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Autore: Crazy Mrs Cullen    05/04/2013    0 recensioni
Per la prima volta che mi cimento nella scrittura ho deciso di raccontare una storia ricca di sogni, speranze e aspirazioni di due giovani donne, Eleonora e Carrie, due grandi amiche, per le quali il destino ha in serbo qualcosa di davvero speciale. Il loro viaggio le porterà ad incontrare Ian Somerhalder e Joseph Morgan, gli affermati attori del cast di The Vampire Diaries. Saranno loro a stravolgere la loro vita. I nostri protagonisti vivranno di tutto, tanti episodi struggenti e davvero tante situazioni difficili. Saranno all'altezza di affrontarli? Bhe...lo scoprirete leggendo...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Joseph Morgan, Joseph Morgan, Nina Dobrev
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Triangolo
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POV Ele

 

Arrivammo finalmente a Londra dopo un'ora e quarantacinque minuti di viaggio e tutto ciò a cui avevo sempre aspirato era ad un passo da me. Mi sembrava tutto così irreale da non poter credere di essere lì. Io da semplice ragazza di liceo a donna quasi in carriera, quante cose cambiano nella vita, quante nuove decisioni, quanti stravolgimenti, ed eccone uno. Dopo aver preso i bagagli ci dirigemmo verso l'uscita per poter prendere un taxi e dirigerci verso il nostro nuovo appartamento consigliatoci dal mio nuovo direttore di giornale. Questo era a dieci minuti da Londra a piedi e si poteva accedere ovunque. Londra era proprio come la immaginavo, un po' grigia ma immersa nel caos della quotidianità inglese, movimentata e ricca di uomini e donne affamati di successo. Noi davamo l'impressione di due forestiere, e in fondo lo eravamo davvero, sembrava quasi che con quel mondo non c'entravamo niente ma ben presto ci avremmo fatto i conti. Dopo aver raggiunto l'appartamentino che da lì in poi ci avrebbe ospitato e aver sistemato un po' tutto il possibile, o almeno io perché Carrie era invasa dalle sue cose alle quali nemmeno lei dava ormai più un'ordine, mi decisi a chiamare il giornale. Una voce gentile mi rispose dall'altro lato e mi disse altrettanto gentilmente di attendere in linea, finalmente parlai con il mio direttore…

 

Dir.-Salve signorina Eleonora, com'è andato il viaggio?-

Io: Bhè non posso lamentarmi, è andato tutto come previsto, tutto tranquillo. Anche l'appartamento è davvero carino poi ci staremo bene-

Dir.- Staremo? Non è sola?

Io- in realtà sono venuta qui con un'amica, anche lei qui per lavoro esclusivamente.-

Dir.- pensavo fosse in dolce compagnia se me lo consente-

Io- beh non proprio allora, dissi ridendo, e al momento è un pensiero che non mi appartiene-

Dir.- Bene, meglio se mi consente. Bene allora l'aspetto domattina in redazione. Benvenuta a bordo.

Io- va bene, sarò puntuale ( come mai in vita mia pensai) a domani. E riagganciai.

 

Passammo la giornata in giro per Londra ma senza far compere purtroppo, soprattutto per il dispiacere di Carrie. Vabbè ci saremmo rifatte non appena avremmo iniziato a lavorare. La serata passò tranquilla, ordinammo cinese, la cuoca, cioè vale a dire la sottoscritta, non aveva voglia di cucinare. Mentre Carrie continuava a sistemare i suoi borsoni mi misi a fissare la finestra della nostra piccola cucina. Londra di sera era davvero uno spettacolo e la mia mente iniziò a viaggiare per quei viali e tra quelle mille luci. Pensai di andare a letto poiché non volevo sembrare uno zombie al mio primo giorno di lavoro e così feci.

 

Il mattino seguente inaspettatamente trovai già pronta la colazione, "wow" pensai, e chi mai sarà passato? era stata Carrie in piedi prima di me ed erano solo le sette, miracolo!

