25/04/2013
6 recensioni
Spiegazioni dall'autrice psicopatica : Vorrei spiegare a tutti voi che siete qui il perchè di questa raccolta alquanto bizzarra. Chi ha letto la mia vecchia raccolta su Goku e Chichi sa che in un capitolo, precisamente il quinto ha fatto comparsa un micino. Un regalo che Goku ha fatto a Chichi. Molti hanno apprezzato quest'idea e così mi è venuta in mente questa raccolta bizzarra. Qui però il gattino e Chichi si incontrano in modo diverso. I primi capitoli si concentreranno un pò sulla storia di Romeo e poi Chichi e il suo compagno di avventure faranno un incontro inaspettato.
Le immagini sono prese da un anime che si chiama PoyoPoyo.
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Mi chiamo Romeo. Sono un gatto tondo tondo dal pelo arruffato e beige.
Sulla testa ho alcune righe dal colore marrone più scuro.
Il modo in cui ho conosciuto la mia padroncina è un po’ bizzarro e come ha conosciuto l’amore della sua vita lo è ancora di più… Ma questa è un’altra parte della storia che adesso non si può raccontare.
Era una giornata di pioggia e il mio vecchio padrone, di cui non voglio neanche ricordare il nome mi aveva lasciato lì, sull’asfalto freddo della strada senza nessun motivo. Avevo fame, tanta fame e anche freddo. Avevo il pelo tutto bagnato e io odiavo l’acqua. Mi sentivo solo contro il mondo. Mi ero riparato sotto un porticciolo e dopo un paio d’ore sento dei passi lenti che all’improvviso si fermano e mi trovo davanti degli stivali di gomma alti fino alle ginocchia e un ombrello rosa. Era una ragazza. Dai capelli scuri e gli occhi a mandorla.
Aveva la pelle bianca e candida come la neve e delle labbra rosee del colore dei fiori di pesco.
-Ehi piccolino… Che cosa ci fai qui tutto solo eh?- mi aveva preso in braccio. Finalmente sentivo un po’ di calore in corpo. Poi dopo avermi coccolato un po’ mi aveva portato in una casa enorme. Forse era una villa… Oppure un villone… Ma che dico! Un castello. Probabilmente era di buona famiglia.
Appena entrato in casa ero rimasto affascinato dalla bellezza di quell’ambiente tanto accogliente.
La ragazza aveva preso un piattino e all’interno aveva versato del buon latte caldo. Ideale per le giornate di pioggia. –Io mi chiamo Chichi! E’ un piacere averti qui piccolino- era la prima persona che mi chiamava piccolino… Di solito tutti rimanevo impressionati dal vedere un gatto così piccolo ma allo stesso tempo così tondo. Chichi… Che nome soave! Desideravo più di ogni altra cosa restare in quella casa poi lei mi aveva sorriso amorevolmente e mi aveva detto –Benvenuto in famiglia piccolo Romeo- neanche mi avesse letto nel pensiero.
Angolo autrice: Sarò breve. Anzi brevissima. Questa è la mia ventesima storia *^* ed è per questo che volevo inventarmi qualcosa di originale e pieno di fantasia. Qualcosa che nessuno ha mai fatto :3 Vorrei ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato a migliorare e chi mi segue praticamente da sempre.
Grazie umilmente a tutti voi che mi avete dato una ragione in più per sorridere e continuare ad inseguire il mio sogno.