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Autore: hell is just a sauna    06/04/2013    4 recensioni
“Sai cosa vorrei?”-disse.
Scossi la testa.
“A volte vorrei semplicemente che qualcuno mi prendesse la mano e mi dicesse che ne vale la pena. Vale la pena di esser felice di nuovo.”
Questa storia è venuta fuori ascoltando Troublemaker dei Green Day per 4 giorni di seguito e guardando 24 ore al pronto soccorso.
Si, lo so, sono una persona molto triste e ora scusatemi ma mi vado a nascondere.
(storia in revisione)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Billie J. Armstrong
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Smell your technicolour in your eyes
Makes me sick with pleasure in my mind
Shake it like it's so enlightening, staring at the sun that's blinding
Like a bottle rocket in the sky

Londra.
King's College Hospital,Pronto Soccorso.
Turno di notte.
Guardai l’orologio 02:15.
Eh già,il Pronto Soccorso è sempre pieno di gente, anche di notte. Dovrebbe essere terribile vedere tutta quella gente dentro un ospedale, ma per un’infermiera che ama il suo lavoro invece non lo è.
È fantastico poter aiutare le persone.
È fantastico vedere i sorrisi dei tuoi pazienti quando gli dici che possono stare tranquilli e che in poco tempo possono andare a casa.
Credo che avere qualcuno che ti da delle buone notizie, soprattutto quando sei in Pronto Soccorso, sia rassicurante.
Comunque delle volte è persino divertente ;si conoscono cose nuove,persone nuove e si impara sempre qualcosa di nuovo.
“Charlie sta arrivando un codice verde, lo prendi tu?”-Guardai Elena la mia collega,nonché migliore amica.
“Si El, continui tu con la sala d’attesa?”
“Si certo,vai pure”.
Elena aveva 35 anni. Amava con tutta se stessa questo lavoro esattamente come me,con la differenza che lei lavorava in ospedale da molto più tempo. Era molto protettiva nei miei confronti e quando qualcuno mi infastidiva,mi difendeva sempre.
Mi avviai verso l’uscita e notai che l’ambulanza era già arrivata.
“Ciao Matt,cosa abbiamo?”-chiesi salutando il paramedico.
“Ciao Charlie, la signora accusa un male che parte dal collo e va fino al fianco”.
“Ok portala dentro, io vado a prendere lo stetoscopio e il resto”.
Mi avviai verso il piccolo ufficio dove avevo i miei “strumenti da lavoro”. C’era Sally seduta allo sportello che come al solito registrava i pazienti della sala d’attesa. Tornai in sala e guardai dov’era la mia paziente, mi avvicinai al letto e chiusi la tenda della postazione.
“Allora signora..?”
“Susanne Smith, ma non chiamarmi signora che mi fai sentire vecchia, chiamami Susanne”.
“Ok Susanne, io sono Charlotte e sono un’infermiera, ti faccio una piccola visita di controllo e poi vado a chiamare il medico,ok?-le sorrisi. Speravo di essere rassicurante in qualche modo.
“Va bene ma datemi subito qualcosa che voglio tornare a casa” mi rispose.
“Dove ti fa male?”-chiesi guardandola.
“Tutta la parte destra, dal collo fino al fianco”
“Ok, adesso vediamo di scoprire il problema”
“Sembri molto giovane”-disse scrutandomi attenta.
“Ho 23 anni”-risposi
“Devi amare molto il tuo lavoro,eh?”
“Già moltissimo”- le sorrisi-“adesso potresti sollevare un pò la maglia e fare dei bei respiri?”
Susanne obbedì. Feci la solita visita;controllai il respiro,guardai la gola e il resto..tutto regolare.
“Ok Susanne,vado a chiamare il medico,per qualsiasi problema chiedi”
Lei annuì.
Uscii e richiusi la tenda. Mi avviai alla ricerca del medico.
Trovai quasi subito Dominic, un dottore di circa 40 anni molto simpatico.
“Dom!C’è una paziente,accusa dolori dal collo fino al fianco,vai a controllarla?”
‘Si Charlie”-rispose mostrandomi un sorriso -“ah, è in arrivo un codice rosso,vuoi che mandi Elena?”
Abbassai lo sguardo-“Si manda Elena, io continuo al posto suo in sala”.
Una volta avevo avuto a che fare con un codice rosso,un incidente frontale. La vittima era una bambina, pensavo di potercela fare ma aveva perso troppo sangue. La rianimazione non era servita a niente. Mi era morta tra le braccia. Non avevo più dormito per almeno una settimana, piangevo in continuazione,continuavo a chiedermi che cosa avessi sbagliato e perché Dio, se davvero esiste, si fosse portato via una bambina di 8 anni.
Andai nell’ufficio.
“Hey Sexy Lady, a chi tocca?”-chiesi a Sally che mi guardo con la sua solita aria da bambolina primadonna, lei era fatta così, ma nonostante tutto mi stava simpatica.
“Al cantante dei Green Day,che ubriaco da fare schifo è rotolato dalle scale e si è rotto un braccio,ma non ti preoccupare è innocuo e anche molto arrapante”-disse leccandosi le labbra con fare malizioso, per poi mettersi a ridere.
Scoppiai a ridere- “E dov’è questo playboy?”
“È già in sala!” – mi rispose.
Mi avviai verso la sala .
“Voglio tutti i particolari,eh!”-aggiunse poi.
“Ahaha va bene,a dopo Sally”.
Arrivai finalmente alla postazione della rock star ed entrai chiudendo la tenda della postazione.
C’erano altri due. Un biondo e uno con l’aria da sciroccato.
Feci un cenno di saluto ai due e mi presentai.
“Ciao sono Charlotte e sono l’infermiera, tu sei?”
“Billie Joe,bellezza. Il più sexy dei cantanti in circolazione. Ma tu puoi chiamarmi BJ”-mi rispose il moro facendomi un occhiolino. Indossava una maglia a maniche corte nera con dei pantaloni dello stesso colore.
Già che ci provava spudoratamente,un ubriaco parecchio sicuro di se.
 “Ok Bj”-dissi marcando bene il suo nome-“dato che sei ubriaco fradicio ti faccio una flebo e poi più tardi, quando sarai un po’ più sobrio,ti visito”-guardai il suo braccio,notai che aveva dei tatuaggi e aveva alcuni tagli.
Medicai i tagli,presi la flebo e infilai l’ago nella vena del braccio sano.
“Ahiaa cazzo, fa male”-disse lamentandosi
“Tra poco non lo sentirai più Billie,adesso fai il bravo e riposati, io torno fra un pò”-gli dissi.

