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Autore: Excelsior    23/02/2013    2 recensioni
“SONO INCINTA!”
Questo è il tema della mia prima raccolta, ispirata al film “Cosa aspettarsi quando si aspetta”.
Non è niente di speciale … ma volevo scriverla da tempo … quindi beh eccola qua.
Allora è composta da:
1- Asteria e Draco
2- Angelina e George
3- Fleur e Bill ---> ATTENZIONE= MODIFICATO IL 24/12/12
4- Tonks e Remus
5- Hermione e Ron
6- Ginny e Harry
Beh credo di non avervi incuriosito, ma se fosse per caso strano della sorte l’incontrario … beh buona lettura :)
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Angelina/George, Bill/Fleur, Draco/Astoria, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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"Ciao.." sussurrò Ron entrando nella stanza dell'ospedale.
Hermione era sdraiata sul letto e la sua schiena appoggiava contro la testiera metallica. Il suo viso era illuminato
da un raggio di sole che le faceva brillare gli occhi.
Alzò lo sguardo sforzandosi di sorridere al marito che pareva distrutto quanto lei.
"L'hai già vista?" le chiese rimandando sulla soglia ma chiudendo la porta.
Hermione scosse il capo, abbassando la testa mentre una lacrima le scendeva lungo la guancia.
"Non... Non riesco Ron" aggiunse facendo un lungo respiro "M-mi sento un mostro" detto questo si coprì il viso
con le mani cominciando a piangere.
"Lo stiamo facendo per lei" disse sorridendo e inginocchiandosi affianco a lei "le stiamo cercando di donare una vita migliore.."
"Una vita migliore?" ripeté Hermione sorridendo e togliendo le mani dal viso mentre le lacrime continuavano a scendere prepotentemente.
Ron restò in silenzio, incapace di rispondere.
"Come pensi che starà quando scoprirà che i suoi genitori l'hanno abbandonata?" chiese duramente
abbandonando il sorriso "come reagirà? Cosa penserà? Ci odierà Ron!"
"Quando crescerà comprenderà che l'abbiamo fatto per lei.." Le sussurrò lui cercando di asciugarle le lacrime,
ma lei tolse violentemente la sua mano dal suo viso.
"O penserà che l'abbiamo abbandonata perché non la volevamo?"
"Non lo penserà, semplicemente perché gli spiegheranno che non è così" la contraddì lui "abitiamo in una stanza Hermione.
Al posto di una cucina abbiamo una fornello elettrico, abbiamo un mini frigo e mangiamo sul letto.
Il nostro bagno lo condividiamo con il resto del condominio e si trova al posto della cantina.
Non abbiamo un armadio e i nostri vestiti, che laviamo in una lavanderia a pagamento, stanno dentro una valigia.
Guadagniamo neanche 500 euro al mese a testa..." fece una pausa guardandola intensamente "cosa possiamo darle?
Solamente le storie delle nostre avventure scolastiche e tutto quello che abbiamo imparato, ma.. Non basta"
Hermione smise di piangere e guardò un punto indefinito davanti a lei.
"Ho parlato con la donna che l'adotterà" sussurrò Ron, quasi per paura di disturbarla "è una strega.
Ha detto che potremo vederla quando e dove vogliamo, appena riusciremo ad avere una condizione di vita migliore.
Se lei vorrà, un giorno, potrà venire a vivere con noi"
"...avremo mai una condizione di vita migliore, secondo te?" chiese infine lei, scoppiando a ridere.
"Si, è una promessa Herm, la riavremo con noi"

