Si muoveva alla continua ricerca dell’apertura e, al contempo, emetteva versi striduli che facevano rizzare i peli sulla pelle di lei. Un’altra mossa, più violenta, che fece spostare tutto di una decina di centimetri, e ciò che agitava la busta face capolino da essa con un gemito soddisfatto.
« Cosa diavolo sei. »
Umano e sovrannaturale, su due piani tanto sottili da potersi capovolgere.
Nel battito delle ciglia di un essere mostruoso e di una nuova amica riuscirà Camille a capire che ciò che le manca è ciò che ha lasciato chiuso tra ebano e avorio?
{ A Serena, la mia migliore amica. Grazie per tutto. }