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Autore: Neon_Angel    31/01/2013    3 recensioni
Quinn Fabray,ormai ventunenne,si trova a vivere con i suoi ex compagni di liceo Puck,Sam,Mike e Blaine in un appartamento a Los Angeles.
Non mancheranno colpi di scena,battute divertenti,scene fluff (e rosse mlmlml) e molte scene FABERRY (e non solo)
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Idea di base ispirata alla serie tv 'New Girl',ma la storia è completamente diversa e non sono presenti riferimenti alla serie.
Genere: Commedia, Erotico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Quinn Fabray, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Puck/Quinn, Quinn/Rachel, Quinn/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Welcome

 

Affitto appartamento sulla Sunset Blvd,con cucina,bagno,due camere,soggiorno con divano letto e sgabuzzino. Massimo quattro coinquilini. Prezzo (discutibile) 80$ al mese.
Per informazioni,chiamare 11-50372 (Sam)
 
Sotto c'erano dei bigliettini con il numero,anche se la maggior parte erano stati strappati. Quella casa era proprio ciò che faceva a caso mio: mi serviva un appartamento a poco prezzo,e non mi sarebbe importato se c'erano anche altre persone a condividere la casa. 
Decisi che dovevo chiamare subito quel Sam o altrimenti tutta la gente che aveva preso il bigliettino probabilmente si sarebbe accaparrata la parte.
Composi il numero di cellulare,fece un paio di squilli e qualcuno rispose.
'Pronto?' 
'Ehm,sto parlando con Sam?' dissi osservando l'annuncio davanti a me.
'Si,sono io,sta telefonando per l'appartamento?' disse quella voce che mi sembrava stranamente familiare.
'Si. Vorrei saperne di più riguardo l'affitto e tutto il resto. Quando possiamo incontrarci? Avrei una certa urgenza...' chiesi ansiosa mordendomi il labbro. Ero appena arrivata a Los Angeles,e non potevo passare tante altre notti al motel,visto che non avevo più un soldo con cui pagare.
'Anche ora può andare bene. Facciamo alle quattro allo Starbucks sulla Sunset,quello vicino al negozio H&M?' 
Mi guardai attorno,chiudendo un po' gli occhi a causa del sole. Mi accorsi che ero lontana dalla Sunset,e che l'appuntamento sarebbe stato tra un'ora. Facevo in tempo ad andare a piedi,anche perché non avevo neanche un soldo per il taxi.
'Perfetto. Alle quattro va benissimo,ci vediamo là'
'A dopo' e chiuse la chiamata. 
Quel Sam aveva una voce familiare,ma non potevo subito trarre conclusioni.
Dopo un'ora di corsa,slalom tra il traffico losangelino e la ricerca di quello Starbucks che non trovavo,finalmente trovai la scritta 'H&M' e capii di essere arrivata.
Mi sedetti ad un tavolo,guardandomi in torno per vedere se c'era qualcuno che potesse avere la faccia da Sam o che capisse che quella al telefono ero io.
 
Erano le quattro e un quarto e ancora non si era visto nessuno. 
'Signorina,vuole ordinare?' mi chiese un cameriere.
'No,grazie sto aspetando una persona' risposi intenta a scrivere un messaggio.
 