-undici anni dopo-
La macchina argentata si fermò davanti al vialetto della villa Mencanzi.
Hermione abbassò il finestrino togliendosi gli occhiali da sole. Amava la sua casa, ovvero un piccolo cottage sul lago,
per la quale avevano dovuto lavorare duramente, ma questa casa... La batteva. L'idea che loro figlia avesse vissuto lì
per 11 anni la spaventava: cosa avrebbe pensato della sua nuova casa? Anche se doveva starci solo per tre mesi, ovvero per le sue vacanze estive.
Intanto la portiera si era aperta e Ron le tendeva la mano sorridente, lei la guardò titubante prima di afferrarla e uscire dall'auto.
Ma per sua sfortuna Ron si accorse che gli tremavano le gambe.
"Abbiamo paura" notò sghignazzando, Hermione arricciò il naso infastidita da quella osservazione.
Anche questo non passò inosservato a Ron che gli diede un sonoro bacio sulla guancia.
"Andrà tutto bene" le disse stringendogli la mano, per darle forza.
Lei la strinse a sua volta, sorridendo e annuendo come per auto convincersi, mentre Ron la guidava
verso la porta bianca della villa che pareva una reggia.
Ron suonò il campanello poi spostò lo sguardo vero la moglie che si stava torturando il bordo del vestito.
"A questo punto potevi anche non stirarlo" notò per sdrammatizzare ma Herm lo azzittì con un'occhiata glaciale.
Intanto da dentro la casa si sentirono dei passi, così veloci che parevano una corsa sfrenata, accompagnati da una voce che urlava:"Vado io".
"Rose non correre!" Urlò un'altra voce femminile dall'interno della casa.
Il cuore di Hermione cominciò a battere più velocemente ... Rose ... Sua figlia si chiamava Rose ...
Era un nome bellissimo ... Suonava così bene ... Pareva così dolce ...
All'improvviso la porta si aprì e sulla soglia comparì una bambina di undici anni, con i capelli ricci, simili a un cespuglio un po'
come quelli di Hermione, e rossi, come quelli di Ron. Aveva gli occhi marroni come lei ed aveva ereditato l'altezza da lui.
Portava un vestito bianco che le arrivava alle ginocchia decorato da dei fiorellini rosa e con un nastro dello stesso colore sotto il seno.
Sorrise alla coppia mentre i suoi occhi si riempivano di gioia e diventavano umidi.
Intanto alle sue spalle comparì una donna anziana con i capelli grigi raccolti in uno chignon, assomigliava un po' alla McGrannit a
causa dei lineamenti duri e severi del suo viso.
"Rose ... Questo sono i tuoi-" cercò di dire la donna ma non finì la frase che la bambina si buttò tra le braccia della madre.
Hermione rimanne sconvolta, poi alla fine ricambiò il gesto, stringendo la piccola Rose al suo petto,
mentre dai suoi occhi cominciarono a scendere delle lacrime di gioia. La sua bambina... Era di nuovo sua, era a casa, era tornata dalla sua mamma.
 
