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Autore: Lirah    12/03/2013    2 recensioni
L’ultima cosa che Lisanna vide fu il sorriso di Natsu prima che Cana ,urlando , la facesse sobbalzare e voltare. Sul tavolo in cui la giovane maga stava leggendo le carte si era andato a creare un cerchio magico scuro come la pece che in un attimo aveva letteralmente disintegrato una delle carte.
-Cana che cosa è successo?-
-La … la carta del drago rosso ... si è … Polverizzata.- [...]
-Un messaggio per Lucy?-
-Verrai tradita da qualcuno di cui meno sospetti e perirai per mano di fiamme mandate da un cielo stellato. -
Storia basata sulla coppia NaLu
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 2
È la fine di tutto?

 
La mattina seguente arrivò decisamente troppo presto. I primi raggi del sole mattutino colpirono gli occhi della giovane maga che li aprì svogliatamente, voltandosi verso il falò. Nella dormiveglia lo vide spento e le ci volle qualche minuto prima di rendersi conto che c’era qualcosa che mancava. Non appena riuscì a fare mente locale, scattò in piedi iniziando a guardarsi intorno.
Happy stava ancora dormendo, ma di Natsu non vi era alcuna traccia. Il sacco a pelo del compagno era nello stesso punto in cui l’aveva posizionato il giorno prima e la legna, ormai diventata carbone, sembrava esser stata calpestata: molto probabilmente Natsu aveva spendo il fuoco la sera prima disperdendone poi la legna rimasta e la cenere fatta.
La preoccupazione iniziò a farsi sempre più acuta , e portò la ragazza ad allontanarsi dal piccolo campeggio. Le ritornarono in mente le affermazioni di Lisanna e il senso di inquietudine che l’aveva accompagnata da quando erano entrati in quell’enorme casa nera. Possibile che quel serpente li avesse attaccati di notte e si fosse mangiato un Natsu completamente sopito?
-Impossibile … Natsu! Nats/-
Si bloccò di colpo quando sentì una risata femminile provenire da poco lontano. Si era addentrata nella piccola foresta che circondava quell’enorme villa e, senza sapere davvero il perché del suo gesto, si nascose dietro ad un albero.
Davanti a lei vide Natsu e Marlika l’uno di fronte all’altra. Allora era quello il motivo che lo aveva spinto ad allontanarsi? Possibile che fare il finto tonto della sera prima fosse tutta una messa in scena? Che la battaglia con Gajil per quell’incarico fosse dovuta al fatto che Natsu desiderasse incontrare quella donna? Si conoscevano? Eppure non ne aveva mai fatto parola.
Quelle erano tutte le domande che si proposero alla mente di Lucy nel momento in cui aveva visto il giovane Dragon Slayer davanti alla Maga delle carte.  Solo quando il cervello smise di pensare riuscì effettivamente a rendersi conto della situazione, e a vedere con occhi diversi.
Natsu era in piedi, braccia conserte e  con faccia annoiata. Il portamento non era certo quello di un amante pronto a soddisfare le richieste di una donna. L’unica ad avere un atteggiamento provocatorio era Marlika. Portava in mano una busta e, ad ogni tentativo di avvicinarsi al ragazzo, questi si scostava. Certo, forse non era un’azione che faceva di proposito ma, sicuramente, non era lo stesso modo di fare che aveva tenuto la sera prima con lei.
Per l’ennesima volta, senza darsi una spiegazione, Lucy si ritrovò ad esultare.
-Avanti, allora cosa vuoi? Sei venuta al campo e mi hai chiesto di seguirti. Credevo che ti fossi dimenticata qualcosa riguardo al serpente gigante-
-Volevo solo darti una mano. Ero così preoccupata quando ve ne siete andati , pensavo che il mostro avrebbe potuto attaccarvi-
-Non avevi detto che usciva solo all’alba-
-Si, ma non si sa mai. Comunque, sono venuta qui per leggerti le carte. Forse questa volta riuscirò a trovare qualcosa-
Senza aspettare alcuna risposta la donna si sedette sui talloni, posando un mazzo di carte a terra. A differenza di quelle di Cana, quelle di Marlika erano di un colore viola molto intenso, che quasi faceva a pugni con il porpora dell’abito. Le decorazioni in oro sembravano richiamare le spire di un roseto, simili a quelle viste la sera prima sulla porta della sua camera.
