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Autore: PeppaPigandNow    28/04/2013    1 recensioni
Questa storia è incentrata sulla RudiXAlice,e in modo secondario sulla MarcoXEva diciamo che ho voluto un po' cambiare tutte le long fiction,infatti qui Rudi e Alice si troveranno mille problemi di fronte,per quanto riguarda Marco ed Eva,verranno un po' messi in secondo piano,ma ci sarà il tempo anche per loro.
Leggete la fanfiction,vi sorprenderà.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Ormai il peggio è passato,si ripeteva tra se e se,più lo ripeteva e più le veniva voglia di crederci,ma forse se se lo ripeteva era evidente che qualcosa non andava.
"Buongiorno Alice".
"Ciao Giulio".
"Come mai sveglia cosi presto?".
Alice non aveva chiuso occhi quella notte,lo sguardo di Rudi,le braccia di lui che la stringevano forte,peccato che tutto ciò fosse durato troppo poco.
"Non riuscivo a prendere sonno"
"Ah,va beh,dai fatti una camomilla vedi che ti passa,senti io vado mo viene Lucia".
"Ok,a dopo Giulio".
Alice ci pensava ancora,non riusciva a non pensare ad altro,era un pensiero fisso,costante,ora sapeva che Rudi l'aveva perdonata,ma non sapeva se aveva dimenticato.
Cercava di distrarsi,di pensare ad altro,le lancette dell'orologio picchiettavano forti dentro la sua testa,prima le quattro,poi le cinque,poi le sei,e in fine le sette,battevano.Ogni ora per lei erano cento pensieri diversi,una parte di lei voleva che Rudi si alzasse,che la stringesse e che le dicesse di non temere,l'altra parte di lei voleva che Rudi non si alzasse mai da quel letto,questo perchè,forse,sapeva che un altra parte credeva che Rudi non l'avesse perdonata.
E se ne stava li,seduta a fremere,perchè Rudi si alzasse e a sperare,allo stesso tempo,che non lo facesse.
"Ehi,ciao".Disse una voce morbida ancora assonata,quella della sorella.
"Ciao".
"Da quanto sei sveglia?".
"Non so diciamo da tutta la notte".
"Com'è andata ieri?".
"Non lo so,Rudi mi ha perdonato ma...".
"Ma?".
"Forse c'è l'ha ancora con me".
"Ma sei tornata,no?Alice è questo l'importante,capire i propri errori in tempo".
Alice capì,ma restò in silenzio,non voleva prendere quel discorso con la sorella,capire i propri errori in tempo,si ripeteva.
"Se anch'io l'avessi fatto,probabilmente non starei qui".
Alice vide la tristezza negli occhi di lei,cosi cambiò repentinamente discorso.
"Comunque,stamattina per colazione,non c'è granchè,ho gia svuotato la dispensa".
"Nervosa la sorellina,e adesso che mangiamo,mamma non c'è?".
"No è uscita presto,ma Giulio ha detto che sta tornando".
"Chiamiamola,vediamo se porta il gelato".
"Buona idea".
Ad Alice le serviva proprio del gelato,ma quello che forse le serviva di più era qualcuno con cui mangiarlo.
"Allora,adesso hai progetti per quest'estate?".
"Beh,no,tu?".
"Possiamo rimanere insieme,sempre se non scapperai con Rudi".
Alice vide nella sua espressione una nota amara mischiata in quel suo sorriso,capace di coprire tutto,anche Alice si sforzò di ridere,quella situazione cosi imbarazzante cominciava a piacerle,adesso sapeva cosa aveva provato Eva,non era sola.
Ci furono dei minuti di silenzio,Eva componeva il numero della madre,mentre Alice continuava a girare il cucchiaino nella tazza del caffè,quando si sentirono dei passi provenienti da su,il cuore di Alice cominciò a battare,credeva si trattasse di Rudi.Sapeva che avrebbe dovuto agire,ma non sapeva ne come ne se in quel momento,sapeva solo che fra pochi secondi si sarebbe presentato davanti a lei il suo fratellastro,e che forse non avrebbe detto niente o che forse l'avrebbe sorpresa.
Cominciò cosi a girare ancora più velocemente il cucchiaino tanto da creare un rumore metallico,anche la sorella se ne accorse e velocemente alzò lo sguardo.
"Calmati Ali,che succede?".
"No,niente e che sono un po' nervosa".
Ci siamo,si ripeteva,sono pronta,non lo sono,che dico?,cosa faccio,altri dieci minuti.
"Ciao,buongiorno a tutti".
Alice riconobbe subito la voce del ragazzo,era Mimmo.
"Ciao Mimmo,che ci fai alzato?".
