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Autore: milly92    14/07/2007    4 recensioni
Poi… Nello stesso istante, pronunciarono “Expelliarmus!” puntandosi le bacchette contro e qualcosa accadde. La terra iniziò a tremare, l’aria si fece gelida, come se ci fossero in giro dei Dissennatori, e…. “Aaaaaaahhhhhhhh!”. Si guardarono. E scoprirono l’orribile verità. Hermione aveva urlato con la voce di Pansy e Pansy con la sua. Hermione indossava un vestito nero, e Pansy un vestito rosa sgargiante. Hermione aveva le unghie dipinte di nero e verde, Pansy di rosa. Hermione aveva i capelli lisci, Pansy li aveva ricci… Hermione aveva davanti a sé una sua copia ed anche Pansy. E l’orribile verità venne a galla. Si erano scambiate di corpo. Poco lontano, si udì un fruscio tra i cespugli e l’ultima ciocca di capelli biondi che aveva visto l’accaduto se ne ritornò alla festa. Questa è la mia prima fan fic! Immaginate cosa potrebbe succedere se Hermione e Pansy Parkinson si scambiassero di corpo con tutte le conseguenze, tra cui una Hermione innamorata di Draco? Riusciranno a resistere nel corpo dell'altra? Lo scoprirete solo leggendo!
Genere: Romantico, Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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capitolo uno

Capitolo uno- Alla festa

Nel giardino della Tana c’era un gran chiasso: Harry Potter stava festeggiando i suoi diciassette anni. Voci, luci, dolci, palloncini e tanto altro ancora irrompeva nella normale quiete della Tana, anche a causa dei numerosi invitati.  Erano tutti i compagni di scuola del ragazzo, che in più avevano portato vari amici a loro volta. Le note dell’ultima canzone delle Sorelle Stravagarie si dileguava per tutto il giardino, accompagnando le conversazioni  degli invitati. Erano le nove e la festa era appena iniziata, quindi era un po’ troppo poco movimentata. Ma non c’era bisogno del caos: l’importante era essere alla festa più bella dell’anno. Con una certa ansia, il festeggiato era vicino il tavolo delle bibite con il suo migliore amico Ron Weasley; il fatto era che la sua amata Ginny, che voleva conquistare approfittando della festa, non era ancora scesa insieme ad Hermione.  Ma cercò di nascondere la sua ansia all’amico, ovviamente senza successo. ”Harry, che c’è? Hai una faccia, non sembra proprio il tuo compleanno….” Harry, che si stava guardando intorno in cerca della ragazza, ascoltò a stento l’amico. ”Eh? No, no, è che sono ansioso, ehm… Questa è la mia prima festa di compleanno e conosco solo la metà degli invitati!” “Beh, l’idea di dire agli invitati di portare altra gente è stata di Ginny…” “Davvero?” chiese Harry, all’improvviso contento: se era stata un’idea di Ginny, beh…. Allora era perfetta! Vicino a loro si c’era Dean Thomas, che, come il festeggiato, si guardava continuamente intorno, sicuramente in cerca della sua ex ragazza, Ginny, sperando in una riconciliazione. Questo fece capire ad Harry che doveva darsi una mossa: Ginny sarebbe stata sua. Intanto, Luna Lovegood, che era appena arrivata, gli si avvicinò. “Ciao, Harry! Buon compleanno!” disse, e gli porse un pacchetto verde smeraldo. “Ciao, Luna! Grazie, non dovevi!” Luna gli sorrise e, da dietro di lei, avanzò una ragazza molto bella, alta quasi quanto lui, con lunghi capelli dorati e mossi e dei grandi occhi blu. “Questa è mia cugina Tiffany, è del sesto anno di Grifondoro” disse Luna, e i due si presentarono. Dopodiché si allontanarono, raggiungendo gli altri.

