Quando gli occhi mentono
Prologo
Amanda Hillbarns aveva diciotto anni.
Frequentava l’ultimo anno alla Frederick Douglass High School, situata una quindicina di chilometri a nord-ovest da Atlanta, in Georgia. Era alta attorno al metro e settanta, lunghi capelli tra il biondo e il castano, la pelle di un bel colore bronzeo e gli occhi nocciola.
Era stata reginetta della scuola per tre anni di seguito e sempre tra le ragazze più popolari dell’istituto. Una ragazza pon-pon di alto livello, una brillante studentessa con una grande passione per la musica che coltivava fin dall’infanzia con il suo amato violino. Aveva anche vinto una borsa di studio alla Columbia.
Il padre è avvocato, mentre la madre una dottoressa all’ospedale del nostro paese.
La sorella maggiore, Eveline, ha finito da poco gli studi per diventare infermiera.
Questi sono i pensieri che la maggior parte delle persone che mi circondano hanno in questo momento.
Era una ragazza fantastica, ma in pochi la conoscevano realmente. Aveva molti amici, ma pochi di cui si fidava sul serio. Questo è ciò che io penso.
Amanda Hillbarns era una persona speciale e superdotata.
Ma ora è morta.
Io l’ho uccisa.
Mi chiamo Natalie Jones e ho diciotto anni. Ero la migliore amica di Amanda Hillbarns, e questo è il suo funerale.