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Autore: ___drunk    18/02/2013    1 recensioni
-Dobbiamo partire, tuo padre ha accettato un lavoro in un ospedale a Seattle. Non poteva rifiutare un posto da chirurgo così ben pagato, partiamo fra una settimana-
-cosa? stai scherzando.-
-no tesoro, purtroppo no..-
Non ebbi le forze di risponderle. Corsi in camera mia rischiando di cadere sulle scale durante il tragitto.
Mi era caduto il mondo addosso. Sentii gli occhi pizzicarmi e mi gettai sul letto.
Odio mia madre.
Odio Seattle.
Odio il lavoro di mio padre.
Odio la mia vita.
Odio tutto.
Non sempre tutto va secondo i piani, come ce l'aspettiamo.
Ma almeno per Emily tutto si sitemerà... forse.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 18
Nightmare dinner.


Ripensando alla notte scorsa mille emozioni mi balzavano in corpo e le farfalle che avevo nello stomaco si risvegliavano. Era stata una notte perfetta: io, lui e il nostro amore, cosa altro potevo desiderare?
Guardai l’orologio e mi accorsi che erano già le due del pomeriggio e mio fratello ronfava ancora come un orso in letargo nella sua stanza. Lo avevo sentito rientrare tardi, o meglio, presto dato che erano le quattro quando mi svegliò cadendo dalle scale.
Spensi il computer che avevo sulle gambe e decisi di andare a svegliarlo. Bussai ma, ovviamente, non rispose. Aprii la porta e mi sedetti di fianco a lui. Quando dormiva sembrava un angioletto (soprattutto perché non rompeva le palle come da sveglio) se non fosse stata per la bava che ricadeva sul cuscino.
-Martin.. Martin svegliati.. MARTIN. SVEGLIATI!- riuscii a fargli aprire gli occhi.
-Che.. ore sono?- disse ancora stordito e con gli occhi socchiusi.
-Sono le due, alzati che andiamo a mangiare- gli dissi.
-Che mal di testa.. devo aver bevuto troppo ieri sera..- disse tirandosi su e portandosi una mano sulla fronte.
-Lo avevo intuito dal volo che hai fatto ieri notte sulle scale.. dai alzati!- gli dissi mentre spostai le tende dalla finestra lasciando entrare nella stanza quei pochi raggi di sole che il cielo di Londra ci offriva di rado.
Grugnì qualcosa prima di alzarsi e, come uno zombie, entrare in bagno.

-Cosa prendi?- Mi chiese Martin mentre stavo ancora osservando il menù di Nando’s.
-Non lo so.. – dissi perplessa. –Quello che prendi tu, non riesco a decidermi- aggiunsi alzando lo sguardo.
-Ok..- disse chiamando la cameriera che, povera ingenua, ci provava spudoratamente. Cavolo, ma non lo vedeva che era gay?! Per me era palese.
Feci male a fidarmi di mio fratello dato che ci portarono due piatti enormi a testa, che sarebbero bastati per un esercito.
-Allora Em.. com’ è andata la tua serata ieri?- mi chiese ad un certo punto.
-Bene..- mi limitai a dire senza staccare gli occhi dal piatto e continuando a mangiare.
-Siete stati attenti spero.. non voglio avere nipoti a quest’età..- aggiunse.
-Martin! Non ne voglio parlare- gli dissi fulminandolo con lo sguardo.
-Perché? Non è stato bravo? Ha sbagliato entrata?!- chiese quasi fosse un interrogatorio. Mi misi a ridere per la sua ultima domanda.
-Martin smettila!- gli urlai contro mentre rideva.
-Ok ok la smetto..- disse.
-.. è stato fantastico- mi lasciai scappare a bassa voce.
Mi costrinse a raccontargli tutto, cosa che ovviamente non feci nei particolari. Anche se con lui potevo parlare apertamente di tutto, mi sentivo a disagio.
-Ok Martin, ora sai della mia serata di fuoco.. ma non credo che tu e Christian giocate a briscola con tutto il tempo che passate insieme..- gli dissi.
-Beh no, facciamo altri tipi di giochi.. nudi.. insieme sotto le coperte…-
-Ok basta so già troppo!- gli dissi alzandomi mentre rideva. -Vado in bagno- aggiunsi.
Cercai di rimuovere dalla mia mente la visione di mio fratello e il suo ragazzo mentre.. lasciamo perdere.
Quando uscii dal bagno qualcuno mi venne addosso.
-Hey! Guarda dove vai!- gli dissi.
-Scusa!..- rispose girandosi verso di me, con sorpresa mi accorsi che era Liam.
-Liam!-
-Emily!- disse abbracciandomi
-Come stai?- gli chiesi ricambiando l’abbraccio.
-Tutto bene.. se non fosse per Niall che mi sta facendo impazzire.. non la smette di mangiare! Siamo qui da quasi tre ore ormai..- disse indicandomi il biondo che stava mangiando con gusto.
-Immagino!- risi a quella visione. –Hei ti va di venire da me dopo?- chiesi.
-Va bene!-
Ci salutammo e ritornai da mio fratello.

