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Autore: thisnamemustbeuntaken    11/04/2013    2 recensioni
Questa è l'ultima storia Larry che scriverò. Entrate a leggerla, fatemi quest'ultimo favore please.
SBAAAAM, ho scritto un nuovo capitolo (Y)
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Entrai in casa, con l'unico desiderio di incontrare quegli occhi color smeraldo che mi facevano tanto battere il cuore. Lui era il mio tutto, era l’unica ragione per cui continuavo a fingere. Volevo proteggerlo da tutto il resto del mondo, da me, dal mio amore per lui, dalle voci, dalle cattiverie della gente. Svoltai in cucina con la speranza di poterlo guardare ancora e innamorarmi di lui un altro po’, ma l'unica cosa che vidi fu una misera lettera appoggiata sul tavolo della cucina.
La aprii e leggendo le prime parole mi crollò il mondo addosso, iniziai a piangere, la disperazione era parte di me. Quella casa era vuota senza di Haz, era insignificante senza il suo profumo,era insignificante senza quell' essere così idilliaco che mi girava per casa in mutande.
Stupido? Immaturo? Deficiente? Come cazzo ho fatto a non dimostrargli mai che lui per me era vitale come il sole, era vitale come l' acqua, il cuore, l'ossigeno...Si,l'ossigeno. Mi sentivo soffocare all' idea di aver fatto soffrire colui che alimentava i battiti del mio cuore; sorriso dopo sorriso; sguardo dopo sguardo; pensiero dopo pensiero.
Era andato via da me. Che stupido che sono stato... Era tutto ciò che desideravo. Iniziai a pensare a quello che avevo perso. Lo svegliarmi accanto a lui la mattina, guardarlo fino ad imparare a memoria i suoi lineamenti perfetti, percepire il suo profumo nelle narici e sorridere come un demente, carezzargli piano i ricci soffici, aspettare di essere folgorato con quegli occhi stupendi, guardarlo sorridermi dolcemente e sussurrare un "buongiorno" ...
Dovevo trovarlo. Dovevo dirgli che Eleanor non era nulla in confronto a lui. Dovevo dirgli quanto l'amavo, quanto mi mancava e quanto avrei voluto baciare quelle labbra rosse come ciliege mature. 
In quel momento realizzai che non era un semplice desiderare Haz, io ne ero davvero innamorato... Ma volevo tempo, per me, per capire come convincerlo a tornare,cosa dire a quell’uomo che mi faceva vivere, cosa dire cercando di non cadere, di non perdermi nell' universo color smeraldo che sono i suoi occhi.
In quei giorni giravo per casa, mi voltavo verso la porta appena sentivo un minimo rumore, passavo davanti le nostre foto, mi giravo, ci ripensavo, tornavo indietro e mi perdevo nel vedere quel sorriso:Mi ritrovavo a sorridere, proprio come farebbe un ragazzo pazzamente profondamente e veramente innamorato del suo più grande sogno vivente. Piangevo, mi convincevo che dovevo essere forte, come lui aveva fatto rinunciando a me. Andavo nella nostra camera dei sogni, quella dove c'era il quadro della canzone di 'They don't know about us',quel corridoio con le nostre foto sembrava il viale dei sogni infranti....
Mi decisi. Mi vestii, mi caricai delle mille emozioni che ci hanno unito. Il nostro rapporto doveva tornare qui, qui dove sono rimasto solo io e il suo ricordo, e dove, a malincuore, sono rimaste quelle lenzuola spiegazzate dell’ultima volta che siamo stati insieme sul letto della stanza dei sogni, la stessa di cui nessuno sapeva l’esistenza, nessuno.
I dubbi mi perseguitavano, dove poteva stare? Decisi di farmi portare dal cuore.
Girai e rigirai per Londra come un forsennato, chiedendo alla gente se aveva visto passare un bellissimo ragazzo riccio con due fanali accesi al posto degli occhi.
Poi un idea. Purtroppo sapevo esattamente dove fosse.
E infatti lo trovai. Era da Nick. Dio,che rabbia!
Quella checca aveva sempre cercato di portarmelo via.
Citofonai ripetutamente, disperato ed emozionato più che mai. Ad un certo punto uno schiocco,il portone si apri salii le scale a perdifiato ed entrai dentro quella casa.
Trovai Nick in piedi davanti alla porta, con la solita faccia da culo, che nascondeva dietro di se un corpo che conoscevo fin troppo bene.
"Spostati, voglio riavere ciò che è mio!" Dissi con tutta la rabbia che avevo in corpo. Lui non si doveva azzardare a toccarlo.
Nick non si mosse, rimase a fissarmi interdetto.
"Spostati, non te lo ripeterò di nuovo." Urlai stavolta.
La pelle bianca di quel copro perfetto si ricoprì di brividi. Piano piano si sciolse dalla presa di Nick e si mise davanti a me.
Lo vidi,con gli occhi lucidi,scarno, con i ricci smorti e le labbra torturate a sangue. Cazzo, gli avevo fatto proprio del male!
Lo guardai negli occhi tentando di trattenere le lacrime, lo avevo distrutto, solo per dar retta a quella gallina della mia ragazza.
"Haz..." dissi a bassa voce avvicinandomi.
Mi abbraccio, si, mi abbraccio. E dopo tanto tempo mi sentii al sicuro nella stretta, un po’ meno potente forse a causa dei giorni di digiuno, delle sue braccia.
In tutta la mia vita mi sono spesso domandato quale fosse il mio posto nel mondo,poi realizzai che era nelle braccia di Hazza.
Lo guardai,sentii il cuore salirmi in gola, respirai e gli dissi:
''Haz,io non ho mai capito davvero cosa fosse l'amore, ma,giuro lo sentii la prima volta guardando nei i tuoi occhi."
Si avvicino con un’espressione indecifrabile sul pallido viso. Mi sbatté al muro e, poggiando la fronte sul mio petto, sussurrò:
"Basta. Per una volta, adesso e per sempre scegli me. Scegli me e i miei sbalzi d' umore, scegli me e i miei sorrisi. Scegli me e le mie lacrime. Scegli me quando non ce la fai più, quando vorresti gettare la spugna e semplicemente arrenderti. Scegli me quando vuoi amare ma non ne hai la forza. Scegli me quando per amare ci vuole coraggio e tu coraggio non ne hai. Scegli me di giorno e di notte, scegli me per vedere assieme il tramonto e contare le stelle di notte. Scegli me e le mie carezze, le mie mani, e per una volta resta. Scegli me, scegli noi, scegli i nostri sorrisi e le nostre notti insonni pensando a un futuro dove tutto andrà liscio. Ti prometto non ti deluderò."
Mi sentivo completo, per la prima volta, tutto quello che avevo sognato mi circondava.
Presi le sue mani, tremava. Gli dissi:
'Tu non mi hai mai deluso, insomma, sei tutto quello che ho desiderato, che ho sognato. Sei la storia che invano ho cercato di vivere con Eleanor, sei la persona che mi ha fatto capire davvero la semplicità di un sorriso innamorato, che mi ha fatto capire la ragione dei miei battiti cardiaci.
Sei il ragazzo che mi ha svelato la felicità di essere amato. Mi hai messo  al corrente del fatto che sono uno stronzo, perche ho fatto soffrire colui che mi ama più di qualsiasi altro nel mondo, che mi ha dato amore come mai nessun’altro ha fatto in vita mia.”
 Gli presi il mento tra le mani.
“Ti prego guardami” sussurrai.
Alzò le palpebre e mi guardò. Ora era finalmente mio.
 