'Scusi' disse una voce.
Alzai gli occhi al cielo pensando che fosse il cameriere,ma mi trovai davanti una persona che mai mi sarei aspettata di trovare in un bar di Los Angeles.
Era alto e i bicipiti spuntavano dalla T-shirt blu,i capelli biondi e lisci senza gel o nient'altro e due grandi labbra rosa: era Sam Evans,il mio ex compagno (e fidanzato) del liceo.
Spalancammo entrambi la bocca in un'espressione di stupore,ma lui parò prima.
'Quinn?' la domanda era retorica,ovviamente.
'Oddio,Sam!' dissi abbracciandolo. 
Entrambi ridemmo per lo stupore.
'Che ci fai qui?' esclamammo all'unisono. Ridemmo di nuovo.
'Prima tu' 
'Ehm...sono andata via da Yale una settimana fa,sono a Los Angeles da due giorni. Tu invece?'
'Io abito qui da due anni. Insegno football e altri sport ai bambini' sorrisi. Ci aveva sempre fatto fare con i bambini.
'Aspetti qualcuno?' chiese lui.
Risi. Ma non aveva capito che ero io quella interessata all'appartamento? Cielo,sarà stato anche bello,ma a volte era proprio tonto.
'Si,sto aspettando un certo Sam per un appartamento...'
'Oh,o-' interruppe la frase capendo che stavo parlando di lui.
'Oh,ma quindi tu...ah,quindi...Oddio ma allora eri tu?' 
Alzai le sopracciglia e sorrisi.
Si grattò un attimo la testa.
'Ehm...però c'è un problema. Siamo io,Blaine,Mike e Puck,e in genere non ammettiamo ragazze proprio per questo'
Oddio,ma quindi abitavano tutti insieme in un appartamento? e Kurt? Che fine aveva fatto? 
Questo mi fece sorridere,ma tutta la gioia di aver finalmente trovato una casa con i miei amici del liceo svanì.
'Oh...quindi non posso essere la quinta coinquilina' dissi guardando a terra 'forse lo dovevate scrivere prima nell'annuncio' dissi prendendo la borsa per andarmene.
Mi dispiaceva davvero tanto per quella casa. Prima di tutto,perché se non avessi trovato un posto dove stare e un lavoro,sarei morta di fame entrò quarantotto ora; poi perché non dovevo stringere nuove amicizie o avere brutte sorprese con i coinquilini,visto che conoscevo quei ragazzi dai tempi del liceo.
'No Quinn,aspetta!' disse Sam prendendomi per un braccio.
'Sai pulire?' 
'Si' beh,in realtà non sapevo-non volevo- farlo,ma mia madre una volta mi aveva insegnato a fare le faccende di casa,convinta che avessi avuto un marito e una bella famiglia un giorno.
'Sai cucinare?'
'Si' mi piaceva cucinare,e a volte sfornavo cenette niente male.
'Sei dentro!' disse battendomi il cinque.
Lo abbracciai e feci degli urletti,sembravo una bambina.
'Non ve ne pentirete,ve lo prometto!'
'Ah,posso farti una domanda?' chiesi mentre uscivamo dal locale.
'Certo'
'Potrei venire da voi già da ora? Sai,sono appena arrivata,non ho un soldo e non so dove stare...' dissi diventando leggermente rossa,ma lui mi interruppe.
'Certo! Se vuoi passiamo al motel prima di andare a casa'
'Sarebbe fantastico' dissi sorridendogli.
Salimmo in macchina diretti verso il motel. Lì presi le due valigie con i vestiti,il pc e tornai in macchina.
C'era un silenzio imbarazzante,avrei voluto dirgli un sacco di cose. Avrei voluto dirgli grazie,grazie di avermi in un certo senso salvato la vita; grazie di avermi fatto entrare in quella casa e grazie di essere arrivato al momento giusto e nel posto giusto. Ma soprattutto avrei voluto dirgli il mio segreto.
'Allora...come mai hai lasciato Yale?' chiese Sam per rompere il silenzio.
'Non mi piaceva' feci una smorfia di disgusto.
'Capisco. Ora che vorresti fare?'
Presi un grande respiro.
'Non lo so. In questo momento ho solo bisogno di fare ordine nella mia vita'
'Strano da dirsi per una giovane ragazza di vent'anni' disse lui con una risatina per prendermi in giro.