Natsu rimase in piedi, a braccia conserte. Sebbene la maga davanti a lui avesse aspettato un suo movimento, si rassegnò e iniziò a mescolare le carte. Pian piano le ripose in uno strano ordine e, non appena queste toccavano terra, uno strano bagliore faceva comparire delle immagini. Lucy dalla distanza in cui si trovava non era in grado di distinguere le forme, ma sicuramente dovevano assomigliare a quelle dell’amica.
-Ma guarda un po’ … A quanto pare le mie carte vogliono rivelarmi qualcosa sulla tua amica. Un messaggio per lei-
Fu in quel momento che Lucy si rese conto di esser stata scoperta. Vide chiaramente Marlika lanciarle un’occhiataccia. D’altronde doveva aspettarselo da una maga della magic card. Sicuramente aveva intuito fin dall’inizio quell’appostamento.
-Un messaggio per Lucy?-
-Verrai tradita da qualcuno di cui meno sospetti e perirai per mano di fiamme mandate da un cielo stellato. -
Tutti e tre, Marlika compresa, sussultarono a quell’affermazione. Natsu si piegò immediatamente ad osservare quelle carte. I disegni non sembravano rappresentare ne Lucy , ne le fiamme che provenivano dal cielo.
-Ma che razza di previsione è?Quando dovrebbe succedere?-
-Questo non lo so, mi dispiace-
-Sei sicura che dicano la verità? Non puoi scoprire proprio nulla a riguardo? Riprova, avanti-
Natsu raccolse una delle carte, quella con impresso il sole e lo porse alla maga che continuava a fissare il terreno. Fu in quel momento che la carta prese letteralmente fuoco.
-Ma che cosa?!-
Il ragazzo ritrasse immediatamente la mano, scoprendo una sensazione che mai si sarebbe immaginato di provare. Le fiamme di colore verde acido che avevano avvolto e polverizzato la carta l’aveva bruciato. Aveva sentito un forte dolore alla mano, ma per fortuna la pelle non sembrava essere stata ustionata.
-Non è un buon segno! Le mie carte non si erano mai bruciate così prima d’ora-
-Io torno indietro. Se hai qualcosa da dirmi sul serpente, meglio che lo fai subito-
Bastarono due passi da parte del Dragon Slayer perché Lucy si allontanasse dall’albero e iniziasse a correre in direzione del campeggio.
Quella predizione non le era piaciuta per niente. Più cercava di capirci qualcosa e meno sapeva darsi delle risposte. La prima parte, quella in cui si affermava che sarebbe stata tradita da qualcuno di cui meno sospettava … Non riusciva a capire di chi si potesse trattare, c’erano così tante persone di cui si fidava. Ma quello che più la inquietava era la seconda parte, quella che decretava la sua morte.
 
Natsu ci mise un po’ a tornare al campo, la mente focalizzata sulla predizione che Marlika gli aveva fatto riguardo a Lucy. Durante gli anni passati in compagnia della giovane aveva assistito a molte scene dolore e , di certo, rivelare a Lucy quell’ennesima prova non era una cosa che lo entusiasmasse più di tanto. Sapeva che la ragazza sarebbe stata in grado di superare la prima parte di quel rompicapo con la sua forza d’animo e determinazione, ma quello che più lo inquietava era la predizione della sua morte. Il solo pensare di vedere la ragazza immobile, priva di vita davanti a lui lo fece sussultare. Aveva già provato che cosa significava perdere una persona cara, anche se poi la morte di Lisanna si era rivelata falsa. Ma come avrebbe reagito alla morte di Lucy?
Sbuffò, portandosi una mano fra i capelli e continuando a camminare a passo svelto per tornare al campo prima che i suoi amici si svegliassero.