Stavo guardando un film quando bussarono alla porta.
-E’ aperto!- urlai dal salotto non avendo voglia di alzarmi.
-La solita sfaticata.. e se fosse stato un ladro?- disse Liam sedendosi di fianco a me sul divano.
-Mi sarei messa a cercare dei soldi con lui… e poi penso che i ladri non suonino prima di entrare.- dissi.
-Idiota..- rise.
-Allora Payne, com’è andato il tuo appuntamento di ieri sera?-
-No comment.. un disastro..- disse sbuffando.
-Come mai? Racconta!- chiesi frenetica.
-Si è portata la migliore amica, voglio dire, cosa te la porti a fare?! Senza contare il fatto che era una civetta, non faceva altro che parlare di se e atteggiarsi come se fosse la più bella del mondo e ciliegina sulla torta... indovina chi incontriamo? Il suo ex. Se n’è andata con lui e mi ha lasciato da solo alla locanda- disse.                                                        –Sembra la descrizione di una puntata di “Disaster Date”- dissi ridendo a crepapelle.
-Zitta tu!- rispose tirandomi un cuscino.
Nel frattempo mi arrivò un messaggio al cellulare.
-Hai appena scampato una lotta coi cuscini grazie a questo messaggio- gli dissi leggendolo.

*Emilyyyy è tantissimo che non ci sentiamo.. come stai? Dimmi quando hai un po’ di tempo che ti chiamo bellezza (: Lucy.*

Le risposi subito, era davvero tanto che non ci parlavo.

*Ciao bionda! Chiamami anche adesso se ti va Em.*

-Chi è?- chiese Liam, il solito ficcanaso.
-Lucy, la mia amica di Seattle te ne avevo parlato, ricordi?-
-Si mi ricordo..-
-Ecco ora sta zitto che mi deve chiamare- gli dissi. Pochi secondi dopo il cellulare prese a squillare.                                                                                                                   -Ma buongiorno bellezza!- Risposi.
-Ciao pazza.. come va?- chiese.
Passammo un buon quarto d’ora a chiacchierare del più e del meno.
-Cosa fai a capodanno?- chiesi poi.
-Veramente sono in crisi.. tutte le mie amiche vanno ad una festa in discoteca qui vicino.. io odio le discoteche lo sai.. quindi mi toccherà stare a casa con i miei..- disse.
-Idea! Ti va di venire da me? I miei non ci sono e avevo intenzione di fare una festicciola qui a casa e poi è tanto che non ci vediamo!-
-Bhe per me non ci sono problemi, dovrei solo organizzarmi un attimo! Bisogna però convincere i miei..-
-Ci parlo io con i tuoi, tua madre mi adora!!-
-Chiedo e ti faccio sapere..-
-Tuo padre non lavora mica all’aeroporto? Ti potrebbe trovare un volo dell’ultimo minuto..- le dissi.
-Si per quello non ti preoccupare.. vado a convincere mia mamma! Ci sentiamo..-
La salutai e riattaccai.
Intanto Liam era andato a cercare del cibo in cucina, lo trovai seduto al bancone che sgranocchiava delle patatine.
-Ti ho trovato una ragazza- gli dissi.
-Cosa?- disse a bocca piena.
-Ti ho trovato una ragazza Payne, Lucy. Al 90% viene qui per capodanno.. ti piacerà- gli spiegai.
Aprì la bocca per dire qualcosa ma non fece in tempo, Martin entrò in cucina parlando a voce troppo alta interrompendo la nostra conversazione.
-...è inutile che continui ad insistere. Si vede che Elena e Damon si amano, basta guardarli!- lo sentii dire.
Gli chiesi con chi stava parlando mettendomi a mangiare qualche patatina con Liam, lui si limitò a mimare un “Christian” con le labbra come risposta. Roteai gli occhi al cielo, cavolo erano sempre al telefono quei due! E se non erano al telefono erano o su skype o insieme da qualche parte.
Feci cenno a Liam di alzarsi per tornare in salotto, era irritante stare nella stanza con mio fratello che parlava come una cornacchia.
Dopo qualche minuto Martin entrò in salotto mentre noi eravamo concentrati a commentare una puntata di Plain Jane.
-Viene a cena Christian, quindi vedi di sistemarti quella faccia da fattona che ti ritrovi- mi disse con la sua solita gentilezza.
-Sempre simpatico come un cactus nel didietro- gli risposi facendogli una linguaccia.
-Liam se vuoi puoi restare..- aggiunse.
-Si ti prego resta!- lo implorai quasi. –Non voglio fare il terzo incomodo!-
-Va bene resto!- disse lui ridacchiando.
-Comunque non avresti fatto la terza incomoda, c’è anche sua sorella - disse Martin.
-Fa niente, Payne resta, fine della discussione- gli dissi.

