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Autore: XD_Drunk    15/04/2013    3 recensioni
“ Nel corso della storia ci sono molte cose che voi non vi aspetterete, il pasato tornerà a tormentare la nostra Ellen, ma un ragazzo, e dico soltanto un ragazzo, la farà tornare quella che è sempre stata e che ora è sepolta in un angoletto del suo fragile e ammaccato cuore, un ragazzo che lei credeva stesse allontanando, ma che ogni suo piccolo gesto contro di lui lo faceva avvicinare sempre d più, un ragazzo unico, misterioso e simile a lei, un ragazzo diverso dagli altri che ha capito subito in che cosa stesse andando a sbattere e con che persona avesse dovuto avere a che fare, con la più acida, diretta, stronza e orgogliosa ragazza che avesse mai incontrato nella sua vita! Chiamatasi Ellen Parker”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PAIN...

 

 

Perché il dolore è così insopportabile? Perché sembra che solo io, in questo fottuto mondo, soffra come un cane abbandonato? Perché?, sto seriamente pensando di buttarmi da questo fottuto balcone, dove passo tutte le notti a piangere, dove l'aria fredda mi fa riflettere, dove finisco due pacchetti di sigarette in una notte; sembra che solo loro mi capiscano, che solo loro sappiano cosa provo in questo momento.

Decido di alzarmi... poggio le mie braccia alla ringhiera e penso che se mi butto morirò sul colpo tanto mi trovo all'ultimo piano...mi sporgo ancora un po' per vedere meglio quello che c'è sotto di me, ma vedo soltanto un vuoto, triste e poco illuminato marciapiede, sarebbe perfetto per un omicidio, immaginate i titoli dei giornali “ ragazza pazza e depressa ha messo fine alla sua vita buttandosi da un balcone” bello vero?... no, meglio di no, metterei in ridicolo i miei amici, meglio non farlo per loro, infondo sono la mia unica ragione per continuare a vivere, se la mia è vita, li farei solo del male facendolo, così decido che per oggi passo...

Prima che possa cambiare idea decido di rientrare, butto la cicca di sotto e rientro. Noto guardando l'orologio sul comodino che sono le quattro del mattino,bene... meglio se mi metto a dormire se non voglio fare tardi a lavoro anche oggi, detto questo mi sistemo nel letto e provo a dormire...

 

Decido che dopo aver passato un'ora a rigirarmi nel letto è meglio alzarsi, prendo le sigarette e ritorno sul balcone, ne accendo una, aspiro profondamente il suo sapore amarognolo e poi lo rigetto fuori lentamente.

Mentre sono intenta a rilassarmi, sento picchiettarmi sulla spalla, mi giro e noto con piacere che è Louis, aspetta Louis? E che diavolo ci fa alle cinque di mattina a casa mia?

Io: Che cazzarola ci fai alle cinque di mattina a casa mia?

Lou: Buongiorno anche a te El, dolce come sempre...

Io: Dai non fare lo spiritoso... perché sei qui?

Lou: Emm... Mi ha chiamato Hope ha detto che ti ha visto piangere per tutta la notte qui sul balcone e si è preoccupata, e dato che sapeva che non le avresti detto nulla, ha chiamato me...

finì il discorso con un tenero sorriso -apparentemente preoccupato- e puntando i suoi meravigliosi occhi azzurri nei miei. Io, intimorita dal suo sguardo indagatore e voglioso di risposte girai il volto e, sbuffando, mi poggiai con i gomiti sulla ringhiera

Io: ah... -dissi cercando di dimostrarmi indifferente-

Lou: Pensi ancora a lui? - disse lui enfatizzando l'ultima parola perché sapeva che capivo a chi di preciso voleva andare a parare, ma non pensavo a lui, non in questo momento, almeno...

Io: No Lou, non stavo pensando a lui, pensavo alla morte dei miei... e al perché sono dovuti morire loro e non io in quel stramaledettissimo incidente, sono arrivata a pensare che era meglio se la finivo lì, pensavo seriamente di suicidarmi, buttandomi da questo fottuto balcone ma poi ho cambiato idea, perché poi vi avrei solo messo in ridicolo con tutti e che anche da morta mi avreste odiato... - lui sentendo le mie parole si girò di scatto mi afferrò i polsi guardandomi con uno sguardo triste, io abbassai lo sguardo per non guardarlo negli occhi, ma lui mi tirò a se abbracciandomi solo come lui sapeva fare, con tutto l'amore di un migliore amico, con tutta la dolcezza che aveva dentro di lui, e vi assicuro che quel ragazzo ne ha molta.

Iniziai a piangere silenziosamente sulla sua spalla e iniziando anche a singhiozzare, lui per tutta risposta iniziò ad accarezzarmi sue e giù su tutta la schiena continuando a dire “shhhhh”.

Quando mi calmai, di malavoglia mi staccai dal suo abbraccio con lo sguardo basso mi fissavo i piedi, lui afferrò il mio mento e con un dito e mi fece alzare lo sguardo verso il suo

Lou: Ellen... come diavolo ti vengono in mente queste cose?, come puoi solo pensarle? Noi ti vogliamo un bene dell'anima non devi più pensare a queste cose, ok? Tu sei la mia migliore amica e non voglio che ti succeda nulla, io non voglio perderti, va bene? Mi abbracciò di colpo e iniziò a singhiozzare lui sulla mia spalla.

