- Scusa papà, ma non è una bella giornata..-
- Tranquilla tesoro, perchè non andate su in camera?-
Aileen annuisce e saliamo.
Prima non ci avevo fatto caso, ma è una camera bellissima, spaziosa, forse quella che ho sempre sognato. E, ci sono anche due letti.
- Posso chiederti una cosa?-
- C-certo..- rispondo.
- Quando sei entrata ti ho sentita piangere, perchè?-
- Oh, niente.. giornata brutta.-
Come al solito.
Penso.
- Che succede?-
- Scusa ma... non ho voglia di parlarne.-
Gli rivolgo un sorriso. Devo ammettere che è una ragazza bellissima, chissà che bella vita che ha.
- Ah, comunque mi dispiace per come ti ho trattata prima, ma non è stata una bella giornata nemmeno per me.-
- Non ti preoccupare, spero di non darti fastidio, se vuoi vado via-
- No! Perchè mai! Anzi, perchè non ti fermi a cena?-
- Non lo so, devo prima fare una cosa.-
- Andiamo, cosa sarà di cos'ì importante?-
Si butta sul letto sorridendo.
- E' solo che devo dire a mia madre che sono qui, e non so come la prenderà.. cioè, non so se sai la storia.-
- Si si, capisco.. perchè non la inviti qui?-
- Ma sei matta? Lei e papà si ucciderebbero!-
- Non credo, e poi, davanti a te? Tua madre non vorrebbe vederti triste.-
- Non la conosci, sono anni che piango tutte le sere per la vita schifosa che faccio ogni giorno, e tutto ciò di cui si preoccupa sono i cuscini sporchi di matita, che secondo lei cola di notte, solo perchè non mi strucco. Normale vero?-
- Hai mai provato a parlarci? Secondo me sarebbe una soluzione.-
- No, non mi capirebbe, e poi non cambierebbe molto. Lei non c'è mai, è sempre fuori per lavoro, infatti torna stasera, purtroppo.-
La osservo mentre guarda verso il soffitto pensierosa. Vorrei essere come lei, ha degli occhi grandi, color nocciola. Ha un viso delicato. Ma soprattutto, è magra, insomma, normale.
- Taylor, non c'è altro modo, devi chiamarla e farla venire qui!-
Faccio per dire un 'ma', e mi blocca subito mettendomi in mano il telefono.
Compongo il numero, e squilla. Mi sale un pò l'ansia, ma poi mi tranquillizzo.
- Pronto?-
- Mamma, sono Taylor.-
- Ah, sto prendendo l'aereo, sarò a casa tra poche ore!-
- Ehm, volevo dirti..-
- Taylor, sbrigati, tra poco devo spegnere il telefono.-
- Io sono da una mia amica, e rimango a cena qui..-
- Amica? Oh, e chi è?-
Alzo le sopracciglia ad Aileen che stava ascoltando, come per dirgli 'vedi! perfino per lei è strano!'
- Si chiama Aileen, comunque, prima di tornare a casa, passa direttamente qui a prendermi, abita vicino al bar di fianco alla scuola.-
- Okay, a dopo!-
Attacco, e mi sento sollevata. Metà del lavoro, è fatto, bene.
- Okay, vado a dirlo a papà, tu resta qui!-
Annuisco, e poi continuo a guardarmi intorno. La suoneria del telefono di Aileen mi sveglia. Prendo il telefono, per portarglielo, ma per poco non mi cade e per sbaglio con il dito premo il tasto per rispondere, dio quanto sono tonta.
- Pronto? Aileen?-
- E che cazzo!-
Finalmente riesco a fermarmi, e sentivo continuamente 'pronto?' non sapevo che fare, ma che cavolo di imbranata. Apro la porta e fortunatamente Aileen stava per entrare, così gli do' subito il telefono.
Mi guarda un pò stranita. E ti credo.
- Pronto? Ehi ciao!-
-Che? Ma se ero giu!-
Mi siedo sul letto e aspetto che la telefonata finisce.
- Ah no, forse era Taylor, è una mia amica ed è qui con me!-
Mi guarda e sorride, oddio che vergogna, gli sta raccontando della mia figuraccia.
Attacca.
- Mi è scappata una parolaccia, perchè mi stava cadendo il telefono!-
Ride.
- Comunque, con papà tutt'apposto, ci è rimasto un pò, ma sono riuscita a convircelo. Insomma, devi dire a tua madre solo che tuo padre è ''tornato'', e quindi, vi sentite di nuovo.-
Faccio un sospirone.
- Già..-
- Che c'è che non va?-
Mi alzo, come se fossi scocciata.
- E' che, io vorrei viverci con mio padre, io voglio bene a mamma, ma... lei non mi capisce! A volte la odio.-
- Non puoi dire una cosa del genere, potresti pentirtene..-
- Scusa.. mi dispiace.-
Guardo l'orologio, è quasi ora di cena.
- Tra poco arriverà mamma...-
- Ah, viene anche un mio amico!-
- Cosa? Amico? Chi?-
- Ehi tranquilla, non morde mica!-
- No senti, allora è meglio che vada, oggi non è giornata, mi hanno preso abbastanza per il culo, stasera voglio rilassarmi, quindi ciao, ci vedia..-
- FERMA! Cos'è che ti preoccupa? E' solo un maschio.-
- Cos'è che mi preoccupa? I maschi mi chiamano 'balena' tutti i giorni, a volte anche le femmine.-
- Ecco, non mi pare che io lo faccio, no? Dai, rimani. Poi se ti dice qualcosa ti difendo!-
- Okay..-
Bussano alla porta.
- Avanti!-
- Aileen? Ciao!-
- Ciao!-
Si danno due baci sulla guancia.
- Allora, lei è Taylor, la 'ragazza delicata' di cui parlavi.-
Faccio un sorriso imbarazzata. Mi allunga una mano.
- Piacere, Justin!-
Mi fa un sorriso.