiro di sollievo per calmarsi e per rallentare le pulsazioni del proprio cuore. Dovevano mantenere quel freddo comportamento che avevano quando si erano incontrati se il loro piano doveva funzionare. Certo, sapevano benissimo che il “gioco” a cui li stava sottoponendo quel mostro era tutt' altro che finito, però la speranza non li aveva abbandonati... non ancora. Hiroshi riaprì il lucchetto che li chiudeva dentro con la chiave e ciò produsse un clack poco rassicurante. Dovevano recuperare gli altri tre, prima di tutto, poi si sarebbero diretti alla porta e l' avrebbero aperta con la chiave dentro alla cella. Era una chiave diversa dalle altre, più grossa e più rossiccia. Hiroshi avrebbe azzardatamente aggiunto anche “più viscida, come se chi l' avesse presa in mano avesse la mano sudata”.
La cosa non era piacevole per nessuno dei due, e procedettero con calma fuori dalle stanze che, poco prima, avevano sorpassato di fretta. Sapeva dove due dei loro amici erano, ma mancava il rosso da scovare. Kia gli aveva già proposta che ci avrebbe pensato lui a trovarlo e raccomandò a Hiroshi di portare quei due piagnoni in biblioteca ad aspettarli perchè quello era il luogo più sicuro per loro.

Ciò che aveva, a parte i vestiti che indossava, erano una saponetta non particolarmente profumata e un' arma: il suo bastone. Molti storcerebbero il naso per un' arma così umile, ma lui non poteva chiedere di meglio. Che occasione speciale! Stavano per uscire da quella mansione odiosa infestata da quel... golem di tumefazioni porpora. Detestava quel coso, ma lo insospettiva molto. Cosa ci faceva lì? Stava proteggendo qualcosa? C'è qualcosa come una maledizione sulla casa oppure la magione è stata costruita sopra un cimitero indiano?
No, è una cosa stupida Pensò scuotendo la testa. C'era ancora una zona che doveva controllare, quasi certamente era li che il rosso stava facendo le sue investigazioni.

Quel corridoio era identico alla struttura del resto del pian terreno e aveva una porta alla fine in aggiunta ad un' altra, più vicina, sul lato a destra. La porta in fondo era grigia, con una parte in vetro decorata, buia. Decise di perlustrare la stanza più vicina per prima, visto che gli trasmetteva un senso di sicurezza maggiore rispetto all' altra.
Era un altro bagno, ma in aggiunta aveva una toilet e un lavabo molto più ampio rispetto a quello che aveva visto nella stanza vicino, quando si era ritrovato all' ingresso. Nulla di speciale, ma decise di lasciare sopra al lavandino con lo specchio il pezzo di sapone che aveva con se, dopotutto era il suo posto più logico. Quindi si decise a dare un' occhiata alla stanza buia. Nessun problema visto che aveva con se l' accendino affidatogli dalla ragazza.
La porta si aprì con un cigolio poco piacevole e l' interno mi sembrò altrettanto poco ottimista. Beh, almeno ora so dov'è... Disse con un filo di voce il ragazzo bruno mentre osservava con disgusto una stanza macchiata di rosso in cui giaceva un cadavere senza testa.
La parte staccata era in un angolo e Kia osservò il bordo lacerato e il taglio per cercare di capire le dinamiche dell' … incidente. Conosceva il colpevole, ma questo era un ragionamento per esclusione. Ovviamente solo il mostro viola disponeva dei mezzi per troncare di netto le ossa della colonna vertebrale e di lasciare dei rimasugli trasparenti e appiccicosi su entrambi i bordi.

