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Autore: betterstayhappy    28/12/2012    2 recensioni
Dal capitolo 8
"Pensavo sarebbe stato carino guardare un film" esordisce lui "cosa vuoi vedere?" continua "quello che vuoi" dico, ma in realtà penso "COSA DIAVOLO ME NE IMPORTA DEL FILM?!" Alla fine mettiamo Street Dance.
Mentre ci sono i trailer di altri film, lui va nella cucina ultra-moderna a preparare dei popcorn al formaggio e due bicchieroni di coca cola.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 12 i love you

Suona la campanella e mi fiondo fuori dalla classe. Nell’atrio mi aspetta Justin. Facendomi largo tra 800 persone gli vado incontro e lui come al solito mi stringe per i fianchi. «mi sei mancata» mi dice accarezzandomi la guancia. Io lo abbraccio «ma arrossisci ancora?!» mi guarda in viso sorpreso «non finisci mai di stupirmi» conclude. Mi prende per mano e usciamo «ti accompagno a casa» lascia la mano e mi mette il braccio attorno alle spalle. Piego il braccio fino a farlo arrivare al suo e anche in quella strana posizione le nostre mani si intrecciano ed ecco che lui torna a tastare il taglio. Dopo 5 minuti siamo davanti a casa mia. Io gli prendo le mani «Justin. Smettila» gli dico più dolcemente che posso «togliti dalla testa questa storia, okay? Ci vediamo dopo, ciao» lo bacio velocemente «aspetta, io ho bisogno di parlare con tua madre» mi dice «COSA?! NONONONONO TU SEI IMPAZZITO.» rispondo di getto, ma lui mi sorpassa e sale al primo piano del condominio mentre io gli corro dietro urlando cose tipo «ti farai ammazzare!» o «è peggio di una missione kamikaze!». Quando siamo all’ultimo piano davanti alla porta di casa mia mi zittisce con un bacio «ti fidi di me?» mi chiede «quella di cui non mi fido è mia madre» gli rispondo. «aspetta qui» gli dico a bassa voce, sto per aprire la porta  «oh no.» dico improvvisamente «io so perché vuoi parlarle» punto il dito contro di lui «tu le vuoi parlare del taglio!» gli dico arrabbiata. Lui mi abbraccia, i nostri corpi a contatto, un brivido mi corre lungo la schiena «io ti amo e farò di tutto per dimostrarlo a tua madre» tiro un sospiro «va bene, aspetta qui» dico. Brutta idea. Brutta idea. Entro in casa «m-mamma?» «sono qui! Tutto bene a scuola?» mi urla dalla cucina «si, senti. C’è una persona che vorrebbe parlarti» rispondo «chi è?» «Justin…» «chi?» mi sono stufata, basta girarci attorno. «il mio ragazzo, mamma…» si sente un coperchio cadere «COSA?!» «hai capito mamma, ci tiene molto a parlarti…» dico speranzosa «fallo entrare» dice gelida, io deglutisco. Mia mamma si siede sul divano mentre io tiro Justin in casa, mi siedo davanti a mia madre. Justin sta in piedi finchè mia mamma non gli dice «siediti» passano alcuni secondi silenziosi «i-io volevo chiederle scusa personalmente» comincia lui. Lo sguardo di mia madre passa da gelido ad interrogativo «per… questo» Justin mi prende il polso con la J e lo solleva mostrando il taglio a mia madre. Lei guarda accigliata prima il polso, poi me, poi il ragazzo. Lui comincia a spiegare dei bagni, di Selena, delle due ragazze «mamma» lo interrompo «Justin è il mio migliore amico, non sarei mai andata dal preside se lui non mi avesse praticamente obbligato» «vai in camera.» mi dice mamma. Ci vado senza protestare perché so che peggiorerei solo la situazione e incollo l’orecchio alla porta.
«quindi vi conoscete da una settimana…»
«so che può sembrare strano, signora, quasi assurdo ma io amo alla follia sua figlia»
«quanti anni hai?»
«sedici»
«sedici eh? Beh se mia figlia è così ingenua da non capire cosa può volere da lei uno di sedici anni, lo capisco io»
«c-cosa? No oddio mi creda. Non sono quel genere di ragazzo»
«e allora che genere di ragazzo sei?»
«beh, ho avuto solo una ragazza ed è stato all’asilo. Quando ho conosciuto sua figlia ho capito che sarebbe stata la donna della mia vita»
«cosa succederà quando arriverà una più bella e facile di lei?»
«le altre non contano nulla per me»
«sei coraggioso…»
«no, non lo sono. Pensare di stare senza sua figlia è la cosa che mi impaurisce di più. Mi ha cambiato la vita.»
«se tu dovessi sposarla… proprio qui. Proprio ora»
Mia madre, la solita megalomane.
«non esiterei neanche un secondo»
Il mio cuore si ferma per un attimo.
Non sento più nulla, solo dei bisbigli. E’ finita. Sarò in punizione e chissà se uscirò più con Justin. Dopo 5 minuti dei passi. Mi butto sul letto con la faccia sul cuscino e inizio a piangere. La porta si apre «mi dispiace» dico singhiozzando. Sento la mano di mia madre sui capelli «tu lo ami, vero?» la guardo, sembra avere il viso rilassato «sincera» dice «con tutto il mio cuore» dico sicura «io vado a lavoro» e se ne va. Rimango con la faccia premuta sul cuscino. Non voglio alzarmi più. Però non ho pranzato e ho fame. Vado in casa e sul divano a gambe accavallate, più splendido che mai, c’è Justin. Gli salto letteralmente addosso. Mi abbraccia fortissimo e io inizio a piangere «perché devo sempre piangere?» ma quando sollevo il viso dalla spalla del ragazzo vedo le lacrime sulle sue guance. Tutti e due scoppiamo a ridere. «ti amo» «ti amo»



--------------------------------spazio autrice-------------------
sono tornata bitches!
se siete su twitter ringraziate @harrehsmuscles perchè senza di lei questo capitolo sarebbe rimasto nel mio manoscritto ewe
spero che vi piaccia e vi prego. vi prego. recensite.
   
 
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