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Autore: Aegis    08/01/2013    0 recensioni
Iori Kurosawa è una ragazza misteriosa che porta con sé un violento e burrascoso passato. Ma è destinata ad incontrare una ragazza, Hatsune Miku, o Lyto come la soprannominano i fan, che cambierà per sempre il suo futuro. Con una buona dose di musica "un colpo sul cuore e un trucco meraviglioso".
Genere: Azione, Fluff, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Len Kagamine, Luka Megurine, Miku Hatsune, Nuovo personaggio, Rin Kagamine
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Contatto


“Che facciamo?” sussurrò Miku stringendosi le gambe al petto dopo qualche imbarazzante minuto di silenzio e guardando il pavimento. La cosa cominciava a farsi sempre più imbarazzante. Iori si vergognava a parlare ed era già troppo impegnata a trattenere i suoi istinti per pensare di fare altro. Miku non capiva come prendere la ragazza: non capiva se era arrabbiata o se la sua presenza le desse sui nervi. Per cui non sapeva neanche bene se proporle di fare qualcosa, come guardare la televisione insieme oppure se cominciare un discorso per conoscerla meglio. Dopo altri estenuanti minuti di silenzio, optò per la seconda opzione.
“Iori? Quindi ti chiami così?” le chiese voltandosi e sorridendo amichevolmente.
“Si…” l’altra ragazza le rivolse finalmente lo sguardo. Era felice di farlo e di averne trovato occasione. Si rilassò. La voce di quella ragazza era per lei come un toccasana; voleva sentirla.
“E’ un bel nome.” l’altra continuò a sorridere e cercò di sforzarsi di trovare altri argomenti “Quanti anni hai?”
“Diciassette.”
“Oh…” quella dichiarazione parve sconvolgere Miku e i suoi intenti in qualche modo.
“Cosa? Cosa c’è?”
“Ah, niente, niente… Ti facevo più grande. Forse è perché stavi insieme a quei ragazzi più grandi.”
“Non sono più vecchi di tanto. Argo è il più anziano e ne ha 20.”
“Eh? Ma allora prima hanno mentito…”
“Già.”
“Sono tuoi amici?” Miku stava cominciando a diventare incalzante nelle sue domande.
“Si…” Iori la guardò di sottecchi sospettosa, aveva capito che voleva farsi i fatti suoi “E tu e le tue amiche…quanti anni avete? Quindici…quattordici?”
Miku rimase in silenzio per qualche secondo. Si voltò e cominciò a ridere sommessamente per poi lasciarsi andare. Iori si sentì subito in imbarazzo e cambiò tono pensando che la ragazza la stesse deridendo. Era il suo modo di fare quando qualcuno la metteva in soggezione, fingeva di fare la dura per difendersi.
“Ehi! Che c’è da ridere?” la ammonì.
“Nulla, nulla” l’altra continuò a sorridere tentando di trattenere le risate “Scusami, hai ragione… Pardon.” si ricompose “Io ho 23 anni.” concluse con un sorriso, come se ne andasse fiera.
“Eh…” Iori si rese conto dell’errore e diventò più mansueta “Oh… Ok.”
“Mi credevi più giovane?”
“Si. Devo essermi sbagliata. Scusami.”
“No, figurati. Capita spesso. Dicono che il mio viso così dolce li confonde.” rise.
“Confonderebbe chiunque.” borbottò Iori con lo sguardo basso.
“Sai…” Miku parve cambiare rotta del discorso all’improvviso, cambiando addirittura tono di voce; ora era più dolce “Io lo avevo capito che eri una ragazza.”
“Ah? Sul serio?”
“Si.” le guance di Miku presero colorito e la ragazza si sedette timidamente più vicina a lei “Solo che nessun altro sembrava averlo capito quindi sono stata zitta. Pensavo che volessi nasconderlo.”
