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Autore: Stranella    17/03/2013    1 recensioni
Viviamo in un mondo in cui tutto può o non essere diverso dalla realtà, una realtà che fa male se la si vive così com'è. Bisogna in qualche modo cercare di non soffrire e così hai due scelte.
Vivere la vita senza divertimento, ma come i tuoi genitori vogliono, oppure vivere la vita con solo del divertimento e fare tutto ciò che i genitori non vogliono.
La scelta è dura, eppure c'è sempre una via di fuga dalla realtà che porta in un mondo fatto solo di sesso, droga e divertimento.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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3. EFFY

Elisabeth Stonem è sempre stata una ragazza che aveva delle regole tutte sue e non faceva favori a nessuno, a meno che non le stesse veramente a cuore. Dopo aver scoperto il tradimento della madre, il padre si era trasferito per qualche mese dalla nonna, “Lo faccio solo per il bene della famiglia Elisabeth, tu non c’entri niente.” Aveva spiegato lui con le valigie sulla porta di casa; ma lei continuava a non capire perché due persine che si amano dovrebbero rovinare tutto quello che hanno creato con un solo gesto.
Dopo questo fatto Effy cercava di essere a casa il meno possibile, per avere poca conversazione con la madre, sapeva i suoi turni di lavoro e ogni volta che Anthea era fuori casa Effy rientrava e viceversa.
Anche da quando Tony era andato al college erano cambiate parecchie cose; non lo vedeva praticamente mai e ormai la conversazione con i suoi era sparita del tutto.
Anthea al ritorno dal lavoro trovò casa vuota, si mise a sedere sulle scale e inizialmente prese una foto di Effy, sorridente, aveva appena pescato un grandissimo pesce insieme a suo padre, aveva dieci anni, “come passano in fretta gli anni” penso, ora tenendo in mano una foto raffigurante tutta la famiglia sorridente, in quel momento le lacrime le iniziarono a segnare tutte le guance, rovinandole il trucco.
-Ho rovinato tutto, TUTTO! Cos’ho fatto di male per meritare una situazione del genere, cosa?- Anthea, presa dalla rabbia, scaglio la cornice addosso al muro, rompendone il vetro. Le mancava la famiglia sorridente, Effy e Tony che si rincorrevano per casa, facendo a gara a chi riusciva per primo a toccare la madre, “ricordi, solo ricordi, non è rimasto niente di tutto ciò!” Anthea mise le mani sul volto e scoppiò in lacrime.
Effy percorse il tragitto di sempre avviandosi verso il pub, sapeva di trovarci Freddie, lui quando non sapeva dove andare stava sempre lì seduto a bere. Entrata nel locale, un odore di fumo mischiato all’alchool la invase; il locale non era molto grande, parquet a terra con qualche chiazza qua e la, e dei tavolini con dei divanetti messi ai lati della stanza in modo da formare una sorta di corridoio per far passare le persone. Effy si guardò in torno e trovò Freddie seduto sul penultimo tavolino, con una birra bevuta a metà sul tavolo; aveva lo sguardo altrove, sicuramente stava pensando a qualcosa che lo turbava. Lei si avvicinò e rimase davanti al tavolo in attesa di una qualche attenzione da parte di Freddie. Lui alzò la testa e appena vide Effy si alzo in piedi, le cinse i fianchi e le diede un lungo bacio. Tutti e due si sedettero in attesa della cameriera che portasse loro la birra.
-Come va bellezza?-
-Non va male.- Disse Effy accendendosi uno spinello.
-Gli altri saranno qui a momenti. Ho sentito Cook e dovrebbe portare la roba.-
-Ottimo!- Cook era quello incaricato di procurarsi la roba, o meglio, era l’unico a conoscere parecchi spacciatori. La porta si aprì ed entrò tutto il gruppo. Come sempre Katie indossava un vestito molto corto, voleva vendicarsi di aver trovato il ragazzo mentre si faceva un’altra, non lo aveva mai perdonato e questa per lei era la vendetta adatta.
-Bene, bene!- Disse Cook sorridendo, mentre si avvicinava al tavolo.
-Abbiamo interrotto un momento di dolcezza?-
-Quando mai io e Freddie siamo dolci?- Disse Effy sbuffando.
Gli altri intanto avevano preso posto e avevano ordinato da bere.
-Bhe, non so. Magari oggi vi siete impazziti e siete diventati dolci!-
-Può anche essere!- Disse infine Freddie esausto. Odiava quando Cook faceva queste battute.
-Ok, ok. Allora sentite il programma che ho fatto.-
-Non ascoltatelo, fa schifo.- Disse Katie mentre sorseggiava la sua birra.
-Taci donna!- Katie non mandò a fanculo mentre beveva.
-Allora stavo dicendo… ah, si! Ora beviamo parecchio e ci facciamo di brutto e dopo andiamo a rimorchiare in discoteca, eh?- Disse alzandosi in piedi e allargando le braccia, come se stesse ringraziando un immenso applauso.
-Idea di merda.- Disse Effy senza un minimo di entusiasmo nella voce.
-Poi scusa, come facciamo ad arrivare in discoteca se siamo fatti e ubriachi?-
-Ma se te neanche ti ubriachi, JJ!- Disse Freddie ridendo. E’ vero, JJ non amava bere, più che altro lo faceva diventare “più diverso da come sono ora”, aveva spiegato agli amici.
Bevvero parecchie birre e anche qualcosa di più forte e ingoiarono più o meno tre pasticche ognuno, dopo di che uscirono dal pub e s’incamminarono senza una meta precisa. Dopo aver camminato per più di dieci minuti i ragazzi iniziarono a sentire a stanchezza su di loro, ma non gli importava più di tanto, avevano ancora tutta la notte e sicuramente non l‘avrebbero passata a riposarsi.
-Ragazzi, sono stanca! Ci possiamo sedere cinque minuti? Per favore!- Per evitare si subirsi le lamentele di Katie per altri cinque minuti acconsentirono e si sedettero su una scalinata che dava sul fiume.
Freddie strinse forte a sé Effy e la baciò più volte sul collo. La amava veramente e aveva paura che lei prima o poi si fosse stancata di lui e fosse andata alla ricerca di qualche nuova attrazione; ma per il momento non si doveva preoccupare di questo, lei era lì, accanto a lui che gli accarezzava il braccio con quelle mani che tremavano per il freddo, lui non aveva neanche una giacca da darle, in fin dei conti erano a metà luglio, a cosa serviva.
-Mi ami?- Chiese Effy voltandosi di colpo per guardare Freddie negli occhi.
-Ma certo piccola.- Rispose lui, mentre la baciava, ma lei si staccò.
-Dico sul serio.-
-Anch’io sto dicendo sul serio. Sono fottutamente innamorato di te e se ti dovessi perdere preferirei morire che vivere da so..- Effy gli aveva messo un dito sulle labbra per farlo tacere. Aveva capito la sua sincerità già nelle prime parole. Gli cinse il collo e gli diede un lungo e romantico bacio.
L’ultimo ricordo della serata fu quel bacio, dopo di che tutto era strano e incomprensibile, le pasticche avevano sicuramente iniziato a fare effetto.
  
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