"La mia prof.,vuole che andiamo a scuola pure di giugno".
Alice potè cosi tirare un sospiro di solievo e rilassarsi,in attesa del cesaroni giusto.Nel frattempo si senti le lamentele di Mimmo alla sua professoressa,guardandolo divertita.
"Co sto caldo e dobbiamo anda' ancora a scuola,sentite io vado che mo senno' Matilde si arrabbia".
"Ciao mimmo".
Una volta andato via Mimmo,Alice poso' il cucchiaio,cominciando,ora,a tirarsi nervosamente le maniche del pigiama.Ancora una volta attirò l'attenzione della sorella.
"Cosi lo rompi,vuoi forse rimanere senza pigiama?".
"devo pur prendermela con qualcosa".
"Furba la sorellina,cosi se ne puo' comprare uno sexy per il suo Romeo".
"Spiritosa di prima mattina".
Alice parlando con la sorella si sentì quasi sollevata,parlare con qualcuno,sfogarsi,ridere anche semplicemente osservare delle cose a cui non aveva mai prestato particolare attenzione erano per lei motivo di distrazione,distrazione da Rudi.
Era stanca di stare lì senza fare niente,doveva pur fare qualcosa cosi si alzò andando verso la cucina.
"Un caffè?".
"Un altro,vuoi forse finire in ospedale per eccesso di caffeina?".
"Almeno mi tengo occupata".
Alice cominciò a giocare con i componenti delle caffetteria,voleva semplicemente svitarla per levargli la parte contenente la cialda e risciaquarla,doveva distrarsi in qualche modo e se non voleva finire al pronto soccorso era forse meglio cercare di rendersi utile pulendo.
"Buongiorno".
Alice si voltò subito,era lui,lei non era pronta.Lo aveva colto di sorpresa,credeva di avere tempo,credeva che era meglio distrarsi,per poi elaborare qualcosa da dire,lo salutò distrattamente continuando,più velocemente a svuotare la caffettiera.Mentre Rudi cercava disperato qualcosa da mangiare aprendo tutti gli sportelli della dispensa.
"Abbiamo gia' svuotato tutto,non è rimasto più niente,Lucia è a comprare qualcosa di commestibile".
Le parole che uscirono furono di Eva,che cercando di coprire la sorella e di essere carina disse la prima cosa venutale in mente,mentre nel frattempo Alice guardava con la punta dell'occhio Rudi che nel frattempo si era seduto vicino alla sorella.
"Ottimo,cosa c'è sardina,tu non hai fame?".
Alice non si aspettava che Rudi le avesse rivolto la parola,credeva fosse stato indefferente,perchè mai doveva dirle qualcosa,non le aveva detto niente in tutto quel tempo e adesso di getto gli uscivano parole,forse quello voleva dire che aveva dimenticato?.
"Si,cioè no,non ne ho molta".
Il disagio sul suo viso era evidente,non sapeva come sfuggire a quella situazione,non sapeva cosa provava Rudi,era arrivata al punto di pensare di portare Rudi nel bagno e fargli confessare minacciandolo con lo scopettino se provava ancora qualcosa per lei,e se loro due potevano avere delle possibilità.
A salvarla arrivò la madre con due buste stracolme di roba salutare,ma anche di brioche,gelato e altre schifezze varie.
"Buongiorno a tutti,oggi al supermercato c'era una fila che non vi dico,tutta la garbatella in runione,sembrava il mercato delle pulci".
"Ciao mamma".
"Allora ecco a te Eva il gelato che me lo avevi chiesto,voi due,Rudi,Alice vi do una brioche?".
"Si grazie,c'ho fame".
Alice guardò Rudi,era sempre il solito Rudi,forse ogni suo gesto,era per lei segno di quanto lo ammasse,lo amava perfino quando aveva fame e faceva il cafone.
"Tu Ali,Oh Alice ci sei?".
"Si mamma,no non voglio niente,grazie,anzi vado in camera mia".
Forse Alice,poteva sfuggire a quell'occasione ormai il peggio è passato si ripeteva dinuovo,forse era cosi,ma se il peggio era passato allora toccava la parte difficile,non dar spazio a quel piccolo essere che vive dentro di noi e che si chiama orgoglio.
"Vado anch'io di sopra,devo prendere una cosa".
"E le brioches?".
Alice non si girò continuava a salire,senti benissimo le parole di Rudi,quelle parole dette quasi strozzandosi con la brioche messa rapidamente in bocca per correre da lei,mentre saliva gli scalini di quella scala in quegli attimi pensò solo una cosa,ci siamo.
Rudi aspettò che Alice salisse al piano di sopra,per poi fermarla.
