Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: gemellina    21/10/2007    7 recensioni
Il Ministero secondo Hermione Jane Granger, era il posto in cui era racchiusa tutta la noia esistente sul pianeta Terra. Era impossibile, che da tre anni a quella parte non succedesse niente di entusiasmante.
Genere: Romantico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sposami

 

Blaise era il migliore amico che si potesse desiderare.

Sempre pronto ad ascoltare, anche se il suo interlocutore aveva soggiornato ad Azkaban per tre lunghi anni.

Con la parola sempre a portata di mano.

Dispensatore di consigli e di sorrisi.

Aveva qualche stranezza, era un po’ eccentrico… ma era tutto giustificato per il semplice fatto che era un artista senza eguali.

“Sarai il mio testimone?”

“Se me lo chiedi con quegli occhioni… non potrò non accettare!”

L’usuale ghigno dipinto sulle labbra di Draco si storse in un profondo sorriso e tenendo stretto tra le braccia il suo migliore amico cercò di cacciare quelle lacrime che avrebbe tanto voluto versare.

Le prime che avrebbe versato per qualcosa che lo rendeva felice.

Che lo riempiva di gioia pura.

 

Una virile pacca sulle spalle e un cenno con il capo.

Draco, era ormai sulla strada che lo avrebbe riportato da Hermione.

Non riusciva più a contenere quella gioia, non vi riusciva.

Non voleva più reprimere ciò che provava. Lo aveva fatto per troppo tempo e si era distrutto con le sue stesse mani.

 

            On me dit que nos vies ne valent pas grand chose,
Elles passent en un instant comme fanent les roses.
On me dit que le temps qui glisse est un salaud que de nos chagrins
Il s'en fait des manteaux pourtant quelqu'un m'a dit...                     

                                                              

 

                                                       ***

 

Hermione aveva ben deciso di svolgere il suo lavoro stando comodamente seduta sul suo divano con accanto la sua immancabile tazza di tè alla menta e qualche biscotto che la avrebbero aiutata a risvegliarle l’anima quando la voglia di dare fuoco a quelle carte avesse preso il sopravvento.

Si era già fatta fuori mezza scatola di biscotti… era intuibile quanto quella voglia si fosse fatta viva.

 

Avvolta nel maglione del suo Draco continuava a sognare accompagnata dal ticchettio dell’orologio appeso al muro della cucina.

Non aveva davvero voglia di lavorare e avere a che fare con tutte quelle scomparse e quelle morti.

Non ora che aveva capito che nonostante i tendaggi pesanti un barlume di luce riesce sempre a penetrare furtivo regalandoti momenti di gioia che credevi non avresti più provato.

 

“Uff”, sbuffò sdraiandosi sul divano con gli occhi sul soffitto in attesa che la voglia di lavorare su quelle scartoffie la rapisse.

Anche se avrebbe voluto che fosse qualcun altro a rapirla, qualcuno con morbidi capelli biondi e profondi occhi grigi.

Lo avrebbe gradito e non avrebbe fatto alcuna storia.

“Ehi Hermione”

Lo desiderava così tanto che la sua mente lo aveva riprodotto fedelmente. Troppo fedelmente.

“Hermione??!!??”

“Draco??!?”, domandò quasi spaventata mettendosi a sedere, non aspettandosi di certo che sarebbe piombato nel suo soggiorno solo dopo poche ore.

Non ebbe il tempo di dire, pensare o fare altro che Draco la baciò e imprigionò quel corpo esile tra le sue braccia.

Era forse da maniaci pensarlo, ma Draco sapeva che non poteva più fare a meno di lei e di ogni piccola cosa, che fosse un pregio o un difetto, che la caratterizzava.

Semplice, la amava.

 

 

                                                               ***

 

“Avrei dovuto lavorare…”, mormorò Hermione accoccolandosi maggiormente contro il petto di Draco, “…non puoi farmi cadere sempre in tentazione…”

Draco posò un lieve bacio sulla spalla nuda, “Ci cadi da sola in tentazione… io volevo fermarmi al bacio”

“Vuoi dire che la colpa è mia?”, disse accucciandosi ancora di più verso l’uomo che amava.