Qualche piano più su, la tanto amata Ginny con la sua cara amica Hermione era nella sua stanza, guardandosi allo specchio per l’ennesima volta. Era convinta che il suo vestito bianco e rosso non le andasse bene, e che i lunghi capelli rossi non stessero bene alzati con due mollettine. Sbuffò. “Piantala, Ginny, stai benissimo! Lo stenderai, stai pur sicura!” le disse Hermione, che indossava un abito rosa sgargiante lungo appena sopra il ginocchio in tinta con le unghie. “Non è vero! Scommetto che sta facendo lo stupido con qualcuna carina… ma lo sai che deve venire anche Tiffany Strong, una delle più belle del mio anno? La doveva portare Luna!”  “E allora? Ginny, tu sei una delle più belle del tuo anno, anzi, se non la più bella in assoluto!” Le ricordò Hermione, con un tono un po’ troppo amaro. Il fatto è che lei era la più brava, ma ultimamente avrebbe preferito avere un titolo più da miss che da sapientona. E odiava quando Ginny faceva la finta insicura. “Ok”  accettò quest’ultima, “Ma se non mi pensa… gliela farò vedere io, farò la scema con…” “Dean?” propose Hermione. “E’ già qui, l’ho appena visto dalla finestra.”  “Nooo! Con Dean no! Poi chissà che pensa… “ “Perché, Ginny, se fai la scema con qualcun altro che pensa?” ribattè Hermione, e le fece cenno di scendere. Decisa, la rossa si guardò un’ultima volta allo specchio, si aggiustò i capelli sulle spalle, sorrise alla sua immagine riflessa nello specchio e, dopo essersi aggiustata il lucidalabbra perlato che Fred e George le avevano regalato in occasione dello  scorso compleanno insieme ad altri trucchi per il viso, uscì dalla stanza e si avviò verso la gloria che l’attendeva a qualche piano di distanza.

Harry stava parlando con Neville  di Quidditch quando la sua amata irrompette nella festa con passo elegante e iniziando a salutare tutti i suoi conoscenti, come una famosa cantante. “Harry, hai visto l’ultima partita del Puddlemare United? Baston è diventato ancora più bravo…” disse Neville, concitato. Ma Harry non lo aveva per niente ascoltato: aveva appena avvistato una capigliatura rosso fiammante decorata con alcune mollettine. “Si, Neville, infatti… Ora devo andare, mi stanno chiamando…” inventò, e se ne andò, lasciandolo da solo. Sorpassò un gruppetto di Tassorosso che stava parlando proprio in mezzo al giardino e si ritrovò davanti Ginny. Rimase senza fiato. Era bellissima, in tutto e per tutto… Stava chiacchierando con una ragazza di cui non conosceva il nome. Poi vicino a lei notò Hermione. Anche lei era molto carina: gli sembrava di rivivere il Ballo del Ceppo…. Decise di parlare prima con lei. “Hermione! Finalmente sei uscita!” Hermione gli sorrise. “Si… Vabbè, io gli auguri te li ho già fatti oggi, ma ti ho fatto un piccolo pensierino. Questo è per te” disse, porgendogli un pacco rettangolare dorato. “Oh, grazie… Wow! E’… E’ bellissima…” Le restituì il sorriso: gli aveva regalato una foto incorniciata di loro due con Ron all’ultima gita ad Hogsmeade. “Prego”  le rispose l’amica; Harry non riuscì a trattenersi e l’abbracciò. Di solito per le ragazze provava sentimenti diversi dal comune, ma per Hermione ne aveva uno particolare: amicizia? No. Un qualcosa di più grande, inestimabile, grandioso… Non un sentimento d’amore, ma di puro affetto. Per lui era come una sorella. Quando si separarono, si sorrisero appena e la ragazza fu chiamata da Calì Patil, che era venuta con suo sorella Padma e il loro ragazzi, Luke e Michael. Ginny aveva osservato la scena con gli occhi che emanavano lampi: possibile che Hermione facesse tanto la santarellina con lei, e poi appena si trovava davanti Harry non si lasciava perdere un’occasione per buttarcisi addosso? Ma prima che potesse fare qualche altro pensiero, il suo amato Harry la salutò. “Ciao, Ginny. Complimenti, stasera sei ancora più bella del solito… Ti va di fare quattro passi?”Tutto era svanito. L’improvvisa rabbia verso Hermione, l’ansia… “Certo!” e così si avviarono.