“Che stupidaggini. Perché dovrei?” Iori distolse lo sguardo mentre arrossiva avendo colto la manovra di avvicinamento della ragazza. La situazione su quel divano stava diventando sempre più simile a una guerra.
“Non lo so. Dimmelo tu.” Miku alzò la testa, ora il suo fiato Iori lo poteva sentire sul collo tanto era vicina.
In quel momento, Iori continuava a pensare che sarebbe stato meglio levarsi da quella situazione ed allontanarsi da lei il prima possibile. Non voleva toccarla, non voleva alzare un dito su di lei. E sapeva che se non si sarebbe spostata entro breve, avrebbe corso un bel rischio…
“La mia canzone ti è piaciuta, allora.” aggiunse Miku prima che Iori potesse fare qualsiasi mossa per allontanarsi da lei. E dicendolo le appoggiò la testa sulla spalla.
“Si…” la voce di Iori tremava, la ragazza sapeva ormai di aver perso il controllo di sé. Nella sua testa passavano solo brutti pensieri, cose che non le piaceva affatto pensare di una ragazza, o meglio sì le piacevano, ma le sentiva così sporche che si vergognava lei stessa di pensarle. In quel momento si sentì in colpa come non mai, non voleva pensare certe cose della ragazza senza che lei lo sapesse, non le sembrava giusto. E volle dirle semplicemente la verità, prima di poter agire in qualsiasi modo.
“Forse è meglio che ti stacchi.” la guardò dritta negli occhi con tono serio “A me…piacciono le ragazze.”
Gli occhi di Miku parvero porsi un sacco di domande nel giro di pochissimi secondi. Fissarono Iori scrutando ogni millimetro del suo volto. Non si staccarono più da lei.
“Che c’è?” tagliò corto Iori sforzandosi di mantenere un atteggiamento serioso “Ti disgusta? Bè, puoi anche andartene. Non mi offendo.”
Miku con un gesto lento e silenzioso, le cinse un braccio con il suo, e le afferrò la mano con le sue dita lisce. “Perché dovrebbe disgustarmi?” le sorrise infine, rivolgendole uno sguardo ammiccante “E’ normale.”
“Cosa..? Normale? No, non è normale” Iori balbettò qualcosa. Aveva ormai perso del tutto la sua sicurezza e lasciato spazio all’imbarazzo.
“Come no? Ti senti sbagliata? Ti senti “anormale”?”
“Eh? No, io sono come gli altri. Solo che…”
“Che? In cosa sei diversa?”
“Ah…” Iori non sapeva rispondere. Non ci riusciva. Distolse lo sguardo.
“Sei come gli altri, non hai niente di sbagliato”
“Già. Peccato che sei l’unica a pensarla così.” la sua voce era flebile, soffocata da un dolore troppo a lungo celato.
“Vuoi toccarmi?”
La proposta di Miku non sembrava affatto normale. Iori si voltò di scatto e la guardò sconcertata senza capire. Ma a quanto pare l’altra ragazza non stava scherzando. Che razza di proposta era? Sembrava una porcheria. Miku strinse poco di più la mano alla ragazza. “Non pensare male… Non sono una poco di buono. Voglio solo cercare di capire cosa provi. Se riesco a capirlo, comincerò a comprenderti. Mi farebbe molto piacere…”
Miku non la stava guardando negli occhi, era troppo imbarazzata. Iori fece un respiro talmente profondo che Miku non poté non accorgersene. Sapeva bene che il suo limite di sopportazione era stato raggiunto. Si voltò verso di lei e con una mano le alzò il viso, e toccò le sue dolci labbra con le proprie. Passarono pochi secondi che sembrarono millenni. Miku non reagì, non si oppose. Il contatto fisico con quella ragazza le parve una droga. Chiuse gli occhi e abbandonò ogni concezione di sé stessa. E fu una pessima mossa, perché era come dare il permesso alla sua partner di continuare, che fosse sua volontà oppure no.
   
 
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