Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
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Autore: Punkie Vampire    28/09/2007    4 recensioni
Un passato per niente piacevole.
Un presente di solitudine.
Arriva qualcuno, se ne va, ti lascia di nuovo sola, con il cuore più spezzato di prima.
Poi un altra persona ti viene di fronte, ti offre la compagnia. Ma se tutto si ripetesse? Se alla fine, poichè ogni cosa deve finire, tutto tornasse come prima: solitudine?
Cosa scegli, allora?
Lo storpiamento del sogno di una mia amica che spero piaccia a chiunque lo legga. Mi raccomando!!! ENJOYY!
Aggiornata con il capitolo 13 dopo due anni, quattro mesi e ventiquattro giorni!!!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo1 What I'm doing In caso vi capitasse di cliccare per errore o volontariamente sulla mia ff vi sarei molto grata se mi scriveste commenti di tutti i tipi da =) a ^*^, se mi intendete...ne ho bisogno per continuare. Insomma...datemi la carica!!!!!!!!!

DISCLAIMER: voglio informarvi che NON conosco i My Chemical Romance ( T__T) e la Fanfic che state per leggere non è scritta a scopo di lucro. E' solo frutto della mia mente perversa.

Ready, set,go and start to read!!!!!!
ENJOY

capitolo I:

WHAT I'M DOING...?

La sveglia segna l'1. Di notte. Mi giro e guardo il buio. Prima di andare a dormire tiro giù totalmente le persiane. Adoro il buio.Senza di esso non ci sarebbe la luce. Mi piace pensarla così. Mi piace pensare al buio come il principio, non come la fine.
Mi alzo lentamente, o forse lo penso e basta, sono talmente stanca che non riesco più nemmeno a distiguere cosa sto fecendo da cosa sto pensando. Alla fine realizzo di essere ancora distesa a letto. Stavolta mi alzo per davvero, mi avvio barcollante verso la porta della camera e la apro. Subito i miei polmoni si riempiono d'ossigeno. Ecco l'unico difetto di dormire in una camera totalmente chiusa: la mia stanza si era riempita di anidride carbonica. Decido di lasciare la porta aperta mentre vado in bagno. Quando mi ridistendo mi viene in mente il sogno che ho fatto poco fa.
***
-Perchè mi trovo qui?- chiedo ad alta voce.
Sono in classe seduta al mio solito posto. Però sono sola, non c'è nessuno.
-Così...- dice una voce al mio fianco. Mi volto. Accanto a me c'è un ragazzo, davvero molto carino. -Non c'è un motivo, sei qui e basta-
Ha una voce dannatamente suadente e dolce...
***
Controllo l'orario per essere sicura di avere trigonometria alla prima ora. No, ho chimica.
Ultimamente sono davvero distratta. Mi dimentico facilmente ogni cosa. E' da tre settimane che il giovedì ho chimica alla prima ora, ma io mi sono fissata che c'è trigonometria. Prendo i libri e mi dirigo in fretta verso la classe.
Mi siedo al solito posto, in angolo, nella condizione naturale di ogni uomo, la solitudine.
Io non amici, prima di tutto perchè mi sono trasferita da poco qui a Los Angeles. Ma anche quando abitavo a Phoenix non avevo amici. Mi piace stare da sola. Vivo da sola in un'appartamento single e ho solo 17 anni. Ogni tanto fa un salto a salutarmi mia sorella ma non vedo mai mia mamma. E' la manager di qualche cantante. Non mi importa niente di lei come a lei non importa di me.
Entra il prof e tutti si mettono composti. Subito dopo di lui entra un ragazzo coi capelli e gli occhi dello stesso color ocra scuro. Si chiama Ray Smith. Si siede accanto a me. E' un deja vù: è il ragazzo del sogno.
-Cosa stavate leggendo?- mi chiede. Ha la stessa voce dolce che aveva nel sogno.
-Boh-gli rispondo- Non mi interessa chimica-
-Nemmeno a me. Come ti chiami?-
-Qween McBrian-
Lo guardo negli occhi. Perchè questa meraviglia umana sta parlando proprio con me?, penso.
-C'è qualcosa?-, mi sorride. Faccio cenno di no con la testa.
Mi giro verso il professore, ma non posso fare a meno di sentire il suo sguardo su di me.
Mi metto a scarabocchiare il libro facendo finta di prendere appunti.
***
Mentre prende appunti, no, fa finta di prendere appunti, non riesco a staccarle gli occhi di dosso. I capelli liscissimi neri le vanno sul foglio e lei li sposta. Mi abbasso anch'io e le chiedo sottovoce se dopo la posso accompagnare a casa.
-E' solo la prima ora, sta certo che trovi ragazze carine dopo da accompagnare a casa-mi risponde.
-Mi offendi-le dico scherzando -Facciamo così, finito tutto chi esce per primo rimane seduto sul muretto ad aspettare l'altro. Che ne dici?-
Ti prego ti prego ti prego dì di sì, mia nuova preda.
-Poi te ne dimentichi...- mi dice invece. Sembra che ci ripensi. -Vabbè...facciamo come dici tu tanto te lo dimentichi-aggiunge sussurrando
***
Lo aspetto da poco ma sono già sicura che si è dimenticato dellì'impegno che si è preso con me qulche ora fa.
Scendo dal muretto accompagnata dalle note di Basketcase. Una mano mi afferra il braccio. Mi giro e mi trovo faccia a faccia con Ray.
-Dove abiti?- mi chiede.
-Vieni...- Non lo conosco nemmeno ma la sua vicinanza mi fa uno strano effetto. Ho il battito accelerato e non sento neanche la musica che viene dagli auricolari dell'i-pod. Percepisco solo la sua presenza.
Siamo di fronte a casa mia. -Siamo arrivati- gli dico.
-A domani allora- Si china e mi da un bacio sulla guancia. Io rimango immobile a guardalo mentre si gira e scompare nell'angolo dietro la curva.
***
Spero di averla conquistata. Non mi sembra una preda difficile ma è possibile che non l'abbia ancora ben visualizzata.
In fondo è solo una preda. Una preda che è caduta nelle fauci del predatore sbagliato e che fra un po' lo capirà. E sarà dolore.
Io allora mi divertirò nel vederla soffrire, perchè in fondo è per quello che sono stato creato. Il mio piacere personale è la sola cosa che conta. Questa è la mia filosofia.
***
Sono confusa.
Sto andando contro le mie regole, contro la mia filosofia, contro me stessa. Io non ho amici e non devo averne. Devo pensare al futuro. Devo pensare a come starei se loro mi lasciassero di nuovo sola...
Come è già successo sette anni fa...
Non devo pensarci. Devo solo pensare che fra poco arrivano mia sorella e il suo ragazzo.
Preparo la tavola e da mangiare poi mi siedo sul divano a guardare la TV mentre li aspetto. Faccio un giro di canali e dopo aver realizzato che stasera non fanno niente, giro su Mtv dove vedo il video di When I Come Around per la quinta volta.
Suona il citofono. Sono arrivati.
  
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