Liquidò la cosa come qualcosa di poco importante, se l' avesse riferito subito si sarebbe sparso il panico. Lo avrebbe detto dopo l' apertura della porta. Aveva esaminato per bene la stanza, ma non c'era molto di utile, era uno sgabuzzino. Il poveretto forse aveva cercato un nascondiglio, invano però. L' unica cose che ottenne fù del sangue sui suoi palmi, cosa che avrebbe dato qualche sospetto se si fosse subito diretto dagli altri tre. Si andò a lavare le mani, ritornando al bagno dove aveva lasciato il sapone. Lo scroscio dell' acqua gli sembrava assordante appena aprì il rubinetto, quindi si sbrigò a lavarsi le mani. Fù allora che notò qualcosa all' interno del sapone. Aveva un interno più solido, che gli aveva procurato un graffio sulla palma, per la fretta con cui si stava lavando le mani. Si preoccupò, quindi, di rimuovere il contenuto saponoso dall' interno e, a poco a poco, la sostanza solida cominciò a delinearsi in una forma terribilmente familiare che quasi gli fece venire i sudori freddi: un' altra chiave. Più grossa, con un esagono vistoso e nella lama erano incise dei glifi che non conosceva, ma soprattutto era di un vistoso colore rosso metallico. Puzzava terribilmente di ferro e, quindi, ricordava in qualche modo una chiave ricoperta di sangue per colore e odore.

ç(-_-) Ib Title Theme (Orchestral)

Please, dear, stand by me;
Pray for me, to come get thee.
This rose is dying, the smell is fainting;
I won't be a burden, I won't be crying

Proseguì con questa litania mentre si trascinava verso la biblioteca con le gambe molli. Non gli piaceva quella situazione. Nulla sembrava capitare per caso da quando... da quando gli successero tutte quelle cose attorno a se. Hiroshi, seppur riusciva ad ammirare la sua freddezza e ad andare d' accordo con lui, non credeva fosse abbastanza in gamba da essere anche solo minimamente coinvolto in questa faccenda. Diavolo, non sapeva dire neppure se quel coso porpora facesse parte in qualche modo della faccenda. Di certo non era quello il mostro che gli stava dando problemi, era un altro quello che aveva incontrato in stazione. Strinse a se la chiave rossa, prima di infilarla in tasca. Poi aprì la porta della biblioteca.

In un angolo, vicino al tavolo, sedeva Hiroshi, intento a leggere un libro. Era, apparentemente, da solo. Aveva una mezza idea della sua situazione visti gli esiti, ma non sapeva se sperare nel finale bello o nella tragedia. Sei pronto? Gli chiese a bassa voce, quasi per non disturbarlo. Lui rispose con un cenno del capo e posando il libro. Cercò di informarlo sulla morte del suo amico, ma ci mise un po' cercando attentamente le parole Non penso ti farà bene vederlo. Lui voltò il capo, e produsse un verso di delusione. Non voleva sapere nulla delle sue intenzioni, ora come ora non aveva alcun piano che comprendeva lui ancora intrappolato all' interno di quell' enorme casa.
Entrambi si diressero verso l' entrata camminando a testa bassa, ma al tempo stesso facendo attenzione ai vari suoni che provenivano dal resto dell' abitazione. Per sicurezza estrasse il proprio bastone dalla fodera in cui era contenuto e rimase di guardia mentre Hiroshi apriva la porta con la chiave trovata sul suolo della prigione. Un clack rumoroso e la porta si aprì di scatto, con un tonfo secco. I loro cuori presero a battere, non solo per il rumore della porta, ma anche a causa dell' altro rumore: quello di passi di una grande creatura. Entrambi rimasero fermi sul loro posto mentre osservavano la creatura sporgersi dal piano superiore per guardare i due umani. CORRI! Kia fù il primo a ritornare in se. Si parò davanti alla porta mentre l' occhialuto, rimasto leggermente interdetto, aprofittava della situazione per mettersi in salvo.
Sapeva che molto probabilmente non ce l' avrebbe fatta, ma sapeva anche che era dannatamente stanco per correre ancora. Era un ragionamento stupido, sapeva anche quello. Ma ciò di cui non si rendeva conto era che era tutto nei piani.
La bestia accelerò e sembrò quasi rotolare giù dalle scale mentre si ergeva sul giovane umano. Poi il bruno iniziò a parlare, come se fosse un discorso... per un funerale.
Sai, dubito che tu capisci le mie parole. Ma, di certo, non pretendo che tu lo faccia.
L' unica cosa che voglio è una risposta. E non sarai di certo tu a fermarmi dal trovarla!

