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Autore: Theresa_94    28/04/2013    3 recensioni
Da un lato i soliti Jane e Lisbon.
Dall'altro un piccolo paesino, delle ragazze. Nonostante la loro infinita pazienza, sono anche stanche di aspettare e sono pronte a rivoltarsi anche contro il "Divino Heller" pur di ottenere quello che aspettano da tempo.
Enjoy!
Th.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Patrick Jane, Teresa Lisbon, Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Passo lento.

Respiro pesante.

Gocce di sudore a ricoprirgli il viso interamente.

Un sorriso in contrasto con le spalle chiuse e gli occhi dilatati dal terrore di non uscirne vivo.

Sapeva benissimo cosa andava ad affrontare. E ne era a di poco terrorizzato.

Eppure era visibile quanto fosse contento di portare avanti la sua missione. In fondo quello era stato da subito un suo chiodo fisso. Quella spinta venuta dal “basso” la aspettava con grande ansia.

Esitò prima di battere le nocche su quel legno vecchio quanto nuova fosse la targa d’oro appesa al suo centro. Alzò gli occhi al cielo sperando in una reazione non troppo disastrosa del suo superiore. Jimmy aveva preparato un discorso quella notte -di cui ricordava ancora ogni singola parola-  e ora era più convinto che avrebbe dovuto fare una full immersion di Karate. Probabilmente sarebbe stato più utile.

Un “Ciao” rapido e secco lo accolse nell’ufficio del “Divino”.

Non vi dirò molto sul loro discorso, che non mi è stato possibile ascoltare. Vi dirò solamente che anche questa volta non volò nessun libro , nessuno urlò e nessuno si fece male. Quello che però ho visto non vi piacerà. Il pover uomo non era nemmeno riuscito a iniziare il discorso che Heller lo aveva cacciato con un semplice gesto della mano, che indicava la porta.

Sconsolato –anche se ancora vivo- lasciò quel luogo dispiaciuto, perché quella notte aveva perso tempo con parole inutili, e deluso con se stesso che non era riuscito ad imporsi.




 
Nel frattempo, nella cittadina a noi ormai tanto famosa, la pace era ormai soltanto apparente. Pazithi e Theresa avevano preparato in pochi minuti, la miglior riunione organizzata in quel secolo. Mici osservò le due mettersi all’opera. Condivideva quello che stavano facendo. E avrebbe fatto in modo di portarle alla vittoria. Non avrebbe accettato vedere delusione negli occhi di quel paesino che finalmente aveva preso in mano le redini del proprio destino. Si, dovevano vincere.

Theresa si accasciò sul divano; seguita da Pazithi. Questa volta niente popcorn… solo patatine. Proprio mentre portavano alla bocca la prima di quelle “schifezze confezionate” (ritenute così da Mici), iniziò il nuovo episodio.



 
“Sei così irritante e irresponsabile…”

“Mi dispiace, ma almeno abbiamo chiuso il caso” rispose pronto Jane coprendosi il naso con la mano destra e con l’altra si indicò il punto dove qualche giorno la furia dell’agente lo aveva colpito.

“E’ ancora vivo in me il dolore provocato da quelle dolci -disse mimando le virgolette con le mani ora libere- e ti posso assicurare che in questo momento ho davvero paura che tu ripeta quel gesto.”

In effetti l’espressione di Lisbon non lasciava promettere niente di buono per il consulente. Poi, improvvisamente, i suoi occhi furono attraversati da un lampo di tristezza.

“Mi dispiace. Davvero”

Jane le sorrise e le rispose annuendo con la testa.

“In ogni caso non sono l’unica che provoca dolore al suo partner. E quello psicologico ti posso assicurare che è molto più difficile da curare.” Lo guardò ancora per un attimo e poi si diresse verso l’ufficio di Bertram.

*Theresa si alzò dal divano, con in mano una bandiera con il nome Lisbon inciso sopra. Iniziò a sventolarla, fiera di quell’agente che finalmente ne aveva dette due al suo dannato –pur se bello, dannatamente bello- cosulente.*

“Mi dispiace” rispose con un sussurro Jane, per poi voltarsi anche lui, spiazzato dall’improvvisa sincerità della sua partner, per poi tornare nella sua soffitta.

Aveva tanto a cui pensare.


 
Ancora una volta un gesto importante (La giacca) era stata dimenticata.

Ancora una volta Jane si era comportato come il solito insensibile.

Ancora una volta avevano un motivo da aggiungere alla lista. Lista che le avevano convinti a rivoltarsi.







 
 
Chiedo solo una cosa. Perdono.
Capitolo di passaggio, spero non sia troppo penoso. Ringrazio Mici71( perdonami ti prego!), pazithi_90(sii clemente) e always_rick_jane (ti piacerebbe far parte della storia? Ne sarei lusingata *si inchina*. Ah, ho letto il tuo nuovo capitolo… è askjedrmsft. Recensirò appena mi sarà possibile farlo) per aver recensito il capitolo precedente.
Th.
*si dilegua*

 
   
 
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