A Nara si parlava di una giovane e spietata dea dagli occhi di fuoco, che calpestava e incendiava ciò che aveva davanti, che possedeva una risata incantatrice, una pelle di diamante e parole di vento.
Si parlava di una giovane e spietata dea e di una schiava bambina, di fiamme, sevizie e malvagità.
Si parlava di una giovane e spietata dea condotta a morire dal suo stesso animo, dal suo stesso amore.
Era una giovane dea distrutta. E nella sua distruzione era mortale. Era mortale come coloro di cui aveva abbattuto le case e dato in pasto le carni alle sue bestie.
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Non è mai conveniente sottovalutare il potere di una donna di fuoco.