-Perché ci sto pensando così tanto. Non permetterò che le accada nulla. Assolutamente. Al diavolo le predizioni-
Determinato nella sua decisione arrivò al campo con un sorriso stampato sul volto, cancellando ogni minima tracce di quel presagio di morte. Si sorprese nel vedere Lucy ancora addormentata, mentre Happy iniziava pian piano a svegliarsi e a tirarsi su con ancora la bava alla bocca.
-Buongiorno Natsu!-
-Buongiorno. Lucy dorme ancora?-
-Si-
-Forse è il caso di svegliarla. Dovremmo iniziare a cercare quel serpente-
-Va bene!-
Il gatto blu si alzò, avvicinandosi alla ragazza  e iniziando a punzecchiarle leggermente la guancia. Dopo qualche minuto Lucy si svegliò, mettendosi seduta e stropicciandosi gli occhi, salutando i due compagni d’avventura fra uno sbadiglio e l’altro. Spera vivamente che i due cadessero il quel piccolo inganno, credendo di averla svegliata. Non sapeva perché, ma non se la sentiva di dire a Natsu di averlo sentito parlare con la maga della Magic Card e, peggio ancora, di aver assistito alla predizione del suo futuro.
Natsu , dal canto suo, non sembrava minimamente scosso da quello che aveva sentito. Forse era successo qualcos’altro mentre lei era impegnata a tornare indietro, forse le carte avevano dato un nuovo risultato, o magari avevano trovato un modo per evitare quella tragedia.
-Ho parlato con Marlika poco fa-
-Con Marlika?  Era qui?-
Quel tono sorpreso le sembrò così falso alle orecchie che si sorprese nel vedere il giovane Dragon Slayer continuare il discorso senza alcun sospetto.
-Era venuta per leggerci le carte, nella speranza di trovare quel mostro. A quanto pare è riuscita a scoprire il luogo in cui si è rintanato durante la notte. Si trova in una grotta poco più a nord da qui, non è nemmeno mezz’ora di strada a piedi-
-Bene, allora incamminiamoci-
Disse Lucy, alzandosi e raccogliendo le proprie cose per poi riporle ai piedi dell’albero come fece gli altri due.
Non sapeva spiegarsi il perché, ma per tutto il tempo in cui si ritrovarono a camminare in mezzo alla foresta  , non poteva fare a meno di rimanere pochi passi dietro a Natsu. Qualche volta alzava lo sguardo per poi ritrovarsi a fissare le sue spalle senza proferir parola. Era come se la testa si fosse completamente svuotata di ogni pensiero, impedendole così di iniziare qual si voglia discorso.
Anche il ragazzo, dal canto suo, non aveva dato fiato alla bocca nemmeno una volta. Continuava a camminarle poco davanti, i muscoli tesi come per percepire ogni singolo movimento. Happy, dal canto suo, sembra essersi accorto che fra i due c’era qualcosa che non andava, ma di certo quello non era il momento adatto per parlare di cose del genere.
Quando erano ormai arrivati nei pressi di un’enorme caverna, Natsu si voltò di scatto verso l’amica, che quasi rischiò di andargli addosso.
-Lucy … forse è meglio che tu rimanga qui-
-Come?-
-Ci metterò un attimo. Dammi solo il tempo di entrare li dentro, trovare il serpente e metterlo ko-
-Non puoi andarci da solo! Potrebbe servirti l’aiuto di qualche spirito stellare. Come faccio ad aiutarti se non ti sono vicina-
-Happy aspettami anche tu qui-
Senza dire altro si voltò e si diresse verso la caverna. Quella era la prima volta che la giovane maga vedeva il ragazzo con quell’espressione in volto. Non sembrava ammettere alcuna replica a quello che aveva appena affermato.
-Natsu! Aspetta! Siamo un grup/-
Nell’esatto momento in cui Lucy fece il primo passo per raggiungere l’amico, dalla grotta uscì l’enorme serpente: la mandibola spalanca mostrava i denti aguzzi , la bava colava dalle fauci andando a corrodere il terreno, e la velocità con cui si presentò davanti ai due ragazzi fu a dir poco strabiliante.