Mi guardai allo specchio non ero uno spettacolo con il mio pigiamone bianco e i capelli infeltriti. Mi diedi una sistemata veloce come al mio solito una semplice maglietta e un paio di jeans, ma mi bastò arrivare in cucina per sentire i soliti rimproveri della mia migliore amica.

Carrie: stai andando a raccogliere funghi o al primo giorno di lavoro in un giornale di Londra?

Io: la seconda (dissi assonnata)

Carrie: Bene, vedi che hai ancora un minimo di ragione. Allora esigo che ti cambi.

Io: Non ci penso proprio. Tu sei matta.

Carrie: devo ripetertelo? A cambiarti, forza!

E così mi mostrò una serie di abitini ma nessuno faceva per me, alla fine pur di togliermela dalle orecchie optai per una camicia bianca, una gonna nerra di stoffa elegante e la solita giacca nera da abbinare. I capelli vennero raccolti leggermente di lato, trucco leggero e via.

Carrie: ecco a cosa ti serve un'amica come me, dai muoviti che altrimenti farai tardi e io non voglio fare la fame!

Io: va bene capo, agli ordini vado.

Carrie: ehi…andrà tutto bene e mi fece l'occhiolino ( odiava gli abbracci e mi avrebbe pestato se solo mi fossi azzardata xD)

Io: Grazie. Ti voglio bene.

Carrie: bleah…smancerie inutili, ti faccio correre eh!

Io: ok scappo allora. Ed uscii ancora ridendo.

 

Quando arrivai all'ufficio ero del tutto sconvolta dopo tre bus e un taxi era il minimo direi. Era un ambiente del tutto nuovo per me ma mi piaceva e stranamente non ero in imbarazzo, in fondo avrei fatto ciò che mi piace. Arrivai dalla segretaria, Molly, lessi sulla scrivania e fu lei a mostrarmi il mio ufficio. Era tremendamente illuminato ed affacciava sulla strada, ancora una volta a sottolinearmi la vita frenetica londinese. Così cominciai a  sistemarmi e dopo poco avrei dovuto raggiungere il direttore. Dopo venti minuti circa dopo aver notato che non mi aveva ancora fatta chiamare decisi di dirigermi nel suo ufficio. All'uscita fui invasa da un profumo di cioccolata calda e decisi di fermarmi a prenderne una bella tazzina al bar dello stabile. Notai che un uomo sulla cinquantina parlava in maniera piuttosto alterata con quello che mi sembrava essere il mio nuovo capo, così mi avvicinai un po' di più a dove discutevano. Parlavano di un servizio andato male, di alcune interviste ben poco riuscite e si lamentava parecchio. Al suo seguito c'erano due ragazzi dal volto familiare, soliti bellocci presuntuosi, forse qualcuno del cinema pensai. Mi sembrava di averli già visti il pomeriggio precedente su qualche tabloid ma non riuscivo ad inquadrarli proprio bene. Uno era alto, con i capelli neri un po' lunghetti e portava un paio di occhiali da sole molto scuri e una giacca tenuta sulla spalla da divo e tentava di giustificarsi o almeno quello si deduceva dai gesti che faceva con le braccia. L'altro stava più sulle sue, il tipo tenebroso pensai, un po' fissato, e tentava di prendere le parti di quello che sembrava essere suo amico. Era castano e portava una lieve barba appena accennata vestito con un semplice maglione nero e un paio di jeans. La sola vista di quei due mi aveva già irritato cos decisi di tornarmene nel mio studio ma sentii una voce chiamarmi alle spalle…

 

Dir.- signorina Eleonora? Giusto?

Io- Bhe si la stavo cercando…ma…

Dir.- si un piccolo incidente poi le spiego, venga mi segua nel mio ufficio

Io- certo

 

E da lì a poco avrei svelato questo piccolo "mistero"….

  
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