---
 
Hermione mise la chiave nella serratura, aprendo la porta con un grande sorriso stampato sulla bocca.
"Eccoci arrivati" disse poi facendo a Rose segno di entrare e quest'ultima ubbidì, entrando nel cottage sul lago.
Si guardò attorno spaesata mentre camminava nell'entrata.
"Vado a prenderti qualcosa da bere. Cosa vuoi? Abbiamo acqua, succhi di frutta, te', Coca-Cola, succo di zucca.."
Avrebbe continuato con il suo monologo se Rose non l'avesse interrotta.
"Succo di zucca.. Grazie" disse infatti
Hermione sorrise annuendo e sparendo in cucina.
"Fai pure come se fossi a casa tua... Anche se in realtà è casa tua... Quindi beh comportati come ti comporti sempre...
O forse no, cioè non so le regole che dovevi seguire... Qui non abbiamo regole, credo almeno..." balbettò Ron con la
pesante valigia rosa in mano. Si stava sforzando e Rose lo apprezzò.
"Grazie, vuoi una mano?" aggiunse vedendolo in difficoltà a reggersi in piedi.
"Oh no, torno subito, vado a metterla nella tua camera" Rose annuì mentre Ron spariva al piano di sopra.
Andò in salotto e si sedette sul divano, per poi guardarsi intorno e notò che alle pareti c'erano numerose foto... Numerose foto che ritraevano lei.
Era come se Mary, la sua zia adottiva,
li avesse continuamente aggiornati su loro figlia, con foto di tutti i tipi.
Ma la cosa più strana è che loro le avevano appese.. Forse ci tenevano davvero a lei ma allora perché l'avevano abbandonata? Perché non l'avevano tenuta?
Voleva chiederglielo, ma li conosceva solo da quattro ore, tra cui due di viaggio. Aveva paura di offenderli e di perderli.
Mentre cercava le parole giuste nel salotto rientrarono i suoi genitori, Hermione teneva in mano un vassoio argentato, con sopra dei bicchieri.
Posò l'oggetto sul tavolino per poi porgerne uno a Rose, lei lo accettò, portandoselo alle labbra mentre Ron e Hermione la
guardavano sorridenti, senza fiatare. Era abbastanza inquietante.
"..posso farvi una domanda?" chiese Rose, facendosi coraggio e posando il bicchiere.
I due si sedettero annuendo, senza mai abbandonare il sorriso.
"Perché?" non era riuscita a trovare un modo migliore per esprimersi ma forse loro avevano capito, dato che li vide spegnersi e diventare improvvisamente seri.
"Pensavamo a te" sussurrò Hermione rompendo il silenzio e spostando lo sguardo sul pavimento "ogni giorno, ogni minuto,
ogni secondo, sempre. Eri l'unica persona grazie alla quale ci alzavamo la mattina e andavamo a lavorare. Quando sei nata..
Volevamo tenerti, davvero. Eri e sei nostra figlia e 'abbandonarti' è stato difficile, anzi terribile. Ma noi non potevamo offrirti nulla.
Eravamo poveri.. Pensa che abitavamo in una casa, mangiava o sul letto e condividevamo il bagno con degli sconosciuti"
"Hermione, quando ti abbiamo avuta, studiava e la sera lavorava come cameriera mentre io aiutavo mio fratello George nel suo negozio.
Quindi il nostro stipendio era molto basso.. E non volevamo nessun aiuto economico dai nostri familiari perché la guerra aveva colpito
tutti ed eravamo tutti nella stessa barca" aggiunse Ron
"Quando ho finito gli studi sono entrata nel ministero nell'ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche mentre tuo padre
ha finalmente avuto il coraggio di licenziarsi e di entrare al ministero ... Come auror" proseguì Hermione
"George non mi ha parlato per due mesi.." Ricordò Ron ridendo, poi aggiunse "non abbiamo fatto ferie fino a quando non siamo
riusciti a permettersi questa casa"
"Quando abbiamo avuto una condizione di vita migliore, volevamo venirti a prendere. Portarti con noi, perché non avevamo mai smesso di pensarti.
Ma.. Non potevamo.. Il contratto d'adozione diceva chiaramente che solo quando avresti ricevuto la tua lettera da Hogwarts potevi scegliere
se rimanere con il tuo tutore o con i tuoi genitori naturali" con queste ultime parole di Hermione nella stanza cadde' il silenzio.
"Quindi sono qui solamente per capire com'è vivere con voi? Sono qui solamente per decidere al meglio?" chiese Rose alla fine, con una punta di rabbia nelle sue parole.
Hermione si affrettò a scuotere la testa mentre Ron parlò:"Questo era il piano originario di Mary ma ... Per noi averti qui anche
solo tre mesi è un sogno che si realizza, sogniamo questo giorno da anni"
Rose tacque. Guardò prima uno e poi l'altro. Aveva passato undici anni ad immaginarsi i suoi genitori, undici anni che immaginava il suo discorso,
undici anni.. e ora che se li trovava davanti non sapeva cosa dire. Credeva alle loro parole, non li conosceva ma sapeva di potersi fidare di loro.
"Ho aspettato undici anni per conoscervi. Quando ero piccola, alla sera, guardavo le stelle e immaginavo di stare con voi, di essere con voi.
Ho passato undici anni con Mary, le voglio bene ma è la mia vita con lei non è mai stata felice. Ora vi ho trovati, vi ho con me, vi ho conosciuti..
E mi dite che Mary mi ha lasciato con voi per decidere con chi stare. Ma a questo punto potevo anche prendere tutte le mie cose. Perché io sto con voi"
quelle parole le erano uscite in modo talmente naturale che anche lei si sbalordì di averle pronunciate. Eppure.. Eppure il sorriso che comparì il volto dei
suoi genitori, la gioia che riempì i loro occhi.. la rese solamente felice di averle dette.     
 


 

ehi.. *si nasconde dietro un angolo*
Sono davvero, davvero, davvero, davvero, davvero dispiaciuta per l'enorme ritardo.
Il fatto è che sono stata una settimana circa in francia, a nizza. per una vacanza di studio.
Poi ho dovuto recuperare un bel po' di compiti quindi non ho avuto tempo.
Comunque prima che voi receniate voglio ripetere il concetto che questa è una raccolta su un tema fisso.
Ovvero i bambini, quindi non è che ci sia molto da scrivere e devo, dunque, cambiare ciò che ha detto/scritto la Rowling.
E in questo capitolo l'ho cambiato alla grande (tanto che non ho fatto neanche nascere Hugo, lo so, perdonatemi)
Si inzia con Hermione che si trova in sala parto e che si rifiuta di vedere la bambina, che sarà data in adozione ad una certa Mary perchè lei e Ron non possono mantenerla.
Si arriva a quando Ron e Hermione escono dalla crisi e secondo il "contratto d'adozione" possono incontrare la bambina, Rose, che deve decidere con chi stare a sua insaputa.
Per renderle la scelta più semplice Ron e Herm la ospitano e qui la bambina scopre tutto e bla bla bla.
Scusatemi, ho sonno. Devo ammettere che non è uno dei miei capitoli migliori. Ma ero di fretta però dovevo per farza aggiornare c.c
Spero che lo troviate almeno decente, notte.

ps: non ho rincotrollato, quindi scusate per gli eventuali errori.

  
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