Erano le sette e mezza quando sentii il campanello suonare, io e Liam eravamo sul divano ad oziare al computer quindi mio fratello andò ad aprire la porta.
-Sarà una serata imbarazzante, preparati- dissi al mio migliore amico spegnendo il computer e dirigendomi alla porta seguita a ruota da lui.
Vidi Christian e lo salutai. Era alto, capelli di un castano scuro e gli occhi nocciola, aveva una faccia simpatica e sembrava socievole. Mi presentai.
-Questa è mia sorella Rose.. - disse indicando la ragazza che stava dietro di lui. Stavo per presentarmi anche a lei quando la guardai bene. NO. NON E’ POSSIBILE.
-TU?!- dicemmo nello stesso istante. Era lei, capelli rossi palesemente tinti e occhi di ghiaccio che ti guardavano con fare altezzoso. La Grayson, l’ex troia di Harry.
Nel frattempo Liam si era accorto e mi aveva preso per un braccio allontanandomi da lei, mio fratello e Christian ci guardavano straniti.
-Dai venite che è pronto- disse Martin entrando mano nella mano con Christian in cucina.
Sentii la Grayson dire qualcosa sottovoce ma decisi di far finta di non aver sentito per evitare di spargere sangue ancor prima di cena.
-Altro che serata imbarazzante, sarà una serata orribile- dissi a Liam andandomi a sedere a tavola.

La situazione non era delle migliori, mio fratello e Christian stavano chiacchierando tranquilli senza fare caso agli sguardi che quella troia mi lanciava. Non ce la facevo più, sentivo i suoi occhi vitrei su di me.
-Senti finta rossa la finisci di fissarmi?!- dissi.
-Che c’è? Dovresti essere abituata ad essere guardata in questo modo da quanto sei brutta- rispose lei. Strinsi la forchetta che avevo in mano quasi fino a sentirla spezzare. Liam sembrava preoccupato che avessi potuto piantargliela in un occhio, e faceva bene.
-Troia- gli dissi.
-Zoccola- rispose lei.
Ero come una bomba ad orologeria, potevo scoppiare e ucciderla da un momento all’altro.

Passarono tre lunghissime e interminabili ore prima che quell’essere uscì di casa mia.
Salutai tutti velocemente, eccetto la Grayson ovviamente, e ringraziai Liam per avermi aiutato a mantenere la calma.
Salii in camera maledicendo mio fratello per avermi rovinato la giornata.
Mentre stavo per accendere la tv e scegliere un film da vedere mi squillò il telefono. Lo presi e vidi che era un messaggio di Lucy.

*Buone notizie! I miei mi lasciano venire da te per capodanno! Mio padre ha trovato un aereo per domani sera, sarò li il 29, buonanotte :D*

Almeno una buona notizia mi fece andare a dormire più calma e col sorriso.



-spazio autrice-
iuuhuuu(?) c'è nessuno? speriamo.
lo so lo so, ho aggiornato 12 giorni fa l'ultimo capitolo.. SCUSAAAATEEEEE c.ç
sono stata impegnatissima in questi giorni, sono successe un sacco di cose.
Mi si stava anche rompendo il computer fjndicujhu.
Comunque. Capitolo 18. si. boh. hahahahahaha
Che dite? spero che vi piaccia, sempre che ci sia ancora qualcuno che legge dfjdfjcneijkoikm
un besooooos.  Xx

Ps: la tipa rossa che ho messo come banner l'ho immaginata come la Grayson, boh. hahahahahaha
   
 
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