Natsu, senza esitare un secondo fu immediatamente davanti a Lucy, che indietreggiò di qualche passo.
-È  davvero gigantesco! Marlika non ci aveva accennato al fatto che la saliva fosse acida!-
-Happy porta lontana Lucy-
-Ma Natsu!-
-Subito!-
Delle ali bianche spuntarono dalla schiena del piccolo gatto blu, che afferrò la ragazza dalle spalle e immediatamente spiccò il volo, proprio un attimo prima che il serpente tentasse un secondo attacco sui tre amici.
Il gran polverone che si venne a creare costrinse la ragazza a portare le mani davanti al volto, togliendole così anche quella poca visuale che era riuscita a mantenere sul giovane Dragon Slayer. Se  si aspettava di poter affrontare quel gigantesco mostro solo con le sue forze era proprio un folle. Lucy sapeva bene quanto fosse forte l’amico, ma a volte la sola forza non era necessaria per affrontare un nemico.
-Happy torniamo indietro-
-Non possiamo-
-Si invece! Non possiamo lasciare Natsu da solo!-
-Lucy non ho mai visto quello sguardo in lui. Vuole davvero che io ti porti lontano-
-Ma io no! Se non torni indietro tu, troverò un modo per obbligarti a farlo Happy!-
I due amici si guardarono per alcuni minuti. Lucy poteva ben capire quello che stava facendo il piccolo gatto, ma non avrebbe mai permesso che una predizione potesse separare il loro gruppo. Natsu era forte, quello era vero, ma contro un bestione di quelle dimensioni cosa avrebbe potuto fare.
Per fortuna Happy, in un attimo, cambiò direzione e dopo aver intimato l’amica nel reggersi forte, partì come un fulmine per tornare nel luogo in cui il dragon slayers stava combattendo.
Un’abbondanza considerevole di alberi era stata abbattuta e bruciata e , da quello che potevano vedere, la battaglia proseguiva alla pari. La cosa che però sorprese Lucy, fu l’ennesimo asso nella manica del serpente. La criniera scura sembrava prendere vita e attaccare Natsu come se fossero delle vere e proprie fruste. Così tanti attacchi in un solo  momento, come aveva fatto il ragazzo a resistere per così tanto tempo.
Fu in quel momento che un colpo del mostro andò a segno e Nastu fu scagliato a metri  metri di distanza.
-Cancer!-
Lucy evocò immediatamente Cancer, dicendogli di distrarre il mostro il tempo necessario per soccorrere Natsu.
-Come desidera signorina, hibi-
-Mi raccomando! Una bella rasatura a zero. Happy andiamo!-
Volarono verso il ragazzo, e non appena Happy la appoggiò a terrà tornò ad aiutare lo spirito stellare in modo da aiutare l’amico a riprendere le forze.
-Natsu va tutto bene?-
La ragazza corse al fianco dell’amico, ancora accasciato a terra, dolorante. Era ancora sveglio e non appena la vite tentò di tirarsi su, ma la reazione del suo corpo fu tutt’altro che rapita. Si piegò in avanti, portandosi la mano al fianco. L’enorme colpo subito dalla caduta gli aveva di certo fatto male la schiena.
-Aspetta! Fai con calma-
-Avevo detto a Happy di/-
-Non puoi cacciarmi via così!-
-Quel coso è pericoloso!-
-Lo è anche per te non ti pare?-
-E’ diverso-
Natsu distolse immediatamente lo sguardo, osservando gli amici che stavano combattendo al posto suo. Il serpentone era forte e veloce, ma non era altrettanto furbo. Come faceva a non accorgersi  di quello che stavano facendo.
Inspirò a fondo e scostando dolcemente Lucy si tirò su, un primo momento barcollando, poi facendosi più sicuro sui suoi passi.