"Alice,senti ti devo dire una cosa".
Si trovò cosi Rudi,dietro lei,lei non lo vedeva poiche' era girata di spalle,ma sentiva la sua presenza,il suo odore,il suo respiro affannato.Si girò di colpo,voleva contemplare tutto di lui,i loro occhi si incrociarono.Alice non aveva il coraggio di dire una sola parola,neanche Rudi sembrava avere la sua celebre sicurezza.
"Alice,senti io so che ieri,tu ed io non abbiamo potuto parlare molto,ma io ho potuto riflettere molto".
Alice non rispose,voleva che il fratellastro continuasse senza interruzioni,e non aveva il coraggio di proferire mezza parola.
"E poi ho trovato questa".
Disse lui porgendogli una lettera,la lettera scritta da Alice il giorno prima,per sapere cosa provasse per lei Rudi,a quelle parole i suoi occhi si illuminarono,ora poteva saperlo,poteva sapere quello che provava Rudi senza ricorrere allo scopettino.
"Mi sono chiesto cosi se tu,non fossi rivenuta,cosa sarebbe stato di noi".
Aveva usato la parola noi,penso Alice guardandolo con lo stesso sguardo di una persona che guarda un cucciolo appena nato,era ferma li immobile con la testa altrove ad immaginare Rudi,e a pregare che lui si muovesse e concludesse il discorso con un ti amo.
"Beh,si cosa avrei fatto io?Sarei stato un codardo,un coglione che avrebbe passato tutte le sue giornate su un letto a pentirsi,e pensare che te l'avrei dovuto dire prima".
Gli occhi della ragazza passarono da attenti a seguire ogni sua parola a imploranti di saperne di più,adesso Alice sapeva che non poteva restare più zitta,avrebbe dovuto aiutare il fratello,come aveva fatto lui con la corsa e lei con la maturità,dovevano ritornare ad aiutarsi a vicenda.
"Cosa,cosa avresti dovuto dirmi Rudi?".
Disse cosi con un fil di voce implorante di aver capito il giusto.
"Avrei dovuto dirti che ti amo".
Disse lui,serio con tono calmo e protettivo,di una persona che sa cos'è giusto che lui e non ha paura di prenderselo,con una persona che forse ha finalmente deciso.
Lei non osava rispondere,in quel momento avrebbe voluto baciarlo,avrebbe voluto averlo a se,ma sapeva benissimo che non poteva.
Prese cosi tutto il coraggio che aveva per arrivare ad una conclusione,doveva sapere le intenzioni di Rudi.
"Quindi?".
Disse alzando il sopracciglio e lo sguardo verso Rudi.
"Quindi cosa sardina?".
Disse lui passando da tenero amante a ragazzo spavaldo.
"Che scemo".
Disse lei credendo di ricervere una risposta seria,da uomo.
"Dai,non te la prendere che vuoi che ti dicevo".Disse lui un po' amareggiato.
"Beh,a dire il vero mi aspettavo qualcosa di più".Disse lei un po' delusa."Ma va benissimo anche cosi".Si affrettò ad aggiungere mettendo le sue mani sul suo collo.
In quei minuti,a lei sembrava di sognare,forse,tutti i suoi desideri erano finalmente stati esauditi.Ormai aveva tutto,era al settimo cielo.
Non poteva baciarlo,ma lo sentiva,più vicino che mai,la sua unica preoccupazione ormai,erano i loro genitori.
Ma non le importava,ormai sapeva che nonostante la fine dei suoi fratellastri,lei poteva contare su Rudi.
Forse sarebbe stato un po' più difficile per i genitori accettarlo,visto i riscontri dei maggiori,ma non sarebbe stato impossibile,e lui e lei c'è l'avrebbero fatta.
Proprio mentre nella testa di Alice giravano mille aspirazioni,illusioni,desideri il suono del campanello distrasse i ragazzi e i loro sguardi complici.
"Alice,scendi giù".
Disse la madre,Alice si staccò subito da Rudi,il fratello scese giù abbastanza tranquillo,mentre lei stese un altro po' al ciglio di quelle scale,forse sapeva chi era l'ospite.
"Ali,scendi che c'è Francesco".
Ridisse la madre,questa volta più vicina alle scale in modo che la figlia avrebbe potuto senitire,se lei non fosse scesa,sarebbe probabilmente salita a controllare,Alice prese coraggio,uno dei suoi pensieri negativi era stato confermato troppo presto,il ritorno di Francesco.
Ormai però poteva contare su Rudi,e tutto il resto non la spaventava più cosi tanto.
Cosi scese quelle infinite scale fino ad arrivare al piano di sotto.
