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Autore: AsukaSoryu    17/08/2004    1 recensioni
La mia prima FF a capitoli su EVA!!!spero vi piaccia + dell'altra^_^!!! La storia della partenza per un viaggio, un viaggio speciale..
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La nave dei sogni

By AsukaSoryu

 

 

CAPITOLO 4: Regrets

 

Shinji aprì gli occhi lentamente e Asuka gli sorrise.

 

- Guten Morgen, mein Liebling, dormito bene?

- Beh...con una ragazza stupenda come te accanto, è normale!!!

 

Asuka rise e si appoggiò al suo petto. Shinji la strinse forte tra le sue braccia e la baciò sulla fronte. Dopo un po’, Asuka gli chiese:

 

- Cosa hai intenzione di fare ora? Quando la nave attraccherà in Germania, intendo…

- Non lo so…tu cosa ne dici?

 

Asuka sembrò pensarci un po’ su, poi mormorò:

 

- Non lo so nemmeno io…l’unica cosa di cui sono certa è che sono contenta di tornare a casa mia, ma non ce la farei a stare lontano da te…

- Davvero? Tu vuoi…stare con me?

 

Asuka lo guardò male

 

- Certo, Stupi-shinji! Perché credi che ti avrei chiesto un bacio e che sarei venuta a letto con te, se non volevo stare con te??

- Io pensavo…che tutto quello che era successo la notte scorsa facesse parte della mia immaginazione, che me lo fossi sognato…poi stamattina, quando mi sono svegliato e ho realizzato che era successo tutto per davvero, mi sono detto che, se Asuka Soryu Langley era venuta a letto con me, ci poteva essere una sola ragione: stava fingendo che ci fosse Kaji al posto mio…

 

Asuka lo fissò con uno sguardo truce. Certo, aveva provato qualcosa per Kaji, ma qualunque

sentimento avesse nutrito per lui, ormai non c’era più…Kaji era morto, e con lui l’affetto che Asuka

avrebbe tanto voluto dargli, senza mai riuscirci...perché non ce l’aveva fatta a confessarglielo? O meglio, c’era riuscita, ma lui le aveva detto che era ancora una bambina, che non sapeva ancora cosa fosse l’amore…e lei subito aveva pensato che non era quella la vera ragione. Il vero motivo aveva un nome, e quel nome era Misato…sei lettere, una parola, un nome, che le aveva impedito di essere ciò che voleva: la ragazza di Kaji…i sentimenti di Kaji per quella donna le avevano negato di vivere una vita felice con lui. Morto Kaji, lei aveva sofferto, come no, aveva pianto anche…certo, nascosta da tutto e da tutti, nella sua stanza, durante la notte, così che nessuno potesse sentirla. Poi, una sera, a tavola, non ce la fece più, era scoppiata a piangere sotto gli sguardi stupiti e disorientati di Shinji e Misato. Non aveva neanche avuto la forza di alzarsi e scappare in camera sua, o di fingere che fosse tutto uno scherzo…si era appoggiata al tavolo e aveva singhiozzato, sfogando tutto il dolore che aveva represso dentro di sé in quelle settimane, tremava, versava lacrime e... gridava, sì, gridava “Perché?Perché?”, e malediceva tutti…e quando era stata ora di andare a letto, Shinji era entrato in camera sua e le aveva chiesto se stava meglio…lei non aveva potuto trattenersi, si era alzata dal letto e, avvicinatasi a lui, si era appoggiata con la fronte al suo petto, piangendo di nuovo…lui non aveva detto nulla, si era limitato ad accarezzarle dolcemente la testa, senza sapere come consolarla …alla fine, dopo quasi un quarto d’ora che erano in quella posizione, Asuka si era staccata da lui, si era asciugata le lacrime e, squadrandolo da capo a piedi, aveva detto: “Ma guarda un po’ cosa mi sono messa a fare! Io che mi faccio consolare da Stupi-shinji!! Bah, lo sapevo che a vivere con te prima o poi si impazzisce!!!”. Shinji aveva sorriso, sapeva che quello era il modo di Asuka di dirgli “Grazie”, quindi aveva deciso che era ora di lasciarla sola…almeno era tornata l’Asuka di sempre…ma prima di andarsene, Shinji le aveva detto, credendo che lei stesse già dormendo: “Asuka, qualunque cosa ti succeda, ricorda che…io sono qui, e potrai dirmi quello che vuoi, potrai darmi dello stupido tutte le volte che ti pare, basta che ti sfoghi…non tenerti mai più tutto dentro…ci sono io, sempre…” (mi sa che sta diventando un vizio, nelle mie FF, questo far dire a Shinji tutto mentre Asuka dorme [almeno, secondo lui], in ogni caso mi pare che gli riesca meglio, dire la verità quando lei non lo può sentire, sembra di più il vero Shinji… n.d.AsukaSoryu). Il mattino dopo, in bagno, Asuka aveva guardato la propria immagine riflessa nello specchio e, dopo essersi assicurata che nessuno poteva sentirla, si era detta: “Cara Asuka Soryu Langley, Second Children, nonché pilota dell’EVA02, ti sei presa una bella cotta per quello stupido Shinji Ikari…” poi aveva sospirato e aggiunto “avevo ragione quando ho detto che vivendo con Shinji prima o poi si impazzisce…certo ancora non sapevo che si impazzisse PER lui…”

 

Ma questo succedeva quasi due mesi prima…ora erano nel letto di una stanza, su una nave che avrebbe dovuto dividerli e invece li aveva uniti più di prima…cosa doveva dire, lei?

