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Autore: SheLovesHerRomeo    22/03/2013    11 recensioni
La gente va e viene, ma loro due sono rimasti sempre qui, nonostante tutto.
Lei è Jamie e, dopo essere stata lasciata da un Harry Styles un po' rude, incontrerà Liam: un ragazzo molto dolce e gentile.
Tra i due nascerà una meravigliosa amicizia e forse qualcosa di più, ma se il passato tornasse a colpire?
Quale sarebbe la strada migliore da prendere? Tornare indietro o guardare al futuro?
-SLHR
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

 
Era una giornata di fine inverno e un violento temporale minacciava la meravigliosa città di Londra.
Però, molte persone, sembravano non accorgersi di quel brutto tempo, forse abituate al tipo di situazione, e andavano in giro, passeggiando per le varie stradine.
Intanto, ad Hyde Park, un giovane ragazzo era seduto ai piedi di una quercia rigogliosa, concentrato sul leggero fruscio, causato dal vento tra le foglie.
Si chiamava Liam Payne. Era un ragazzo di notevole altezza, magro quanto basta e ben piantato. Aveva dei capelli corti, castani tirati su in una modesta cresta e due occhi color cioccolato molto intensi. Aveva 19 anni, ma si trovava nell’anno dei 20.
Quella giornata, per lui, era iniziata davvero male e non sembrava voler migliorare.
La sua ragazza, Claire White, l’aveva lasciato per andare in Argentina da dei parenti e apprendere la lingua: lo spagnolo. Lui la amava e l'aveva pregata di non lasciarlo. Lei, però, era stata molto scettica riguardo alla loro relazione, in quanto ritenesse che mantenere un rapporto a distanza non fosse una cosa da poco e necesitava forza di volontà e passione.
Per questo, aveva preferito lasciarlo libero, partendo per un tempo indeterminato.
Nonostante ciò, Liam l’aveva comunque accompagnata in aeroporto, per salutarla un'ultima volta.
Quel gesto gli aveva ridotto il cuore in mille pezzi, facendolo piangere interiormente per tutta la mattina.
Aveva deciso di andare nel parco perché, in questo modo, nessuno avrebbe potuto disturbarlo, mentre rifletteva sulla sua, ormai, inutile vita.
 
Rimase lì per un po’, fino a quando non iniziò a piovere e, quindi, fu costretto ad incamminarsi verso casa, con il cappuccio della felpa nera tirato su, in modo da proteggerlo dalle gocce di pioggia o, come amava chiamarle lui, le lacrime del cielo.
Mentre attraversava il sentiero principale, che portava all’uscita, dei singhiozzi strozzati lo distolsero dalla sua destinazione. Essi provenivano da una panchina, leggermente nascosta dai cespugli verde prato.
Lentamente si avvicinò ad essa, trovandoci una figura curva su sé stessa con le ginocchia portate al petto.
Si accovacciò davanti alla ragazza che gli si presentò davanti, facendola sobbalzare dalla sorpresa.
 
Lei era Jamie Stevens, ragazza di 18 anni, di statura media e con un corpo abbastanza magro. Aveva i capelli color biondo cenere, lasciati cadere morbidi e boccolosi sulle spalle, e due occhi azzurri, profondamente in contrasto con quelli di Liam.
Jamie, proprio come quest’ultimo, si trovava al parco a causa del suo ragazzo.
Era innamorata persa di lui, ma a quanto pare non era ricambiata.
Quella mattina, infatti, si era svegliata con il presentimento che qualcosa di poco piacevole sarebbe accaduto. In effetti, aveva sempre avuto un sesto senso per queste cose, ma cercava di far finta di niente e lasciarsi il tutto alle spalle.
Nonostante ciò, il suo ragazzo, Harry Styles, le aveva dato appuntamento in quello stupendo parco per le undici in punto.
La ragazzo, dotata di una naturale puntualità, arrivò cinque minuti prima, per essere sicura.
Giunta sul luogo indicato, il suo ragazzo si trovava già lì, proprio sotto la statua di marmo bianco a loro conosciuta.
Era molto strano vederlo lì a quell’ora perché lui era un palese ritardatario, ma decise di non farci caso, avvicinandosi a lui per stampargli un bacio all’angolo della bocca.
Successe tutto talmente in fretta, da non farla riuscire nemmeno ad amalgamare la notizia: Harry l’aveva appena lasciata.
La sua motivazione faceva ancora più male: le aveva svelato di non essere più innamorato di lei e di averla tradita, andando con Tiffany Evans, la ragazza più facile che avesse mai conosciuto.
Le aveva anche rivelato, di aver passato una delle notti più belle della sua vita e che, probabilmente, i due si sarebbero messi insieme quanto prima.
A questa notizia, Jamie aveva tirato una schiaffo molto violento sul volto del ragazzo, lasciandogli le ditate rosso fuoco. Inoltre, lo insultò per bene e, quando le lacrime iniziarono a scendere, girò i tacchi e se ne andò distrutta e amareggiata.
 