Se prima mi sentivo male immaginatevi ora... mi sento una vera e propria merda... come ho potuto solo pesare di fare questo a Louis, lui non merita tutto questo dolore e farò in modo che non gli succeda nulla, iniziai a piangere con lui trasportata dalla sua fragilità, lo strinsi forte a me e gli baciai la spalla, lui mi prese in braccio e mi portò dentro, ci stendemmo sul letto e rimanemmo così, abbracciati, tutto intorno a me era scomparso ora vedevo solo i suoi occhi azzurri, lucidi a causa delle lacrime, dopo un po' spezzai questo silenzio...

Io: Lou? -lo richiamai, dato che stava giocando con le punte dei miei capelli, lui alzò lo sguardo verso di me, facendomi segno di continuare a parlare- io... mi dispiace Lou, non avevo intenzione di ferirti, io... sono stata una stupida a pensare tutto questo...

Lou: accetto le tue scuse, a patto che... tu non pensi più queste cose, va bene?

Io annuì debolmente.

Lou: ora, che ne dici di prepararci e andare a lavoro? - ah, non via avevo detto che io e Lou ci siamo conosciuti a lavoro, diventando così migliori amici e poi lui ha presentato a me e alle mie amiche la sua “congrega” e tutt'ora lavoravamo insieme-

Io: ok... ora vado a vestirmi

Lou: bene... e dato che saremo in anticipo andiamo a fare colazione allo Starbuks...

Io: siiiii, ma offri tu...

Lou: sisi, come sempre, la solita tirchiona...

mi girai verso di lui con sguardo assassino

Io: come hai osato?....

Lou: oh-oh meglio se ti aspetto di fuori – si stava dirigendo verso la porta, ma io mi ci piazzai davanti-

Io: sai cosa ti aspetta ora vero? - lo guardai con sguardo furbo -

Lou: oh, no ti prego il solletico no...

Io: si, il solletico si...

Mi fiondai su di lui facendolo cadere a terra e iniziai a fargli il solletico lui iniziò già da subito a ridere come un posseduto, e mentre lo guardavo pensavo a che bell'amico ho potuto trovare, e non voglio che nessuno lo porti via da me, e dico nessuno... così mmi stesi sopra di lui e lo abbracciai, lui mi strinse nelle sue grandi braccia.

Lou: su, ora vai a prepararti...

Io: si, ora vado...hey Lou...

Lou: mhh

Io: grazie, per tutto... - dissi facendogli un dolce sorriso e lasciandogli un bacio sulla guancia -

 

Mentre ero sotto la doccia mi resi conto che Louis è stato l'unico in settimane a farmi sorridere, ma non uno dei miei falsi sorrisi uno di quelli veri, che solo lui sa farmi spuntare, uno di quelli genuini, uno di quelli che ti fa sorridere anche il cuore...

 

Uscita dalla doccia mi asciugai e notai che le punte dei miei capelli si erano schiariti così decisi che ora di cambiare colore, ma non rimasi a pensarci per molto tempo avrei sicuramente chiesto consiglio a Louis, mi truccai leggera come sempre e mi vestì con dei pantaloni strappati neri e una maglietta giallo fosforescente e le mie adorate Converse, ormai da buttare.

Uscii dal bagno e corsi silenziosamente in camera da Lou.

Io: eccomi!

Lou: era ora!

Io: sisi, ora andiamo, va...

 

Camminavamo per strada, imbacuccati come pochi, quando gli chiesi dei capelli.

Io: hey Lou, che ne pensi se mi faccio le punte dei capelli verde acqua?

Lou: mmm, io ti preferirei tutta di un colore...

Io: dici?

Lou: si ti staranno sicuramente meglio...

Io: ok, mi fido ma se non mi piace ti cionco le gambe – a questa affermazione mi guardò spaventato -

 

Mentre parlavamo del più e del meno mi accorsi che eravamo arrivati, io ordinai un doppio caffè con caramello e panna, mentre Louis una cioccolata calda.

Finito di nutrirci (?) ci incamminammo a lavoro. Arrivati li indossammo le nostre divise e andammo a sistemare dei CD appena arrivati, e mentre lavoravamo ridevamo e scherzavamo come due idioti, mi accorsi di una cosa ad un tratto... che quando ero con lui la voragine era come chiusa e sepolta, lui era la mia medicina personale, e io volevo molto bene a questa medicina.

 

Ad un certo punto vidi entrare Liam nel negozio seguito da qualcuno, e chi cacchi è quello ora?...









I'M HERE!!

HEY, ECCOMI ANCORA QUA DOPO UN GIORNO, COME VEDETO HO MESSO IL PRIMO CAPITOLO,  me non piace molto e non è nulla di speciale, e mi odierete per come l'ho fatto finire... volevo ringraziare tutte le ragazze che hanno recensito e che hanno dato il loro parere sulla storia, grazie infinite <3  <3 , fra poco inizierò a lavorare sul secondo e lo pubblicherò CREDO, entro la fine della settimana insieme al banner, ma non ne sono sicura per il banner.
grazie ancora per le recensioni, BACI,BACI.



#TANTOLOVE <3

  
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