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Autore: JollyRoger96    04/01/2013    1 recensioni
Dopo l'incidente non seppi più cosa fare, andare avanti o tornare indietro?
Cosa sceglierà di fare Ran?
Genere: Drammatico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata un po' speciale perchè sarei uscita dopo anni con mia madre Eri e mio padre Kogoro, quel giorno Conan rimase a casa del Dott.Agasa dato che aveva la febbre.
 La sera prima ero molto felice di rivedere mia madre ma come al solito i miei iniziarono a litigare:
 
-Ma si può sapere perchè sei sempre così disordinato?!?- disse Eri imbestialita
-Questi non sono affari tuoi Eri!- Rispose mio padre
Poi mia madre si rivolse a me dicendomi -Cara mi dispiace lasciarti da sola con questo individuo...- mentre lo diceva osservava mio padre facendo un sorrisino malefico.
Sospirai un po' mi stancavano le loro litigate ma erano fatti cosi e mi andava bene...
   
La mattina dopo noleggiammo una macchina per recarci nella prefettura di Shizuoka dato che fummo chiamati a fare da testimoni in un processo, durante il viaggio mia madre si addormento' dato che i miei avevano litigato fino a tarda notte, cosi il viaggio lo passai tranquillamente.
Arrivati alla prefettura ci dirigemmo verso il tribunale dove avremmo dovuto fare da testimoni, il processo finì bene e prima del previsto.
Ora che ci penso quello è stato il giorno piu bello della mia vita peccato che però tutto andò in frantumi... mentre tornavamo a casa , erano più o meno le 22:00, le strade erano buie e per di più pioveva a dirotto, non c'erano auto in giro e per un po' il viaggio fu tranquillo quando ad un certo punto un grosso tir con i fari spenti travolse la nostra auto: L'auto fu scaraventata nell' altra corsia ribaltandosi. Era distrutta, la parte anterione della macchina si era ripiegata verso l'interno schiacciando la parte del guidatore, io riuscì a salvarmi perchè mia madre mi grido' di tirare su le gambe di mettermi dietro il sedile di mio padre nell'impatto un pezzo vetro del parabrezza mi entro' nell'occhio destro accecandolo.  
Svenni e quando mi risvegliai ero in un letto d'ospedale, intorno a me c'erano tutti: Sonoko, Conan, il Dott.Agasa, gli amichetti di Conan, Heiji e Kazuha.
Dopo avere visto tutta le gente intorno a me incominciai a ricordare quello che era successo e percio' chiesi come stavano i miei genitori:
-Hey ragazzi- dissi con un filo di voce cercando di alzarmi un po' con le braccia ma mi venne, di colpo, una fitta dolorosissima all'occhio destro -Ahi cavolo che male l'occhio- mi misi una mano sull' occhio dolorante e notai che era bendato - Oddio perchè ho l'occhio bendato?!, mi ricordavo dell'incidente ma non di essermi fatta male all'occhio...-
-Ran avevi un vetro conficcato nell'occhio destro quando ti hanno trovata- mi disse Sonoko in lacrime.
-Sonoko perchè piangi? stiamo bene dai...- dissi pero' lei mi guardo' e si mise a pianere ancora di piu' dicendo -Ragazzi io non riesco a dirglielo-
Incominciai a preoccuparmi -ragazzi che è successo? Come stanno i miei genitori?-
-Ran ascolta, tuo padre è nell'altra stanza- disse Kazuha avvicinandosi al letto
-E mia madre come sta?- le chiesi con un filo di voce.
-Ricordati che noi siamo qui ad darti supporto e aiutari in tutti i modi possibili ricordati- mi disse Kazuha che con gli occhi lucidi stava per scoppiare in lacrime.
-Ti prego Kazuha dimmi come sta mia madre- la implorai.
-Ran... tua madre non c'è l'ha fatta è morta nell' impatto- disse Kazuha in lacrime.
-Kazuha se è uno scherzo è di pessimo gusto... ti prego dimmi che è uno scherzo!- incominciarono a scendermi lacrime senza che riuscissi a controllarle.
-Ragazzi forza è meglio uscire lasciamola da sola con Kazuha- disse il Dott.Agasa.
-Ti prego Kazuha dimmi che è uno scherzo!! TI PREGO!!!- incominciai a gridare con tutto il fiato che avevo in corpo.
Dopo un po' di tempo mi dovettero dare un sonnifero dato che ero troppo sconvolta.
 
