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Autore: Natsuki Uzumaki    25/07/2007    6 recensioni
Sono passati quattro anni dalla fine delle Guerre che avevano fatto cadere il mondo nel Caos. Adesso i tempi sono tranquilli e la pace regna sovrana, ma nuovamente un pericolo è in agguato. Chi proteggerà nuovamente il mondo?
Chi sarà mai la misteriosa donna che compare? Cosa si cela dietro a questo oscuro e fitto mistero?
Tra nuovi personaggi, vecchie conoscenze, amori e amicizie, il filo di diverse vite viene intrecciato, riunito poi, in un'unica matassa; nessuno sa, cosa succederà alla fine....
Genere: Romantico, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2°: Rinascita (1° Parte)

Capitolo 2°: Rinascita (1° Parte)

Una figura incappucciata, si stava dirigendo verso la prima rampa di scale che portava alla prima casa dello Zodiaco; chiunque avesse visto l’individuo, avrebbe potuto vedere lo spolverino, lungo e munito di cappuccio che gli copriva quasi tutto il viso, guanti, pantaloni attillati e stivali, tutto di color bianco, con le rifiniture nere.

Saliva le scale con lentezza, quasi che non avesse fretta, arrivando sino all’entrata del Templio, nella quale la donna, perché di una donna si trattava, trovò l’armatura dell’Ariete e con un piccolo sorriso, gli si avvicinò, poggiandovi sopra una mano.

Donna:”Oh, Sacre vestigia del montone bianco…”

La Cloth dorata, fu circondata da migliaia di fili cosmici, che si muovevano guidati da volontà propria, mentre l’arcana e profonda voce della donna si espandeva nell’aria.

Donna:”…… che tu possa ritornare a calcar i campi di battaglia.”

Uno strano vento caldo prese a soffiare per la prima casa, mentre il bagliore della Cloth aumentava ancor di più.

Donna:”Poiché il tuo placido padrone, sta per tornar a combattere una nuova guerra!”

L’ultima frase si perse nell’aria; un’esplosione di luce si accese, per poi spegnersi come se nulla fosse successo, ma qualcosa era accaduto.

Davanti alle sacre vestigia dell’ariete vi stava un ragazzo sui vent’anni, dalla pelle lattea, il viso fine e delicato, contornato da lunghi capelli violetti che pareva addormentato.

Donna:--Ben tornato su questa terra Mu, Gold Saint di Aries.--

Sussurrò lieve quanto il vento mentre se ne andava, lasciando il ragazzo lì sdraiato mentre il suo petto, si alzava e abbassava al ritmo lento del suo respiro.

La donna arrivò alla casa del Toro e vi entrò senza indugio alcuno, addentrandosi sino al centro del loco ove trovò ciò che cercava, la Cloth del Toro.

Donna:”Oh, Sacre vestigia del Toro Dorato………”

Un’aura dorata intensa che esprimeva una gran forza attorniò la Cloth, mentre la donna continuava a recitar la sua litania.

Donna:”…… che tu possa ritornar a combattere.”

Ancora quel vento si alzò, ma questa volta portava con sé profumo di campi e di fiori, e l’aura cosmica della Cloth aumentò ancora.

Donna:”Il tuo dolce padrone, sta per tornare a combattere una nuova guerra.”

Un’altra esplosione luminosa, poi il nulla più assoluto e davanti alle sacre vestigia di Tauros, vi era il corpo possente di un uomo, sui vent’anni, dai lunghi capelli castano verdi, di pelle scura e dal viso gentile.

Donna:--Ben ritrovato su questa terra Aldebaran, Gold Saint di Tauros.--

Sussurrò lievemente andandosene nuovamente, lasciando il custode della seconda casa a riposare.

La terza casa, quella dei Gemelli, era quella ove la donna si sarebbe dovuta fermare di più poiché aveva un altro compito da svolgere al suo interno.

Si addentrò veloce, il rumore dei tacchi sul pietroso pavimento rimbombavano nell’ambiente come i rintocchi di un orologio, mentr’ella arrivava al suo centro, ove vide le sacre vestigia.