“E’ una colpa di cui potrai macchiarti ogni volta che vorrai”, le sussurrò.

“Ti amo”

Ma Draco non rispose immediatamente, sembrava piuttosto pensieroso e attratto dal soffitto in maniera quasi morbosa.

“Draco, c’è qualcosa che non va?”

“Sposami, Hermione”

 

Parole irruente che scalfirono nel profondo di Hermione.

Un dolore dolce.

Boccheggiò. Non sapeva davvero cosa dire. Bastava un semplice e piccola sillaba colma di significati, ma era come bloccata, incapace di intendere e di volere tanta era la felicità che invadeva il suo essere. Troppa.

“Sposami”, le ripetè baciandola fino allo sfinimento.

Appariva come una supplica. Voleva essere suo anima e corpo finchè la morte non li avrebbe separati.

Avrebbe continuato ad amarla anche oltre.

Era lì per lei e lo sarebbe sempre stato.

“Ti sposo, Draco”

Lo soffocò con il suo abbraccio mentre lacrime di gioia le inondavano il viso innamorato.

 

 

 

Let me take you there
To the place you know
Why don't you dream with me
The answers will be found

 

 

                                                               ***

 

Narcissa Black stava sorseggiando il suo tè delle cinque accompagnata dalla lettura di un buon libro della biblioteca personale dei Malfoy.

Era sua abitudine trascorrere pomeriggi in solitudine, e se per tre anni erano stati intrisi di angoscia e dolore, adesso che il suo unico figlio era di nuovo con lei, riusciva a vedervi la parte rilassante e armoniosa.

“Buon pomeriggio, sorella”

La voce metallica di Bellatrix era giunta al suo orecchio.

Per pochi istanti era riuscita a dimenticare che aveva una sorella che detestava come non aveva mai detestato nessuno e che era divenuta la sua piaga.

“Cosa vuoi, Bella?”, rispose infastidita chiudendo il libro e poggiandolo sul tavolo in cristallo.

“Prendere un tè in tua compagnia, Cissy”, rispose blanda accomodandosi e servendosi di una tazza di tè, mandando al diavolo il piccolo elfo che stava affaccendandosi per porgerglielo.

 

 

Di sicuro non avevano dato vita a nessun tipo di discussione visto che l’ora del tè era divenuta un’ora di religioso e noioso silenzio.

Improvvisamente una voce ruppe quella specie di rito.

“Madre, ho una notizia da darvi…”

Draco entrò più felice che mai nell’immenso salone, ma alla vista dell'’adorata zia si rabbuiò.

“Dimmi, figliolo…”

Lanciò un’occhiata alla zia e si concentrò nuovamente sul viso radioso della madre e sulla sua felicità.

“Madre, mi sposo.”

Narcissa ebbe un fremito, era impreparata a quella notizia.

“Che splendida notizia, chi è lei?”

“Hermione Granger”

Narcissa sorrise e abbracciò il figlio. Era una Mezzosangue, ma quella storia era acqua passata e per quanto le riguardava aveva finito di credere in quella causa da quando il suo Lucius l’aveva lasciata sola.

“Hermione Granger la Mezzosangue?”, la voce di Bellatrix lo fece irrigidire.

“Sì, c’è qualcosa che non va, zia?”

Bellatrix ghignò, “Figurati, nipote! Non potevi desiderare una moglie migliore

 

Mi nutrirò della tua gioia. Diverrà dolore.

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi qui con un nuovo capitolo, postato non a distanza di mesi, grazie alle vostre sollecitazioniJ

Sono davvero contenta di sapere che c’è ancora qualcuno che legge questa ff.

Mi dispiace di aver fatto passare mesi, ma: Qual è l’indirizzo dell’amore? Mi aveva presa talmente tanto da non far più spazio all’ispirazione per questa.

Spero anche che questo capitolo sia venuto fuori un po’ più lunghetto del precedenteJ

 

Ringrazio di cuore: Merryluna, 8marta8, lelina, DamaArwen88, redRon, fedefun, cipychan87 e marygenoana.

 

GRAZIE DAVVERO.

 

Kisses

 

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: gemellina