Intanto in corridoio erano tutti li fuori ad aspettare che mi svegliassi.
-Povera Ran ci dispiace tantissimo per lei- dissero Ayumi, Mitsuiko e Genta
-Ma dove è Shinici quando serve- Disse Sonoko irritata e dispiaciuta nello stesso tempo.
Conan abbasso' lo sguardo pensando: "Mi dispiace da morire per Ran vorrei aiutarla in tutti i modi, prenderei io il suo dolore se potessi... maledizione se non fossi in questo corpo". A questi pensieri gli scese una lacrima.
Heiji se ne accorse e si sedette vicino a lui mettendogli una mano sulla spalla dicendogli -Forza Shinici fatti forza e aiutala a superare questo periodo, lo sai meglio di me come è fatta se vede qualcuno triste o preoccupato per lei si rattrista ancora di più- A quelle parole Conan si alzo' ed entro nella stanza prese una sedia e si sedette li vicino al letto.
Quando mi svegliai vidi Conan li seduto vicino a me che dormiva e provai tenerezza nel guardarlo.
 
Dopo due settimane
 
Mi misi a guardare fuori dalla finestra e pensai: "Sono sola, non ho più nessuno... Mio padre non si è ancora svegliato, Shinici che non si fa vedere, e la cosa peggiore mia madre morta. La persona che mi faceva ridere nelle litigate che aveva con papà. Ahh quanto mi mancano quelle litigate, quei litigi che duravano ore ed erano pure senza senso.Quanto mi piacerebbe vederle ancora una volta. Ma perchè io mi sono salvata e lei no, perchè, perchè, perchè?" quei pensieri continuavano a tormentarmi, incominciarono a scendermi lascrime senza che riuscissi a contollarle ma in realtà non volevo controllarle.
Dissi a bassa voce senza accorgermene -Sarebbe stato mreglio se fossi morta li con lei, adesso non starei soffrendo tanto, sarebbe un sollievo enorme-
Sonoko, il Dott.Agasa e i ragazzini che stavano sempre con Conan e Conan a quelle parole rimasero scioccati;
-Ran ti prego non dire così- Disse Conan con uno sguardo triste ma nello stempo rassicurante -Eri non sarebbe contenta di sentirti dire queste cose-
-Solo pensare che non rivedro' più mia madre mi spezza il cuore, sento come se mi avessero legato il cuore con delle catene e che fanno sempre più male, più di queste ferite che mi sono fatta, più di questo occhio che non vede più...- Dissi a Conan.
-Noi ti saremo sempre affianco non sarai sola- A quelle parole mi misi a piangere e strinsi a me Conan come non avevo mai fatto, in quell'istante anche lui si mise a piangere, io gli risposi -Grazie mille Conan meno male che ci sei tu che riesci a farmi sentire meno dolore al cuore...- e riusci, a grande fatica, a fare un acceno di sorriso.
A quell' accenno di sorriso che avevo sul mio volto tutti si rallegrarono molto anche se il mio umore non cambiava, certo ero contenta di vedere gli altri felici del fatto che mi stavo riprendendo ma le cose non cambiano più di tanto.
 
Dopo qualche giorno mi dimisero dall'ospedale, tornai nell'agenzia investigativa con Conan e vidi, come se fosse un ricordo, mio padre con una birra in mano a guardare Yoko Okino e mia madre, la sera prima di morire, che mi regalava una collana. Quella collana io la portavo al collo da allora e in quel momento la strinsi  talmente tanto quasi a farmi male. Era una collana a forma di metà cuore perchè l'altra l'aveva lei. 
Mi ricordo ancora cosa disse -Quando ti senti sola guardala e stringila e immagina di avermi li con te e io arriverò tesoro-.
Ricominciai la scuola e tutti i miei compagni di classe mi venivano a dare delle pacche sulle spalle dicendomi -Coraggio Mouri puoi contare su di noi- altri mi chiedevano come stavo e ogni volta pensavo "E secondo te come sto genio!"  ma non lo dicevo mai lo pensavo e basta.
Vedevo solo dall'occhio sinisto e a volte facevo fatica a cucinare o a fare le cose normalmente, andavo regolarmente a trovare mio padre in ospedale che non acennava a migliorare. I medici mi dicevano che era andato in coma e che non sapevano se si sarebbe mai ripreso. 
Con tutte queste cose di cui mi dovevo occupare dissi a Conan di stare dal Dott.Agasa lui, però non voleva lasciarmi da sola e insisteva tantissimo per restare li, io gli dissi -Conan io non vorrei mandarti via sei come il mio fratellino e non voglio che pensi che ti mando via perchè mi dai fastidio, al contario tu mi dai la voglia di andare avanti ma non posso darti quello che ti serve... mi dispiace- .
Il girono dopo portai Conan dal Dott.Agasa, non disse una parola per tutto il tragitto e mi dispiaceva lasciarlo così dopo aver salutato tutti andai via.
 
-Hey Shinici allora come mai stai qui e non stai da Ran? lei non me lo ha spiegato- disse il Dott. Agasa.
-Mi ha solo detto che non puo darmi cio che mi serve... ma non capisce che quello che mi serve è solo rivederla sorridere come un tempo?!... la sera la sento piangere nella sua stanza e non so come calmarla...-
 
 
Cosa succedera a Ran?
Riuscirà a superare questa situazione?
  
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