Adesso, non aspettandosi di essere vista, si era abbandonata ad un pianto liberatorio, non preoccupandosi minimamente del trucco che, sicuramente, le lacrime avevano trasportato in giro per la sua faccia.
La ragazza alzò di poco lo sguardo, osservando la figura davanti a sé.
Non aveva mai visto quel ragazzo da nessuna parte, nonostante abitasse a Londra da quando era nata. Lo trovava molto carino, nonostante avesse tutti i capelli attaccati al viso, per colpa della fitta pioggia.
Mentre lo osservava, un sorriso si fece largo sulle labbra dello sconosciuto, facendola ritornare in sé.
“Piacere. Io sono Liam, Liam Payne.” Le disse lui, allungando una mano.
“Ciao. Sono Jamie Stevens.” Disse la ragazza con voce flebile, cercando di smettere di piangere.
“Scusa se prima ti ho fatto spaventare, ma voglio solo cercare di esserti d’aiuto. Hai bisogno di qualcosa?”
“No, tranquillo. Sto bene.” Fece con lo sguardo rivolto alle sue Converse rosso fuoco.
“A me non sembra, ma se non mi vuoi dire niente, lo posso capire. Chi si fiderebbe di una persona incontrata in un parco, mentre piove a dirotto. Per quanto ne sai potrei essere un maniaco.”
Uno senso di angoscia si fece largo tra le emozioni di Jamie, facendole assumere un’espressione preoccupata.
“Ok, la devo piantare di dire queste cose. Fai finta che io non abbia detto niente, d’accordo?”
La ragazza diede un segno d’assenso, muovendo la testa ripetutamente verso il basso e verso l’altro.
“Bene. Ti andrebbe di raccontarmi il motivo per cui una bella ragazza come te si trova in un parco a piangere di sabato mattina?”
“C-certo. Beh, per farla breve, il mio ragazzo mi ha mollata, dopo avermi tradito.”
“Oddio, mi dispiace molto. Se ti può consolare, la mia ragazza mi ha lasciato per andare in Argentina.”
“Direi che oggi è la nostra giornata fortunata.”
“A quanto pare sì.” Disse Liam sospirando leggermente, soffermandosi a guardare i bambini che correvano sotto la pioggia.
Ad interrompere il silenzio formatosi tra i due ragazzi, fu il cellulare di Liam.
“Pronto?” Una voce metallica rispose dall’altro lato dell’apparecchio elettronico, mentre Jamie ascoltava la conversazione interessata ed incuriosita.
“Oddio, cos’ha combinato ‘sta volta quel coglione?!”
“Ok, ok arrivo e cercate di calmarlo.”
Il ragazzo chiuse la chiamata e ripose il cellulare nella tasca dei suoi pantaloni.
“Scusa Jamie, ma adesso devo andare perché c’è stato un problema con Harry, uno dei miei coinquilini.”
Gli occhi della ragazza si riempirono nuovamente di lacrime e una di esse riuscì a sfuggirle.
“Ho detto qualcosa di sbagliato?”
“Anche lui si chiama Harry”
“Oh, eviterò di parlartene allora. Beh, è stato un piacere conoscerti e spero che ti riprenderai. Buona giornata.” Disse salutandola con un leggero movimento della mano.
“Grazie a te, Liam. Spero di rivederti, un giorno.”
“Lo spero anche io. Un bacio.”
 
Jamie lo guardò allontanarsi nella pioggia, diminuita nell’ultima mezz’ora.
Era strano il modo in cui il suo umore fosse migliorato da quando aveva parlato con quel ragazzo. Sembrava aver esercitato su di lei dei poteri curativi e, per la prima volta, aveva proferito parola con uno sconosciuto come se fossero amici da anni. Non era nella sua natura raccontare la propria vita alle persone ed era un bel cambiamento.
Forse, era un bene che Harry l’avesse lasciata, in questo modo avrebbe potuto modificare il suo carattere ed aprirsi di più alla gente.
Guardò di sfuggita l’orologio che aveva al polso, notando l’orario. Entro pochi minuti sarebbe dovuta essere a lavoro e, quindi, avrebbe dovuto darsi una mossa.
Pensando ciò, si alzò frettolosamente dalla panchina, andando in direzione di Oxford Street.

 
 
Spazio Autrice
Ciao piselline belle c:
Beh, come vedete sono tornata con una nuova storia.
Per chi non lo sapesse, sono sempre io: quella di It's too cold outside for angels to fly.
Forse, come capitolo non è il massimo, ma è il primo e mi sembrava giusto fare le presentazioni.
Di conseguenza, è molto descrittivo e poco discorsivo.
Spero, comunque, che abbia attirato la vostra attenzione e che continuerete a leggere.
La canzone a cui è ispirata la storia è This Ain't Goodbye - Train
Io la amo e mi auguro che piaccia anche a voi.
La protagonista, come avete visto, è Teresa Palmer (Warm Bodies/Sono Il Numero Quattro), che a me piace molto come attirce. 
Adesso vado e alla prossima.
Un bacio,
SLHR
 
P.S. Banner: Mirii_Directioner

P.P.S. Vi lascio il mio account Twitter: @Giuls_x
   
 
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