Si sentivano ancora le urla incazzate di Nick mentre facevo salire in macchina il mio pezzo di cielo.
Sembrava strano, come turbato. Mi preoccupai subito, che avesse già cambiato idea?
Poi però si girò verso di me e mi regalò uno dei sorrisi più timidi che gli abbia mai visto.
“Non vuoi darmi neanche un bacio?” Sussurra con un filo di voce, le guance rosse per l’imbarazzo e gli occhi puntati nei miei, quasi ad implorarmi.
Mi si mozzò il respiro. Mai avevo visto tanta perfezione in una persona sola.
Così mi avvicinai fino a sentire il suo fiato spezzato sulle mie labbra, lo sentii deglutire e non riuscì a trattenere un sorriso. Gli sfiorai le labbra con le mie, piano, volevo godermelo questo bacio con lui. Sussultò ed io non potei fare altro che affondare nella sua bocca. Gemette leggermente quando le nostre lingue si sfiorarono e Dio solo sa cosa mi fermò dal prenderlo lì, tra i sedili della mia macchina nel vialetto sotto la casa di Nick.
Mi morse il labbro, e mi sentii morire. Lo staccai leggermente da me per guardarlo meglio.
“Ti prego, smettila di essere cosi maledettamente eccitante o mi costringerai a sprecare inutilmente la nostra prima volta in una stupida macchina.” Dissi tutto di un fiato, diventando rosso e tentando di coprirmi l’erezione.
Rise come un matto, buttando indietro la testa e strizzando gli occhi.
Mi era mancato sentirlo ridere. Mi avviai verso casa con l’eco della sua risata nelle orecchie. Di quell’idilliaco suono ne erano rimasti solo i rimbombi nella mia mente perché Haz aveva già chiuso gli occhi  da un pezzo, raggomitolato sul sedile anteriore della mia auto.
L’unica cosa che riuscivo a pensare era “Chissà cosa sogni... Chissà se mi sogni...”
E infondo forse la risposta già la sapevo.






*Wave with her hand*
Ciao. Oddio. It's been a while.
LALALALALALALALALALALALALALA THE BITCH IS BACK!
Okay mi sto fomentanto... Era da un sacco di tempo che non pubblicavo nulla e una mia amica mi ha consigliato/aiutato a scrivere questo capitolo finale. Finale di due capitoli... WHAT ON HEART?! Si lo so, dovrei aggiornare la long ma... La pennetta con i capitoli finiti è troppo lontana. Sto sdraiata sul letto e tutto quello che non posso raggiungere con le mani è relativamente insignificante, MUCH LOVE.
Mi vado a sparare. *oddio mi è mancata questa cosa :3*
-M.
  
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