"Che c'è Ali?Tutto bene?".
"Si,sto bene mamma"."Ciao Francesco".
"Ciao Alice,sono venuto a riportarti i bagagli"."Senti,non so cosa sia successo,ti ho visto correre,io sono partito e poi...".
"Senti Francesco ne riparliamo dopo".
"Sicura?".
"Si,grazie per i bagagli e ciao Francesco".
"Ciao Alice".
Forse l'aveva scampata,o semplicemente aveva rimandato a una prossima volta,se per un lato Alice era contenta dall'altro Lucia avrebbe voluto delle spiegazioni per il comportamento di Alice,e lei ormai,non poteva più rimandare,avrebbe dovuto inventarsi una balla,una delle tante.
"Allora Ali,ma che è successo?Io ieri non ti ho chiesto niente perchè,diciamo che non c'è ne stato il tempo,ma che?Tu e Francesco?".Disse Lucia in modo confusionario poiche aveva appena commesso una gaffe su l'altra figlia.
"Niente mamma,ho semplicemente capito che Francesco non fa per me".
"Come non fa per te?Quindi vi siete lasciati?".
"Si mamma".
"Perchè?Non mi dirai che adesso sei innamorata di un altro Alice".
Alice esitò a rispondere,non poteva dire alla madre di essere innamorata d'un altro o sennò il suo castello di bugie sarebbe dovuto continuare,avrebbe dovuto inventarsi un nuovo amore,e magari presentarlo anche alla famiglia,dall'altro lato c'era Rudi ad osservarla,forse si sarebbe arrabbiato se avesse detto freddamente di no.La madre nel frattempo lesse negli occhi della figlia,vide il suo esitamento.
"Oh,madre santa,pure tu Alice,non potete fare cosi vi sistemate e poi che fate lo tradite?"."Io a voi non vi capisco".
Rudi cominciò a ridacchiare sotto i baffi,Eva finse di non aver capito e continuò a mangiare il suo gelato,volendo anche lei,però vedere come finiva tra le due.
"Mamma,no non c'è nessun altro".
Disse allora Alice per sventare ogni incomprensione.
"Siamo sicuri?".
"Si mamma,ho capito che,dovevo tirarmi indietro,che io non lo amavo fino in fondo".
Lucia non rispose,Alice lo interpretò come segno che forse la madre aveva finalmente compreso,ma Lucia era ancora insicura.
A spezzare in clima di tensione fu Rudi.
"Senti Lucia,grazie per le brioches,noi andiamo,io e Alice dobbiamo fare una gara".
"Ma quale gara se a quest'ora Alice sarebbe dovuta essere chissà in quale spiaggia".
"Si,ci siamo iscritti oggi,non te l'ho detto?Te lo dico ora,noi andiamo,ciao a tutti".
"Alice?".
"Si mamma devo andare,è una gara importante a dopo".
"Ciao Ali".
"Ciao Eva".
La madre guardò i due uscire con occhio indagatorio,sua figlia si era lasciata apparentemente senza motivo con il ragazzo con cui fino a pochi giorni fa doveva intraprendere una gita per il mediterraneo,la figlia maggiore era ritornata senza preavvisi credendo potesse riconquistare il suo amore,cosa che poi si realizzò completamente opposta,Lucia non sapeva più che fare con le sue figlie,era sull'orlo della disperazione,era pronta a credere a tutto.
"Ma questi non me la contano giusta,non è che si sono messi insieme in segreto".
Eva cominciò a ridere un po' perchè le scappava veramente da ridere,dall'altra parte per reggere il gioco della madre.
"Ma che,ma tu c'è li vedi insieme litigano da quando erano bambini".
"Beh,però non si puo' sapere mai,dopo tu e Marco,io e Giulio siamo pronti a tutto".
"Dai,mamma non dire idiozie,non sono come me e Marco,sono solo fratelli".
Lucia si alzò dal tavolo e cominciò a pensarci seriamente e poi le usci una risata anche a lei.
"Va beh dai,cerca di capirmi e che mi devo ancora riprendere,prima tu,poi Alice,ci manca solo Mimmo e abbiamo concluso".
Eva continuò cosi a ridere sotto le parole della madre,gli sguardi di lei e della figlia furono complici,poi cominciarono a discutere del più e del meno,mentre per Rudi e Alice si attendeva una magnifica giornata.
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Mi sono resa conto di fare i capitoli davvero troppo corti,cosi gli ho unificati,in modo che siano più funzionali in questo modo,cancellando cosi un capitolo,ringrazio sempre tutti per i commenti e per i supporti,vi voglio bene.
Thara <3
  
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