Intanto, Ron stava facendo da dj e si stava divertendo un mondo. Stava mixando un pezzo di un nuovo gruppo magico,i “BlackWiz”, quando una ragazza alta, bionda, con i capelli molto ricci e i gli occhi di un castano intenso gli si avvicinò. Indossava uno sfarzoso ed elegante vestito lilla, che si intonava con i due fermagli che portava fra i capelli facendo scendere sul volto alcuni riccioli ribelli. Il suo cuore aumentò i battiti, come non gli succedeva da tempo, anzi, non gli era mai successo prima… Si chiamava Lola Grant, era del quinto anno di Grifondoro, e lui aveva una cotta segreta per lei da quell’inverno, quando l’aveva conosciuta nella sala comune di Grifondoro. Era Natale, Harry ed Hermione erano partiti per le vacanze Natalizie e lei, una sera mentre era da solo davanti al camino, gli si era avvicinata chiedendogli se era il fratello di Fred e George perché voleva ordinare delle Merendine Marinare per saltare le lezioni di Erbologia. Da quel momento erano diventati amici e avevano trascorso le vacanze insieme, poi, al ritorno dei loro amici, non avevano avuto più occasione per parlarsi. Ma Ron se ne era invaghito dal primo momento e la sognava tre notti si ed una no, quando era stanco e quindi non sarebbe venuta bene nella sua immaginazione. “Ciao, Ron!”lo salutò la ragazza, raggiungendo la sua postazione. “Ciao… Lola! Anche tu qui?” “Si, sono venuta con mio cugino, sai, Ernie Macmillan…”  Si guardarono per un lungo istante, poi ingiunse Seamus Finnigan. “Ehi, Ron, senti, ho appena conosciuto una tipa carina… Non è che potresti annunciare l’inizio dei balli, possibilmente un lento? Sai, così posso…” Fece un gesto eloquente con la mano destra. “Ho capito, Seamus… ok!”  “Grazie, Ron!” lo salutò, facendogli l’occhiolino,e se ne andò dalla tipa. Lola rise. “Che pazienza ci vuole con questi amici, eh?>> “Infatti… Lola, che canzone preferisci ascoltare?” Lola nascose un mezzo sorriso. “Non è che vorrei ascoltare una canzone… Ma preferirei ballare “I love you” dei “BadPrice”  Ron, colto l’autoinvito, mise la canzone con un nodo alla gola, disse: “Bene, ragazzi! Diamo inizio alle danze!” alla sua bacchetta, diventata microfono, per poi saltare giù dallo sgabello e prendere per mano Lola, conducendola verso la pista da ballo e iniziando a ballare insieme alle altre coppie. Poggiò le mani sui suoi fianchi, e la ragazza contornò il suo collo con le braccia, stringendolo forte. Si guardarono negli occhi, poi Lola avvicinò la testa al petto di Ron, e ballarono abbracciati per tutta la canzone. Seamus, notando l’amico, per restituirgli il favore occupò la postazione da dj al suo posto e mise le canzoni successive, in modo da lasciargli del tempo libero con Lola.

A qualche metro di distanza, fuori dal giardino, un ragazzo e una ragazza spiavano l’andamento della festa. Lui aveva una capigliatura biondo platino, lei, invece, dei lisci capelli scuri e una mascella molto pronunciata, seguita da un’espressione molto dura. Indossava una lunga veste nera e aveva le unghie dipinte all’ultima moda serpentesca, nere e verdi “Draco, allora era vero! Potterino ha organizzato una festa… Non vale! E’ troppo tranquilla, guarda Weasley come fa il dolce con quella…” Non era possibile che quella sera Pansy Parkinson non dovesse adempiere al suo lavoro di “Rovina Grifondoro”. Draco Malfoy, dal canto suo, disse: “Giusto!E certi dicono che è la migliore festa dell’anno! Bah! La festa migliore dell’anno in quella catapecchia dei Weasley?! Nooo! Comunque, a costo di far andare tutto bene, io non entrerò lì dentro, Pansy! E’ meglio che lo sai!” “Dai, Draco! Pensa che risate, a settembre, quando lo racconteremo a tutta la sala comune! La festa di Potter rovinata da noi, i migliori Serpeverde che la scuola abbia mai avuto in mille anni…” Preso dalle manie di grandezza, Malfoy si decise ad entrare. Quella sera si annunciava molto divertente…

  
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