'Quasi ventuno' lo corressi 'E comunque ne ho già passate parecchie per la mia giovane età' feci un risolino misto a un sospiro.
Mi guardò con un'espressione interrogativa sul volto,ma lasciai la conversazione sul vago.
'Siamo arrivati' disse parcheggiando e aiutandomi con le valigie.
'Sai,non vedo l'ora di vedere i ragazzi' dissi mentre chiamavo l'ascensore.
'Gli farai una sorpresa. Non avrebbero mai immaginato che potessi essere tu!'
Aprì la porta,ma mi bloccò prima che potessi entrare.
'Aspetta' continuò 'Voglio fargli una sorpresa' e mi fece uno di quegli splendidi e ampi sorrisi.
'Ok. Fammi un cenno quando devo entrare' e ricambiai il sorriso.
Mi guardai intorno per vedere un po' il palazzo dove sarei andata a vivere: era un classico condominio americano,con tre porte per ogni pianerottolo. I muri erano grigi,ma non di un grigio smorto. Era carino.
Si aprì una porta e per un attimo mi spaventai,ma poi mi accorsi che era Sam.
La porta era semi aperta e lui mi faceva segno di entrare.
'Signori,date il benvenuto a miss Quinn Fabray!' esclamò Sam con fare teatrale e facendomi ridere.
Entrai nell'appartamento: per ora riuscivo a vedere solo il soggiorno con un grande divano,la cucina e qualche porta. 
Sul divano erano seduti Noah 'Puck',Blaine (stavolta senza il gel) e Mike,tutti con una birra in mano. Erano cambiati un sacco in questi quattro anni,sembravano più maturi.
Mi accorsi che avevano tutti un'espressione di stupore misto a delusione sul volto.
'QUINN!' esclamarono tutti e tre all'unisono abbracciandomi.
'Ragazzi...mi siete mancati,tutti quanti!' 
'Allora,verrai ad abitare qui?' mi chiese Puck.
'Beh,io...' iniziai,ma Puck mi interruppe di nuovo. Mi aveva fatto una domanda e poi neanche mi faceva rispondere,che nervi.
'Sam,credevo fossimo d'accordo,niente donne in casa' disse Puck fregandosene del fatto che io fossi lì davanti.
'Oh dai Puck! E' nostra amica,è nostro dovere aiutarla'
Puck sospirò,in fondo Sam aveva ragione e lui detestava avere torto.
'Riunione di gruppo' disse Sam ai ragazzi,entrando in una stanza.
Ne uscirono dopo un paio di minuti. Ero preoccupata,anche se in fondo sapevo che quei ragazzi non mi avrebbero lasciato senza una casa. 
'Puoi restare' disse Blaine sorridendo.
Tutti mi abbracciarono di nuovo,sembravano davvero felici di avermi tra i piedi.
'Siete i migliori' dissi saltellando per la felicità. 
Mi accorsi del disordine che regnava in casa,c'erano panni e resti di cibo ovunque.
'Si,avete proprio bisogno di una donna in casa' dissi indicando la confusione in giro. Tutti risero.
'Ah,vieni ti facciamo vedere la casa!' esclamò Mike eccitato.
L'appartamento era abbastanza grande,in una camera dormiva Mike,in una Blaine,nel divano letto Sam e Puck in un materasso nella stanza che doveva essere lo sgabuzzino,ma era stata colonizzata dalle chitarre,dai CD e dai DVD.
'Tu Quinn puoi dormire con Blaine finché non ti troviamo un posto,no? Tanto con Blaine non corri pericolo' disse Sam facendo la battuta.
Rise anche Blaine,dando poi un coppino sul collo di Sam.
'Per tua informazione,molte ragazze mi vogliono e io,in passato,le ho accontentate tutte' disse Blaine vantandosi.
Dopo aver sistemato in camera le mie cose,decisi di preparare la cena. Non c'era granché in frigo e alcune cose erano anche andate a male. Se non fossi arrivata io,non so come avrebbero fatto! Optai per fare una pasta al burro,visto che era l'unica cosa decente nel frigo.
'Ragazzi,la cena è pronta!' urlai dalla cucina. Puck si stava facendo la doccia,Blaine era uscito a prendere da bere e Mike e Sam stavano guardando la TV,ma appena sentirono la parola 'cena',si precipitarono tutti in cucina e poco dopo arrivò anche Blaine.
'Che profumino' esclamò Puck.