 

- Shinji…Kaji non…non lo amo più

- Senti, Asuka, non c’è bisogno che ti sforzi di mentire per me (e sarebbe la prima volta)... dopotutto Kaji è morto, ma anche se certe persone ci lasciano, il nostro animo non lascia che il loro ricordo ci lasci, giusto? Se ora siamo insieme nello stesso letto, lo devo sicuramente al fatto che tu mi vedi come “sostituto” di Kaji, che ciò che hai fatto con me, in realtà non è che quello che avresti voluto fare con lui…beh, io sono stato felice, almeno per quel poco che è durato, tanto ormai avrai capito qual è la verità, no?-

 

Mentre diceva questa parole, Shinji si era alzato e vestito, e ora si stava avviando verso la porta. Si voltò un attimo indietro verso di lei e aggiunse:

 

- La verità è che ti amo, Asuka…questo è tutto ciò che ti volevo dire prima che tu partissi, e non importa che tu mi abbia “usato”, sono semplicemente felice che, almeno per una volta, tu mi abbia quasi amato, anche se non era altro che finzione…addio, Asuka -

 

Asuka per un po’ rimase a guardare la porta, come se sperasse che da un momento all’altro si riaprisse e Shinji tornasse…ma non sarebbe stato da lei fare quello sguardo…si alzò, si vestì e lo seguì gridando:

 

-Ehi, dannatissimo Third Children, vieni fuori all’istante!!!

 

Intanto gli altri passeggeri della nave se ne stavano uscendo protestando (dopotutto erano le 5 del mattino^_^!), ma ad Asuka non importava: cercò Shinji per tutta la nave e lo trovò sul ponte. Per un bel po’ restarono fermi a guardarsi, poi Asuka gli si avvicinò. Una volta davanti a lui socchiuse gli occhi, trasse un grande respiro e gli tirò un pugno, facendogli voltare la faccia a sinistra e facendolo sanguinare dal naso. Poi gli diede uno schiaffo sulla guancia sinistra per fargli raddrizzare la testa. Lui la guardò con occhi assolutamente inespressivi e lei lo ricoprì con un fiume di insulti in tedesco, continuando a prenderlo a schiaffi. Shinji restò impassibile, come se pensasse di meritarsi tutto. Poi, ad un tratto, proprio mentre stava per urlargli un’altra parolaccia, qualcosa si incrinò nella voce di Asuka, facendola piangere:

 

- Stupido Shinji, guarda che mi hai fatto, mi sono ridotta pure a piangere per te…è tutta colpa tua, stupido, deficiente, cretino, MALEDETTO IDIOTA!!!!!!!!!!

Shinji la ascoltò urlare, poi le afferrò il braccio e glielo strinse, costringendola a guardarlo negli occhi. Lei lo fissò, poi con una voce più calma, quasi sussurrando, disse:

 

- Scheiβe, Shinji…non sopporto più quel tuo sguardo…mi fa male…come può uno che ho sempre definito stupido farmi male semplicemente guardandomi…COME FAI, EH??!

 

Asuka abbassò lo sguardo sulla propria mano intrisa del sangue di Shinji; la strinse a pugno, conficcandosi le unghie nel palmo; voleva lavare via quel sangue. Scheiβe. Shinji non le aveva fatto nulla, non aveva reagito quando lo stava picchiando, e neppure ora faceva una piega. La guardava, la fissava e basta. Diavolo, quanto odiava quello sguardo su di sé. Serviva solo a farle notare quanto in passato fosse stata SCHIFOSAMENTE BASTARDA con lui, serviva solo a ricordarle che, la sera prima, aveva preteso amore da uno che aveva sempre insultato. Si odiava. Sapeva di non aver colpa, ma non poteva permettere a se stessa di buttargli le braccia al collo e implorare il suo perdono per averlo colpito. Che diamine, in fondo (per quanto gli eventi della notte prima facessero capire tutt’altro) lei era pur sempre Asuka Soryu Langley!!! Però…Shinji non lo meritava, di essere picchiato, solo perché lei non aveva chiarito niente e si era limitata a portarselo a letto. Ma chi aveva la colpa di tutto??

 

- Asuka…

 

Il tono con cui Shinji aveva pronunciato il suo nome la costrinse a guardarlo. Non era arrabbiato, né altro; ma quando Asuka alzò lo sguardo su di lui, vide che Shinji stava guardando oltre le sue spalle, verso l’alto. Asuka si voltò a guardare nello stesso punto, ma prima che potesse chiedergli “Che cosa succede?”, vide la stessa cosa e si coprì la bocca con una mano.

 

- OMMERDA…

 

Sospeso pochi metri sopra la nave, grigio e minaccioso. Un angelo.

  
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