La belva sembrò ruggire a bocca chiusa, lasciando nell' atrio un fetore orribile. Continuò poi il proprio discorso, pensava che così avrebbe confuso la cosa porpora. Non si rendeva contò del fatto che la chiave che teneva in tasca, a poco a poco, stava cominciando ad illuminarsi. Sentì, al posto delle sue parole, dei timpani che suonavano una marcia e un violoncello che provava qualche accordo dal retrogusto blues. Ad ogni parola, ad ogni segno di punteggiatura, gli sembrava che la musica aumentasse. All' apice di quel “componimento” si rese conto della situazione e si fermò di colpo ad osservare per terra, dove un' enorme macchia nera stava inondando il pavimento e da cui il mostro sembrava fuggire. Lui ne era proprio al centro ma si preoccupò solo di una cosa: del bagliore dalla sua tasca. La chiave rossa.
Tenendo d' occhio il mostro che continuava ad indietreggiare, prese in mano l' oggetto e ripose la sua arma. Questa continuò ad emanare una luce fortissima, fino ad avvolgere nel proprio bagliore tutta la sala. Kia chiuse gli occhi d' istinto, ma gli aprì appena notò che la luce era diminuita. Si ritrovò in mano qualcosa di simile ad una chiave... ma al tempo stesso completamente differente.

ç(-_-) Time Travel ~Piano ver.~ (Instrumental)

Sembrava completamente differente, aveva anche un' impugnatura più ampia e dorata, come se fosse l' elsa di una spada. Aveva un design più pulito e meno minaccioso del precedente e ora misurava più di mezzo metro. Il peso sembrava essere solo leggermente aumentato. Strinse con più forza la presa. E' QUESTO QUELLO CHE AVEVI IN MENTE? gridò, sfogandosi, contro il mostro. Lo impugnò con la destra, mentre con la sinistra prese la parte laterale dell' “elsa”. Non sapeva più cosa pensare, ma sentiva una grande rabbia dentro di se, come se il suo autocontrollo sviluppato in tutti i suoi anni di vita svanisse gradualmente lasciando il posto ad un' ira cieca.
Ora, il suo obbiettivo era fare a fette quel demone blu. Caricò verso il grande corpo della creatura e sferrò un fendente volto a colpire il torace dal basso verso l' alto. Quest' arma sembrò avere più effetto del suo bastone, visto che produsse un vistoso taglio sul corpo della creatura. Continuò così, contrastando le vaghe offensive della bestia. Non lo notò, ma la macchia si spostava con lui, e aveva iniziato ad avvolgere il mostro dalle gambe. Inspiegabilmente, le striatura nere sulle sue gambe si solidificarono e fecero inciampare all' indietro il mostro.
Il bruno sapeva che non era un momento da sprecare per tentare il fendente finale. Così saltò sopra il torace del mostro e lo colpì in pieno petto dove, in teoria, era posizionato il suo cuore. La “chiave” sembrò penetrare senza sforzo nel corpo del mostro, come se entrasse in una serratura. Quando la estrasse, la zona colpità cominciò a sfavillare e ad allargarsi fino a comprendere l' intero mostro che, inerme, iniziava a scomparire mentre qualcosa dalla vaga forma di cuore si sollevava verso il soffitto, fino ad oltrepassarlo. E'... finita?
La chiave scomparì con un lampo dalle sue mani lasciandolo di stucco. L' unica cosa che voleva fare, ora, era andarsene da lì.

Ritornò all' entrata, ma la porta dava su un mondo nero pece, di cui non sapeva distinguere un' eventuale terza dimensione. Allungò una mano verso quello sfondo così nero e sentì una leggera resistenza al tocco, come se fosse gelatina. Non fece in tempo a ritrarre la mano che qualcosa lo tirò dentro, forzandogli un gemito di sorpresa. Quell' avventura, per lui, era stata uno sfinimento, in cui periodi di estenuante calma si erano alternati a momenti di febbricitante lotta. Forse, era anche contento di precipitare in quell' abisso nero sconosciuto, almeno avrebbe avuto tempo per convincersi dell' effettivo avvenimento di poco prima.
LOL è passato perfino mezzo anno xD
Mi scuso per tutti voi lettori che avete aspettato fino ad ora, so che è stata un' attesa insopportabile ^^. Non volevo che questa fanfiction andasse in malora, quindi mi sono preso un po' di tempo per recuperare la mia “vena artistica”, per così dire.
Tranquilli, il prossimo mondo sarà composto solo da due capitoli e sarà principalmente una storia originale e non un crossover.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Kia Lao