“Charlotte sei la donna più sexy che io abbia mai incontrato, e sai ne ho incontrate di donne”-mi disse fissandomi negli occhi, sembrava quasi sincero anche se non sapeva quello che stava dicendo. Ovvio,era ubriaco fradicio.
Lo guardai,sorrisi e gli risposi senza pensarci molto -“Me lo dicono in tanti,Billie Joe”.
Guardai i due ragazzi che erano con lui.
“Lasciamolo riposare ora, venite con me voglio farvi alcune domande, seguitemi”- mi guardarono e annuirono.
Uscii dalla postazione,feci uscire i due ragazzi e chiusi la tenda dando un ultima occhiata a quel ragazzo.
Si era addormentato.
“Posso sapere i vostri nomi?”
“Io sono Frank e lui è Mike”-mi rispose quello con l’aria da sciroccato.
“Ok, quanti anni ha Billie?-chiesi.
“Ha 33 anni,Charlotte”-rispose il biondo. Si ricordava il mio nome, di solito non se lo ricordava nessuno.
“Chiamatemi pure Charlie.. ha 33 ed è ridotto così?Dev’essere davvero grave,ha diversi tagli sui polsi…” -risposi.
“Deve essere lo stress del tour, la moglie che ho la lasciato da poco..”- rispose Mike
“Tante cose messe insieme”-aggiunse Frank-“gli abbiamo detto più volte di non esagerare, ma non ci da mai ascolto, non vuole nemmeno più mangiare, molto spesso sviene mentre siamo in sala prove”.
“Credo che abbia bisogno di avere qualcuno vicino.”- dissi-”comunque non lo tratterremo per tanto, il tempo di farlo tornare sobrio e ingessargli il braccio”.
Mike guardò prima l’amico e poi me –“ Grazie Charlotte, lo aspettiamo in sala d’attesa?”
Sorrisi -“Si, certo per me va bene, ve lo riporterò tutto intero”.
 



OK?OK.
*si vuole nascondere*
Ciao a tutti, questa è la mia prima storia!
Spero che vi piaccia:)
Accetto consigli e critiche..!
Un bacio,
Malls 
 ♥ Martina!:)
 
 
 
 

 
   
 
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