Allungò la mancina mano innanzi a sé prendendo a pronunziar arcane parole.

Donna:”Sacre vestigia che dei Dioscuri avete i poteri……”

Uno strano alone cosmico contornò la donna, facendo fluttuare i lembi dello spolverino e un poco il cappuccio.

Donna:”……… Castore e Polideuce donate nuovamente la vostra forza………”

Il cosmo prese a convogliarsi sotto il palmo della mano della donna, per poi divenir una specie di tornando.

Donna:”……… poiché una nuova Cloth, gemella dell’altra sta per risorgere a nuova vita, per salvaguardare l’umanità e la giustizia stessa.”

Il moto rotatorio del vortice aumentò la sua intensità, esplodendo poi in un mare di schegge dorate che si dispersero, per poi unirsi tutte insieme dando vita ad un’altra Cloth, perfettamente uguale a quella che già esisteva.

La donna sorrise, avvicinandosi alle due Cloth poggiando la mancina su quella appena creata e la destrosa sull’altra.

Donna:”Oh, Sacre vestigia dei Gemelli guerrieri……”

Intono alle Cloth si mostrò un cosmo che sembrava l’apertura di uno squarcio dimensionale, del tutto nero e oscuro.

Donna:”…… che voi possiate solcar i campi di battaglia.”

Nuovamente quel vento caldo tornò a spirare, portando con se Caos e giustizia, mentre le auree delle Cloth si andavan a rinforzare, mostrando le galassie che si trovavan al loro interno.

Donna:”I vostri padroni, l’uno calmo e riflessivo, l’altro esuberante e combattivo

stanno per tornare a combattere una nuova guerra.”

I due squarci dimensionali che contornavano le Cloth collassarono su loro stesse, dando vita ad un’esplosione oscura e dopo, il silenzio più assoluto, se non rotto dai calmi respiri di due giovani ventottenni praticamente uguali; entrambi con lunghi e mossi capelli blu, visi dai tratti marcati e pelle leggermente scura.

Donna:--Bentornati a calcar codesta terra, Saga e Kanon, Gold Saints di Gemini.--

Uscì anche da quella casa lasciandone i custodi profondamente addormentati, dirigendosi verso il Tempio successivo.

Il quarto templio, si mostrò innanzi a lei; esso però, era del tutto diroccato. Il tetto non esisteva più, come neanche l’entrata, mentre cumuli di macerie facevano bella mostra ovunque.

Sospirò, scuotendo lievemente il suo capo, addentrandosi tra i resti della quarta casa di Cancer fino ad arrivare al suo centro, ove trovò le sacre vestigia dorate della costellazione del Cancro su un piedistallo.

Donna:”Sacre vestigia del padron dello spirito………”

La Cloth venne attorniata da dei lunioli doranti che vorticavano pigramente attorno ad essa, emanando però una gran forza.

Donna:”……… che tu possa tornare a calpestar i campi di battagli.”

Il vento si alzò, ma questa volta non era caldo, era tiepido, poiché il gelido soffio della morte ne era compagno e i lunioli intorno alla Cloth presero a vorticar con ancora più velocità, aumentando il loro potere.

Donna:”Il tuo spietato, ma giusto padrone, sta per tornare a combattere una nuova guerra.”

Un vortice di fuochi fatui, come di anime che danzano, si dispersero per tutto l’ambiente circostante illuminando in una maniera innaturale, tutto ciò che si trovava nel raggio di qualche metro compreso il corpo di un ventitreenne, dalla pelle abbronzata, corti e arruffati capelli blu notte e viso dai lineamenti duri e beffardi.

Donna:--Ben ritrovato al mondo Angelo, anzi, Death Mask, Gold Saint di Cancer.--

Si voltò, dirigendosi verso l’uscita del tempio, senza voltarsi indietro.

La quinta casa, la casa del Leone. Era uno dei pochi Templi non troppo danneggiati dalle guerre.