-Natsu, abbiamo affrontato così tanti nemici insieme, uno più temibile dell’altro … persino più forti di questo … e ora mi vieni a dire di andare via? Posso aiutarti, posso usare gli spiriti stellari per darti una mano-
-Posso farcela da solo-
-Smettila di fare il cocciuto-
Continuava a camminare verso la battaglia, mentre la ragazza lo seguiva continuando ad insistere sul punto cruciale della discussione. Anche lei aveva notato lo sguardo deciso sul viso del Dragon Slayers quando le diceva di andarsene, e più che mai era certa che quel comportamento fosse dovuto a quelle maledette carte. Doveva ammetterlo, anche lei aveva paura che da un momento all’altro tutto quello si potesse avverare, ma non poteva di certo lasciarlo solo .
-Lucy allontanati e basta. Chiudiamo qui il discorso-
Quel tono di voce le fece gelare il sangue nelle vene. Per un attimo le tornò alla mente il padre, e il modo che aveva di ordinarle le cose. Senza pensarci due volte, appoggiò una mano sul braccio del giovane, costringendolo a girarsi e a guardarla in faccia.
-Cosa credi che io sia? Una bambina? Non ho bisogno di protezione, posso benissimo cavarmela da sola. Non sono così debole come credi-
-Non intendo dire che sei debole-
-E allora cosa? Hai paura che la predizione di Marlika si avveri oggi?-
In quel momento gli occhi del ragazzo, che fino a quel momento aveva  evitato di guardarla direttamente in faccia, incontrarono i suoi. Aveva capito che lei lo aveva seguito, che aveva sentito tutto quello che la maga delle carte gli aveva svelato.
Stava quasi per rispondere alla domanda della giovane amica, quando una violenta folata di vento li spinse letteralmente via.
Solo qualche istante dopo Lucy riuscì ad aprire gli occhi e vedere Natsu che le faceva da scudo. Una scarica di aghi stava colpendo l’amico che continuava imperterrito  a farle da scudo. Non riusciva a parlare, a muoversi. Voleva prendere le chiavi ed evocare un altro spirito stellare per fermare quella sofferenza che vedeva dipingersi sul volto dell’amico.
Improvvisamente si sentì spingere via, cadde a terra, e quando riuscì a guardare nella direzione in cui si trovava l’amico rimase paralizzata.
Un ago, più grande rispetto agli altri, aveva trafitto l’amico da parte a parte all’altezza della spalla destra. Natsu fece appena in tempo a guardarla e sussurrare qualcosa prima di cadere a terra privo di sensi.
Fu nell’esatto istante in cui lo vide steso al suolo, gli occhi chiuso e il respiro quasi assente , che qualcosa si sbloccò. La mente si svuotò di ogni pensiero, il dolore che sentiva alle ginocchia e ai palmi sbucciati svanì. Le uniche cose che le orecchie sentivano erano gli stridii del mostro e i suoi movimenti pensanti che radevano al suolo gli alberi.
Non si accorse nemmeno che intorno a lei si era andato a creare un cerchio magico e che dalla sua bocca iniziavano ad uscire delle parole che andavano a comporre, a loro volta, una salmodia.
Pochi istanti dopo una luce improvvisa scaturita da se stessa, abbagliò anche lei. Quella luce e un tonfo improvviso fu tutto quello che riuscì a percepire, prima di cadere a terra priva di sensi, e con una sola parola in mente: Natsu.
 

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Ciao a tutti!
Prima di tutto mi scuso per l'enorme ritardo del secondo capitolo, ma purtroppo i mesi scorsi mi hanno impegnata non poco tempo fra corsi all'università, canto e altro ancora. Spero che chi ha letto il primo capitolo e l'ha comentato mi segua ancora.
Ringrazio tutti quanti per aver letto il primo capitolo e per i bellissimi commenti. Tengo inoltre a dire che se , alcuni di voi, hanno delle critiche o dei consigli da darmi sono ben accetti.
In questo capitoletto vediamo in nostri amici alla prese ancora una volta con delle carte che non sembrano essergli molto favorevoli e a quanto pare la buona sorte li ha abbandonati. Chissà che gli accadrà?!

  
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