'E' semplice pasta al burro,in frigo non c'era niente. Domani vado a fare spesa' dissi,ma nessuno mi stava ascoltando perché si erano avventati sul piatto. 
'A Quinn,la nostra nuova coinquilina!' disse Blaine alzando la bottiglia di birra,seguito da tutti gli altri.
'Grazie ragazzi' dissi compiaciuta.
Quella sera toccava a Sam lavare i piatti.
Andai in cucina e appoggiai una mano sulla spalla di Sam. 
'Grazie Sammy' 
'Di niente,Q' rispose scompigliandomi i capelli.
Dopo poco eravamo tutti sul divano a 
guardare un film che nessuno in realtà stava seguendo.
'Come mai sei qui a Los Angeles?' mi chiese Puck,ma in realtà volevano saperlo tutti,suppongo.
Ci misi un po'a rispondere.
'Yale non mi piaceva. Non faceva per me, quindi sono tornata a Lima appena compiuti diciotto anni. I miei genitori mi hanno cacciata di casa,quindi sono andata a vivere da...un'amica. Questa mia amica si è traferita in Europa e io ho deciso di venire a Los Angeles' dissi fissando un punto nel muro. Era sempre difficile raccontare gli avvenimenti di quegli ultimi tre anni.
Tutti osservavano il pavimento in silenzio. 
'Ma adesso voglio iniziare una nuova vita' dissi prendendo un respiro profondo per mandare via le lacrime.
Mike mi mise un braccio intorno alla spalla e mi strinse forte come a dire 'noi siamo con te'.
Ero molto stanca,quindi decisi di andare a dormire.
Anche se ero in camera con Blaine,potevo tranquillamente dormire in canottiera e mutande,lui aveva altri gusti. 
Mentre leggevo,mi accorsi che anche Blaine era arrivato in camera. 
'Hey' dissi appoggiando la rivista sul comodino.
'Hey' disse mettendosi sotto le coperte.
'Come va? Insomma,che è successo in questi anni che non ci siamo visti?' 
'Mah,sto andando all'università e intanto lavoro in un bar'
Annuii.
'E con....Kurt? Come va?'
Fece una pausa e prese un lungo respiro.
'Lui vive a New York. I primi tempi vivevo con lui e Rachel,ma poi abbiamo litigato e mi sono trasferito qui,non mi andava di andare alla NYADA,perché c'era anche Kurt. Due mesi fa lui è venuto qui e abbiamo fatto pace. Prima ci chiamavamo tutti i giorni,ma ora non si fa sentire mai e quando provo a chiamarlo è sempre impegnato'
'Mi dispiace. Eravate perfetti insieme'
'Già' disse con tono malinconico.
'E' tardi,domani devo lavorare fino a tardi' disse Blaine alzando gli occhi al cielo.
'Anch'io ho sonno. Buonanotte'
Ero davvero felice e sapevo che mi sarei divertita un sacco e avrei iniziato un nuovo capitolo della mia vita. I ragazzi erano stati gentilissimi con me e vederci di nuovo insieme mi faceva tornare ai tempi del Glee Club. 
Però Puck mi aveva sorpreso: non ci eravamo visti dal diploma,e in quei giorni io e lui ci eravamo avvicinati molto; poi avevamo anche fatto una figlia insieme. 
Quando quel giorno disse che non mi voleva in casa perché 'le donne non erano ammesse' in realtà non mi voleva per non creare problemi. Mi sarebbe piaciuto sapere come la pensava ora,se era davvero felice di vivere con me.
 
'Sam' dissi precipitandomi in cucina dalla mia stanza.
'Devo dirti una cosa'
 
Ciao! 
Questa è la prima storia che pubblico qui :) Questo primo capitolo è più che altro un prologo,visto che non succede nulla di ecclatante. Nei prossimi capitoli si scopriranno molte cose su tutti i protagonisti,soprattutto su Quinn nel secondo capitolo (sarà una sorpresa molto asdfghjkl,lol). Non so che altro dire,visto che ancora la storia non è ben sviluppata,ma vedrete che sarà interessante e piena di colpi di scena.
Nei prossimi capitoli ci saranno molte scene Quinn/Blaine u.u
Lasciate qualche recensione,mi farebbe taaaanto piacere *puppy eyes*
Baci <3
  
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