Entrò, il suo passo si era lievemente velocizzato arrivando al centro dell’oscuro loco, ove i bagliori doranti delle sacre vestigia della bestia guerriera rilucevano maestose sul loro piedistallo.

Donna:”Oh, Sacre vestigia del dominator delle belve……”

Scariche di cosmo puro, come di elettricità, avvolsero le sacre vestigia dorate; sembrava che in esse la vita stesse ritornando a scorrere.

Donna:”…… che le tue zanne possano tornar a scavar i campi di battaglia.”

Nuovamente quel caldo vento, solo che stavolta di elettricità statica era pervaso, andando ad aumentar le scariche che ora, vorticavan come impazzite intorno alla Cloth.

Donna:”Il tuo impulsivo padrone, sta tornando su codesta terra per combattere una nuova guerra.”

Le scariche elettriche si andaron a diramare per tutta la quinta casa, di una luce bianca intensa che si spense. Fu questione di un battito di ciglia, mentre nella semi oscurità si intravedeva un corpo, un corpo di uomo sui vent’anni, capelli corti e arruffati color oro, viso dai lineamenti decisi e dalla pelle olivasta.

Donna:--Bentornato Aiolia, Gold Saint di Leo.--

Un sorriso le increspò le carnose labbra, ma ben presto più alcuna espressione le solcò il viso. Alzò il suo sguardo dal corpo dell’uomo, avviandosi verso la sesta casa dello Zodiaco; era ancora a metà dell’opera e il tempo, di certo, non era dalla sua parte.

Un passo veloce ma leggero si percepiva nella sesta casa, quella della Vergine; anch’essa, mostrava degli ingenti danni, causati dalla precedente Guerra Santa contro Hades.

Un sospiro, mentre si addentrava sempre di più all’interno di quel luogo, ove il profumo di incenso e fiori permeava l’aria.

Il centro del loco era vicino, difatti le Sacre vestigia della Vergine si stagliavano innanzi a lei, nella loro semplice purezza.

Donna:”Sacre vestigia della Vergine Demetra………”

Voce profonda e arcana quella della donna, sembrava Greco, non il greco antico studiato ai giorni nostri, ma quello che risaliva all’alba della creazione.

Intanto, intorno alle sacre vestigia, dei fili cosmici presero a vorticare e tintinnare, come se fossero le sfere di un rosario Buddista, che serpeggiavan intorno ad un corpo di donna chiusa in preghiera.

Donna:”……… che la tua potenza che collega vita e morte, torni a servir colei che è nel giusto.”

Il vento caldo riprese a soffiare all’interno della casa, portando con se dei rosei petali che dovevan provenire dal giardino dello Sharasoju, mentre il tintinnio e le movenze di quel rosario cosmico aumentavan la loro intensità.

Donna:”Il tuo austero padrone, sta per tornare a calcare codesta terra, per combattere una nuova guerra.”

Il movimento del rosario e il tintinnio cessarono di colpo, come il vento che spirava, mentre i petali sospesi prima in aria, iniziavan una lenta discesa al suolo sconvolta per qualche attimo da delle piccolissime sfere cosmiche che schizzarono in ogni direzione, creando una piccola pioggia luminosa che si spese quasi subito facendo ripiombar il loco nell’oscurità.

Alla base del piedistallo della Sacra Cloth, vi stava un ragazzo sui vent’anni, carnagione pallida, viso dai lineamenti delicati e lunghi e lisci capelli biondi.

Donna:--Bentornato Shaka, Gold Saint di Virgo.--

Uscì anche da quel templio, senza mai guardarsi alle spalle; gliene mancavano ancora sei.

Doveva sbrigarsi, doveva riuscire a riportarli tutti lì prima dell’alba. Il suo passo si velocizzò ancor di più, prendendo a correre per le diverse rampe di scale arrivando alla settima casa, la casa della Bilancia.



Lo so, lo so! E’ una schifezza!ç____ç
Però la volevo scrivere! Spero di ricevere qualche commento! Mi va bene tutto!ç____ç
Ciao e al prossimo cap!^_-

  
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