III
“A volte tocchi
contemporaneamente il punto dove provo dolore e piacere. Che tu sia per me il
coltello”. (David Grossman)
Cersei Lannister
Il vino profumato di Dorne si muoveva lento nel
bicchiere, seguendo, come a passo di danza, il movimento del suo polso.
Lo sguardo di Cersei corse con disprezzo sul
volto sfigurato del fratello. Tyrion dormiva
profondamente ed era proprio in quei momenti che lei lo apprezzava di più:
quando con un solo movimento poteva porre fine alla sua vita.
Poteva salvarlo o essere il coltello che lo squarciava.
E solo i Sette Dei sapevano quanto avrebbe voluto aprirgli la gola e
vedere il sangue, il suo stesso sangue inondargli la pelle
Odiava Tyrion: l’aveva privata di sua madre,di
una parte del cuore di Jamie e di sua figlia.
Piacere e dolore al pensiero di Jamie le
offuscarono la mente: era passato tanto tempo dall’ultima volta che aveva visto
Jamie ma le poteva ancora sentire le sue dita sui
seni e fra le cosce.
Strinse gli occhi sperando che Tyrion si
svegliasse per vomitargli addosso tutto il suo disprezzo, per potergli ripetere
ancora quanto le aveva portato via
Tyrion doveva
svegliarsi.
Se fosse morto Jamie non l’avrebbe mai
perdonata e in qualche modo avrebbe perso anche lui.
E Cersei sapeva perfettamente quanto la
mancanza di Jamie
fosse il coltello che la squarciava
IV
Sapore
Robb/Sansa
Sansa non riusciva più a mangiare le tortine al limone.
Un solo morso, il loro aspro sapore ad accarezzarle la lingua bastava ad
attorcigliarle lo stomaco e a riempirle gli occhi di lacrime.
Le tortine al limone le ricordavano la risata di Robb
mentre le scompigliava i capelli prendendola in giro per la sua precisione
quasi maniacale nel ricamo.
Le ricordava la volta che , da bambina, mentre inseguiva Arya colpevole di averle rubato la sua bambola preferita,
era caduta a terra e la sua faccia aveva incontrato il freddo pavimento in
pietra della Sala dei Banchetti di Grande Inverno.
Robb l’aveva
aiutata ad alzarsi e per farla smettere di piangere le aveva dato una tortina
al limone.
Le ricordava l’ultima volta che avevano parlato.
“Non ti stai portando dietro troppi vestiti?”
“Sono la futura Regina dei Sette Regni, Robb,
nulla è troppo per me”
Rob aveva
fatto una smorfia che Sansa aveva deciso d’ignorare.
“Vuoi una tortina al limone?”
Sansa aveva scosso la testa, lo stomaco stretto in una morsa di pura
felicità all’idea di partire con Joffrey Baratheon.
Nemmeno gli aveva risposto e in quel momento, da sola, ad Approdo del Re,
avrebbe dato qualsiasi cosa per poter mangiare ancora tortine al limone con Robb.